XELA

L'infermeria era silenziosa, uno solo dei lettini era occupato... Occupato dal cervo.

Il club di teatro circondava il protagonista dell'ultimo spettacolo senza emettere un fiato, l'unico isolato era Alex che camminava avanti e indietro con le labbra serrate.

Finalmente il ruminante si mosse e, infine, alzò il busto con uno scatto rapido, strinse i denti per una fitta alla gamba infortunata ma non lo diede a vedere.

"Louis!" dissero quasi tutti in coro.

"Che è succ...? Com'è andato lo spettacolo?! Il pubblico mi ha visto?!"

"Tranquillo Louis, il sipario era già calato del tutto". rispose il direttore del club, un pellicano di molti anni.

"Comunque..." intervenne chi era di fianco all'uccello.

"... Ora sono le otto di sera, e siamo in infermeria, hai una gamba rotta perciò è escluso che tu possa salire sul palco domani".

A parlare era stato Bill, una tigre dalla corporatura robusta nonché uno degli attori.

"... E quindi cedo a te il ruolo di Adler, Bill, perché sei stato l'unico a dirmi la verità senza girarci intorno".

Il felino si vantava da ore con indosso la stessa maschera che indossava il cervo non molto tempo prima.

A quanto pare sarebbe stato lui a interpretare Adler nel secondo spettacolo, tuttavia il carnivoro aveva già un ruolo, uno dei tre spriti, ergo serviva un sostituto e solo uno fra i presenti poteva soddisfare le richieste del costume.

Alex, che scuoteva la testa da quando il neo-protagonista era stato eletto per i suoi modi estroversi, fissò Legoshi.

Il lupo stringeva in mano un bastone, usato nelle prove per sostituire spade e oggetti simili, a lui toccava il fardello del sostituto.

"Legoshi! Vieni qui o ti devo trascinare sul palco?"

Il felino rise.

"Sono quattro anni che sono in questo club ma non ho mai messo piede sul palco". sussurrò il canide.

"E mai lo farai se resterai qui".

Lo studente con il bastone si avvicinò al più alto e usò le pupille verdi per indicare due volte il punto dove la tigre aspettava.

"Perché quel muso dal cavallo? Sono io che voglio fare l'attore e non può". disse Kai intento a portare altri oggetti di scena.

Nolente il carnivoro dovette raggiungere Bill e i due iniziarono a provare le scene di combattimento, tutto partì come un comune allenamento ma si trasformò presto in quella che sembrava una lotta vera e propria.

"Stanno solo provando, giusto?" chiese Alex con una mano stretta intorno al bastone.

"Si stanno anche sfogando". sussurrò Aoba, un'aquila dal piumaggio bianco poco conosciuto dallo studente al suo fianco.

Fu sorprendente come le prove fra i due attori cessarono in un attimo e con esse sparì tutta la forza usata.

Il secondo spettacolo non tardò ad arrivare e tutti erano ormai pronti.

"Indovinate chi è venuto nel mio camerino, Monsieur Louis".

Alex sospirò, Bill diventava irritante quando si vantava, tuttavia notò Legoshi, che fino a poco prima era seduto i disparte, alzarsi e raggiungere la tigre.

Quest'ultima arretrò disorientata quando l'opposto di classe si avvicinò per annusare.

"Devo scappare in bagno!"

Colui che avrebbe interpretato Adler corse via.

"Torno subito!"

E il sostituto lo seguì.

Il lupo ci mise cinque minuti a tornare ma il suo sguardo era diverso: severo, arrabbiato e determinato.

"Legoshi?"

Lo studente con il bastone lo chiamò più di una volta, ma il diretto interessato non si voltò neanche e si avviò dietro le quinte.

L'opera fu messa in scena, purtroppo il felino non era il cervo e fu evidente sin dai primi minuti: bravo a recitare ma scarso nell'entrare in una parte così importante.

Il pubblico non era attento, a tratti pareva annoiato.

"Preferivo quando si vantava".

Alex strusciava delicatamente la fronte con l'oggetto sempre stretto nelle sue mani, la sua esperienza in teatro era pari a zero eppure sentiva che persino lui avrebbe fatto di meglio.

Tuttavia notò Legoshi camminare di fianco a lui diretto sul palco ma lo vedeva ancora in quello stato.

"Ti sei preso una cotta per me?"

La prima frase detta dalla tigre appena i due si erano ritrovati nei bagni.

"Cos'hai lì, Bill? Cos'hai nella tua tasca?"

Il neo-protagonista sorrise e mostrò l'oggetto: una piccola bottiglia con dentro del liquido scarlatto.

Sangue, sangue di erbivoro, sangue di...

"È di coniglio, tranquillo, io non ho fatto nulla, me l'hanno dato quelli dell'ultimo anno..."

Bill iniziò un monologo degno del palco, ma il lupo chiuse gli occhi e pensò solo ad Haru... A ciò che lui le stava per fare quella notte.

D'istinto scattò verso il felino ma fu bloccato da quest'ultimo che gli afferrò le mani e lo sbattè contro il muro.

"Ma che ti prende?! Vuoi nascondere la tua natura, Legoshi?! Accomodati! Ma non intrometterti nella mia!"

La tigre si ritirò, da sempre loro due erano opposti: uno reprimeva sè stesso e l'altro, invece, lo faceva emergere costantemente.

Il canide camminava sul palco silenzioso.

"Tu devi essere l'ultimo spirito, vieni avanti!"

"Vuoi che mostri la mia natura, Bill?" sussurrò talmente a bassa voce che nessuno potè sentire.

Il sostituto obbedì alla richiesta di chi aveva davanti e scattò, con un pugno fece volare la maschera e il pubblico restò sconcertato nel vedere che quell'Adler non era il cervo.

'Ma che fa-?!"

Un altro pugno lo stese con un occhio nero e il carnivoro sopra di lui iniziò a colpirlo in faccia più volte.

Sfogava la sua ira eppure la sua mente gli mostrava sempre la coniglietta dal pelo bianco che non vedeva da tempo.

Quando era in procinto di sferrare l'ennesimo pugno la mano chiusa fu bloccata.

"Datti una calmata". sussurrò il felino intento ad alzarsi.

Legoshi cercò di opporre resistenza, ma fu inutile e si ritrovò stretto in un abbraccio.

"Ora spirito ti libero dalla tua oscurità!"

Bill sorrise con gli artigli che strapparono vestito e carne dalla schiena del lupo che a stento trattenne il dolore.

Nessuno sembrò accorgersene, tranne Alex che, in procinto di correre, fermò il suo piede poco prima della linea che divideva la luce del palco dal buio del dietro le quinte.

Lo avrebbero riconosciuto in molti e questo voleva evitarlo, doveva trovare un'idea e subito.

"Io sono il protagonista, questo è il mio momento".

Legoshi cadde di schiena e la tigre poggiò il piede sul petto.

"Finisce qui!"

Si preparò a usare la spada che, nonostante fosse finta, sembrava un'arma così letale in quel momento.

Il felino udì troppo tardi un verso di stupore da parte del pubblico e il bastone di Alex gli urtò con forza l'occhio malconcio.

Il carnivoro arretrò dolorante e fissò chi aveva davanti.

Lo studente si era camuffato con un manto marrone, indossava persino un pezzo di stoffa su bocca e naso.

"E tu chi sei?!"

"Sono Xela, lo spirito della terra".

Ma che mi è venuto in mente?

Pensava il ragazzo che sudava più per la tensione che per il caldo prodotto dal costume improvvisato.

Roteava l'arma nella sua mano con facilità e si era posizionato fra il nemico e il lupo.

"Che assurdità è questa?! Non esiste lo spirito della terra!"

"Non vengo allo scoperto molto spesso, solo quando i miei fratelli vengono torturati da mostri come te!"

Puntò l'oggetto che stringeva fra le dita verso il felino.

"Sparisci! O la mia ira ti travolgerà come un terremoto e ti spazzerà via come la spazzatura che sei!"

La tigre serrò le zanne e, infine, si ritirò, mentre correva notò il cervo che lo fissava intento a reggersi su delle stampelle grigie.

Lo guardò per un secondo eppure vide la delusione e la rabbia negli occhi dell'Adler originale.

"Non tornerà più, fratello".

Alex porse la mano al lupo che l'accetto e, con l'aiuto di essa, si alzò.

Il sipario calò accompagnato da applausi infiniti.

"Grazie, Alex".

"Ma com...?"

Il canide sorrise e indicò il bastone, solo poteva riconoscerlo dopotutto.

"Di niente". rispose, tuttavia notò che gli altri erano in procinto di avvicinarsi e corse via per non essere identificato.

CIAU!
Spero che questo spettacolo alternativo sia stato di vostro gradimento.

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