LA BESTIA

Louis fu il primo a entrare nella stanza illuminata dalla luce del tramonto, Legoshi entrò poco dopo e notò che, davanti alla finestra, era presente una capra dal pelo scuro.

"Devi adattare il costume di Tem a lui". disse il ruminante mentre chiudeva la porta marrone.

"Sì".

Il cervo fissò il simile di classe.

"È ironico vederti qui Oni, spirito dell'acqua".

Lo studente a cui doveva essere rivolta la frase fissò chi l'aveva detta come se fosse un bambino a cui la maestra aveva fatto una domanda complicata.

"Stiamo provando". sussurrò il ruminante dal pelo arancione

"Scusa Luois, non ho ancora studiato le battute".

In un attimo colui che era stato appena nominato si avvicinò al neo-attore e gli afferrò le guance.

"Non dirmi che ti sei mangiato il copione?" chiese in modo retorico ma senza perdere il tono serio.

"N-no, lo giuro, imparerò le battute entro stasera". rispose la capra.

"Louis-"

"No!"

La porta era stata spalancata, sull'uscio di essa stava in piedi Kai una mangusta dal pelo marrone su un tono abbastanza opaco.

"Ma non sai nemmeno quello che voglio chiedere". replicò il nuovo arrivato.

Il cervo mollò la presa e permise al simile di classe di andare via.

"Vi lascio soli".

Legoshi, che era rimasto silente per tutto il tempo, fece per camminare fuori dalla stanza.

"No, resta..."

Louis girò la testa verso Kai.

"... Kai, fai amicizia con Legoshi, lavorerai con lui nel club di arte".

"Cosa?" chiesero i due in coro anche se la voce della mangusta sovrastò quella del canide.

"Eri venuto qui per chiedermi di darti la parte dello spirito dell'acqua, ho ragione?"

Il ruminante non aspettò una risposta e iniziò a camminare per la stanza senza nemmeno guardare negli occhi colui a cui era rivolta ogni singola parola.

"Beh, per risponderti mi basta pensare ai tuoi errori sul palco durante la tua carriera..."

Il pugno dell'attore si strinse come una morsa impetuosa e tremava azionato dalla rabbia del proprietario.

"... Certo, sono stati solo due, ma ciò non toglie che restano macchie indelebili sulla tua perfo-"

La mangusta non resistette più e sferrò il pugno che, però, fu bloccato dal braccio del lupo.

"Il club di arte ha molti compiti, ma uno di essi è il più importante: proteggere gli attori e Louis è la star". sussurrò il canide senza far trapelare nessuna emozione.

"Chi ti crede di essere?"

"Sono solo uno studente".

Kai mostrò uno sguardo rabbioso eppure non potè scalfire minimamente quello di Legoshi che, nel mentre, mostrava le zanne bianche.

"Non fa nulla, a dopo Louis".

La mangusta sorrise come se non fosse successi nulla e aprì la porta per poi uscire.

"Mostri le zanne per evitare uno scontro, sei davvero curioso".

"Scusa". disse a bassa voce il più alto prima di camminare, tuttavia rizzò la schiena appena il cervo gli toccò la coda.

"Non abbiamo ancora finito, staresa abbiamo da fare".

Il cibo era davvero squisito, peccato che la compagnia non fosse allo stesso livello visto che era ridotta a zero.

Haru assaporò un altro boccone tramite il cucchiaio seduta all'esterno della mensa.

Era una coniglietta facile da notare visto il pelo bianco come il gesso, la pelliccia era così limpida che l'uniforme scolastica dello stesso colore a confronto sembrava opaca.

"Oh, Haru..."

L'erbivora sospirò infastidita.

"... Non dovresti mangiare da sola dopo che uno studente è stato divorato".

"Non ti preoccupare, ho perso l'appetito".

Fissò chi era al suo fianco, Mitsuchi.

Una coniglietta ma di una specie diversa, cosa facile da notare visto il pelo diviso fra bianco e nero proprio al centro del corpo.

La studentessa che fino a poco prima mangiava si alzò.

"Te lo dico per l'ultima volta: è stato lui a baciarmi". disse mentre fissava le feline alle spalle della simile, la accompagnavano ovunque e seguivano ogni suo ordine come fossero sue dipendenti.

"Sta di fatto-"

"Che i conigli arlecchino sono vicini all'estinzione per colpa mia?"

La femmina bicolore ripeteva la stessa storia da tempo.

"Esatto, quindi stai alla larga da-"

"Non lo vedo da tempo, quindi invece di stare qui perché non vai da lui?"

Haru fece per andarsene ma appena passò vicino a Mitsuchi quest'ultima la buttò a terra, subito dopo si fece passare un secchio grigio pieno d'acqua e versò il contenuto sulla simile bianca.

"Visto che ti ostini ad alzare troppo la testa farò girare la voce che stai facendo la stupida con i ragazzi".

Il secchio fu lanciato a poco dall'erbivora e le tre se ne andarono.

La sera arrivò e con essa il buio.

Legoshi si trovava davanti a una porta marrone vicino alla fontana che si trovava nel cortile.

"Sbrigatevi". sussurrava molto più spesso di quanto respirasse, si muoveva avanti e indietro.

Doveva fare da palo, nel mentre Luois provava il copione con il nuovo spirito dell'acqua all'interno.

Nei bagni Haru dovette aspettare fino a quel momento che l'uniforme tornasse asciutta, una volta indossata si avviò al dormitorio.

Alex, invece, era stato sul tetto lontano da tutto e tutti, fosse dipeso da lui non si sarebbe mosso da lì.

Sospirò sconfitto dalla realtà, e dal tempo, per poi iniziare a camminare.

Il lupo con lo scopo di fare la guardia teneva un grillo sulla mano e sorrideva, almeno finché le narici non accolsero l'odore di Haru.

La coniglietta passava vicino alla fontana quando le orecchie si rizzarono, sentiva qualcosa nei paraggi.

Nel mentre il canide travolto da un impeto improvviso finì in ginocchio come fosse un predatore privo di coscienza, le zanne si rivelarono e un costante ringhio risuonò leggero quanto rauco.

L'erbivora ci mise poco a capire quello che stava per accadere eppure non sembrò mostrare terrore.

Sospirò rassegnata all'evento.

Vieni a prendermi, non mi importa.

Pensò prima di correre, il lupo, spinto dal suo istinto, la seguì e in un istante le fu addosso.

La stringeva a sé in un abbraccio pericoloso, il respiro sembrava rallentare come se pian piano la sensazione avuta fino a poco prima svanisse.

Ma che sto facendo?

Si chiedeva, purtroppo il capitolo aveva un'altra voce.

La parte oscura e nascosta che da tutta la vita restava sepolta, l'altra faccia del canide che implorava di uscire.

Legoshi fece il possibile per resistere eppure non riusciva a mandare via quella voglia di addentare la coniglietta.

Se fino a poco prima chiedeva a sé stesso il perché del suo gesto, in quell'esatto momento potè pensare solo due parole ripetute all'infinito.

Ti mangerò.

Ogni volta che il cervello lo diceva la bocca si apriva sempre di più e, infine, si preparò al morso.

Fu però in quel momento che i suoi occhi notarono Alex intento a fissarlo, il ragazzo guardava la scena terrorizzato.

Aveva visto il lupo diverse ore prima e lo riconobbe nonostante il buio.

"LEGOSHI! LEGOSHI!"

La capra correva per il cortile.

"LOUIS SI È FATTO MALE!"

Appena il lupo voltò la testa Haru scattò, nel farlo la presa salda del canide le creò tre ferite sul braccio sinistro.

Legoshi girò la testa, Alex era sparito.

Lo studente arrivato quel giorno tornò nella sua camera.

Vista la sua "situazione" per evitare atti di bullismo notturni dormiva da solo, chiuse la porta verde e iniziò a camminare senza fermarsi a causa del nervosismo.

Se avesse continuato per ore avrebbe potuto creare un solco sul pavimento.

Tuttavia dovette fermarsi.

"Pensa, pensa... Pensa!" continuava a ripetere senza effettivamente trovare una risposta.

I suoi occhi finirono per osservare un oggetto, un bastone marrone poggiato contro il muro.

"E sia". sussurrò nonostante fosse completamente solo per poi afferrare il pezzo di legno.

Era pronto a fare la sua mossa.

Questo capitolo resta "abbastanza" fedele all'anime originale, credo lo abbiate notato.
Comunque che cosa farà Alex?

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top