Capitolo 8

"Come è andata la giornata tesoro?"

"Bene, mamma. Zia come sta?"

"Sta bene... Aspetta, sicura di stare bene? È la prima volta che ti sento rispondere 'bene' dopo una giornata di scuola! Qualche bel voto?"

"Un 9 in chimica, il pelato mi ha fatto i complimenti, niente di che."

"Vabbè brava, però puoi fare di meglio. Tra poco è pronta la cena, finisci i compiti mi raccomando."

Questa è la mia routine serale. Non è più interessante di quella mattutina, ma almeno sta per farsi buio. Il mio momento preferito della giornata inizia verso la mezzanotte, quando in casa tutti dormono e regna il silenzio. Quello è il momento giusto per vedere una decina di episodi arretrati di serie tv o nuovi film o leggere di nuovo e di nuovo gli stessi bellissimi libri. Il mio momento di pace.

Quella sera però non riesco a concentrarmi sul libro, la Bronte oggi non mi attirava. Sto ricordando il sorriso di Alessio, gli occhi che si accendevano e che brillavano. Lena, sei nei guai, di nuovo.

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La mattina dopo entro in classe più serena, ignoro allegramente le slinguazzate tra Mattia e Lulu e mi metto seduta sulla cattedra con le cuffiette a tutto volume. Non mi curo di salutare nessuno, Maria non è ancora arrivata e gli altri sono troppo impegnati per notarmi.

Immersa come sono nel mondo di Twitter, caccio un urletto quando qualcuno mi tocca la spalla e mi leva la cuffietta.

"Buongiorno piccola perdente, come va?". È Alessio, con un sorriso da furbetto e la faccia un po' troppo vicina alla mia.

"Buongiorno ragazzo che mi priva della musica mattutina, stavo meglio prima, tu?" rispondo con un evidente sarcasmo e sorridendo a mia volta.

Mi da un bacio sulla guancia e mi chiede con quanto zucchero voglio il caffè, si offre di portarmelo e scappa via prima che io possa prendere i soldi. Noto che i miei compagni hanno improvvisamente smesso di urlare parole sconnesse e stanno bisbigliando, mi guardano e parlottano. Anche Lucrezia mi guarda, male come sempre. Io da brava sociopatica li guardo, faccio un finto sorriso e poi urlo "Buongiorno eh! Tutti pronti per l'interrogazione di inglese?". A quelle parole si scatena il panico, tutti a correre a ripassare e a scrivere finte giustificazioni, come sono infantili.

Alessio torna con due caffè, a momenti se li rovescia addosso ma ne consegna uno orgogliosamente intatto e si siede sulla cattedra accanto a me a sorseggiarlo.

Entra la prof di inglese, scattiamo giù dalla cattedra che non si sa mai, fosse di cattivo umore ci ucciderebbe all'istante. Per fortuna porta in mano una pila di libri più alta di lei e non si accorge di nulla. Si limita a salutarci e a ricordarci che siamo una classe di 'strani' perché prendiamo sempre note di condotta. Come se fosse colpa nostra se il prof di religione ci insegna a disprezzare il mondo moderno ambendo al ritorno alla vita nel medioevo. Io premierei una classe che lo manda a quel paese piuttosto che dargli ragione sul rendere illegali le connessioni ad internet.

Non vengo interrogata, ma la prof mi chiede comunque di rispondere a delle domande. La lezione è un confronto tra l'uso degli elementi naturali nelle opere di Jane Austen e in quelle di Emily Bronte. Ho letto ogni riga di tutti i loro libri, riesco a rispondere pur avendo passato la giornata al biliardo con un certo ragazzo, con lo stesso ragazzo che mi guarda ogni volta che vengo interpellata e mi sorride se do la risposta corretta.

Sento addosso lo sguardo anche di un altro ragazzo, era da parecchio che non mi guardava, ma non mi fa piacere come un tempo: Mattia.




SPAZIO AUTRICE:

Alle mie piccole e dolci lettrici, volevo scusarmi davvero ma ero entrata in crisi con questa storia. Volevo raccontare un vecchio aneddoto della mia vita (leggermente romanzato ahahah) e poi sono cambiate le carte in tavola con uno dei protagonisti e non me la sono sentita di proseguire. Ora però sento che sia giusto continuare, la storia non sarà molto lunga ma pubblicherò più spesso e spero che vi faccia comunque piacere! Vi prego commentate, vorrei opinioni e consigli <3

PS: scoprirete tutto quello che è successo nel sogno fatto nel 1°capitolo solo alla fine di tutto! Muahahah (mi sento molto sadica alla Rick Riordan ma vabbè ahahah).

Besossss <3


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