Capitolo 28

Il giorno successivo Alessio mi ha telefonato e poi é passato sotto casa mia. Mi ha portato a prendere un gelato e poi abbiamo fatto una passeggiata. Sono stata fredda quasi tutto il tempo.

Mi so arrabbiata ancora di più quando mi ha spiegato il motivo per cui era cosi confuso quella domenica: si era fatto una canna. Sentirlo ha portato a galla brutti ricordi, ricordi riguardanti Mattia e la sua dipendenza dalle canne. Da quando aveva cominciato era diventato un'altra persona, alternava scatti di ira e momenti di assoluta dolcezza dei quali non si ricordava assolutamente nulla. Una volta mi disse che mi amava, poi scoppiò a ridere e si accese una sigaretta. Di solito gli facevo compagnia, speravo che standogli vicino avrebbe smesso. Una volta ebbe un attacco di panico molto brutto e quando ne uscì lo feci giurare che non avrebbe più fumato. Lui me lo promise ma... l'unica cosa che Mattia ama sono le bugie.

Alex mi ha assicurato che non é un'abitudine, é un vizio saltuario che sta cercando di evitare. Non posso fare altro che sperare che sia così.

Passano i giorni, Alessio continua a parlarmi e abbracciarmi ogni giorno. Io non riesco ancora a fidarmi del tutto, però percepisco il dolore nei suoi occhi ogni volta che mi scanso quando cerca di baciarmi.

É sabato e decide di portarmi a cena fuori. Andiamo ad un ristorante tailandese e poi alla nostra cara fontana dei trevi. Si siede e mi guarda fisso in silenzio finché non lo spingo a parlare.

"Sai, la prima volta che ti ho visto eri davvero triste. Non quanto adesso, ma parecchio. Ti guardavo mentre disegnavi o giocavi al telefono a lezione e non facevo che pensare a come una ragazza bella come te potesse essere tanto triste. Mi ero posto come obiettivo di farti sorridere, mi faceva stare davvero bene vederti felice, e mi uccide sapere che ho rovinato tutto e che ti ho resa di nuovo infelice. Io ti amo e non so renderti felice." detto ciò abbassa la testa.

Io gliela rialzo e lo bacio. Non cosa sarà del nostro futuro, se riusciremo ad avere un rapporto bello come prima, ma in questo momento non mi interessa, non posso vederlo cosi distrutto. Lo sento sorridere sulle mie labbra e sorrido anch'io.

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