Capitolo 27

Le mattine seguenti mi alzo dal letto senza voglia di vivere. Quando mi guardo allo specchio vedo le occhiaie che mi dicono che oggi sarà una giornata inutile, come tutte quelle che hanno preceduto l'arrivo di Al... Non voglio più pensarci, non devo.

É venerdì. Sono finite le tre giornate di sospensione e devo rivederlo. Mattia mi ha scritto un messaggino stamattina "Ehi piccola, non fargli vedere che ci stai male e se é troppo ricorda che abbiamo il nostro posto speciale 😘". Non riesco ancora a capire cosa voglia Mattia da me, ma non ho proprio il tempo di pensarci perché ormai sono in classe, la lezione sta per cominciare e lui ancora non c'è.

Alle 8:05 bussano alla porta. É lui, Alessio, con un sorriso sgargiante. Mi guarda e mi sussurra "Lena, ti amo.". Io distolgo lo sguardo, il mio vicino di banco si limita a guardarlo storto e lui si va a sedere in un banco laterale, lontano da Maria. In quei giorni non le ho parlato, lei almeno ha avuto la decenza di non fare battutine. Secondo me non aveva idea di come si sarebbero evoluti i fatti, non voleva creare una rissa in classe. O forse si, ma non mi interessa. L'indifferenza é la miglior arma.

Mentre il prof spiega noiosamente l'ennesima avventura di Dante, noto che Mattia ha cambiato posto, non é più seduto vicino a Lucrezia, che tra parentesi ieri mi ha anche dato una spallata. Ne uscirò matta, me lo sento.

Al cambio dell'ora, Alex fruga nello zaino, tira fuori una rosa e si avvicina sorridendo al mio banco.

"Lena, amore mio."

"No, ti prego, non provare a..."

"Per favore tesoro fammi parlare. Poi potrai anche picchiarmi ma ti prego fammi dire quello che penso."

Non rispondo, resto seduta in silenzio ed incrocio le braccia.

"Perfetto. Quella sera ho fatto l'errore più grosso della mia vita. Sono stato un perfetto idiota, non ho avuto nemmeno il tempo di spiegarmi, non mi hai risposto al telefono. Poi ti ho visto qui in classe, con la sua felpa e non ci ho visto più."

"Mi hai dato della troia." mi sto irritando.

"Lo so, ero arrabbiato e giuro che non lo pensavo. Non smetterò mai di scusarmi. Non ti sto chiedendo di far pace con me, solo di darmi una possibilità di farmi perdonare. Io ti amo, davvero, e non voglio che una stupida sera ci impedisca di avere un bellissimo futuro insieme. Ti prego, pensaci." lascia la rosa sul banco, prova ad avvicinarsi per baciarmi la guancia ma io piego il collo verso la spalla e mi ritraggo.

"Okay, troppo presto. Ma pensaci amore, ti prego."

L'ora successiva la passo nella più totale confusione. É vero, mi ha tradita, ha fatto a pugni con un ragazzo solo perché avevo la sua felpa e mi ha insultata. Ma quelle parole erano sincere e non posso cancellare i sentimenti che ho avuto per lui di punto in bianco. Forse dovrei dargli una possibilità.

All'uscita lo prendo per il braccio e lo faccio aspettare in classe finché tutti non escono. Mattia mi guarda negli occhi e io annuisco con la testa come per dirgli che é tutto okay. Poi mi rivolgo a Alessio.

"Una sola."

"Cosa?"

"Una sola possibilità. Fai una stronzata e ti assicuro che ti rendo tutte le botte che hai dato a Mattia. Con gli interessi."

E poi me ne vado.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top