Capitolo 25

Dopo il primo pugno, Mattia cade a terra. Lucrezia, che era dietro di lui, caccia un urlo e indietreggia. Alcuni ragazzi della classe si alzano e cercano di capire cosa succede. Mattia si copre la faccia e Alessio lo colpisce con un altro pugno, stavolta allo stomaco. Sento un rantolo, ma sono troppo scioccata per reagire. Non ho mai visto Alessio così furioso, agisce con una rabbia sovraumana.

Giovanni, un amico di Alessio, cerca di fermarlo trattenendolo, ma sembra impossibile. Interviene anche Luca, ma a difesa di Mattia, allontanando a spintoni Alex. Prima che qualcun altro possa beccarsi un pugno arrivano il vicepreside, il bidello e dei prof attirati dalle urla e dalla folla che si era creata davanti alla nostra aula. Mattia viene fatto rialzare e lui e Alessio vengono trascinati dal preside.

Io prendo la borsa e me ne vado. Non voglio vedere altro, non voglio sentire una sola voce o un solo commento dai miei compagni. Esco dal retro e me ne vado al bar vicino scuola. Ho bisogno di bere. Sono solo le 8:30 ma non mi interessano i giudizi degli altri, ordino un Black Russian e mi asciugo le lacrime.

POV MATTIA

Cazzo che male. Mi aspettavo un pugno, me l'ero tecnicamente cercato, solo che non credevo fosse così incavolato. Che pessima fiducia che ha in Lena, gli basta una felpa per sbroccare?

Per fortuna dei ragazzi mi hanno difeso dal preside e ha capito che a cominciare é stato l'individuo che é stato appena sospeso per tre giorni.

Appena esco dall'ufficio mi vado a prendere il ghiaccio in infermeria e poi chiedo di uscire prima facendo gli occhi dolci alla prof di arte, non mi nega mai nulla. Devo assolutamente parlare con Lena, ma prima ho bisogno di cambiarmi. Mi sono fatto dare le chiavi di casa da Luca, abita vicino scuola, almeno posso mettermi qualcosa che non sia imbrattato di sangue.

Passando per la via vedo una ragazza seduta al bar. Cavolo é un po' prestino per bere, non se la deve passare bene. Avvicinandomi l'occhio gonfio inizia a mettere a fuoco e capisco che é Lena.

Quanto é bella. Se ne sta lì, a girare i pezzetti di ghiaccio nel bicchiere con la cannuccia, e non si rende conto della sua bellezza. Non se ne é mai resa conto, ma mi ha stregato dal primo giorno in cui l'ho vista: aveva un sorriso bellissimo, é entrata in classe con gli occhi che le brillavano, convinta che la sua vita sarebbe stata bellissima. Mi dispiace aver contribuito a rovinarla. Lei é una di quelle ragazze che sogni di incontrare quando hai 20 anni, quando hai bisogno di sicurezza e ti vuoi impegnare. Ma quando sei un ragazzo ti insegnano che a 14-15 anni devi divertirti, sei un figo se cambi spesso ragazza e fai il duro prendendo in giro le altre. Quanto mi pento di essermi omologato. Mi piace Lucrezia, davvero, ma non riesco ad avere una conversazione decente con lei. Mi mancano le ore passate al telefono con Lena il pomeriggio. Parlavamo di tutto e di niente, ridevamo, discutevamo delle cose più assurde e di quelle più profonde. E ho rovinato tutto.

Ora basta. Non voglio più vederla soffrire.

"Ehi piccola, mattinata pesante?"

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