Capitolo 15
"Pensi che non ho capito cosa volessi fare?" mi guarda spavaldo.
"Ciao Mattia, sei più inopportuno della marmellata sul caviale. Comunque non ti seguo."
"Hai un ottimo senso dell'umorismo, te l'ho sempre detto. Il bacio piccola, lo so che era per me."
Scoppio a ridere. "Tu stai fuori."
"Ma dai tesoro, si sa che era perché prima ti ho detto che non dovevi parlare con Alessio. E va bene, vuoi starci? Fai pure, ma non dire che non ti ho avvertito. É un ragazzo pericoloso."
"Mattia, mi hai stancato. Alessio mi ha baciato perché stiamo insieme, ma non sono affari tuoi. Addio." Mi siedo sull'unico posto libero e poi metto le cuffiette. Mattia però mi conosce troppo bene, sa che ha sganciato una bomba e che sono troppo curiosa per non approfondire. Interrompo "Microscope" di Mads Langer a metà, sbuffo e mi alzo.
"Che volevi dire con pericoloso?"
Mattia tira fuori il sorrisetto furbo. "Ah, adesso mi parli di nuovo?"
"Per favore, falla breve, dimmi le tue cavolate così non devi più infastidirmi."
"Che gentile Lena. Comunque quel ragazzo fuma roba pesante ed é stato coinvolto in parecchie risse."
"E tu queste cose le sai da..?"
"Delle risse lo sanno parecchi ragazzi, le voci girano. Della droga l'ho visto personalmente farsi qualche canna nell'angolo senza telecamere del parcheggio."
Resto in silenzio qualche secondo. "In fondo Mattia chi non é stato coinvolto un qualche litigio? Tutti hanno qualche amico che provoca guai da difendere. E per quanto riguarda la droga probabilmente ne avevi fumata tu così tanta da scambiare una persona per un'altra." Rimetto la cuffietta, ma lui me la toglie.
Mi guarda dritto negli occhi, un po' troppo vicino. "Lo sai che ho smesso di fumare per te. Non mi sto inventando nulla, sai che tengo a te e non vorrei che ti facessi male."
Resto a guardare i suoi occhi per parecchio. Sono sempre stati cosi belli i suoi occhi azzurri, mi ci perdevo per ore. Qualcosa si smuove nel mio stomaco, ma poi riprendo la ragione e lo allontano.
"Mattia smettila, non sopporto più le tue bugie e sono stanca dei tuoi giochetti. Sai benissimo che non hai mai smesso e che non ti importa nulla di me, ne abbiamo già parlato, devi starmi lontano."
Un lampo di tristezza passa per gli occhi di Mattia, ma poi la sua irriverenza cancella tutto. "Va bene piccola, come vuoi, auguri e figli maschi." Poi si gira e scende appena l'autobus si ferma.
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