Capitolo 1
Mi alzo, ancora confusa, saluto mio padre e mi bevo il primo caffellatte della giornata. In media bevo quattro caffè al giorno. Ognuno ha la sa droga, la mia è il caffè. "Sei una droga per me" dice con quella voce dolce e soffice. "Ti prego, ascoltami". Dimentica Lena. Dimentica.
Poso la tazza nel lavandino e vado in bagno. Mi faccio la doccia, indosso l'accappatoio e mi guardo allo specchio. Pessimo errore. Guardo i miei capelli castani e mossi, che non assumeranno mai una forma decente. Guardo le occhiaie, mi ci vorrà parecchio correttore oggi per coprirle. Guardo i miei occhi, marroni e tristi, e capisco che anche oggi non sarà la mia giornata. Mi asciugo e mi vesto, senza far troppo caso a quello che indosso. 'Tanto non devo andare a una sfilata di moda, è solo la scuola'. Già, solo la scuola, la mia prigione da 12 anni. Finisco di prepararmi, prendo lo zaino e il telefono, saluto mia madre che si sta alzando in quel momento e esco di casa.
Arrivo alla fermata, per fortuna l'autobus passa subito. Scendo, faccio un pezzo di strada a piedi ed eccolo lì, il posto che odio di più al mondo. Il mio liceo è una schifosa scuola privata. I miei hanno insistito, non volevano che mi trovassi male alla statale. Pessimo errore, come sempre. Visto da fuori sembra un ospedale, tinto di un orrendo rosa salmone. Io odio il rosa. Cammini nei corridoi e sembra di stare in una favoletta, dove tutto è bello e tutto ti sorride. Poi entri nella tua classe, il IV B, e ti prepari al peggio.
Per sfortuna sono in anticipo, sono le 7:52, quindi mi dovrò subire 8 minuti di voltastomaco. Si piazzano davanti a me, sul termosifone, e io non posso fare altro che guardare lo schermo del cellulare e respirare. Lui è Mattia, ha i capelli corti castani, gli occhi azzurro cielo e le labbra... Ho capito di essermi innamorata di lui da quando l'ho visto, da quel momento in cui si è presentato e ha inclinato la testa per sorridere. Ora però non sta sorridendo. La sua bocca è impegnata a baciare quella di una cretina, Lucrezia, che a lui piace chiamare Lulu. La riteneva brutta e insopportabile un anno fa, probabilmente adesso stanno festeggiando il loro 5° mesiversario davanti a me. Non vedo l'ora che inizi matematica.
Alle 7:59 entra il bidello con un banco e annuncia che avremo un nuovo compagno. Ti prego, fa che sia una bugia, non voglio un altro cretino con cui dovermi relazionare.
Alle 8:02 entra il prof, seguito da un ragazzo alto, magro, con i capelli neri. Non è vestito come tutti i miei compagni, non ha abiti firmati, solo un pullover blu e dei jeans neri. Si siede, il banco è due file davanti a me, accanto alla mia amica Maria. Il prof gli chiede di presentarsi.
"Ciao, sono Alessio. Ho cambiato scuola perché mi ero rotto di stare con gente di merda. Spero che questo posto faccia meno schifo."
Oh, come ti sbagli amico. Il prof lo guarda sbigottito, qualcuno ride, qualcuno nemmeno capisce chi stia parlando. Poi si gira a guardarmi e mi sorride. Io rispondo al sorriso e alzo una mano in cenno di saluto. Mi sta già simpatico, al cambio dell'ora mi presenterò.
MY SPACE
Ciao! Con questo primo capitolo spero abbiate capito meglio chi sia Lena. Vi ho presentato Mattia, il ragazzo che ama, e nel prossimo capitolo Lena parlerà con Alessio...
Fatemi sapere se vi piace, lasciate stelline! Baci <3
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