"Non puoi indossare per sempre una maschera..."
" È meglio essere odiati per ciò
che siamo, che essere amati
per la maschera che portiamo."
Jim Morrison
*Questa frase non può essere più vera.
In effetti tutti noi indossiamo una maschera, e lo sappiamo.
Cerchiamo di apparire forti o deboli, intelligenti o stupidi...a seconda delle circostanze.
Ma talvolta questa maschera cade...ed è lì che subentrano le conseguenze. Ci mostriamo per come siamo e, se proprio ci deve andare male, veniamo allontanati dalle persone che credevamo potessero apprezzarci per la nostra natura...
Ma lasciatemi dire una cosa:
se quelle persone ci allontanano significa che non ci hanno mai capite davvero...significa semplicemente che non siamo più come loro ci volevano.
Purtroppo queste sono cose che, per poterle apprendere e comprendere, dobbiamo provarle solo sulla nostra pelle...è inevitabile!*
I giorni seguirono senza che né Niall né io facessimo il primo passo. Da quella sera nessuno dei due aveva cercato l'altro e questo, ovviamente mi fece pensare che forse eravamo incompatibili.
Sì okay, forse potevamo essere amici ma nulla di più.
Ad aver sbagliato maggiormente ero stata io, perché mi ero lasciata trasportare troppo dalle emozioni...ma , anche se in piccola parte, anche lui aveva sbagliato. Insomma sapeva che il mio rapporto con l'Italia era chiuso. E sapeva anche perché.
Quindi diciamo che poteva evitare di cercare di convincermi, ma forse lo fece solo perché non sapeva cosa poteva provocarmi il ricordo di quell' incidente, semplicemente perché non gliene avevo mai parlato.
Trascorsero dieci giorni prima di un cambio di rotta.
In vista dell'imminente esame di maturità, per il quale si studia "tantissimo", ero sempre a casa, appunto a studiare...
Una sera però, la mia compagna di classe Isabel venne a casa e mi strappò dalle grinfie dei libri e mi portò ad una festa organizzata da una sua amica.
Le ragazze ovviamente ne furono entusiaste...loro!
Io preferivo stare a casa e leggermi un buon libro in santa pace piuttosto che starmene seduta su un divanetto senza far niente e per di più annoiarmi vedendo gli altri ballare.
Ma loro NO! Erano contente, loro!
Così verso le dieci di un sabato sera, andammo a quella benedetta festa.
E forse...
Giungemmo quindi ad una villa stile villa americana appena fuori Londra.
Arrivate alla VILLA accompagnate dal padre di Isabel, ci avviammo lungo il sentiero che portava all'ingresso e, durante il tragitto, non feci altro che ripeterle all'infinito quanto fosse straordinaria quella casa.
Fummo accolte dall'organizzatrice in persona, Emily, l'amica di Isabel, una ragazza bellissima diciannovenne che, approfittando dell'assenza dei suoi genitori, aveva dato una festa che aveva tutta l'aria di terminare a notte fonda.
Emily mi fece un po' da "guida turistica ", dato che eravamo state le prime ad arrivare.
E se la villa dall'esterno mi aveva lasciata senza parole...l'interno mi fece letteralmente innamorare di una casa che a chiamarla casa si rischiava di sminuirla. Era semplicemente sublime.
Nel giro di un'oretta, la casa si riempì di ragazzi pronti a sballarsi e divertirsi.
Anche Isabel si era allontanata con il suo ragazzo, lasciandomi così sola, probabilmente per spronarmi a fare conoscenza.
Invece io rimasi ferma, immobile seduta sul bellissimo divano color latte macchiato, immobile ad osservare gli altri mentre bevevano, ridevano e a modo loro si divertivano.
Per me era così diverso!
Sembrava tipo una festa delle confraternite delle università americane.
Non sapevo cosa fare, non conoscevo nessuno e così decisi di starmene in disparte.
Prima o poi Isabel sarebbe ritornata e ce ne saremmo andate a casa.
Intanto io non dovevo far altro che aspettare.
Anziché fare conoscenza o sballarmi come due ragazzi che stavano dando spettacolo con le loro "doti canore" , rimasi seduta a chattare con alcune mie amiche. E di Niall ancora nessun segno.
Ma, proprio quando sentii il bisogno di bere, facendomi largo tra la folla, mi imbattei in una figura amica.
"Hei! Sta attent...oh! Giusi!"
Louis? Louis Tomlinson ad una festa di ragazzini?
"Ciao Lou! Che ci fai qui?"
"Potrei farti la stessa domanda ;). Ho accompagnato Lottie alla festa e mi sono intrattenuto con un mio vecchio amico che non vedevo da un po'. Tu?"
"Una mia amica mi ha letteralmente trascinata qui. Non sai quanto vorrei tornare a casa!"
"Infatti non ti facevo una da feste hahahaha ...vuoi qualcosa da bere?"
"Sì, grazie"
"Bene...aspetta qui, torno subito."
Raggiunse il minibar della sala sgomitando tra la folla di ragazzi e tornò poi con due bicchieri colmi di liquido rosa.
"Grazie Lou..."
Analizzai attentamente il liquido contenuto nel bicchiere e restai un pochino indecisa se berlo o no.
Non avevo mai bevuto alcolici, per scelta, e non volevo di certo iniziare quella sera.
"Su bevi! Tranquilla ahahhaha questi ragazzi non sanno proprio cos'è l'alcol - scosse la testa in segno di delusione e sorridendomi- è solo un po' di vodka alla pesca, non è tanto alcolica "
"Mmmh...okay.- ne bevvi un sorso e una volta ingoiato, la gola mi si avvampó. Bruciava tantissimo, come non mai.
Forse perché non bevevo alcolici e quindi non ero abituata, oppure perché provavo un forte ribrezzo per quel genere di bevanda, fatto sta che quel bruciore interno che aveva coinvolto anche lo stomaco, aveva causato persino un forte rossore sulle mie guance con conseguente brivido che si riversó lungo tutta la spina dorsale.
Louis vedendo la mia reazione dopo un solo sorso di quel liquido, scoppiò in una risata fragorosa e mi condusse nel giardino antistante la villa per permettermi di prendere un po' d'aria fresca xD.
Ci allontanammo dal trambusto della festa e passeggiammo sotto il cielo stellato di quella sera.
"Allora? Com'è la vodka?"
"Troppo alcolica per me hahaha "
"Cosa bevi? Solo acqua?"
"No, anche la coca cola xD "
"Hahahah l'avrei immaginato hahahha...-mi sorrise per un istante e poi rivolgendo il suo sguardo al cielo diventò serio- Come vanno le cose con Niall?"
"Che intendi?"
"Vi sentite ancora?"
"Hai parlato con lui? Che ti ha detto?"
"In realtà è piuttosto schivo sull'argomento e se devo essere sincero penso che senta la tua mancanza ma per sopprimerla cerca di parlarne il meno possibile. - e guardandomi con l'aria di chi la sa lunga- Tu invece? Qual è la tua versione?"
"Non ci sentiamo da più di una settimana.- e abbassando lo sguardo sulle mie scarpe, rallentai il passo - Abbiamo avuto una specie di discussione e da quel giorno nessuno dei due fa il primo passo. Sono consapevole di aver sbagliato io, ma anche Niall, inconsapevolmente l'ha fatto..."
"Però lui pensa di non avere torto...mmh ora capisco tutto. Vabbè ma ti manca?"
"Beh...se ti dicessi di no, mentirei. Però lui è in Irlanda ed io qui, e passerà un bel po' di tempo prima che torni a Londra e..."
"Di la verità, Niall ti piace."
"Cosa?" mi fermai scattando sull'attenti sgranando gli occhi.
Anche Lou si fermò di fronte a me guardandomi con il sopracciglio destro alzato e con le braccia incrociate.
"Vorresti negarlo?"
"Mi piace come piace a qualsiasi altra ragazza, Lou. Mi piace come mi piaci tu e Liam e Harry e..."
"Stai iniziando a balbettare." disse con tono canzonatorio.
"Lo so, è un problema che ho fin da piccola, ma capita quando sono nervosa..."
"Perché sei nervosa? :) "
"P-perché non so cosa risponderti e-e tu mi stai mettendo in imbarazzo e..."
"Ti metto in imbarazzo?! Allora è vero..."
"Cosa?"
"Che Niall ti piace" disse con tutta la semplicità di questo mondo.
"Sai Lou inizia a far freddo qui fuori, andiamo?" e mi avviai lungo il sentiero disegnato con la ghiaia nel mezzo del giardino.
"Quindi se ti chiedessi di uscire con me, usciresti ?"
CHE???
Mi voltai subito per guardarlo e lo trovai fermo a fissarmi con un sorriso ebete sul volto.
"C-cosa?"
Alzò gli occhi al cielo, si avvicinò a me e scandendo le parole mi ripeté la domanda.
"Ho detto: se ti chiedessi di uscire con me, usciresti?"
"P-perché m-me lo chiedi?"
"Oh cielo! Perché non posso? Qualche sera di questa potremmo uscire a mangiare una pizza insieme oppure un gelato..."
Quel sostantivo, gelato , come quel gelato che Harry offrì a Christian e me, quel gelato che aveva provocato la discussione tra Niall e me...
Louis continuava ad elencare le possibili cose che potevamo fare insieme, ma io non lo ascoltavo più, i miei pensieri era tutti diretti a Niall.
Lou l'aveva capito, oppure si era semplicemente buttato ad indovinare, ma la verità era che io amavo realmente Niall.
Il mio però non era un amore adolescenziale o platonico.
Il mio era amore allo stato puro.
L'amavo davvero e tanto.
Quel poco tempo che avevamo passato insieme non aveva fatto altro che ingigantire quel sentimento che cercavo di nascondere agli altri e a me stessa.
Niall era irraggiungibile per me.
Lui non si sarebbe mai innamorato di una ragazza come me. Troppo diversi, troppo incompatibili...
"Giù? Hei...mi ascolti? Hai sentito quello che ho detto?"
"Eemh...scusa Lou, mi sono distratta...io..."
"Lascia perdere... comunque...dicevo che magari potremmo uscire sabato prossimo ..."
"Lou...vedi io...anche se volessi, io..."
"Non puoi altrimenti Niall sarebbe contrario..."
"Io non mi faccio comandare da nessuno! - dovevo dimostrargli che se volevo una cosa la facevo, che nessuno poteva dirmi cosa fare o meno- Sì, va bene! Sabato sono libera, liberissima!"
Louis restò sorpreso. Aprì e chiuse un paio di volte la bocca per dire qualcosa, ma poi optò per un sorriso largo da un orecchio all'altro e prendendomi sotto braccio, mi condusse verso la villa.
"E così...vuoi uscire con me :) "
"Sei stato tu a chiedermelo, Lou :) "
"Io stavo solo cercando di farti ammettere il tuo amore per Niall " disse con aria innocente.
"Beh...a quanto pare non ci sei riuscito xD."
"Ora no, è vero...ma ci riuscirò, tranquilla ;) Riuscirò a far cadere la tua bellissima maschera dietro alla quale cerchi di nasconderti xD."
Entrati in villa, parlammo ancora un po', poi per Lottie e Lou arrivò il momento di andare e così ci salutammo e ci scambiammo i numeri per organizzare l'uscita del sabato successivo.
Oramai quasi tutti stavano scoprendo il mio amore segreto.
Dovevo rimettere quella maschera che avevo lasciato cadere e cercare di nascondere il tutto dietro di essa.
Non potevo espormi tanto.
Ma dovevo anche andare avanti con la mia vita.
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