I wish you were here⚓
Harry's POV
"Buongiorno, idioti ‼"
Entrai in quella camera che non era mai vuota.
Era lì da cinque settimane, ma nessuno sembrava essersi stancato di lei.
E come si poteva?
Ogni giorno i ragazzi ed io ci organizzavamo per un qualcosa di diverso.
Quel giorno toccava proprio a me scegliere.
Decisi di portarle il suo libro preferito, " I passi dell'amore " , e di leggerlo insieme ai ragazzi, facendo in modo però che il capitolo, in cui Jamie e Landon ( i protagonisti ) iniziano la loro storia, potesse capitare a Niall.
Ovviamente lo sapevamo solo Louis, Liam ed io. Niall no!.
"Alla buon'ora! A quest'ora si arriva?" mi ammoní Liam.
"Ti stiamo aspettando da un'ora...dove sei stato?" chiese Louis.
"Scusate...- dissi avanzando verso il letto per salutare la nostra piccola amica con un bacio sulla fronte - Sono andato a ritirare una cosa per questa piccola peste."
"Ma non dovevi ritirarla ieri?" chiese Niall.
"Sì, ma...me ne sono dimenticato...eheheh- risposi sedendomi ai piedi del letto - Però sono in tempo, no?"
"Sì, ma ci hai fatto perdere un'ora preziosa!" puntualizzò Liam.
"Dái, Liam! Sei esagerato! Capita a tutti dimenticarsi...comunque...- presi il libro dal mio zainetto, portato appositamente e accarezzando la gamba immobile e nascosta dalle lenzuola di quello splendore di ragazza - Piccola, oggi sai cosa facciamo? I ragazzi ed io abbiamo deciso di leggerti il tuo libro preferito!"
"Yeeeeah!" esclamarono gli altri.
"Inizio io, Haz!" sentenzió Liam strappandomi il libro dalle mani.
Naturalmente era stato già tutto pianificato.
"Pronta, piccola? Iniziamo..."
La lettura del libro andò avanti per ore.
Leggevamo un capitolo ciascuno e, a dire il vero, ci appassionammo davvero tanto.
Lei amava anche "Orgoglio e Pregiudizio", ma anche la trilogia di E.L.James, "Cinquanta sfumature" , che ammetto mi sarebbe piaciuto rileggere, ma volevo che fosse cosciente cosicché potesse partecipare anche lei alla lettura hehehehe .
Come previsto, il capitolo in cui Landon cerca di dichiararsi, ossia il decimo capitolo, toccò leggerlo a Niall.
"...Più tardi quella sera la riaccompagnai a casa in macchina. All'inizio ero incerto se fare la vecchia mossa dello sbadiglio per metterle un braccio intorno alle spalle, ma a essere sinceri non capivo esattamente che cosa Jamie provasse per me..."
"Seh...vedi se i ragazzi di oggi usano ancora questi espedienti..." osservò Louis interrompendo Niall.
"Vero...posso continuare?" chiese Niall.
"Oh sì sì...scusami."
"Bene..."
Niall continuò nella lettura e sono sicuro che si rivide molto nella figura di Landon.
" ...Un attimo prima ero davanti a Jamie in procinto di avviarmi sul lato della veranda e quello dopo, invece di spostarmi verso le sedie, avevo fatto un passo verso di lei prendendola per mano. Poi la guardai intensamente, avvicinandomi ancora di più. Lei non indietreggiò, ma sgranò lievemente gli occhi e per un attimo mi chiesi se non avessi fatto la mossa sbagliata e se non fosse il caso di tornare indietro. Mi fermai e sorrisi, inclinando la testa di lato e subito dopo vidi che lei aveva chiuso gli occhi e piegato a sua volta il capo e che i nostri visi erano sempre più vicini. Non fu certo un bacio lungo come quelli che si vedono nei film, ma a modo suo fu meraviglioso e tutto quello che rammento di quell'attimo fu che, quando le nostre labbra si toccarono per la prima volta, seppi che ne avrei serbato per sempre il ricordo..."
Niall chiuse per un momento gli occhi.
I ragazzi ed io ci guardammo per poi posare il nostro sguardo su di lui.
All'improvviso ci apparve stanco...molto stanco.
C'era un silenzio tombale in quella stanza.
Niall respiró a fondo e mi passò il libro.
"Il capitolo è finito. Tocca a te."
"No, Niall...continua a leggere..." cercai di respingere il libro. Il capitolo cruciale era il successivo, e non potevo leggerlo io!
"Beh...allora lo leggerà Liam o Louis..."
"Anche noi vogliamo che lo legga tu...hai una bella espressività nella lettura..." disse Liam sorridendo.
"Sono d'accordo con Payne...continua, Horan!"
"Io...okay."
Guardò Giusi e, stringendole la mano, continuò a leggere.
"A quanto pare, vogliono farmi leggere tutto il libro, Giù!" scherzó Niall, abbozzando un sorriso.
Come sospettavamo, nel capitolo undici, c'era una frase di Landon che non passò inosservata a Niall.
" «Come hai capito che era amore?» mi chiese. Guardai la brezza che le agitava dolcemente i capelli e capii che non era il momento di fingermi qualcuno che non ero. «Ecco», risposi serio, «sai che è amore quando tutto quello che vuoi è trascorrere il tempo con una persona e per qualche motivo intuisci che anche per lei è lo stesso.» ...- seguì un istante di silenzio. Niall ci guardò con attenzione e posando poi lo sguardo sulla nostra amica - Avete mai letto questo libro?"
Ci girammo all'unisono verso Niall, che teneva gli occhi fissi sulle sue dita intrecciate a quelle di Giusi.
"Io no...credo anche voi, no?" risposi a Niall.
"No, neanche io...perché Niall?" chiese Louis.
"Strano come questo capitolo sia capitato proprio a me..."
"Cosa vuoi dire?" chiese Liam curioso.
"Niente, Liam...niente...- rispose Niall e passando il libro a Lou- puoi continuare tu? Devo uscire un secondo per andare in bagno."
"C-certo...- Tommo prese il libro e vedendo uscire Niall dalla stanza, si voltò verso di noi - Credete sospetti qualcosa?"
"Probabile...in tal caso...neghiamo sempre." affermò Liam.
Terminammo di leggere il libro, ma di Niall non vi fu traccia fino alla fine dell'orario delle visite.
Il giorno dopo, quando arrivammo, Niall era già nella stanza e aveva chiesto, alle sorelle della piccola, di lasciarlo da solo con lei per un'oretta.
NIALL'S POV
Ne ero sicuro.
I ragazzi avevano scelto appositamente di leggere quel libro di Sparks.
Restai tutta la notte a riflettere e il mattino dopo chiesi ad Aly di restare un po' da solo con Giusi.
Entrato in camera, l'infermiera aveva appena finito di cambiarle la flebo e aggiornarle la cartella clinica.
"Oh...mi scusi, ho visto la porta aperta e..."
"Non si preoccupi, ho finito. Mi raccomando però, non la faccia stancare molto."
"Non capisco...lei è in coma e non può compiere alcun movimento...noi le parliamo soltanto..."
"Non c'entra niente questo...dagli ultimi esami si è riscontrato un miglioramento, e sono fermamente convinta che Giusi possa sentirvi benissimo. La conosco bene...fin dalla nascita..."
"Come..."
"Sono la sua tutrice..."
"Lei è la madre di Aly ed Ana?"
Era impossibile!
Era giovanissima!
"Sì, sono io. Appena ho saputo che fosse in questo ospedale, ho fatto in modo che fossi io l'infermiera del reparto..."
"Le gemelle non ci hanno detto che..."
"Ah...beh in realtà non navigano buone acque tra noi tre...ma con Giusi sono costantemente in contatto...le voglio bene come fosse mia figlia."
"Stando qui ho constatato che sono in molti a volerle bene...e sarebbe difficile non volergliene..."
"Tu sei il suo ragazzo?"
"I-io...cosa?...oh no no! Sono solo un amico..."
'Perché tutti sono fissati con questa storia?' pensai.
La donna mi scrutó attentamente in volto per poi sorridermi e rimettere nella tasca ai piedi del lettino di Giusi la cartellina che aveva in mano.
"Ti ho visto tutti i giorni qui, per questo ho pensato che fossi il suo ragazzo. - disse per poi ridere divertita della gaffe - Scusami, non volevo metterti in imbarazzo...- il suo cercapersone suonò e incupendosi in volto - Devo andare, mi cercano...- salutò Giusi con bacio sulla guancia e si avviò alla porta.- Abbi cura della mia bambina." disse per poi uscire e scomparire dietro quella porta che separava quella stanza dal mondo crudele che metteva a rischio la vita di innocenti individui che erano inconsapevoli del loro avvenire.
Restai immobile a fissare quella porta per un po', e fui distratto solo da quel maledetto bip bip della macchina che segnava la sua forza di volontà a restare ancora ancorata a questa vita.
Mi sedetti sul letto e le presi la mano accarezzandone le nocche.
"Non vuoi proprio deciderti a svegliarti, vero?...Sai...ho appreso più cose di te dalle tue sorelle e dai tuoi amici che dalla diretta interessata...e sai cosa ho capito? Ho capito che ragazza speciale tu sia...voglio credere che tu mi stia ascoltando, perché non credo di avere il coraggio di dirti ciò che penso sapendo che sei cosciente...lo so, posso sembrare un codardo, ma...è così strano...i-io non avrei mai fatto nulla del genere per una ragazza che conosco da poco, ma con te so che è diverso...c'è qualcosa che mi lega a te e...poco a poco sto imparando a volerti bene per davvero. Ed è strano, perché tu sei qui, in questo maledetto letto, e non ti svegli e...- le lacrime mi appannarono la vista ed iniziarono a rigarmi il viso copiose - eppure sento che sto facendo la cosa giusta stando qui con te...stare con te, parlarti, accarezzarti...mi fa stare bene...ma tutto questo tu non lo saprai mai, perché sei in coma e quando ti sveglierai non ricorderai più nulla - intrecciai le mie dita alle sue e con l'altra mano le accarezzavo il dorso di quella che stringevo.- Vorrei tanto che fossi qui...vorrei tanto risentire la tua voce, ridere, scherzare...vorrei poterti conoscere di persona e non attraverso i racconti delle persone...- le mie lacrime le bagnavano la mano, lacrime che io asciugavo con il pollice della mano intrecciata alla sua.- Io sono qui...quando vuoi...quando ti sentirai pronta a ritornare in questo mondo...mi troverai qui..."
E fu in quel momento che avvenne un qualcosa di insolito.
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