Before that all starts... (Ava e Calum) di carillonpleasure
La donna incrociò i capelli della bambina e formò una treccia con i capelli mori di Ava. -Sei bellissima.- sussurrò la donna all'orecchio della piccola. Le stampò un bacio sulla guancia e le sorrise.
-Grazie mamma.- mormorò imbarazzata la bambina. Le sue guance si erano tinte di un color rosa pesca delicato e un sorrisetto era dipinto sulle sue labbra. -Posso andare a giocare con Theresa?- domandò speranzosa la mora.
-Certo tesoro.- le accarezzò i capelli e vide uscire la sua piccola saltellando.
-Tiana per quanto ancora reggerai questo gioco?- domandò l'uomo passandosi una mano fra i capelli, la frustrazione e la preoccupazione erano dipinte sul suo volto. Le occhiaie a marcare la stanchezza per le notte insonni.
-Tom non posso fargli questo.- replicò la donna con i capelli corti e mori, si mise le mani fra i capelli e li tirò all'attaccatura, si morse il labbro e trattenne un singhiozzo. -Non il giorno del suo compleanno, non il giorno di San Valentino.- aggiunse con gli occhi lucidi, guardò il marito negli occhi. L'uomo si alzò dalla sedia di legno scuro ed abbracciò la moglie.
-Starete benissimo senza di me.- sussurrò all'orecchio del biondo con gli occhi colmi di lacrime stringendolo a sé. -Dovrai andare avanti per te e per Ava.- continuò singhiozzando. -Perchè io ci sarò sempre, continuerò ad accarezzare i capelli di Ava e a baciare le tue labbra Tom. Lo giuro.- disse infine baciando l'uomo.
La bambina mora tirò leggermente la gonna della sua mamma. -Perchè stai piangendo mammina?- si accigliò. La madre le mostrò un debole sorriso.
-Perchè ho l'amore, piccola mia.- sussurrò cercando di controllare i singhiozzi. Tiana, sua madre, non era aveva detto una bugia. Era davvero innamorata di suo marito Tom e della loro bambina Ava.
-Che cos'è l'amore?- domandò curiosa. Suo padre la prese in braccio e la tenne sul suo ginocchio.
-Ava, l'amore è qualcosa di travolgente, è qualcosa che non avvisa quando arriva e ti trascina in qualcosa di inspiegabile a parole. È estremamente personale, e un giorno potrai scoprirlo anche tu.- le spiegò il padre ma la bambina non capì corrugando la fronte.
La donna si avvicinò all'orecchio di Ava. -L'amore è un dolore dolce, lento e quasi piacevole.- sussurrò dolcemente.
-Cosa significa?- chiese curiosa la bambina arricciando il naso.
-Un giorno capirai tesoro.- ridacchiò sua madre e le accarezzò i capelli.
La bambina annuì non capendo ma sorrise lo stesso ai suoi genitori.
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C A L U M
-Non voglio andare a scuola!- il moro sbatté il piede per terra, aggrottò le sopracciglia, incrociò le braccia al petto e mise il broncio.
-Calum devi andarci, e poi ci sono i tuoi amici!- sbottò frustrata la madre strattonandolo leggermente.
-Non m'interessa io non ci vado!- replicò il bambino dalla pelle ambrata.
La donna, ormai sfinita, provò con un ultimo tentativo. -Ti porto a Baltimora* da papà se vai a scuola.-
Gli occhi del bambino s'illuminarono ed iniziò a saltellare contento. Salì in auto velocemente ed incitò la madre ad accendere la macchina per andare a scuola al più presto.
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B O T H
Il bambino moro iniziò a correre verso il padre che era su una delle tante barche attraccate al porto. Il padre lo sollevò prendendolo in braccio e gli sorrise.
-Come va campione?- domandò l'uomo.
-Bene, papà.- Calum sorrise sinceramente e abbracciò il padre.
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-Ava, Theresa! Siamo arrivati!- le avvisò Tiana mentre Tom attraccava la barca di famiglia al porto di Baltimora.
-Theresa può dormire da noi mamma?- domandò la piccola Ava alla sua mamma. La donna sorrise alle due bambine ed annuì.
Le due bambine esultarono abbraciandosi. -Ora andiamo a casa.- le informò la donna.
Scesero dalla barca e fu lì che Ava incrociò lo sguardo del moro. Fu lì che Calum incrociò lo sguardo della bambina più bella che avesse mai visto. Era come se tutto fosse perfetto e completo. In quel momento entrambi si chiesero se fossero quelle le emozioni che gli adulti legano a quella cosa chiamata "amore".
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