A scanso di equivoci, si è capito che il titolo è ironico, vero? Non intendiamo creare uno squadrone di criminali, né corrompere le vostre giovani e innocenti anime. Per "partner in crime" intendiamo la versione più familiare del termine "complice", quello che se la intende alla perfezione con noi, che ci aiuta ad arrivare dove vogliamo andare nella metà del tempo.

Stabilite prima chi deve fare rifornimento di carburante però.

Questo spazio è pensato per chi ha una storia (o anche solo un'idea) e non riesce a svolgerla. Non perché non sa farlo o non vuole farlo – per quello c'è la raccolta "Prompt&Adoptions" –, ma perché ha bisogno dell'aiuto di uno o più partner.

I programmi sono due, Buddy e Coach.

I motivi per i quali potreste aver bisogno di un Buddy, un compagno alla pari, possono essere vari.

Ad esempio, si tratta di una storia che va raccontata attraverso due punti di vista, uno maschile e uno femminile, e siccome l'autore non si sente soddisfatto della resa di uno dei due, o non riesce ad empatizzare con uno di essi, vuole sperimentare un lavoro a quattro mani perché pensa che possa valorizzare la storia.

Oppure proprio non sopporta quel personaggio, capita.

L'autore può voler creare un crossover, ossia prendere i suoi personaggi e catapultarli in un altro mondo già costruito da un altro autore, per mettersi alla prova in contesto differente ma già delineato. Fare lo sforzo di costruire qualcosa all'interno di parametri definiti è comunque un esercizio, i concorsi ne sono pieni. In questo caso, avere l'autore di quel mondo a disposizione può essergli utile.

La storia potrebbe necessitare di più stili, e l'autore potrebbe non essere tanto versatile in uno o più di questi, quindi gli farebbe comodo qualcuno in sintonia con lui, che si possa occupare di quell'aspetto della storia.

Il programma Coach si spiega da solo. E no, Yoda non era disponibile.

Qualcuno potrebbe volersi cimentare in un genere mai sperimentato, avendo paura però di non esserne all'altezza. Un autore horror potrebbe dover scrivere una scena romantica e non sapere come gestirla. Un lettore potrebbe voler scrivere la sua primissima storia e non sa da che parte cominciare. Se ciascuno di loro avesse a fianco qualcuno ferrato sulla materia o con più esperienza di lui, potrebbe essere indirizzato e imparare qualche trucco, così da prendere piano piano confidenza con il nuovo stile e/o con le proprie capacità.

Un po' come succede quando si viene presi per mano.

Questi sono solo esempi, potrebbe anche solo esserci la volontà di provare l'esperienza della scrittura a più mani, estremamente delicata quanto gratificante. Si dovrà fare attenzione a rendere omogenei gli stili di scrittura, oppure si potrebbe sfruttare proprio le loro particolarità per rendere la storia ancora più originale.

Se volete proporre la vostra storia/idea inviate al nostro indirizzo [email protected] una mail con oggetto "Partner in crime" contenete:

- la cover della storia o un'immagine che vi ha ispirato;

- la trama, anche approssimativa nel caso sia solo un'idea, della storia che volete proporre;

- se avete bisogno di un Buddy o di un Coach, perché, e che progetti avete per la storia.

Chi intende proporsi come Buddy o Coach è tenuto a taggare l'autore. Quando la cosa sarà ufficiale (scambiatele prima quattro chiacchiere, è nell'interesse vostro e della storia) taggateci, e provvederemo ad aggiornare la scheda. Vi invieremo il banner del progetto che inserirete nella prefazione della storia, spiegando in cosa consiste il progetto e taggandoci, così sarà più facile per noi trovarvi.

Tranquilli, siamo tipi che tengono la bocca chiusa.

Le modalità di pubblicazione della storia sono rimesse a voi (vostro account, terzo account, ecc.), idem il copyright in caso di programma Tutor: in base a quello che sarà il contributo del tutor dovrete valutare se diventa effettivamente una scritta a più mani, e quindi proprietà di tutti i partecipanti.

Non serve dire poi che le storie frutto del programma Buddy sono proprietà di entrambi gli autori, perché scritte a quattro o più mani. Ci aspettiamo che nasca un legame tra di voi, e che non vi ritroviate divorziati a litigare per chi avrà il figlio in affidamento. La buona riuscita della storia dipenderà dal livello di complicità che riuscirete a raggiungere, due compromessi mettete in conto di doverli concedere eh.

Se avete un piano, che aspettate a cercare il vostro complice?

Nota: per ricevere aggiornamenti, inserite il libro nella biblioteca privata!