·4· La prima partita insieme.
Oggi si va a scuola, un nuovo incubo.
Spero che Blade e i " Randagi " non siano arrabbiati per ieri.
Non è colpa nostra.
Non è colpa mia, ma di Thomas che li ha istigati.
Va bene...
Oggi devo andare a scuola con Thomas.
Lo prendo sulle mie spalle e partiamo per la scuola.
Lui e io: una cosa sola.
Non appena entriamo a scuola, tutti ci fissano, come se fossimo uno storpio solo.
Thomas finge di fare degli inchini anche da parte mia. Allunga la mano in avanti e l'abbassa. È super divertente.
Gli voglio stranamente bene.
Oh santi cavoletti di Bruxelles.
Oggi c'è scienze motorie, e dobbiamo fare i tiri al canestro.
Uff...
Oggi però ho un grande aiuto, Thomas, che stando sulle mie spalle, fa canestro per entrambi.
Sono le undici e andiamo in palestra.
Le solite selezioni.
<<Bolton?>>
<<Presente. Ho messo la tuta signor professore.>>
All'improvviso vedo gli occhi del prof. che sembrano aver letto chissà cosa.
<<Dillon?>>
Butta le stampelle al pavimento e io lo prendo sulle spalle.
<<Presente.>>
Sento le risate della classe che ci pervadono.
<<Ora andiamo nell'ufficio della preside.>>
Cosa? Perché ci vuole portare dalla preside. Che abbiamo fatto?
Hanno chiamato anche la mamma di Thomas.
THOMAS MOTHER'S POV
<<Senta, signora. Suo figlio, avendo le sue gravi malformazioni, non può partecipare alle attività sportive.>>
<<Senta, signora preside. Io e mio figlio ci siamo trasferiti da New York. Non ha mai avuto amici. Ha sempre avuto difficoltà a relazionarsi per i suoi problemi. Ora, lui me l'ha chiesto esplicitamente di partecipare alle attività sportive, perché non sarà solo. Sarà con Nicolas Kane. L'unico con cui è riuscito ad aprirsi, lui è l'unico che non giudica mio figlio. Quindi voglio assolutamente che partecipi alle attività sportive con Nicolas Kane.>>
Sembra che sia comprensiva.
Sembra avermi capita.
Lo spero almeno.
<<D'accordo. Potrà partecipare. Ma se si farà male, non è responsabilità nostra, ma sua, dato che ci ha costretti. Siamo d'accordo, signora Dillon?>>
<<Certo che si.>>
Sono felicissimissimissima. Non avete idea di come mi senta bene ora.
Appena esco lo dico ai ragazzi.
<<Thomas?>>
<<Si, mamma?>>
<<Dato che hai deciso di partecipare, la preside ha detto che è d'accordo. Ma cerca di non farti male, o sarà una mia responsabilità. Chiaro?>>
I ragazzi si danno il cinque. Sono super felici.
Vado a casa, contenta di essere riuscita a fare una cosa per Thomas.
NICO'S POV
Il prof. sta per tirare il pallone per i tiri al canestro, quando guarda in alto, Thomas che lo saluta sorridente.
Mi fa morire dal ridere la faccia che ha fatto.
Poi si decide a tirare il pallone, e, ovviamente, Thomas prende e blocca il pallone.
<<Ottima presa>> gli dico io.
<<Grazie.>> mi dice sorridendo. <<Ora corri.>>
Mi ricordo che stiamo giocando e che devo correre per non fare afferrare il pallone ai "Randagi". Arriviamo nella loro zona, quando tira e il pallone va sul tabellone.
Sentiamo i ragazzi sugli spalti che ci fischiano, come se chissà che fosse successo.
Il pallone va nelle mani dei "Randagi" i quali corrono nella nostra zona, ma un nostro compagno di squadra riesce a prendere il pallone, lo tira a Thomas, il quale, prima lo fa palleggiare, poi in zona di lancio, io salto all'altezza del canestro e lui tira dentro.
Punto per noi, "Randagi" perdenti.
Insieme siamo imbattibili.
Siiiiiiii...
La felicità ci ha presi e andiamo dai ragazzi sugli spalti i quali ci danno il cinque.
La felicità sta prendendo il sopravvento, mi sento le gambe cedere, ma poi, Thomas con le sue gambe che mi colpiscono, mi risveglia.
<<Siamo fortissimi.>> dice Thomas.
<<Siiiiiiiiiiiiii>> ora sono io quello che grida di gioia.
Il mio amico, mi sta dando una gran mano con la popolarità, perché ora ci sono molti ragazzi che sono super felici, quando ci incontrano, ci stringono le mani, urlano che siamo i migliori, e questo ci fa stare bene.
Mi sento splendidamente, grazie a Thomas.
Ora, insieme, siamo diventati "Storpio il potente", migliori amici.
Spero che la nostra amicizia vada avanti così.
Noto che alcuni ragazzi stanno facendo delle fotografie che poi verranno stampate nella scuola, quindi io me la faccio fare con Tommy sulle spalle.
È una bellissima sensazione.
Dopo aver fatto la foto, i ragazzi vanno in segreteria per farla stampare.
Poi si avvicinano a noi.
<<Ecco la vostra foto>>
Siamo venuti davvero bene.
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