·4· {26} La festa. Il litigio. La pace.


Stasera, Julie ha organizzato una festa per il nuovo arrivato: io.

Mi sto vestendo elegante, dato che è una festa in mio onore, ma non ho granché: indosso una camicia e dei pantaloni beige.

Evito, per la prima volta nella mia vita, di mettermi il cappellino con visiera.

Non so perché l'ho fatto, ma secondo me, some sono vestito in questo momento, il cappellino era per forza da evitare. Elegante col cappellino sportivo. Non aveva senso quindi mi sono vestito così.

Non appena i nonni mi vedono, iniziano a dire che sono un figurino, vestito elegante. A me, l'eleganza non piace, preferisco essere sportivo. Non da per me.

Mi metto un po' di colonia, giusto per avere un po' di profumo, e esco di casa.

Alzo gli occhi al cielo, perché non appena sono fuori casa arriva Huge con i suoi scagnozzi. È anche lui molto elegante, perché indossa anche giacca e cravatta, al contrario di me, che non indosso né l'una, né l'altra.

Ma improvvisamente, mi sento a mio agio in abiti eleganti. Forse perché i suoi capelli sono ridicoli. Mi fa morire dal ridere. Sembrano asfaltati sulla testa. Praticamente incollati. Ma quanto gel ha messo? Non appena mi passa affianco, sento il profumo di colonia che emana. È migliore del mio, anche se è più dolce il mio.

Chissà le ragazze di qui quale profumo preferiscono, forte o dolce? Chissà!

<<Chi aspetti?>> gli chiedo.

<<Una che non è neanche minimamente al tuo livello>> mi risponde.

Uff... lo detesto.

Chissà chi è colei che aspetta.

Poi vedo uscire da casa sua Julie, la quale di avvicina a noi. Ma più precisamente, si avvicina a Huge. Ma non mi aveva detto stamattina che sono un eroe? Come mai ora va con un mio nemico? Alla festa in mio onore poi. Lui la prende a braccetto e iniziano a camminare chiacchierando come una coppia. Odioso, Odioso, Odioso. Lo odio. Perché a lui capota sempre il meglio? Da quando sono qui, cioè da ieri, lui ha avuto sempre la meglio, in qualunque occasione. Io per poco venivo sospeso per colpa sua. Lui invece ha avuto solo un piccolo rimprovero. Uff...

<<Ciao, mio eroe>> mi sento chiamare da dietro. È Hanneke.

<<Ehi>> dico io timidamente. <<Tutto bene, Hanneke?>>

<<Si. Volevo chiederti una cosa, Nicolas>>

<<Nico>>

<<Nico>> si corregge. <<Perché Julie ti ha chiamato STORPIO IL POTENTE, stamattina?>>

<<È il nome del team mio e di un mio amico>>

<<E... perché STORPIO IL POTENTE?>>

<<Perché... un mio amico, era storpio e quindi me lo caricavo sempre sulle spalle... Era il miglior giocatore di palla canestro. Giuro. Quando me lo caricavo sulle spalle, lui andava dritto al canestro>>

<<Ho notato che... parli di lui al passato. Come mai?>>

<<Ehm... me l'ha chiesto anche Julie stamattina. Preferisco parlarne più in là>>

Lei annuisce. Sembra comprendere. Infatti mi è molto difficile parlare di Thomas.

<<Sai una cosa, Hanneke? Io stp scrivendo un libro su me e il mio amico. Se ti va... domani lo porto a scuola per fartelo leggere.>>

Lei mi sorride. È davvero carina quando sorride. Mi piace molto il suo sorriso. È dolce e allegro, ma dietro i suoi occhi, noto che ha paura di me. Ma non capisco il perché. Io non ho intenzione di metterle le mani addosso. A meno che non sia lei a chiedermelo esplicitamente. Solo in tal caso lo farei.

Io difendo ragazze in pericolo, non le metto io in pericolo di vita.

Lei è davvero bellissima con questo vestito, è nero con un merletto ricamato a fiori sull'intera superficie del vestito, mette in risalto le sue curve magre, anch'esse molto eleganti. Come calzatura indossa dei tacchi neri con un laccio di perle bianche, la rendono ancora più slanciata. Le manca mezza testa ora per arrivarmi. E come tocco finale, un bel cappotto nero lungo, le arriva al ginocchio.

<<Ti va di accmpagnare una dama a una festa?>> mi chiede prendendomi sottobraccio. Non ho mai provato questa strana sensazione. Mi sento come se fossi su dei carboni ardenti senza muovermi. Mi fanno male, ma è piacevole se mentre lo faccio sto guardando lei. Adoro come sembriamo una coppia. Mi piacerebbe se lei fosse la mia ragazza. Ora, chiunque osa toccarla, andrà in ospedale. Che sia chiaro. Vi ho avvisati.

<<Allora? Dov'è la festa?>>

<<Credo qui.>>

Lei mi fa entrare e, appena dentro, si toglie il cappotto. Ora il vestito mette ancora di più in risalto le sue curve, ma non eccessivamente, ovvio. Io so che lei è una brava ragazza, non è una facile. Anche se oggi è tanto bella da mozzare il fiato. Il trucco è leggero, molto, porta dell'ombretto color carne e un rossetto rosa pelle. Non ha bisogno di fondotinta, per me, tantomeno di eyeliner. Ha un viso particolare, dalla forma un po' appuntita. Oggi non avevo notato tutta la sua bellezza, ora invece la sto notando tutta. Al contrario di Julie, Hanneke non indossa un vestito troppo attillato, o non ha del trucco troppo eccessivo. Julie infatti non sa che sta mille volte meglio senza il trucco. Ha un rossetto rosso scuro con della matita di un rossa sangue, l'ombretto rosso chiaro con dell'eyeliner dello stesso colore.

Spero che Huge non faccia nulla di male. Lui è un animale, si fa tanto gentile, poi alla prima occasione ti fa del male. C'è sempre occasione per lui se le ragazze sono belle come lei e Hanneke. Ma non ha alcun diritto di fare ciò che stava facendo stamattina ad Hanneke. Non deve mai più farlo. Tantomeno con Julie o Hanneke.

Mi oiacciono molto entrambe, come amiche ovviamente.

Hanneke mi tira perché ha una gran voglia di ballare. Mettono un lento molto romantico. Peccato che io non sappia ballarli i lenti. È un valzer, mi spiega Hanneke, e mi spiega anche come fare a ballarlo. Mi afferra le braccia e lascia che le cinga i fianchi e lei mi attorciglia le braccia al collo. Cosa mi vuole fare? Mi stacco immediatamente. Lei mi dice che si balla così, quindi mi tranquillizzo e le lascio attorcigliare le braccia intorno al collo.

<<Perché ti sei rifiutato, all'inizio. Sembravi spaventato.>>

<<No, niente. È passato, non preoccuparti>>

Ricominciamo a ballare, ondeggiando a destra e sinistra. Poi tutte le coppie iniziano a girare, quindi dobbiamo farlo anche noi. Inizialmente, inciampo, ma poi mi lascio trascinare dal ritmo della musica abituandomi e iniziando a ballare come tutti gli altri. Compio movimenti fluidi in modo da non far inciampare Hanneke, la quale è più abituata di me a questo genere di balli, dato che abita qui. Io piuttosto non risco a capire come abbia fatto ad imparare a ballare in due minuti e invece non riesca ancora a leggere bene. Da oggi si cambia musica. Imparerò a leggere come gli adulti.

Quado sentiamo la musica fermarsi, tutte le coppie devono fare un inchino come una specie di saluto, dato che ora si deve ballare con una altra persona. Ma io voglio ballare con Hanneke. Uff... Quando mi giro, davanti a me c'è Julie Gaffney.

<<Ti va... di... ballare con me, Nico?>>

Annuisco.

<<È un altro valzer?>> le chiedo.

Lei annuisce.

Allora le prendo la mano, come lei mi ha detto di fare e l'altra l'ho poggiata sul suo fianco. Lei invece l'ha poggiata sulla mia spalla. Mi guarda seria. Ma nei suoi occhi c'è qualcosa di strano. Perché non sta ballando con Hubert o Franz? Perché è venuta direttamente da me? Chissà!

Iniziata la musica, la faccio girare e sul suo collo noto qualcosa, una specie di livido. Ecco perché non è andata da uno di loro. Le hanno fatto del male perché io sono stato troppo occupato a ballare con Hanneke.

<<Cosa ti ha fatto?>>

<<Chi?>>

<<Hai capito perfettamente a chi mi riferisco. Che ti ha fatto? Cos'è quel livido. Ti ha picchiata, fatto qualcosa di male? Dimmelo. Lo riduco in poltiglia. Te lo prometto. Se ti ha fatto...>>

<<Smettila. Lui non c'entra niente.>>

<<Allora cos'è?>>

<<Niente. Se mi vuoi fare il terzo grado, vado a ballare con qualcun altro.>> Proprio mentre si gira, io la faccio girare e la tiro verso di me. Cosa le hanno fatto? Se non me lo dice, lo scoprirò da solo. I nostri visi sono così vicini. Mi fa quasi impressione. È meravigliosa. <<No... Balliamo.>>

Inizia una musica molto dolce. È bellissima. È dedicata. E romantica.

La adoro.

E poi "La gatta" balla molto bene. Da come mi ha rifiutato poco prima, non avrei mai detto che ci avrei ballato insieme, ma ora, sta davvero succedendo e sono felicissimo.

Ma Hanneke?

Huge?

Hubert?

Franz?

Dove sono?

Sono letteralmente evaporati. <<Julie. Dove sono Huge e gli altri con Hanneke?>>

Lei risponde che non ne ha idea.

Poi le chiedo: <<Quella stanza che cos'è?>>

<<Ehm... come posso spiegare? E la stanza per le coppie che vogliono rimanere sole. Hai capito in... che senso...?>>

Si che ho capito. Lì ci sono quei bastardi con Hanneke. Le faranno del male. Chiedo scusa a Julie e vado a cercare Hanneke. Entro nella stanza e sento dei gemiti fievolissimi provenire da tutta la stanza. Poi sento: <<Aiuto...>> È fievole. Da fuori non l'avrei mai sentito. <<Aiuto...>>

Cerco di capire da dove proviene, ma è inconcepibile con tutto ciò che si sente qui. <<Aiuto...>> lo sento davanti a me. Sarà la porta di fronte o una ai lati. Cavolo queste maledette stanze insonorizzate. Decido di aprire varie porte a caso. Ho aperto una porta e mi sono comparsi due persone. <<Scusate, ho sbagliato>>

<<Non preoccuparti>> mi dice la ragazza.

Apro un'altra porta ed eccoli. Ho indovinato la porta. <<Toglietevi di dosso.>> grida Hanneke.

Io prendo la giacca di Huge e lo tiro davanti a me. <<Ora mi hai fatto davvero arrabbiare.>> dico. Maledetto. Ora non sai che ti faccio. Mi ritrovo su di lui e lo riempio di schiaffi dovunque. Inkzia a mugugnare dal dolore. <<Basta. Fermati. Ce ne andiamo, ma lasciami andare>>

Lo lascio andare e lo vedo scappare via.

Hanneke viene da me e mk stampa un bacio sul viso. C'è un leggero calore sulla mia pelle, proprio laddove mi ha baciato. <<Grazie>>.

Julie aspetta me e Hanneke preoccupata. <<Che è successo?>>

Hanneke le si butta addosso piangendo disperatamente. La "secchiona", come la chiamano Huge e gli altri, sta vivendo l'inferno. Se non ci fossi stato io sarebbe andata a finire male.

<<STORPIO IL POTENTE il nostro eroe>> mi fa Julie.

<<Non esagerare>>

<<Ma se è vero>> mi fa Hanneke.

Julie sembra seccata dal fatto che Hanneke concorda tutto ciò che lei dice. Lo noto dal fatto che la guarda in cagnesco. La sbranerebbe se volesse, o potesse. Ma io non glielo permetterò. E se ci prova Hanneke a sbranarla, neanche a lei lo permetto.

<<Andiamo a casa, STORPIO IL POTENTE?>> mi chiede Julie.

<<Già, la discoteca è diventata un gioco al massacro, grazie a te>> A Julie non va proprio giù il fatto che io fissi Hanneke e viceversa.

Non sono poi così bello da dover essere fatto a metà tra due ragazze.

O mi sbaglio?

<<Io vado a casa. Ciao.>>

<<Aspetta, Julie. Io e Nicolas, ehm... Nico, vogliamo accompagnarti>>

<<D'accordo>>.

Accompagno prima Hanneke che mi ringrazia ancora per averla salvata anche oggi. Poi ientra in casa sua e non si farà sicuramente viva fino a domani mattina. Poi accompagno Julie. È meravigliosa. Sta al mio passo. Né più lenta né più veloce. Mi fa stare bene camminare accanto a lei, ma anche camminare accanto ad Hanneke.

Appena arriviamo a casa sua, lei mi chiede il numero di telefono e anche io le chiedo il suo.

<<Ciao>> mi saluta.

<<Ci vediamo domani a scuola.>>

Lei mi sorride e mi saluta.

Le voglio già bene. Un mondo di bene.

Vado a casa mia e vado in camera da letto pensando alla bella serata passata insieme a Julie e Hanneke.

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