·17· {63} La casa del Cincinnati.


La giornata è iniziata male. I ragazzi sono un incubo divenuto realtà. Non capisco perché la gente si ostini a mettere al mondo questi mostri. Io e Julie, ora dobbiamo trovarci una sistemazione. Abbiamo chiesto a Blade di aiutarci a trovarla, e intanto ci ospita lui.

Cerchiamo qualcosa su un sito online. Inserisco la destinazione. Cincinnati, la data è per un mese. Ma per due o tre giorni non ci sono case libere. Ma poi leggo vendesi appartamento. Poi noto una cosa strana. Ma è la casa dove ho passato la mia infanzia? Perché è in vendita? Già i miei nonni l'avevano venduta, ora anche quelli che l'hanno comprata da loro vogliono venderla.

Il venditore è disponibile fra tre giorni? Va bene. La mostro a Julie, ma non le dico che era la mia vecchia casa. <<Che te ne pare?>>

<<È carina. A quanto la vendono?>>

Vediamo il prezzo. 100.000 dollari. <<Beh? L'appartamento è grande.>>

<<E tu che ne sai?>> mi domanda.

<<Ehm... era... casa mia, durante la mia infanzia. Mi piacerebbe molto tornarci>>.

Lei annuisce.

Durante la notte, continuo a pensare se comprarla o meno. Mi sembra strano che ritornerò nella casa dove ho passato la mia infanzia - inizio adolescenza. Lì ho avuto molte avventure. E poi è molto vicina all'appartamento di STORPIO IL POTENTE. Chissà se mi farà bene andare a vivere accanto alla casa dove il mio amico si è spento la notte di Natale. Avrei sicuramente molti incubi sulla morte di Thomas. E non li vorrei mai avere perché, essendo incubi, sono visioni orrende che ripercorrono la dipartita del mio amico.

Chiudo gli occhi. Mi addormento, sonno profondo.

Io sto parlando con Thomas. Siamo a casa sua. Lui ride per una battuta che ha fatto e lo stesso anche io. Lo sento iniziare a tossire, ma lui mi dice che è un falso allarme. Nulla di cui preoccuparmi. Noto, però, che la tosse persiste. Chiamo la madre e le chiedo se è normale. Lui mi fa: <<Io sono morto, amico mio>>. A queste parole, noto che Thomas ha una faccia deforme, verde, colore della pelle morta, putrefatta. Gli dico di calmarsi,  che era solo una tosse. Ma lui mi fa: <<Sono morto>>. I suoi occhi sono neri. Completamente. Come se ora, fosse tutta pupilla. Inizio a gridare, mentre lui si avvicina minaccioso.

Mi sveglio di soprassalto. Sono tutto sudato. I capelli bagnati che si incollano al mio capo.

<<Tutto a posto?>>

<<Si>>.

<<Sei sicuro?>>

<<Si. Era solo un incubo>>.

<<Thomas, eh?>>. Annuisco alla sua domanda. <<È per la casa, vero? Voi eravate vicini? La tua infanzia l'hai vissuta con un amico che ora ze n'è andato e fai degli incubi sulla sua morte?>> Annuisco ancora. <<Non ci pensare. Certo che a lui devi pensare. Ma immaginatelo... vivo, vicino a te, e quelle immagini pian piano spariranno.>> Questa donna è così saggia che a volte mi spavemto un po'.

<<Grazie. Buonanotte>> dico dandole un leggero bacio al quale lei risponde.

<<Notte>>.

Si gira e io l'abbraccio circondandole la vita col braccio. Credo che lei sia l'unica donna, dopo la mamma, che io abbia mai abbracciato. Le voglio bene. Anzi, di più. La amo e la ringrazio, dentro me, di esistere. Come farei senza lei. Lei, per me è come un faro nella notte. Una luce che illumina il buio. La luce che manda via le tenebre della mia vita.

Tre giorni dopo.

Oggi dobbiamo vedere il venditore per comprare la casa. Per comprarla per sempre sono 100.000, per comprarla solo per un breve periodo di tempo, 650 dollari a notte. Decidiamo di comprarla per sempre. Anche se poi ce ne andassimo. Io voglio vivere qui.

Eccolo. Lucas Bennet. È un ragazzo alto, sulla ventina, come noi. <<Buongiorno>> ci saluta.

<<Buongiorno a lei>>.

<<Ora vi faccio vedere l'appartamento. Poi mi direte chiaramente se lo volete comprare o meno>> inizia. <<Dopo questo corridoio, abbastanza breve, si può vedere la cucina. Al fianco nella cucina c'è il salotto con sala da pranzo>>. Lui continua a parlare, ma io conosco perfettamente la mia casa. Ma lo lascio fare. Sembra molto competente. <<Qui c'è il primo bagno. Andiamo al piano di sopra>>. Salendo le scale vedo me piccolo che salgo le scale dopo la cena per andare al letto. <<Qui ci sono le camere e l'altro bagno. Come potete ben notare, quest'appartamento è perfetto per le famiglie con figli>>. Ci mostra la cameretta in cui dormivo io da bambino. <<C'è anche un seminterrato. Ora ve lo mostro.>> Scendiamo tutte le scale e arriviamo alla mia seclnda camera da letto. So che i miei nonni non mi odiavano. Anzi, mi amavano molto. Mi rivedo con la foto di mio padre che, di fronte alla nonna, mi do del "Maialino" dando ragione ai  "Randagi".

Ci sono troppi ricordi in questa casa.

Ma io ci voglio tornare.

<<Allora? Che ve ne pare?>>

<<Ci piace>>. Mi affretto a dire. <<Lo compriamo per sempre. 100.000, giusto?>>

<<Si>>.

Lui ci offre un modulo da firmare. Ovviamente leggo molto bene ciò che c'è scritto. Dopo aver letto lo firmo e lo stesso fa Julie.

<<Bene. Mi fa piacere che vi sia piaciuto>>.

<<Si. Staremo bene qui.>> dico.


Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top