·14· STORPIO IL POTENTE: le avventure. Terzo capitolo provvisorio.
Stamattina non ho davvero la voglia di alzarmi. Sono serio. Non ho voglia.
Ma sono costretto. Devo fare quella cosa per Thomas. Devo farlo per lui.
Fra poco uscirà.
E devo avere il materiale da mostrargli.
Quindi mi devo muovere.
Mi alzo, faccio colazione, mi lavo e mi vesto con una maglia a maniche lunghe di lana un paio di jeans, un cappotto e il mio solito cappellino con visiera.
Mi ricordo il tragitto perché sento i colpetti di Thomas sulle spalle. Mi sta riempiendo di colpi sul petto, il che significa sempre dritto.
Ed ecco che arriviamo al punto in cui svoltare.
Aspetto che passano le varie auto di colori molto strani, una verde, una azzurra, una rosa...
Ecco che attraverso.
Quando mi ritrovo sull'altra sponda della strada, quasi non ci credo.
Fa strano che uno grosso come me si senta bene ad essere arrivato soltanto all'altra sponda della strada.
Vorrei arrivare molto più lontano.
E potrei farlo con Tommy.
Ed ecco che mi infilo nella traversa in cui si trova il circo.
Nel vedermi i passanti cercano di scansarsi per la paura che possa fare loro del male.
E questo è solo grazie a Thomas.
È grazie a lui che ora questa gente mi invidia, vorrebbe essere grande e forte come me.
Mi fa stare molto bene.
Poi cerco un posto su cui sedermi. Trovo una panchina. Di ferro.
Cerco di immaginarmi il resoconto da scrivere sul circo.
Ma per ora non ho niente da scrivere.
Poi eccolo, il colletto. <<Descrivi gli avvenimenti così come sono avvenuti>>
Ed ecco che l'ispirazione mi arriva.
Spero mi venga bene.
Oggi io e STORPIO IL POTENTE abbiamo deciso di recarci in un posto fantasioso.
E quale altro posto c'è di più fantasioso del circo?
Un posto divertente. Decorato. Agghindato.
Lui mi ci conduce.
Mi fa strano il fatto che io così grande e grosso vada al circo. Ma se Tommy dice che è bello, io mi fido, non mi ha mai detto una bugia da quando lo conosco.
Ma c'è sempre una prima volta.
Anvhe se non credo che possa farlo.
È il mio migliore amico. Non lo farebbe mai.
Poi ci penso un po'. Ma dove diamine mi sta portando?
Perché non svoltiamo mai?
Mi fa un tantino strano.
Anzi, non un tantino. È solo strano.
Ma ecco he STORPIO IL POTENTE mi colpisce.
<<Svolta a destra>>
D'accordo.
Aspetta, come svolta a destra. Ma se lì c'è un fiume.
Come faccio a svoltare.
<<Fidati di me. Ce la faremo. Avanti, svolta>>
Io mi fido.
Mi giro verso la mia destinazione e all'improvviso mi sento un gigante pronto a tutto.
Appena metto un piede in acqua, mi gelo.
<<Ma cavolo, ma è gelata>>
<<Va' avanti, amico.>>
Io lo faccio. Improvvisamente l'acqua diventa un po' più calda, poi sempre più calda, fino a diventare bollente.
Mi sta distruggendo.
<<È quando sei stanco che fai progressi, amico. Se ora sei stanco, andrai avanti più di prima, pur di non scottarti>>
Ed è vero. Inizio a correre.
Improvvisamente mi ritrovo sull'altra sponda.
<<Ora svolta qui>> mi dice.
È una stradina stretta, alberata.
Ed ecco che vedo un tendone. Siamo arrivati.
Cavolo e i biglietti?
Io e Tommy non li abbiamo.
Io continuo a camminare. Che strano. Nessuno mi ferma.
Possiamo stare qui anche se non abbiamo i biglietti?
D'accordo continuo a camminare fingendo di niente.
Improvvisamente sento delle grida felici. Gioiose.
Poi alle orecchie mi arriva un grido disperato.
Mi dirigo verso quel tendone e cosa vedo: della gente che tira verdure, panna, cibo di ogni tipo contro una persona.
O mio Dio
Ma che ha quell'uomo?
Impressionante.
Non ha né braccia né gambe. Fa paura.
Mi volto. Non riesco a guardare quell'impressionante immagine. Ma mi dispiace per quel pover'uomo. Cosa ha fatto a queste persone oer meritarsi questo?
<<Aiutiamolo. Ha bisogno di STORPIO IL POTENTE quest'uomo>>
Si ha ragione. Lo dobbiamo aiutare, dato che solo noi possiamo farlo.
<<Fermatevi.>> inizia a dire Thomas. <<Perché gli tirate contro il vostro cibo?>>
<<Ma l'hai visto bene? Guardalo. È ridicolo. Non ha nè braccia né gambe.>> dice uno di loro facendo scoppiare a ridere tutto il pubblico.
<<Non ha né braccia né gambe?>>
Oh oh! Gli stanno prendendo i nervi.
<<Mettimi giù.>> Io gli obbedisco e lo metto immediatamente giù. <<Neanche le mie gambe funzionano. Perché non mi tirate il cibo?>>
<<Oh! Ma dai! È solo un bambino. Lasciatelo perdere.>>
Mi sto infuriando.
Ma come si permette di dare del bambino a STORPIO IL POTENTE!?
Ora tocca a me.
<<Dovete immediatamente chiedere scusa a STORPIO IL POTENTE e a quest'uomo, il quale non vi ha fatto nulla.>>
La donna nel vedermi mi chiede tremolante: <<E come? C-c-come possiamo fare?>>
<<In ginocchio>>
Loro mi obbediscono immediatamente.
Poi gli dico: <<Voltate i vostri tacchi e lasciate in pace questo pover'uomo. Anzi trovategli qualcosa da fare.>>
Il giorno dopo
Torniamo al circo.
E vediamo su un trampolino altissimo.
O mio Dio.
Ma è l'uomo che abbiamo salvato ieri dagli insulti.
Ma he deve fare?
Improvvisamente lo vedo lanciarsi da quel trampolino altissimo.
Il cuore mi sale in gola.
Poi lo vedo cadere in una vasca piccolissima e risalire in superficie.
Oddio. Ma è diventato un truffatore.
Bravissimo poi.
Siamo felicissimissimissimi di averlo aiutato.
Ok.
Può bastare.
Domani inizierò a trasferire questi manoscritti su un quadernone e poi li farò stampare a qualche editore.
Spero che piacciano a Thomas.
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