·13· {35} Flashback.


Stamattina vado a scuola con in mente l'incubo orrendo della sera prima. Qurllo in cui, tutti i miei compagni prendevano in giro Thomas. Me lo ricorderò per sempre. È stato un trauma per me. Infatti appena arrivo a scuola, noto tutti che mi fissano in modo piuttosto strano. Come fossi un fantasma. Un alieno. Un non so che di orrendo. In effetti il mio aspetto, stamattina, non è dei migliori. Solitamente non sono così brutto come oggi. Ho delle occhiaie sotto gli occhi che fanno paura. Con queste, non so a chi sembro. Certamente, se potessero, tutti scapperebbero. Ma, dato che devono venire a scuola, devono rimanere qui.

Tutti iniziano a chiedermi cosa sia successo. Io non so cosa rispondere. Un incubo sul mio migliore amico morto? forse. Nessuno deve sapere di Thomas. Nessuno deve sapere che fine tragica ha fatto. Nessuno lo deve sapere. Lui è esistito solo per me. Per nessun altro.

Quando arrivo vicino a Julie, mi chiede come sto dicendomi che ho una brutta cera, e io le rispondo che sto bene, che i ricordi di Thomas (Solo a lei ho parlato di Thomas, ma neanche a lei della sua fine tragica) mi stanno uccidendo, che mi manca tanto, che mi manca il Cincinnati... e tante altre.

In effetti è tutto vero.

Davvero mi manca il Cincinnati.

Davvero i ricordi di Thomas mi stanno uccidendo.

Davvero mi manca, Thomas.

È tutto vero.

Ma non le ho spiegato che tipo di ricordi sono... dei veri e propri incubi.

Appena suona la campanella, io sono l'ultimo ad entrare, con Julie. Siamo insieme. Prima di entrare, Huge si sofferma a guardarci. Gli rode il fatto che lei mi preferisca a lui. E invece io sono felicissimissimissimo. Lui appena mi passa daventi mi fa un ghigno.

Scoppio a ridere.

È così infantile. Agli amici non deve dar fastidio il fatto che la tua migliore amica preferisce qualcun altro a te. Se Huge è davvero suo amico, deve capire e accettare la scelta di Julie.

Ma improvvisamente, un flashback.

Io e Thomas siamo a scuola. Io sto guardando Blade che tira il pallone contro di lui senza fare nulla.

Lo vedo cadere.

Lo sento cadere.

Vedo Blade ridere come un matto.

<<Nooooooo>> Inizio a gridare. Chi mi vede, mi prenderà sicuramente per matto. Mi butto a terra, piango molto silenziosamente. Nessuno ha capito cosa sia successo e perché.

Appena entriamo nella classe, dico alla prof. se Julie si può mettere vicino a me. Le devo parlare. È per questo che ho chiesto alla prof. di farla mettere vicino a me, dato che oggi il secchione non c'è.

Julie, appena si siede, mi chiede cosa fosse successo fuori. Le dico che è stato un flashback. Bruttissimissimissimissimo. Non potrò mai dimenticare ciò che è successo tra me e Thomas. Gli volevo troppo bene.

Lei mi chiede di cosa si trattasse.

Io rispondo si trattava di Thomas. E lei mi chiede: <<Come mai, non vederlo, ti fa quest'effetto? Mi hai spaventata, sai?>>

<<Si... lo so. Scusami.>>

<<Allora? Si che si trattava? Guarda che... con me puoi parlare.>>

<<Thomas è...>> nota che esito su cosa dire. <<... ehm...>>

<<Prenditi tutto il tempo. Io so aspettare.>>

<<No... te lo voglio dire... è che... è troppo difficile. È passato troppo poco tempo.>>

<<Da cosa?>>

<<Dalla sua... insomma... è... venuto a mancare>>.

Lei sembra dispiaciuta. Mi abbraccia forte. <<Mi dispiace. Posso capire benissimo cosa provi. È che... mi hai spaventata. Hai urlato come un matto. Sai?>>

<<Lo so... ma mi è piaciuta la faccia di Huge.>> Inizio a ridere. Lo stesso fa anche lei.

<<Già. Mi ha fatto quasi morire dal ridere. Sai... STORPIO IL POTENTE... mi piace il tuo soprannome. Era storpio, vero?>>

<<Si.>> cambio argomento. <<Sto scrivendo un libro su me e Thomas, sai? Sta venendo davvero molto bene. Sono arrivato al ventesimo capitolo, se non ricordo male. Ti va di leggerlo?>>

Lei mi sorride. Le metto una mano sul viso. Cerco di fare delicatamente. Ma mi ricordo che siamo in classe. Quindi la rimuovo immediatamente.

<<Buongiorno>> Entra la preside in classe. Tutti ci alziamo.

<<Buongiorno, signora preside>>. Salutiamo tutti.

Sento la preside commentare con la prof. fuori la porta. È la prof. di matematica. Oggi abbiamo due ore con lei domani un'altra e dopodomani un'altra ancora. Quattro ore. Tutte in giorni consecutivi. È pesante, ma con Julie affianco, diventa tutto stranamente più bello. Non so spiegare cosa provo... Sono innamorato di lei. Spero provi la stessa cosa. O che almeno, non la provi per Huge. Insopportabile Huge.

La libertà di parlare che ho con Julie, l'ho avuta con una sola persona. Indovinate chi! Il mio amico, STORPIO IL POTENTE. Solo con loro sono riuscito a parlare. Con lui non ho potuto continuare, ma con Julie, nuova amica, posso continuare.

Stamattina, dopo l'incubo e il flashback, parlarne con Julie mi ha liberato dal nodo che mi si era creato in gola. Sono felice, ora che sono di nuovo vicino a lei.

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