Capitolo 71.

Katherine's pov

Saluto Mirko con un bacio sulla guancia e scendo dalla macchina, per poi entrare dentro casa mia.

Ho passato una bella serata in compagnia dei miei amici, e devo ammettere che mi mancheranno tanto, tutti. Dalla dolcezza di Diego, alla pazzia di Mario e Cecilia, ai consigli seri di Ghali, per non parlare di Kylie e Mirko, loro mi mancheranno tantissimo. Perfino Paolo, nonostante la forte amicizia che lo lega con Gionata, è stato molto carino con me.

Mi levo le mie amate Vans dai piedi e sento il campanello suonare. Istintivamente lancio uno sguardo all'orologio e mi rendo conto che è quasi l'una. Chi può essere a quest'ora?

Per un attimo penso sia Mirko, appena apro la porta, però, mi devo ricredere.

I miei occhi si scontrano con quelli di Gionata e sussulto. Ha l'aria leggermente stanca, ma nonostante ciò è impeccabile come sempre.

-Katherine- biascica - posso entrare?-.

Inizialmente valuto l'idea di lasciarlo fuori, visto tutte le parole avvelenate che ha sputato ultimamente, ma poi mi scanso dalla porta e lo faccio entrare.

Appena mette piede dentro inizia a guardarsi intorno, sembra a disagio e mi perdo ad osservarlo. Scuoto leggermente la testa e smetto di scrutarlo, per poi chiudere la porta attirando così la sua attenzione.

- Che vuoi, Gionata?- gli chiedo cercando di avere la voce neutra, ma in realtà si capisce benissimo che sono furiosa con lui -Sono molto stanca e vorrei andare a riposare, domani mi aspetta una giornata impegnativa, per via dei preparativi per il viaggio-.

Lui trasalisce davanti alle mie parole e sbuffa nervosamente.

-Katherine, non partire.- si avvicina maggiormente a me, ma senza sganciare il mio sguardo - Non andare via...-.

-Gionata, ancora con questa storia?- ora non mi preoccupo più di non sembrare arrabbiata -Sono stufa di te che mi dai ordini, senza un apparente motivo-.

Mi appoggio al muro con le spalle e mi passo le mani sul viso, esasperata dalla situazione. Torno a guardarlo e mi rendo conto che si è avvicinato ancora di più a me. Non mi sono nemmeno accorta, cosa è un vampiro?

- Un motivo c'è!- fa altri due passi verso di me -Credimi...-.

Appoggia le sue mani sui miei fianchi e il mio cuore accellera notevolmente. Dovrei allontanarlo da me, sia perché sto con Nicolò, sia perché so come Gionata è fatto.

Avvicina il suo viso al mio e appoggia le sue labbra sulla mia guancia destra, lasciandoci dei piccoli baci, uno dopo l'altro.

Sento il mio stomaco stringersi in una morsa e poi il cuore battere smisuratamente, come se potesse esplodere da un momento all'altro.

-Gionata, parla- chiedo con voce supplicante -dimmi quello che devi dire. Mi stai solo confondendo di più così.-.

Alle mie parole, un sorriso dolce e accennato si dipinge sul suo viso, poi abbassa leggermente la testa e appoggia le sue labbra sulle mie.

Inizialmente ricambio il bacio, ma poi lo allontano da me con una spinta. Non voglio che finisca come l'altra volta, lui che dice che non vuole una storia seria con me e io che mi sento una stupida illusa.

-Cosa fai?- urlo con rabbia - Dico io ma che problemi hai? Non puoi fare come ti pare. Non mi vuoi, non puoi baciarmi a piacimento tuo.-.

Il rosso alza gli occhi al cielo e stringe forte i pugni. Ha ragione Mirko, Gionata sta combattendo con se stesso.

-Perché sei mia.- urla di rimando -Perché ti voglio per me e basta. Perché mi piaci, da impazzire Katherine.-.

Sgrano gli occhi davanti alle sue parole e cerco di metabolizzare ciò che ha detto. Mi sembra surreale, l'ha detto sul serio?

-Gionata...- la mia voce è instabile -Cosa vuol dire? Sei serio?-.

Lui mi prende per un braccio e mi attira a sé, per poi afferrare il mio viso con le mani e obbligarmi a un contatto visivo.

-Vuol dire che non devi partire con Nicolò!- esclama serio -E che voglio stare con te, solo con te. Non so amare, sono uno stronzo, ma voglio te.-.

Gli occhi mi si riempiono di lacrime e un sorriso da ebete si increspa sulle mie labbra.

Mi sembra di star sognando. Mi sembra così surreale.

Mi alzo sulle punte e lui annienta definitivamente la distanza, baciandomi. Stavolta ricambio il suo bacio, che prende immediatamente una piega passionale.

Se è un sogno non svegliatemi.

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