Ad Ultima Victoriam
Magna Historia Imperialis ac Imperialis Crusadaes
"Ad Ultima Victoriam"
Inscriptio per vobis solvs
"Correva il primo giorno di febbraio del Sedicesimo Anno del Quarantaduesimo Millennio quando, adunate le già veterane forze della I Armata Crociata in terra d'Ullanor, con navi e vascelli d'ogni classe occupanti a perdita d'occhio i cieli e le orbite di ventuno mondi, il Lord Solar Fabritiòs della Nobile Casa di Von Gianellen trasmise la chiamata alla mobilitazione.
Una lunga attesa giungeva alla fine con l'echeggiare, di linea Vox in linea Vox, delle parole: "Ad Ultima Victoriam".
Fino alla Vittoria Finale, il motto della Crociata Imperiale nata nell'Aula di Joramund del mondo di Pyran II e conclamata dal Senatorvm Imperialìs della Sacra Terra, l'assemblea delle voci rappresentanti il volere dell'Imperatore-Dio nel governo dei domini costituenti l'Imperivm del Genere Umano.
Ad Ultima Victoriam: rimbalzò come uno strale di fiamme, ravvivando ottanta-e-cinque miliardi di anime che, adunate da cento volte mille pianeti battenti cinquemila bandiere diverse, avevano atteso quel segnale e le sue implicazioni.
Il Fronte Aureliano della Crociata era ufficialmente stato aperto.
Occorsero ventuno ore di laborioso operare affinché l'armata fosse tutta imbarcata e pronta a muoversi per le guerre a venire, che avrebbero sfuriato tra le stelle dei mondi della decaduta Res-Pvblica Aureliana.
Il Lord Solar strinse le frange della sua Armata in impavidi ranghi dietro le proprie spalle e con loro a seguirlo, anche nell'Occhio del Terrore se lui l'avesse ordinato, egli s'avventurò lungo la Via delle Stelle alla volta dell'Astralìs Sector di Korianìs.
Dopo cento-e-dodici anni di silenzio in merito ai suoi affari, un mutismo motivato dal dover dirottare le sue attenzioni su ben più importanti minacce e più gravi crisi, l'Imperivm veleggiava in forze e somma possanza armata incontro alle minacce che lì l'attendevano.
Korianìs era stata lasciata a difendersi da sola: in un magro errore di giudizio, prova purtroppo tangibile del veritiero fatto che nessuno salvo l'Imperatore-Dio può attribuirsi le vette dell'assoluta perfezione, il Senatorvm Imperialìs l'aveva detto un Sector capace di reggere i suoi sì numerosi fronti senza l'intervento e l'aiuto delle altre potenze costituenti l'Imperivm.
Il Senatorvm aveva commesso un errore di valutazione non del tutto imputabile ai suoi augusti intelletti: il tradimento d'intere moltitudini, sedotte dai Poteri Perniciosi o dalle menzognere lusinghe degli odiati Xenos, aveva vanificato molta della sua forza lasciandola in uno stato di dissesto strategico e disastrata, disomogenea divisione interna.
Una preda facile per gli infiniti nemici del Divino Manifesto Diritto dell'Uomo di dominare l'universo come sola razza veramente degna d'esso. Giacente su mondi strategicamente di rilievo all'interno dello scacchiere del Segmentvm Ultima e madre di preziose rotte inter-Warp, la cui caduta in mano nemica avrebbe pregiudicato lo stato d'almeno mille destinazioni sparse tra il Segmentvm Solar, l'Obscvrvs e il Pacificvs, Aurelia non poteva essere perduta.
Se già cedere terreno ai Nemici dell'Uomo era un pensiero ripugnante ed offensivo per ogni pio e buono intelletto, consegnare agli stessi un fascio di daghe con cui vibrare tremende pugnalate a stati e possedimenti più interni era inaccettabile.
Quelle rotte possedute dalla Res-Pvblica Aureliana valevano bene un fronte di guerra, per arduo e sanguinoso che potesse essere, così la Crociata si mise in marcia per salvarle.
Gli ordini siglati dall'augusto Lord Solar in merito alla Campagna Crociata d'Aurelia erano numerosi almeno quanto di fondamentale importanza e giusta ambizione: in primo luogo era vitale riconquistare tutti i mondi andati perduti, ovunque fosse possibile, limitando il ricorso all'Exterminatvs ai casi dove non poteva essersi altra via e non era economicamente vantaggioso procedere con una normale opera di ristabilimento dell'avctoritàs imperialìs.
In secondo punto, da implementare e sostenere durante la stessa opera di liberazione e riconquista, era fondamentale ristabilire ordine nelle regioni sprofondate nel caos e nell'anarchia. I traditori andavano puniti severamente e senza alcuna pietà, gli eretici castigati o portati a redimersi post-abiura con la loro morte, gli xenos scacciati dai lidi dell'Umanità con schiena e reni spezzati tanto gravemente da rendere improbabile, se non impossibile, un loro eventuale ritorno.
Infine era imperativo assicurarsi che una più solida classe comandante sorgesse dalle ceneri della disastrata Meridian per mantenere ben saldo il dominio umano degli astri di Korianìs.
Il Fronte Aureliano della Crociata dell'Aula di Joramund avrebbe fatto da importante campo di prova per gli ambiziosi piani strategici che guardavano al triennio M42.Y018-M42.Y021 come al momento del più importante, massiccio ed organizzato contrattacco dell'Imperivm ai suoi innumerevoli nemici sorti in massa al principio del millennio.
Per l'Aula di Joramund, ufficialmente esistente da due anni ed elevata al massimo rango di Solar Indomitvs Crusade per volere del Senatorvm, quella in terra d'Aurelia sarebbe stata l'ora della verità, il culmine della sua prima fase dove avrebbe dimostrato la sua rettitudine a tutto l'Imperivm, ora allineato dietro le sue spalle in attesa, o sarebbe andata incontro all'ignominia del fallimento."
-Estratto da "Storia delle Ultime Crociate Imperiali:
La Crociata dell'Aula di Joramund, Libro VIII", scritto da Consorella Anna Atala dell'Ordo Historiae-et-Chronichaes Imperialii in data M42.022
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