Il Keep-Dance- Capitolo 14
"In quanto forma d'arte, la danza deve esprimere quell'emotività profonda, intima, che dà senso e significato ai movimenti, deve permettere alle emozioni di manifestarsi e prendere forma attraverso il corpo, e di comunicarle e generarle nel pubblico.
Ciò che rende i danzatori artisti e non solo atleti, infatti, è la capacità di provare ed esternare le loro emozioni.
Le performance più memorabili sono quelle che emozionano di più il pubblico e i ballerini migliori sono quelli che condividono qualcosa della loro anima attraverso la danza."
-Il giornale della danza-
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Io vedo la danza come un modo di fare poesia con il corpo, esprimo le mie emozioni, dando vita a vari sentimenti e stati d'animo. Do forma ad un atto di libertà, nel momento stesso in cui il mio corpo si trasforma in un mezzo artistico.
Entro in connessione con me stesso, per poter esprimere il mio mondo interiore, il mio vero io.
Essa per me è tutto: impegno, sudore, coraggio, sensibilità, bellezza, amare la vita, affrontare i dolori che ci dà, saper fare ricerca dentro sé stessi, la passione, spingersi sempre oltre senza avere paura, affrontare i propri limiti.
Tutto questo me lo ha insegnato Raimondo Colpani, colui che mi ha cresciuto artisticamente. A lui devo quello che sono diventato.
L'attimo prima di una gara sento l'adrenalina circolare nel mio corpo: una sensazione potente, che mi spinge a voler dare il massimo in quello che faccio. Amo le sfide, non mi spaventano per niente, mi danno sempre modo di mettermi in gioco.
Ammetto che tendo ad essere un perfezionista quando si tratta di creare delle coreografie, forse il mio peggiore difetto, chi lo sa. Eppure un buon lavoro viene sempre ripagato.
Finisco di abbottonarmi la camicia: tra poco salirò su quel palco con mio fratello, pronti per una grande esibizione. Siamo in cinquanta iscritti, ma non pretendo di vincere. Mi basta poter metterci il cuore in quello che ho creato, far arrivare l'emozioni al pubblico presente in sala. So essere competitivo, ma sempre con umiltà.
<<Allora Nunzio sei carico?>> Chiede Luca mentre si allaccia le sneakers.
<< Non vedo l'ora>> rispondo. Decido di tenere i capelli sciolti, che mi donano un'aria più sbarazzina. È da un po' che non li taglio, ormai sono arrivati alla lunghezza delle spalle.
Luca indossa un cappellino rosso, in tinta con il resto dell'abbigliamento.
Abbiamo deciso di unire le nostre discipline, visto che in questa competizione si è liberi di proporre quello che si vuole.
Prendo in mano il telefono e contemporaneamente arriva un messaggio di Serena: dice che è già seduta in sala insieme ad Albe e Carola.
Sorrido, per poi riporre il cellulare nel borsone. Pensavo che Serenina mi desse buca, invece si è presentata e ne sono contento. Finalmente potrà vedere come funzionano le competizioni.
Mi scambio un'occhiata d'intesa con mio fratello, ci basta solo uno sguardo per capirci.
<< Potrei diventare dipendente da queste sensazioni>> sentenzia, dandomi una pacca sulla spalla.
Bussano alla porta del camerino e lui va ad aprire: sulla porta si palesa la figura di Raimondo, tutto sorridente.
<< Ragazzi scusate il disturbo, sono passato per un saluto>>. Dice entrando dentro e fermandosi al centro della stanza.
<< Ray è bello vederti>> commento e lo stringo in un abbraccio. Lo considero un po' membro della famiglia. Mi sembra di tornare il bambino di otto anni che mette per la prima volta piede nella sala della Colpani Dance Accademy. Quante cose che sono cambiate da allora!
Sciogliamo l'abbraccio e lui posa una mano sulla spalla di Luca
<< Ho un messaggio per te: il tuo vecchio maestro ti augura l'imbocca al lupo. Io sono qui perché Francesca e Giacomo hanno deciso di partecipare>>.
Sgrano gli occhi: è da tantissimo che non li vedo.
Raimondo capisce al volo la mia sorpresa, così si affretta a dire
<< Finita la gara ti aspettano. Anche loro hanno voglia di vederti>>.
Giacomo lo conosco da quando avevo quattordici anni, un ragazzo davvero in gamba e alla mano. Francesca è arrivata circa due anni fa, quando Rosa decise di lasciare la scuola dopo il tradimento nei miei confronti. Lei e Giacomo fanno coppia sul palco.
Raimondo si trattiene poco, quando esce Luca commenta che il suo gesto nel venirci a trovare è stato molto bello. Con lui sono rimasto in contatto telefonicamente, sa che adesso insegno alla Dream, mentre mi preparo per l'audizione più importante.
Circa due ore dopo chiamano i nostri nomi, saliamo sul palco e come parte la musica inizia la magia vera e propria.
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Povs Serena
Vengo completamente rapita dalla coreografia dei fratelli Caputo, non li avevo ancora visti ballare insieme, ma santo cielo! Sono fenomenali. Ora capisco cosa intendeva la maestra Veronica.
A esibizione finita deve essere Carola a riportarmi alla realtà, ridacchiando e scambiando un'occhiata con Albe, che nel frattempo ha finito di fare il video.
Cerco di sedermi composta e darmi un contengo, mentre annunciano il nome di un gruppo a salire sul palco.
Non ho mai partecipato ad una gara, ma neanche da pubblico, quindi è tutto nuovo per me. Eppure guardare questi aspiranti ballerini mi spinge a voler aprire i miei orizzonti, soprattutto quei ragazzi che come i Caputo che hanno mischiato stili di danza diversi, per creare qualcosa di unico.
Io che fino a poco tempo fa credevo che gli unici stili che potessero coesistere insieme fossero la Danza Classica e Moderna, o Hip-Hop con Breakdance.
Invece ora mi rendo conto di quanto fosse limitato questo pensiero. La danza è un linguaggio universale, non è mettersi davanti a uno specchio e mimare dei passi, dietro c'è un intero universo, che solo chi è dentro questo mondo può capire veramente.
Finite le ultime esibizioni i giudici sono chiamati a sommare i punteggi e a confrontarsi sui concorrenti; non so quanto tempo passi di preciso quando vengono decretati i nomi dei primi tre posti
<< Al secondo posto si classificano Nunzio e Icaro>> gracchia la voce del presentatore dal microfono ed ecco che i due fratelli salgono sul palco acclamati dalla folla. Quindi Luca si è dato una specie di nome d'arte.
<< Oh mio dio! C'è l'hanno fatta!>> Esclama Carola trafelata, battendo le mani come una bimba. Trattengo a stento una risata, portando la mia attenzione sul palco.
Dopo che hanno premiato i primi classificati, la folla di persone comincia a sgomberare le sedie, dirette all'uscita del palazzetto che ha ospitato la gara.
Mi alzo in piedi, per farmi largo tra le persone, afferrando il braccio di Albe. Carola ci segue a ruota. Nunzio e Luca sono alla destra del palco, che parlano con una coppia di ragazzi. Quest'ultimo regge la coppa in mano.
Avvicinandomi di più mi accorgo che si sono esibiti anche loro sul palco, portando in scena un tango.
Nunzio sembra così a suo agio a parlarci da lasciarmi sorpresa. È sempre schivo quando è in compagnia, mentre ora sembra un'altra persona. Lo osservo spostarsi il ciuffo dalla fronte, appoggiato contro una colonna.
Decidiamo di rimanere un attimo in disparte, per dare loro modo di continuare a parlare, così studio bene i nuovi arrivati: il ragazzo è alto all'incirca un metro e settanta, con i capelli ricci e rasati di lato, non vedendolo bene in faccia non so di che colore sono i suoi occhi o la forma esatta del viso. È vestito con un completo grigio e bianco.
La ragazza alta all'incirca come me ha lunghi capelli castano chiari legati in un'elaborata acconciatura, indossa un lungo vestito rosso con balze nere e i tacchi a spillo.
A turno abbracciano Nunzio, la ragazza per ultima. Quel gesto non so perché mi fa uno strano effetto: sento una morsa allo stomaco, come di fastidio.
Quando sciolgono l'abbraccio Nunzio intercetta il mio sguardo: basta solo una frazione di secondo che le nostre iridi si incastrino, e lui sorride, facendomi provare piccoli brividi lungo la schiena. Ci fa cenno di avvicinarci, presentandoci velocemente gli altri, prima che si congedino. Scopro che si chiamano Giovanni e Francesca.
<< Ragazzi siete stati bravissimi>> si complimenta Carola con lo stesso entusiasmo della premiazione.
Luca sistema il cappello in modo che la visiera torni davanti
<< Ti ringrazio>> accenna un sorriso smagliante.
<< Chi sono quei due? Sembra che li conosciate benissimo>> cerco di tenere la voce più ferma possibile, per non tradire strane emozioni. Non so perché ma a volte con il maggiore dei Caputo mi sento strana.
<< Frequentano anche loro la Colpani Dance Accademy, eravamo compagni di corso>> Risponde Nunzio, spostandosi dalla colonna.
Un leggero sollievo si palesa dentro di me, davvero pensavo che Nunzio potesse avere un interesse diverso per quella ragazza?
<< Non dirmi che sei gelosa Serenina>> commenta con tono ironico.
È così bello vederlo leggero e spensierato, sembra davvero un'altra persona. Tanto da chiedermi perché solitamente si comporta diversamente.
Tra di noi inizia un gioco di sguardi, sembra quasi che mi stia scavando l'anima in questo momento, come a voler abbattere il muro che ho eretto nel mio cuore. Si sposta di un passo dietro di me, con le braccia mi cinge i fianchi: compie questo gesto così velocemente che non riesco a scostarmi. Preme il suo copro contro il mio, che aderisce alla perfezione. Ho un sussulto a questo contatto e mi aspetto che mi prenda il panico, invece non succede nulla di tutto questo. Sento il sangue affluirmi al viso, mentre lancio un'occhiata veloce intorno a me, sperando di non dare nell'occhio, ma gli altri sembrano concentrarti a fare commenti sulle esibizioni viste.
<< Te l'ho già detto che non mordo Serenina>> soffia sul lobo del mio orecchio e il cuore fa una capriola. Sposto leggermente il viso: siamo vicinissimi in questo momento, tanto da percepire un cambiamento dentro di me, come se il mio corpo si risvegliasse da un lungo torpore e non va bene. Ho paura di innamorarmi perché ho dato il mio cuore a chi l'ha gettato via senza ritegno, preferendo usare il mio corpo.
Ma anche lui ha un dolore dentro simile al mio, glielo leggo negli occhi e non posso che chiedermi cosa gli sia successo.
Mi sta letteralmente mandando in confusione, devo tornare a essere padrona di me stessa: un conto è avere sintonia sul palco, un altro provare qualcosa di più e io non me lo posso permettere in questo momento.
Con riluttanza mi scosto leggermente, lui mi libera senza battere ciglio e riporto l'attenzione sui miei amici
<< Ragazzi sentite, visto che si è fatto tardi ci conviene andare. Abbiamo delle cose di cui discutere>>.
Salutiamo i fratelli e ci allontaniamo verso l'uscita del palazzetto, dove mio padre ci sta aspettando, dentro lo stomaco sento uno strano rimescolio, come una sorta di guerra interiore.
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Ho detto ai miei genitori che avrei parlato ai miei amici, così come mia madre ci vede arrivare ci saluta allegramente e dichiara che andrà a cena fuori con mio padre. La ringrazio con un'occhiata di lasciarmi la casa libera, sa quanto questo momento sia difficile per me.
Finalmente soli Carola commenta
<< Ma quanto sono fighi i Caputo?>> Si porta i capelli dietro alle spalle, con gesto teatrale.
Albe ridacchia << Giuro che se non fossero etero non saprei con chi provarci>>.
Alzo gli occhi al cielo, ma seriamente stanno affrontando questo discorso?
<< Serena mi sa che hai fatto colpo sul maestro. Non ti toglie gli occhi di dosso!>> sentenzia la mia amica.
Sollevo un sopracciglio con fare scettico
<< Ma che diavolo vai a blaterare?>> Certo che ne ha di fantasia.
Lei si stringe nelle spalle, come se fosse una cosa ovvia quella che ha detto
<< Ho percepito una strana tensione tra voli due>> dichiara.
Volto il viso verso Alberto, sperando che dica qualcosa.
<< Tra di noi c'è solo la tipica intesa tra ballerini di coppia>> soffio.
Non potrebbe mai esserci altro tra me e Nunzio, amare significa essere vulnerabili.
E mentre il macigno rischia di spaccarmi in due, dichiaro
<< Amici è giunto il momento che vi racconti esattamente come sono andate le cose con Leonardo>> La mia voce trema leggermente mentre pronuncio queste parole.
Carola sgrana gli occhi, la bocca che forma una "O" di sorpresa. Alberto ha la premura di farmi sedere sul divano, per poi prendere posto di fronte a me, sedendosi a terra e incrociando le gambe.
Carola si affianca alla mia sinistra, prendendomi la mano. Mentre lotto contro le lacrime cerco le parole da dire per confessare finalmente tutto.
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