Parte 29 - Another Love


"I wanna take you somewhere so you know I care
But it's so cold and I don't know where
I brought you daffodils in a pretty string
But they won't flower like they did last spring
And I wanna kiss you, make you feel alright"



Tutto il contorno sembra essere sbagliato.
L'ambiente è troppo freddo, l'aria esageratamente viziata e pesante, la luce naturale che fa capolino dai vetri delle finestre sporche è fioca, ed infine la musica ed i passi di danza sono tra di loro disallineati.

Le note del violino continuano a riempire l'etere del capannone come hanno sempre fatto da quando hanno iniziato le prove, ma in questa ultima settimana la melodia che ne viene riprodotta non si riesce ad incastrare con i tocchi sul pavimento prodotti dai piedi di Izuku.

Ma anzi: l'insieme è tutto confuso, frastagliato... spaccato.

Come se non bastasse, quest'oggi la mente di Katsuki non è collaborativa, sfugge di continuo ritornando ossessivamente in un loop infinito, alla ricerca della motivazione che sta spingendo Izuku a continuare a venire sì agli appuntamenti di prova, ma a farlo senza mai rivolgergli uno sguardo.

A malapena lo saluta ad inizio e a fine esibizione, prima di raccattare le sue cose e allontanarsi frettolosamente da lui con gli occhi ardenti di rabbia, le guance pallide ed il sorriso spento.

E' distrutto, lo vede, ma come del resto lo è anche lui.

Izuku gli manca da morire.

Katsuki ha il respiro sempre affannato, gli occhi perennemente lucidi e nel petto una morsa che gli stritola dolorosamente il cuore.
Kirishima non gli parla praticamente più e passa la maggior parte del tempo fuori casa, Kaminari invece, appena lo scorge, lo fissa fastidiosamente con quello sguardo giudicante e ferito insieme, che proprio non riesce a reggere.

Sta andando tutto in maniera maledettamente sbagliata e Katsuki non sa assolutamente come sistemare il casino che ha combinato fino ad adesso.
Forse dovrebbe seriamente prendere in considerazione l'idea di parlare con Izuku, smettere di fare il pauroso e spiegargli una volta per tutte cos'è successo nella sua vita, senza evitare nessun dettaglio, sperando che poi lui non scappi a gambe levate.

Magari succederebbe un miracolo.
Magari avrebbe ancora una misera possibilità di farsi amare da lui come lo faceva prima.
O magari deciderebbe di abbandonarlo per sempre, ma almeno lo guarderebbe in faccia, senza farlo sentire più in questo modo terribile che lui sta odiando.
Vuoto e ... invisibile.

Rifodera il violino, scrutando la schiena perfetta del ballerino sistemare velocemente le sue cose.
Le mosse sono affettate, secche, a dimostrazione di quanto sia ancora arrabbiato con lui.
Non riesce a comprendere come mai non gli abbia più chiesto nulla.
Se solo ci avesse provato si sarebbe sentito meno imbarazzato di come lo è adesso e magari...
Sospira tristemente pizzicandosi il ponte del naso con due dita.

-Ehm... Izuku...- Le braccia dell'altro ragazzo si bloccano, una mano ancora infilata dentro al borsone. Si volta confuso posando finalmente sul viso di Katsuki gli occhi color smeraldo.

-Pensavo che ... insomma ... pensavo che potremmo...potremmo fare due chiacchiere... tipo stasera... sempre ti va.- Dice con tono roco e con le guance rosse.

Il ballerino lo scruta qualche istante in silenzio, per poi scrollare le spalle scuotendo la testa.

-Non posso.
Sono fuori con gli altri.
Avevo promesso a Shinso di pagargli una cena se... se... lasciamo perdere il perchè.- Risponde irritato.

Katsuki abbassa la testa a disagio.
E' stato respinto di nuovo.
Non solo non lo ha più cercato prima, ma anche adesso non gli interessa più farlo.
Si sente dannatamente solo e incompreso.
E' una settimana che rimane rintanato in casa, nella speranza che Izuku lo chiami, senza parlare ne vedere nessun'altro.

-Ok. Non ti preoccupare, va bene così. - Dice agguantando il violino e lanciandosi fuori dal capannone con gli occhi lucidi.

Izuku a vedere quel viso deformato dalla sofferenza, sente tutta la rabbia accumulata nell'ultima settimana defluirgli dal corpo.
Cosa diavolo sta facendo?
Katsuki non cerca mai un confronto, anzi tenta sempre di fuggire davanti alla realtà dei fatti, e se invece questa benedetta volta sta cercando di farlo, forse è l'occasione giusta per abbattere tutti i suoi muri e fargli capire una volta e per tutte che lo ama da impazzire.

Si infila il giubotto e si butta la sciarpa sul collo freneticamente, prima di uscire fuori quasi correndo alla sua ricerca per domandargli magari...
di vedersi domani?

Una volta fatto però, va a sbattere contro la spalla di un ragazzo dai capelli scuri.

-Ciao a tutti e due. Ero passato per vedere come stava andandando l'esibizione ma vedo che avete già finito.-
Dice Dabi guardando sul polso l'orologio prima di girare il volto verso Katsuki.
L'espressione ironica sul viso gli si congela e viene subito sostituita con una linea indagatrice della fronte.

-Ehy, ma cosa è successo? Non mi sembri molto in forma.-

Con una falcata veloce si mette davanti al volto del violinista e allungando una mano, gli appoggia due dita sotto il mento alzandogli gli occhi al pari dei suoi.

- Sto bene.- Dichiara lui con tono rotto, spostando il viso dalla presa e mettendo le iridi verso il terreno.

-No. Non stai bene per un cazzo e non provare ad inventarti scuse con me. Non voglio ripetermi, ma siamo stati insieme più di un anno e penso di conoscerti meglio di molti altri...-

Allude arpionandolo dal giubotto e avvicinandoselo a se per squadrarlo ancora meglio.

-Senti, facciamo che ti accompagno a casa così nel frattempo possiamo fare due chiacchiere e mi spieghi come mai hai quell'espressione da cane bastonato.
Vuoi unirti a noi due, Midoriya? - Domanda mellifluo mentre prende con galenteria il violino di Katsuki dalla sua spalla per appoggiarselo alla sua.
Un angolo delle sue labbra si alza divertito, quando vede come il ballerino stringa irritato tra le mani la corda del borsone.

-No, devo andare a casa a preparmi. Stasera ho un'impegno.-





-Merda, io non lo sopporto!-
Dichiara Izuku appoggiando rudemente le spalle contro il bancone del Bar.

E' con gli amici nello stesso locale dove si erano incontrati tutti insieme il giorno che Katsuki aveva raccontato della relazione che aveva avuto con Dabi.
E per mera casualità, nello stesso posto stasera ha trovato anche Kirishima e Kaminari.

Si era morso la lingua per non dover chiedere dove fosse Katsuki, visto che un campanellino di allarme si era fatto sentire nella sua testa appena aveva appurato che mancavano all'appello solo lui e lo psicopatico stronzo del suo ex, ma per fortuna si era riusciuto a trattenere dal fare la domanda.

Subito pochi minuti dopo, nel tavolo di fronte a lui, aveva visto Dabi intento a discutere animatamente con quel povero ragazzo di Hawks.
Come potesse sopportarlo accettando tutta la sua porcheria, proprio non riusciva a capire.
Izuku prende un lungo sorso dal suo mojito, continuando a fissarlo storto.

-Non è che se continui a guardarlo in quel modo riesci a cambiare qualcosa Mido.-
Dichiara Kirishima girato dalla parte opposta alla sua.

E' seduto su uno sgabello, i gomiti poggiano sul bancone sporco e le dita accarezzano il bicchiere di vetro contenente il terzo cocktail della serata.
Forse sono un pò troppi per un aperitivo, anzi forse sono un pò troppi proprio per lui.
Ma sta cercando di annegare i suoi pensieri e sensi di colpa...

Se non riesce a staccare il cervello, questo tornerà a riportarlo nello stesso punto di partenza ed impazzirà seriamente pensando che è una settimana che non parla con Katsuki, che lo evita e che finge di non sentirlo piangere quasi tutte le sere in camera sua.
Per il suo pessimo comportamento, Kaminari lo sta sgridando in continuazione.

-Vorrei che lui se ne andasse!-  Dichiara Izuku a voce talmente alta da far girare alcuni clienti che lo osservano in modo interrogativo.
Ma lui non li nota, continua a fissare Dabi che è in piena discussione con Hawks.
Lo esamina attentamente fino a che lui alza gli occhi scorgendolo, e di rimando li sgrana sorpreso.
Poi stira il solito sorriso irritante, alzandosi dal tavolino e avvicinandosi verso di loro.

-Ma guarda chi c'e' qui...
I miei due ragazzi preferiti.
Dopo Katsuki ovviamente. - Dichiara ridacchiando di fronte all'espressione disgustata di Izuku.

-Ma non avevi un impegno stasera? Non dirmi che alla fine hai convinto Kirishima a passare al lato oscuro...- Dice indicando con espressione sorridente l'altro ragazzo che non lo calcola minimamente ma anzi rimane girato di spalle.

-Con chi ce l'ho non deve interessarti.- Sibila Izuku alterato.

- Ed infatti non mi interessa.
Era solo per fare un pò di conversazione... un po' di amicizia ...
Per me comunque potete fare quello che volete insieme, dopotutto l'unica persona che mi interessa, stasera è proprio fuori a cena... con me... -

Dabi lascia che il significato dell'ultima frase venga ben afferrato dal cervello del ballerino che spalanca gli occhi spaventato.
Un luccichio spontaneo di dolore gli oltrepassa come un fulmine gli occhi smeraldini.

-Oh, mi dispiace vederti stare male.
Seriamente....
Ma vedi... lo avete spinto voi due da me.
Tu sei caduto come un bambino nei miei giochetti infantili, non solo litigandoci ma anche non cercandolo più e facendogli credere che non ti fosse mai importato più di tanto di lui.

E' talmente fragile il nostro piccolo Katsuki... che avrebbe anche potuto comprendere che lo stavi facendo per spronarlo se solo avesse avuto qualcuno vicino con cui parlane...
Ma Ehy...
Il colpo di grazia l'ha dato Kirishima.... Amico hai fatto un vero tocco di classe.-

Il rumore del vetro del bicchiere sbattuto sul bancone echeggia come un tuono che esplode nel cielo.
Le spalle di Eijiro tremano dalla rabbia mente si alza in posizione eretta e si gira guardandolo apertamente in volto con espressione schifata.
Dabi scrolla le spalle aumentando il sorriso e puntandogli un indice sul petto.

- Tu gli hai girato le spalle proprio nel momento in cui aveva più bisogno di te.
Sei stato un vero campione di sensibilità.-
Sbatte le mani una sull'altra, scuotendo la testa e applaudendolo ammirato.

-Vattene.
Non ti permettere mai più di parlare di me e di 'Suki o della nostra relazione. Tu non sai un cazzo.-

Dabi alza un sopracciglio divertito osservandolo alcuni istanti, prima di aprire le braccia.

-Perchè ti scaldi così tanto?
Dopotutto ho soltanto espresso la verità dei fatti.
Voglio essere totalmente sincero con te. Pensavo che avresti afferrato al volo l'occasione di saperlo single e avresti provato a scopartelo.
Dopotutto la vostra relazione a me non è mai sembrata essere poi così tanto ... chiara.-

-Basta! Vattene sul serio.-  Grida Izuku prendendolo dal polso e facendolo spostare con lo sguardo verso di lui.

-Massì, tranquilli me ne vado.
Non ho intenzione di perdere altro tempo con voi due sfigati...-

Strattona il braccio liberandosi, prima di aggiustarsi dietro all'orecchio i lunghi capelli lasciati sciolti.

-Stasera ho intenzione di godermi la serata ed anche il post cena.
Mi gusterò lentamente il dolce... e Katsuki. Gli toglierò con la lingua il tuo odore da addosso, lo farò godere fino a fargli gridare il mio nome.
Anche se non volesse farlo.-

Una nocca furibonda gli si infange sul labbro.
Dabo all'impatto cade con il corpo all'indietro mugugnando per il dolore.

Kirishima è di fronte a lui, con la mano chiusa ancora a pugno ed il petto scosso da pensanti rantoli.

I ragazzi sono tutti accorsi vicino a loro, e Kaminari sta trattenendo aiutato da Shinso, un infervorato Eijiro che si dibatte come un pazzo davanti a lui.

-NON TI AZZARDARE A TOCCARLO! HAI CAPITO? NON TI AZZARDARE A PROVARCI!- Urla senza preoccuparsi dei mille occhi che ha puntati addosso.

Dabi si tocca il labbro spaccato con la punta della lingua, percependo sulle papille il gusto ferroso del sangue.
Emette una smorfia di dolore, prima di rialzarsi con estrema calma e di sistemarsi con cura i vestiti ed i capelli fuori posto.

Poi lo osserva apatico, cacciandogli le iridi glaciali nelle sue che trasbordano di collera trattenuta.

-Altrimenti cosa fai?
Mi picchi di nuovo?
Con il tuo comportamento di merda tu oramai l'hai perso.-

Si volta verso Izuku indicandolo con un sorriso.

-Anzi, l'avete perso entrambi.-




Kaminari cammina fianco a fianco di Kirishima, trascinandolo verso la strade vuote per un braccio.
Hanno lasciato gli altri al bar subito dopo la rissa, sfuggendo alle domande dei proprietari del locale.

-Ah cavolo, adesso vorrei soltanto contattare Katsuki e sentire come sta.
E non farlo uscire con quello stronzo...
E magari chiedergli pure scusa...- Prorompe il ragazzo dai capelli rossi lamentandosi apertamente.

- Tu che sei il più saggio di tutti noi, mi spieghi perchè Katsuki ha tradito la mia fiducia in quel modo?- Domanda con gli occhi da cane bastonato cercando una risposta nel volto dell'altro.

-Eijiro magari le cose non sono proprio come pensi tu...- Sussurra Kaminari cercando di guardare altrove con il magone in gola.

-Rimangio quello che ho detto prima. Non sei il più saggio visto che hai deciso di fare il bugiardo pure tu. Adesso chiamo Mina per raggiungerla, e parlo un pochino con lei. Dopotutto è per merito suo che ho aperto gli occhi.-

Il cantante stringe le labbra tra di loro guardando verso il cielo. Estrae la pallina del piercing risucchiandola tra le labbra prima di girarsi verso l'amico e bloccarlo dal prendere il cellulare.

-Va bene facciamo così. Adesso vieni a casa con me, ti faccio qualcosa da mangiare in modo che ti riprendi ed intanto mi fai controllare la mano. - Dice indicandogli la parte gonfia.

-Poi quando stai un pochino meglio chiami Mina, va bene ?-



Quando arrivano a casa Kirishima si lascia cadere a peso morto sul divano.
Pur essendo in stato confusionale e pure avendo dei giramenti di testa dovuti all'alcol, segue attentamente i movimenti di Kaminari che seduto di fronte a lui estrae il cellulare facendo una chiamata.

-Kyoka puoi venire qui a casa mia?
Si, adesso... è un'emergenza.
Grazie, ti mando la posizione. -

-Scusami ma cosa stai facendo?-
Indaga Eijiro assottigliando gli occhi e aspettando che l'amico mandi il messaggio, prima di mettere via il telefono.

-Ti presento la mia ragazza.-

-In che senso? Cioè sta venendo qui? Adesso, a quest'ora?-

-Si. A me sembra proprio il momento perfetto per farlo.-

Abbassa la testa sedendosi affianco a lui sul divano e prendendogli la mano tra le sue. Ci passa sopra i polpastrelli saggiando se sulla pelle arrossata e gonfia ci siano avvallamenti.

-Denki sono ubriaco ma non sono stupito. Sei agitato, e stai smuovendo quel cazzo di piercing tra i denti come fai sempre quando sei in ansia.
Beh, cosa stai tramando?-

Kaminari rimane qualche istante a testa bassa, fermo a pensare.
Sa benissimo che ha praticamente fatto una promessa a Katsuki e che le promesse andrebbero sempre mantenute, ma è anche consapevole che lui non riesce a tenere fede a quelle sbagliate.

Dopotutto è una persona semplice, incapace di dire bugie, di mentire, di sminuire o di fare del male agli altri.
Non riesce a farsi andare bene cose che non approva e probabilmente è per questa sua mancanza di mediazione che a parte i due amici ed una ragazza, non ha nessun altro vicino.

Ma Katsuki lo conosce molto bene ed è sicuro che lo apprezza anche per questo lato del suo carattere.

-Eijiro, quella sera in cui Katsuki ti ha detto di aver visto Mina... Beh c'ero anche io con lui. Anche io l'ho vista baciarsi con un altro.-

Kirishima si irrigidisce, serra leggermente le dita ancora stette in quelle di Kaminari e scosta bruscamente la mano.

-Vaffanculo Denki. Lo so che stai proteggendo Katsuki. Questa volta non dovresti farlo, non tu che dici sempre le cose come stanno!
Mina me lo aveva spiegato che lui si sarebbe inventato una frottola per farci litigare. Lei lo aveva previsto!

E poi.. poi.. lei mi ama, non farebbe mai tutto questo apposta per farmi del male.
Capisci che non posso credere ne a te ne a lui?-

-Ma io ti dico che ...-

-SMETTILA DI COPRIRLO!-

-E se ti dicessi che quella sera non eravamo da soli allora mi crederesti?-

Kirishima sgrana gli occhi preso alla sprovvista. Un primo barlume di amara consapevolezza lo attraversa.

-Se io ti dicessi che insieme a noi c'era proprio la ragazza che ho invitato qui, adesso, cosa faresti?
Crederesti almeno a quello che ti dice di aver visto lei?
Kyoka non ti direbbe bugie visto che non ti conosce, non conosce Mina e non ha interessi verso Katsuki.-

Denki si alza piantandosi di fronte a lui con espressione risoluta mentre che il suono del campanello della porta risuona nell'atrio.

-Io spero che tu abbia pensato ad una risposta affermativa da darmi perchè lei è qui e tu l'ascolterai perchè io non ho più nessuna intenzione di fare la cosa sbagliata fingendo che non sia successo nulla.-

——-

Scusatemi per il capitolo lungo ❤️

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