Parte 26- Disturbia - Gimme more 🔞
Piccola premessa.
Ho fatto un capitolo più lungo del solito in quanto è suddiviso in due parti.
Ne sarebbero venuti fuori due "corti" ma mi sono detta che forse vi avrebbe fatto piacere anticipare i tempi e leggerne uno unico più "corposo".
Il primo è soft, mentre il secondo è particolarmente Smut. Quindi chi non vuole può evitare di leggerlo.
Ma deve almeno guardarsi il finale perché è fondamentale per il proseguo della storia.
Lascio un mio piccolo commento alla fine di tutto.
Buona lettura cuoricini.
————————-❤️
"Your mind's in disturbia
It's like the darkness is the light
Disturbia
Am I scaring you tonight
(Your mind's in) Disturbia
Ain't used to what you like
Disturbia
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum"
"La musica esprime ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere in silenzio."
Victor Hugoo
Il locale non è neppure tanto male. Il cibo è ottimo e l'atmosfera che si respira al suo interno non è ne artificiosa ne sopra le righe, come invece ci si potrebbe aspettare da un posto del genere, ma al contrario è stranamente... rilassante.
Se non fosse che Izuku si trova fuori a cena con l'ex ragazzo psicopatico del suo attuale ragazzo, potrebbe persino dire che si stia divertendo.
La vera problematica è che per quanto tutto stia procedendo nel migliore dei modi, si sente di dover stare sempre sull'attenti, senza poter mai concedersi il lusso di abbassare la guardia. E questa sensazione di allerta vincola il suo comportamento.
Izuku gioca distrattamente con i rimasugli del pane rimasto sulla tovaglia, scrutando sovrappensiero il volto del moro.
Dabi stasera è fin troppo tranquillo. Si mostra tenero e costante nelle attenzioni verso il ragazzo che lo ha accompagnato alla cena e fino ad adesso non sembra neppure voler intromettersi nella relazione tra lui e Katsuki.
Il violinista, invece, è seduto al suo fianco ed è bellissimo nel completo blu cobalto che indossa.
I pantaloni dell'abito gli fasciano talmente bene i muscoli delle gambe che si chiede come mai non lo abbia mai visto vestire così prima.
Tra una portata ed un'altra gli tiene la mano e gliela stringe costantemente, in maniera forte, come a volersi sincerare che lui sia seriamente qui accanto a lui.
Lo cerca anche con gli occhi, dimostrandogli inconsciamente che nonostante lui dica il contrario, la vicinanza con il suo ex lo innervosisca ancora parecchio.
Ogni tanto Izuku gli stampa un tenero bacino sul dorso della mano che gli increspa la pelle e gli imporpora le guance.
Quando finiscono la cena, le chiacchiere proseguono anche sulla via del ritorno. Hawks e Katsuki si sono trovati molto bene insieme e camminano chiacchierando del più e del meno, ininterrottamente.
Dabi ed Izuku, invece, passeggiano dietro di loro fianco a fianco in silenzio, con gli occhi rivolti entrambi in avanti.
-Dove vuoi arrivare?- Chiede ad un certo punto con tono irritato Izuku che ha notato lo sguardo ossessivo di Dabi sul corpo del proprio ragazzo.
-Non capisco la domanda.-
Risponde l'altro alzando le spalle.
-Siamo usciti tutti insieme, abbiamo passato una bella serata e adesso stiamo tornando a casa a divertici con i nostri rispettivi compagni.
O forse mi stai proponendo di scambiarli? – Domanda sorridendo sfacciato cacciandosi le mani in tasca.
Izuku lo fissa duro senza rispondere.
-Oh, andiamo era soltanto una battuta! Dovresti seriamente provare a rilassarti un pochino di più. Non voglio intromettermi tra di voi stasera, ti sembra che fin ora lo abbia fatto?
Lasciati andare, viviti il momento e pensa a quello che potresti fare dopo.
Anzi, sai che c'è? Che mi è venuta in mente una strepitosa idea per aiutarti... Katsuki! OH! KAT!-
Bakugo si gira osservando il moro confuso.
-Izuku mi diceva che vorrebbe stare fuori ancora un pochino e qui vicino ho casualmente visto una sala giochi. Ti andrebbe di fare una sfida a Just Dance?-
Il sorriso di Katsuki si allarga sul volto.
-E me lo chiedi anche? Non ci gioco da secoli!-
•
Izuku osserva serio da alcuni minuti Katsuki e Dabi che si stanno sfidando nel gioco del ballo.
Sarebbe stato normale che il suo ragazzo lo stesse facendo con lui, e ad onor del vero Katsuki glielo aveva chiesto per primo, ma come un cretino lui ha declinato l'invito in quanto la musica pop/dance proprio non la sopporta e poi ha sempre preferito di gran lunga i giochi d'azione.
Se però avesse saputo che sarebbe finita in questo modo, non si sarebbe tirato indietro.
Si sono tolti entrambi la giacca, rimanendo in camicia aperta. Katsuki si è alzato le maniche arrotolandole sugli avanbracci muscolosi, ed il colore chiaro del tessuto gli si appiccica addosso al torace, rivelando i pettorali pronunciati.
Continuano a giocare e a ridere complici, in una intimità che gli sta lacerando a brandelli il cuore.
-Non è ancora disposto a lasciartelo.-
Izuku sbatte le ciglia scure spostando lo sguardo verso Hawks. Il ragazzo è apparso di fianco a lui e gli sta facendo un cenno con il capo per farlo spostare da davanti al game. Si muove di lato, osservandolo mentre ci si posiziona davanti ed inserisce un gettone nella fessura apposita.
-Penso che ci sia ancora una minima parte innamorata di lui, o meglio del rapporto che aveva con lui. Ma ad un certo punto vedrai che capirà che non possiamo sempre avere tutto ciò che vorremmo dalla vita.
E che le situazioni e le persone cambiano.
Deve solo aprire la mente e comprendere che Katsuki è seriamente preso da te, e dopo vi lascerà... come dire... in pace.-
-Innamorato dici? A me sembra che ne sia più ossessionato...- Ribatte Izuku con gli occhi rivolti verso di loro. Nonostante il senso di frustazione si stia impadronendo del suo corpo, non riesce a distoglierli.
- Probabile.- Sminuisce il discorso Hawks con tono neutro.
-Keigo toglimi una curiosità...-
Izuku appoggia i suoi occhi verdi sul suo viso incrociando le braccia davanti al petto gravemente.
-Come fai a stare con uno stronzo del genere?-
-Dabi non è soltanto come lo hai conosciuto tu. Lui nella sua anima ha mille personalità diverse ... tutte da comprendere e beh... da accettare.
Ha avuto un'infanzia difficile e per quanto non sembri si porta dietro un'insicurezza enorme che lo porta a fare scelte di vita sbagliate.
E comunque non stiamo ancora insieme. Per ora ci limitiamo a... distrarci a vicenda e basta.-
-Ma a te ovviamente piace molto.- Il tono in cui Izuku aggiunge questa constatazione è più acido di quello che vorrebbe.
Le spalle di Keigo si induriscono in un istante.
Annuisce silenzioso.
-Non giudicarmi. Anche al tuo ex piaceva.-
Izuku sospira tristemente.
-Già...-Ribatte solamente tornando a fissare i due ragazzi che ballano.
Katsuki adesso sta ridendo come un matto e anche Dabi lo sta facendo.
Si ritrova a fissare quest'ultimo con ostinazione.
Non può negare che il moro sia diverso quando è con lui: l'espressione sofferta che è un pochino il suo marchio di fabbrica, sparisce lasciando spazio ad un sorriso quasi disteso.
-Se fossi in te, comunque, non abboccherei ai suoi giochetti. Rischieresti solo di invischiarti in qualcosa che tu non sei in grado di gestire. E di conseguenza perderesti sicuramente.
Oh cavolo.. mi hanno ucciso.- Dichiara sbuffando e girandosi verso di lui.
- Vi aspetto fuori. Tu andresti a recuperarli visto che hanno finito anche loro?
Sono stanco e vorrei tornarmene a casa.-
Izuku si volta osservando come i ragazzi si stiano allontanando dal gioco avvicinandosi a lui.
-Izuku mi hai visto?- Chiede Katsuki totalmente su di giri fiondandosi tra le sue braccia.
-Cavolo adoravo fare questo gioco. Grazie per avermi portato qui. - Gli dice spalmando le labbra contro le sue e baciandolo con trasporto.
-Ma cosa... ? Va bene, va bene. Ok.- Ridacchia Izuku sulla sua bocca, ancora quasi con la lingua aggrappata alla sua.
-Keigo ti aspetta fuori...- Dice rivolto a Dabi che li sta scrutando con il solito sorrisino di sufficienza.
-Vado un attimo in bagno. Vi raggiungo subito!-
Dichiara il violinista allontanandosi senza lasciargli prima un altro abbraccio veloce.
Izuku osserva le sue spalle sorridendo: a volte sembra proprio un bambino piccolo.
-Penso di meritarmi almeno un grazie.- Dichiara il moro rimasto affianco a lui, osservandolo con espressione soddisfatta.
-E per cosa, di grazia?-
-Katsuki va su di giri quando lo porti in sala giochi. Volevo testare se fosse cambiato nel frattempo ma direi proprio di no.- Alza le sopracciglia due volte squadrandolo con arroganza.
-Stasera ti aspetta una serata di gran sesso e devo dirti sinceramente che ti invidio moltissimo.-
Abbassa per qualche secondo gli angoli delle labbra all'ingiù imitando una persona dispiaciuta prima di rialzarli in un ghigno fiero.
-Ma... Ehy! Io le ho già vissute queste serate e posso persino anticiparti come finirà la tua.
Con Katsuki che urlerà il tuo nome ripetendoti tra i gemiti quanto cazzo ti ama.
Quindi non pensare neppure per un istante di avere l'esclusiva di quello che...
Aspetta aspetta un attimo...-
Dabi lo scruta serio in volto. Le sue iridi ghiacciate vagano su tutto il suo viso sorpreso.
Soppesano attentamente ogni sua piccola movenza facciale.
Izuku si morde il labbro ansioso trattenendo il respiro agitato quando nota come le iridi dell'altro si sgranino maggiormente riempendosi di meraviglia.
-Non ci credo che non te lo abbia ancora detto!-
Si porta una mano al viso scoppiando a ridere in un fragorosa risata.
Si trattiene anche la pancia da quanto la situazione lo stia divertendo.
-Non ti ha ancora detto che ti ama?
Oddio Izuku non ci posso pensare. E' veramente tutto molto facile, cosi' mi stai rendendo le cose fin troppo semplici.-
Si schiarisce la gola cercando di tornare serio.
-Pensavo di avere di fronte a me un serio rivale, ma probabilmente mi sono sbagliato.
Va bene, allora goditi questa serata. Mi dispiace dovertelo dire ma penso che a questo punto sarà una delle ultime che passerai con lui.
Ma vai tranquillo, non mi devi ringraziare per la dritta che ti ho dato oggi.
Stasera il divertimento te lo offro io.- Gli dice facendogli l'occhiolino e dandogli una pacca sulle spalle allontanandosi fuori dal locale con un sorrisino di vittoria stampato in volto.
"Gimme, gimme (more),
gimme (more), gimme, gimme (more)
Gimme, gimme (more),
gimme (more), gimme, gimme (more)
A center of attention (do you feel that?)
Even when we're up against the wall
you've got me in a crazy position (yeah)
If you're on a mission (uh-huh)
You got my permission (oh)"
"Senza musica
la vita sarebbe un errore." -
Friedrich Nietzsche
🔞
Non fa in tempo ad aprire la porta di casa che le mani di Katsuki gli si sono già appoggiate addosso e vagano impazienti su tutto il suo corpo.
Non fa neppure in tempo a tentare di dire qualcosa, che ogni singola sinapsi del cervello viene azzerata totalmente dal contatto umido della lingua che lo assaggia sul mento e sul collo con una voracità senza uguali.
Il giubbotto finisce per terra in mezzo al corridoio, la camicia gli viene mezza strappata in malo modo e le mani del suo ragazzo sono già lì, a toccarlo e a massaggiarlo da sopra il tessuto dei pantaloni.
Izuku accantona i pensieri negativi che gli erano rimasti aggrappati al subconscio, rilasciando un sospiro eccitato e ridacchiando divertito.
-Katsuki, siamo ancora all'ingresso.
Mi lasci il tempo di arrivare almeno in sala?-
-No.- Risponde secco l'altro, inginocchiandosi prontamente e slacciandogli la cintura.
Non aspetta neppure di tirare verso il basso completamente i pantaloni e l'intimo che gli mette le mani sulla sua intimità afferrandola e mettendosela ancora morbida in bocca, succhiandola con uno schiocco tutta.
Izuku appoggia la testa all'indietro chiudendo gli occhi.
Percepisce fitte di piacere irradiarsi in tutto il corpo mentre una mano gli massaggia i testicoli da sotto e le labbra lo divorano, viziandolo in modo talmente erotico da farlo indurire ad ogni movimento sempre di più.
Si porta le mani ai pantaloni e ai boxer prendendoli con enfasi e tirandoli giù quel tanto che basta per permettergli di sentirsi più comodo, prima di infilare le dita tra i morbidi capelli biondi del suo ragazzo e avvicinargli la testa di botto, spingendoglielo quasi fino in gola.
Un gemito di piacere lascia la gola di Katsuki.
Izuku al suono soffocato che sente sfuggire dalla bocca del suo ragazzo, si morde il labbro ancora più eccitato, alzando gli angoli delle labbra in un muto sorriso e tenendo sempre gli occhi chiusi.
La lingua del violinista non gli lascia tregua: percorre le linee delle vene in rilievo in una lenta scia erotica, andando a coccolarglielo pazientemente dalla punta fino al glande e muovendo la testa in affondi lenti ma allo stesso tempo ... smaniosi.
Poi all'improvviso smette ed Izuku spalanca gli occhi sorpreso trovandosi Katsuki in piedi intento a togliersi i pantaloni e le mutande in un solo colpo.
Non fa in tempo a sbattere le ciglia due volte che il violinista gli è di nuovo addosso con la bocca e la lingua ancorate alle sue. Lo bacia con forza mentre scende con la mano ad afferrare entrambe le erezioni srotolandole insieme.
Izuku emette un lungo gemito meravigliato.
Questa urgenza che sta dimostrando il suo ragazzo stasera lo sta facendo andare completamente fuori di testa.
Quasi non riesce a reagire, si sente una marionetta completamente in balia dell'estasi che sente montargli sempre più implacabile nelle viscere. Con uno scatto appoggia la mano sul petto di Katsuki spostandolo dal lato opposto del piccolo corridoio e facendolo scontrare contro il tavolino dell'ingresso. Ce lo spinge praticamente a sedere sopra, facendolo cozzare con le spalle al muro e con la testa allo specchio.
Poi si flette sulle gambe, piegandosi ed infilandosi con il naso vicino alla sua fessura ed iniziandogliela a leccare.
Katsuki alza meglio le gambe, appoggiando i piedi sulle sue spalle e divaricandole il più possibile.
Risponde all'iniziativa del compagno con piccoli gemiti sommessi.
Quando si sente finalmente toccare nella sua lunghezza ed un primo dito viene inserito al suo interno, stringe le mani sulla parte sporgente del mobile incapace di fare altro. Le dita di Izuku si fanno strada dentro al suo corpo, scavandolo e spingendosi sempre più in profondità.
Nel momento che il terzo dito entra ed Izuku lo piega verso il punto focale, Katsuki viene con un verso roco raggiungendo il primo orgasmo.
Izuku alza la testa stupito dalla velocità con cui lo ha raggiunto osservandolo in viso.
-Mi vuoi scopare o pensi di stare a guardarmi ancora per molto? - Gli domanda Katsuki portando le gambe a cingergli la vita e avvicinandolo maggiormente a sé.
Ed Izuku non se lo fa ripetere due volte: lo penetra subito.
I versetti di godimento aumentano.
Il ballerino in questa posizione può vedere Katsuki bene in viso: si bea delle sue labbra arricciate, degli occhi semichiusi, della testa infossata in questa posa innaturale e scomoda che però entrambi non vogliono abbandonare per staccarsi neppure per un istante.
Izuku spinge con forza e ad ogni affondo in cui si intrufola maggiormente al suo interno, scruta il bellissimo viso del suo ragazzo che si distende in mille diverse emozioni tutte stravolte dal piacere.
Le spalle che sbattono contro il muro, il tavolino che cigola e lo specchio che gli rimanda la sua espressione estasiata.
E' tutto fin troppo eccitante.
Con un ringhio raggiunge in fretta l'orgasmo svuotandosi dentro di lui. Le gambe gli tremano ed il battito è impazzito.
Si sente come se fosse ubriaco.
Katsuki gli si avvicina dolcemente baciandolo ancora sul volto e leccandolo sul collo.
-Io non ho ancora finito. Posso? - Domanda facendo scivolare lentamente un polpastrello dalla sua schiena sudata fino ad in mezzo alle natiche.
Izku riprende fiato: abbassa la testa ed osserva il membro del suo ragazzo ancora duro. Sorride sfacciato.
-Certamente-
Ed Izuku pensa di aver dimenticato anche qual'é il suo nome. Nel momento in cui si trova sbattuto a novanta sullo stesso tavolino in cui prima ci era seduto Katsuki, senza neppure esser preparato e penetrato con un' urgenza a cui non è abituato, non riesce a fare nient'altro che a godere.
E lo fa.
Gode senza ritegno indurendosi di nuovo, gode nel dolore e piacere fusi insieme che sta provando, gode nel sentire l'altro urlare allo stesso modo.
Non si ricorda seriamente neppure più come si chiama, annaspa alla ricerca d'aria richiamandola tra i denti e respirando in forti ansimi continui che sanno di puro piacere.
Il cerchietto di muscoli si allarga ad ogni spinta maggiormente, accogliendolo dentro di sé senza remore. Katsuki lo sente stretto, gli avvolge l'intimità con la sua carne bollente e lui procede avanzando ancora, arrivando a toccarlo fino alla prostata con un ritmo talmente serrato che le urla di piacere hanno raggiunto picchi altissimi.
Vengono entrambi, spalancando gli occhi sconvolti dalla sensazione di pienezza che sentono.
-Oh cavolo Izuku, mi sa che ho fatto un casino.-
Katsuki è il primo a riprendersi, si stacca guardandosi attorno mortificato. Per terra ci sono un casino di vestiti, soprammobili caduti, liquidi corporei sui mobili e lo specchio dietro a loro rimanda l'immagine dei loro visi stravolti.
- Forse un pochino.- Ridacchia Izuku scuotendo la testa felice, staccandosi e dandogli un leggero bacino sul naso.
-Possiamo andare verso la sala adesso?-
Katsuki raccoglie le sue cose con le guance rosse, fiondandosi in bagno dove si da una leggera pulita prima di raggiungerlo in stanza.
-Ehm, mi dispiace. Sono stato troppo violento?-
-Ti dirò che questo tuo lato selvaggio mi è piaciuto molto. Devo portarti a giocare in sala giochi più spesso.- Risponde ridendo sereno prima di fermarsi di botto nel notare l'espressione ferita dell'altro.
Gli si avvicina, ancora mezzo nudo, abbracciandolo e senza pensare a nulla glielo dice.
-Ti amo.-
Ma appena le due parole lasciano le sue labbra, non solo il nervosismo di alcune ore prima ritorna ma si amplifica pure quando sente le spalle del violinista irrigidirsi.
Se lo stacca da addosso scrutando serio quel viso imbarazzato in cui gli occhi cremosi cercano di spostarsi ovunque ma mai nei suoi.
Si ripete mentalmente di lasciare perdere, che non ne vale la pena dare adito a quello che gli ha detto prima Dabi.
Che sicuramente non ne vale la pena.
Ma proprio quando gira le spalle per andare verso il bagno e pensa di esserci riuscito, le parole vengono fuori dalla sua bocca da sole.
-Senti Katsuki, non voglio rovinare la serata, ma vorrei seriamente sapere perché non mi dici mai che mi ami. Forse non è cosi?-
Il violinista sobbalza alla domanda sgranando gli occhi stupito.
E vorrebbe dirglielo veramente che lo ama da impazzire, che lo ama più di ogni altra persona che abbia mai incontrato nella sua vita, ma prima di farlo dovrebbe raccontargli della sua vita e spiegargli cosa è accaduto per colpa sua ai suoi genitori.
Ed è terrorizzato dal farlo, perché se poi lui non volesse più, come potrebbe tornare alla vita inutile di prima? O ancora peggio, se decidesse di rimane con lui ma poi Izuku perdesse quello scintillio che ha negli occhi ogni volta che lo guarda, Katsuki riuscirebbe a starci insieme ugualmente e a farsene una ragione?
Il senso di panico gli sale inerpicandosi nel corpo.
Si sente ancora un mostro, e l'unico momento in cui pensa di poter essere una persona giusta è quando è stretto in mezzo alle sue braccia.
Ecco la motivazione che continua a spingerlo a non dirglielo.
Perché dirgli che lo ama presupporebbe che lui si aprisse del tutto con la possibilità di perderlo.
E lui questo non riesce ad accettarlo.
Abbassa la testa imbarazzato senza rispondere.
- Non dovevo chiedertelo. Se non lo senti va bene così.-
La voce con cui risponde è spezzata dal dolore. Una goccia salata gli scende veloce dagli occhi e Katsuki può vederla infrangersi sulla guancia.
E' giusto comportarsi in questo modo?
E' giusto far soffrire una persona senza spiegargli i propri problemi irrisolti?
E' giusto che la persona che si ami più della propria vita, stia male per colpa tua?
Ancora una volta, non riesce a non far del male agli altri. Forse aveva ragione Mina alla fin fine.
Non è giusto che Izuku stia così.
E lui si sente ancora una volta inutile.
Izuku si merita di star bene e di avere tutto l'amore possibile.
E Katsuki questo lo sa.
Lo sa, quando si mette il giubbotto e si richiude silenziosamente la porta alle spalle senza aspettare che il suo ragazzo esca dal bagno.
E lo sa quando lascia, a giustificazione della sua scomparsa, un messaggio sul cellulare di Izuku.
<<Scusami.
Questa sarà veramente l'ultima volta in cui ti chiederò scusa visto che hai ragione quando dici che l'ho fatto fin troppe volte ultimamente.
Lo vedo come ti faccio soffrire in questo periodo e fidati se ti dico che non è questo ciò che vorrei.
Ho bisogno di pensare alla nostra storia... e a noi.
E penso che lo debba fare anche tu. Prendiamoci del tempo per stare da soli e capire veramente cosa vogliamo fare.
Ci vediamo alle prove, quelle non possiamo rimandarle.
Nel frattempo ... Abbi cura di te. Katsuki.>>
---
Eccoci.
Lo so, lo so, sono stata cattiva e avete il cuoricino spezzato, e io sono messa come voi.
Vi prometto che tutto finirà bene, che questa storia ha un finale felice.
Ma dovete avere ancora un pochino di pazienza.
Mancano, se non allungo o se non decido di raggruppare due capitolini insieme come ho fatto in questo caso, ancora cinque capitoli completi e tre extra alla fine.
Adesso siete un pochino più contenti?
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top