Odi et amo

«Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.»

«Odio e amo. Come lo faccia, forse chiedi.
Non so, ma sento che accade e mi tormento.»
Catullo


I RAGAZZI IN QUESTA STORIA SONO ENTRAMBI MAGGIORENNI

Chifuyu ama tante cose.

Ama quando Baji lo scopa forte, ama quando Baji lo bacia violentemente, rivendicando il possesso delle sue labbra. Ama quando Baji gli stringe le sue belle dita nodose attorno alla vita, sfiorandogli i fianchi in modo che un brivido gli percorra tutta la schiena. Ama quando Baji gli solleva i polsi e glieli inchioda sopra la testa, impedendogli qualsiasi movimento. Quando, gli prende le gambe e se le porta sulle spalle, quando lui lo afferra così forte da lasciargli i lividi.

Ama che sulla sua pelle resti il segno delle dita di lui, che sul collo risaltino i suoi succhiotti, che sulla mandibola restino per giorni i segni dei suoi morsi. Ama quando Baji lo sottomette, quando lo spinge con le ginocchia sul materasso e gli tappa la bocca, spingendosi in lui ad un ritmo animalesco. Ama che lo rivendichi, che gli afferri i capelli poco prima che raggiunga l'orgasmo e gli baci la bocca come se ne avesse disperatamente bisogno.

Ama che ogni sospiro di Baji gli faccia tremare le ginocchia, che ogni suo gemito gli faccia sussultare il cuore, che ogni suo sussurro gli faccia scappare via l'anima.

Ama che Baji perda la ragione quando si tratta di lui. Ama vederlo geloso, ama provocarlo, ama toccarsi le labbra in pubblico, fissandolo di tanto in tanto, mentre fa scivolare il pollice sul suo labbro inferiore e lo tira. Ama che poi, a casa, Baji lo prenda così forte da far tremare le pareti.

Ama svegliare i vicini. Ama gridare il nome di Baji finché non gli va via la voce. Ama graffiargli la schiena, mordergli la spalla, respirare sul suo collo. Ama il suo profumo subito dopo che hanno fatto sesso; un misto tra sudore, adrenalina, muschio e biancospino. Un qualcosa di simile all'inverno, che sa di lui e della sua pelle, che resta impregnato nelle lenzuola, che Chifuyu si rifiuta di lavare finché, il profumo non scompare del tutto.

Ama vederlo sorridere. Quel ghigno obliquo che gli strappa il respiro e gli congela il battito. Ogni volta che Baji Keisuke sorride, il cuore di Chifuyu perde un battito in più. Lo sente premere contro la cassa toracica, pronto ad uscire, pronto a scivolare fuori dal petto al minimo accenno di starnuto.

Ama sussurrare il suo nome mentre lo prende. Un sussurro che man mano si trasforma in gemiti bassi, un sussurro che quando arriva al culmine deve interrompere, serrando le labbra. Non può continuare, sa bene quali sarebbero le parole che gli sfuggirebbero se continuasse. Così, stringe le labbra, affonda le unghie nella schiena di lui e geme. Si limita a sospirare il suo piacere sulla pelle afrodisiaca di Baji, lo stringe a sé mentre anche lui fa lo stesso.

Ama quando Baji si lascia toccare dopo il sesso. Quando gli lascia mezza sigaretta, che per metà gli ha già soffiato sulle labbra. Ama quando può sfiorare con i polpastrelli, la sua pelle scolpita, i suoi addominali fini, la curva delle spalle, la delineatura delle clavicole. In quei momenti, resta in silenzio, trattiene perfino il respiro, timoroso di poter spezzare per sempre quell'attimo rarissimo. Le mani gli tremano sempre e non sa mai se sia per colpa dell'ansia o per via dell'emozione. Baji però, non dice nulla. Si lascia accarezzare per qualche minuto, finché, Chifuyu non si addormenta esausto e lui, scivola via.

Quando Chifuyu si sveglia, Baji non c'è mai. È troppo intimo così, gli aveva detto una volta quando, gli aveva chiesto perché fuggisse via quando cadeva tra le braccia di Morfeo. Chifuyu, tuttavia, teme che lo fa perché non è abbastanza per lui. Sa, ha sempre saputo di non poter mai eguagliare il ragazzo che sta rimpiazzando, però, ogni volta ci ricade.
È un circolo vizioso dal quale non riesce ad uscire.

Ama quando Baji socchiude gli occhi quando sta ascoltando una canzone, come se potesse realmente vederla se tiene gli occhi serrati. Come se l'immagine gli si visualizzasse negli occhi; in quegli istanti, lui sorride. Vorrebbe allungare una mano e sfiorargli la guancia, la sua bella, calda, morbida, guancia ma, non osa mai. Non sono niente di più che questo. Lo sa bene, non può. Così, sorride. Sorride, lo guarda, qualche volta piange. Una lacrima piccola e subdola che scivola dal suo occhio sinistro e finisce dritta dritta tra le piaghe del suo cuore ferito. Brucia sempre, ma lo ignora.

Ama quando Baji gli porta una porzione di Yakisoba Peyoung e gli chiede di mangiarla assieme a lui. Sorride, annuisce. Lascia sempre che sia Baji a mangiare la prima porzione, ma col tempo, Keisuke ha iniziato a prendere il vizio di imboccarlo, così, finiscono i noodles prima che arrivino a metà ciascuno.

Ama che Baji bruci le tappe. Ama che sia passionale, che sia incurante, perfino violento a volte. Ama che s'infervori, che sogghigni, che si faccia scrocciare il collo con fare prepotente. E be', riguardo il bruciare le tappe, Chifuyu non avrebbe mai pensato di dirlo, ma adora la sfacciataggine di Baji.

Adora che Baji abbia degli amici che lo accettano. Ama che Baji, possa contare su Mikey, su Mitsuya, su Draken, su Angry, Smiley, Pah-chin e Peh-chin. Ama che Baji a volte sia fragile, che gli permetta di vedere il suo animo gentile e gracile. Il bambino che deve essere stato. Chifuyu pensa che lo avrebbe amato lo stesso.

È felice del fatto che Baji lo porti in moto con sé a volte. È felice che gli chieda se preferisce restare a casa o uscire, che gli accarezzi i capelli quando vede i suoi occhi arrossati. È felice che Baji, a volte, lo veda molto di più che come un semplice ragazzino. Non crede, non può neppure azzardarsi a pensare di essere meglio dell'altro ma, si chiede spesso se si somiglino. Baji non vuole mai parlare dell'altro. Ogni volta che tira fuori quel discorso, lui lo ignora.

Ama che Baji sia garbato solo con lui, che gli sorrida in quel modo che ama, che lo faccia ridere, che lo guardi in quella maniera che gli fa bruciare lo stomaco.

Però, Chifuyu odia tante cose.

Odia che le persone lo guardino dall'alto in basso, che squadrino il suo viso, che si soffermino sul modo in cui tiene la mano di Baji in mezzo alla strada.

Odia che Baji non gli permetta di mostrare alcun tipo di affetto o sentimento in pubblico. Odia che lui lo ignori quando beve troppo, che inizi a provocare, che si lanci a capo fitto in una rissa, senza minimamente pensare alle conseguenze, che colpisca gli avversari, incurante di chi gli stia davanti, incurante dell'età, del peso, del genere. Odia che Baji non ragioni quando non è lucido.

Odia che si precipiti a testa bassa a picchiare qualcuno, che ciò che ama di più siano le risse.

Odia che sorrida prima di buttarsi in mezzo alla mischia, che si sbucci le nocche e si ferisca il viso, che carichi i colpi senza pensare a dove sferrarli, che non si fermi dinanzi a niente e nessuno.
Odia che non può essere lui il motivo del suo rinsavire, che solo il sentire il nome di lui lo faccia tornare in sé, che solo i calci di Mikey riescano a farlo tornare in sé.

Odia non riuscire a proteggerlo. Odia che le ragazze stiano sempre, perennemente, attaccate al suo Baji-san. Odia vederle ridacchiare, vederle saltellargli accanto, sorride spudoratamente, sbattere le ciglia lascive. Odia che Baji gradisca quelle attenzioni, che le cerchi, addirittura.

Odia che Baji poi lo cerchi che, lo insegua fino a casa, che lo baci sulle scale, mordendogli le labbra per trattenere le sue urla di rabbia, che lo guardi con quegli occhi mischiati tra il sofferente e il colpevole. Odia che lo faccia sentire responsabile; responsabile della sua condizione, del suo dolore, del suo odio.

Odia quando Baji lo bacia lentamente, quando lo prende con calma, sul letto, tra le sue cosce aperte, con le dita intrecciate alle sue e il respiro soffiato sulle sue labbra. Odia che gli sussurri che è l'unico che lo riduce così, che ad ogni spinta il suo cervello si disconnetta, che ad ogni occhiata il suo odio si sciolga sempre più, come ghiaccio. Si riduce ad esalare miele, a soffiare sulla sua bocca, a gemere disperato.

Odia che Baji gli sorrida. Gli sorrida, non nel modo in cui sapeva, ma in quello che sperava che, a malapena immaginava. Odia che gli venga sullo stomaco e non dentro, che non lo riempa finché non glielo chiede, che non osi fargli male. Non troppo, non si reputa un masochista. Vuole solo un po' di sano dolore. Un pizzico di sofferenza che aggiunge e che trasforma l'amore in sesso. Perché, è quello che hanno fatto, che stanno facendo. Sesso.
Sesso, non amore.

Se lo ripete. Se lo ripete come un mantra, finché il cervello non sembra scoppiargli, finché le lacrime non gli macchiano le guance e il respiro si fa roco. Sesso.

Questo gli ha promesso Baji. Sesso, piacere, bisogno, carne. Sono solo due corpi che si uniscono, che cercano il loro piacere, che si avvinghiano e strusciano fino a trovare il punto giusto. Si sfregano la pelle addosso fino a farsi bagnare di sudore la pelle, fino a raggiungere quell'agognato e tanto ricercato orgasmo.

È solo un bisogno, solo carne, seme. Questo si ripete Chifuyu mentre si pulisce dai morsi, dal piacere di Baji, steso sul suo corpo come una coperta.

Lo odia e si odia.

Odia che Baji voglia fare l'amore, che usi quei termini che fa fatica a capire, che sbagli i congiuntivi, che non sappia mai quando va l'h, che a volte non riesca ad afferrare al volo le cose. E lo adora. Gli fa tenerezza, gli lacera l'anima, lo rende debole. Lo aiuta ogni volta, gli ripete la regola delle doppie, gli coniuga il congiuntivo, gli spiega l'utilizzo dell'h.
Gli prepara da mangiare, gli lava i panni che lascia a casa sua, gli compra il suo shampoo preferito, quella alla pesca e miele, che fa profumare i suoi capelli come un albero in fiore.

Odia che Baji non accetti tutto quello che fa per lui, che lo allontani, che gli urli addosso, che finiscano sempre con Baji che lo colpisce e lui che piange.

Odia che Baji non sappia vivere senza di lui, che neppure lui sappia farlo. Immaginava di poter tornare a dirigere la sua vita di prima, ma si è reso conto che non ricorda com'era la sua vita prima di conoscere Keisuke. Non riesce neanche più a provarci. Non vuole che Baji vada via, non vuole stare da solo.

Odia che Baji gli sporchi tutto l'appartamento, che sia terribilmente disordinato e caotico, tanto che a volte si innervosisce solo per una sciocchezza e gli tiene il muso per giorni, però, quando poi Baji va via, sente la sua mancanza perfino nelle ossa. Gli mancano i giornali sparsi dappertutto, le penne lanciate sul tavolo, i filtrini usati del tè lasciati su qualunque superficie, le ciabatte che non gli stanno mai ai piedi, ma sempre sotto il divano. Gli manca che sporchi la tazza blu quella che ha comprato apposta per lui, gli manca vederlo giocare sul divano con Peke J, il suo gatto, fargli le coccole mentre lui pulisce la cucina. Gli manca vederlo fare zapping sui canali, indeciso su cosa vedere, insultando qualunque attore, decretando che lui stesso sarebbe stato più bravo e bello, come è solito sottolineare. Gli manca vederlo girare per casa, sapere che stava sempre dietro di lui, pronto ad intralciare ogni suo movimento solo per potergli stare un po' più vicino.

Gli manca vederlo fumare sulla terrazza, osservando i vicini che rincasano, insultando i passanti. Gli manca averlo intorno, sentire il suo profumo, la sua voce bassa, vedere il sorriso provocatorio con il quale lo guardava poco prima di fare sesso.

Gli manca fare la doccia con lui, soffiare sulle bolle di sapone, farsi fare lo shampoo da lui. Gli mancano i suoi occhi, il suo sorriso sghembo, le sue mani nodose.

Odia questa sensazione. Odia sapere che Baji non tornerà, non stavolta.

Lui è tornato. Lui non andrà via, lui resterà con il suo Baji, lui lo aiuterà. E Chifuyu, vorrebbe accettarlo. Vorrebbe avere la forza di alzarsi la mattina e sorridere ancora, come faceva prima.
Vorrebbe poterlo vedere senza che il suo cuore precipiti nello stomaco, senza che i tagli ricomincino a sanguinare, facendogli appesantire l'intestino, fino a farlo rimettere. Vorrebbe non avere il vizio di graffiarsi il braccio, cercando di non crollare quando Takemichi gli chiede come sta.

Vorrebbe non piangere, vorrebbe essere forte almeno la metà di Baji, vorrebbe non intervenire o sentire il cuore in gola ogni volta che Keisuke fa una rissa. E no, non è in ansia perché ha paura che non vincerà, ma perché sa che potrebbe farsi male, perché sa che potrebbe perdere il controllo da un momento all'altro e che nessuno sarebbe in grado di fermarlo. Vorrebbe che almeno Baji smettesse di precipitare.

Può farlo lui, può affondare per tutti e due, cadere a fondo, sempre di più. Può prendersi lui i calci, gli insulti, le risatine, il dolore. Va bene così, l'importante è che almeno Baji-san sia felice, però, quando lo guarda la sera, nel locale, non può fare a meno di pensare di avere uno specchio davanti. Sembra soffrire della sua stessa malattia, del male incurabile che gli intorpidisce i sensi e stordisce l'anima.

Vorrebbe corrergli incontro, accarezzargli la guancia e chinarsi a sorridergli. Dirgli che va tutto bene, che si prenderà cura di lui. Vorrebbe portarlo a casa e preparargli un brodo caldo, farglielo mangiare lentamente, aiutarlo a fare la doccia, metterlo a letto, infilarsi sotto le coperte, tra le sue gambe, però. Vorrebbe succhiargli via il dolore, donargli il suo sorriso e il suo cuore.
Vorrebbe che una volta finito, Baji sorridesse e gli chiedesse di dormire con lui, come non si sono mai permessi di fare.

Vorrebbe infrangere ogni buon senso e correre da lui, ma poi, si ricorda che Baji non gli appartiene e che non gli è mai appartenuto se non per qualche ora. Non ha avuto che un involucro, uno spesso strato di carne, un sorriso tarocco e un'immaginazione troppo fervida.

Baji non è suo.

Ma allora perché quando scoppia quella rissa, interviene? Perché si lascia colpire pur di tirarlo via da quell'aggroviglio di braccia e gambe? Perché urla a Takemichi di lasciarlo in pace? Takemichi è il suo migliore amico. Takemichi lo sa che Baji lo ha fatto soffrire. Takemichi vuole solo proteggerlo. Ma allora, perché quando si azzarda a dire qualcosa di cattivo a Baji, gli urla di stare in silenzio? Perché ascolta Baji che gli chiede di portarlo a casa? Perché litiga con Kazutora, il ragazzo di Baji, l'uomo che dovrebbe fare ciò che lui sta facendo ora, solo perché glielo ha fatto notare? Perché porta Baji a casa sua? Perché lo stende sul letto e acconsente a restare quando lui piangendo lo prega di non lasciarlo solo? Perché non riesce a dirgli di no? Perché deve far così male?

Non riesce a guardarlo, piange e basta. Baji lo prega di alzare lo sguardo e quando lo fa,- perché lo fa - gli occhi di lui, sono così belli che ci si perde dentro.
Non ricorda di aver mai conosciuto qualcuno che avesse l'anima di Baji.
Forse è cattivo, forse è violento, forse è rabbioso e senza speranza, ma lui lo ama. Lo sa per certo, lo ammettere solo ora, ma sa bene che lo ama da molto prima. Dalla prima volta in cui l'ho visto, oserebbe dire.

Lo ama, lo ama così tanto che quando Baji lo bacia, ricambia senza alcuna esitazione. Lo ama così tanto che gli strappa i vestiti di dosso dalla frenesia che ha di lui, lo ama così tanto che si fionda sul suo collo, mordendolo, succhiandolo, assaggiando il suo sapore amarognolo, quasi doloroso da respirare. Il suo profumo gli si appiccica addosso.
Schiude le guance e prima che possa anche solo rifletterci, Baji gli scivola dentro.

Non pensa di averlo mai amato come lo sta amando ora, mentre si guardano negli occhi, mentre Baji coglie quella sfida, mentre gli stringe le cosce ai fianchi e gli aggancia le braccia al collo. Non pensa che possa amarlo più di così quando Baji inizia a colpirlo nel suo punto più delicato, mentre prende a gemere sulle sue labbra, mentre il suo cuore batte così forte che ha paura possa esplodere.

Baji lo sa, crede. Ha capito, si dice. Lo guarda ancora, gli piace quando le loro iridi si mischiano, quando la frenesia diventa dolcezza, quando i gemiti diventano sospiri e il ritmo si fa lento e profondo, come piace a lui. Lo sa che questo è proprio ciò che Baji Keisuke non potrà dargli mai, ma se lo vuole godere almeno per quest'attimo.

Se può averlo almeno per qualche minuto, lo avrà per qualche minuto.

Lui ama Baji. Lo ama, lo ama così tanto. Lo ama perfino mentre lo bacia, mentre lo stringe. Lo ama.

Ti amo.

Gli sfugge come un soffio, come un sospiro più forte. Più dolce. Baji smette di muoversi, lo guarda, ha gli occhi sgranati. Anche lui è immobile, non riesce a credere di averlo detto a voce alta e non può fare a meno di tremare al pensiero di ciò che potrà accadere ora.

Poi, Baji scivola fuori da lui. Sente il lenzuolo spostarsi, il peso di Baji scivolare via dal suo corpo. Chiude gli occhi. Non vuole vederlo andare via, non vuole sapere che ha rovinato di nuovo tutto. No, stavolta, vivere senza Baji non avrebbe alcun senso. Non sa se ci riuscirebbe.

Proprio perché tiene gli occhi chiusi e il rumore dei pensieri gli riempe le orecchie, non riesce a vedere né sentire i passi di Baji, è il suo tocco a riscuoterlo.

«Apri gli occhi, 'Fuyu» gli dice Keisuke e lui, a malincuore obbedisce.

Non è affatto pronto a ciò che sta per provare. Per un attimo pensa che il cuore gli esploderà. I polmoni gli bruciano così tanto che immagina che qualcuno ci abbia messo dentro del gas e abbia gettato un accendino. Non riesce neppure a respirare. Sente che potrebbe svenire da un momento all'altro.

Sono le braccia di Keisuke a tenerlo in piedi, il suo corpo bollente a sorreggerlo.
È in ginocchio, ai suoi piedi, ai piedi del letto. Ma non è questo ciò che lo sorprende. Avrebbe immaginato che in futuro ripensandoci, si sarebbe detto che era stato sciocco da parte sua non accorgersi che ciò che aveva portato Baji ad allontanarsi, era stato proprio ciò che aveva portato lui ad avvicinarsi.

Baji Keisuke, tiene tra le mani una scatoletta, nella quale, è contenuto un piccolo, splendido, brillante, anello di diamanti.

«C-che...» inizia, ma non riesce ad aggiungere altro, Baji lo precede.

«'Fuyu, non penso di aver mai tenuto a qualcuno così. Non credevo neppure che avrei avuto qualcuno nella mia vita, ma tu...tu sei decisamente di più. Sei di più di ogni cosa, Chifuyu. Sei l'unico ragazzo che voglio al mio fianco, l'unico alla mia altezza, spero solo di poter essere alla tua. Perciò, Matsuno Chifuyu, vuoi sposarmi?»

Baji non fa neppure in tempo a concludere del tutto la frase. Chifuyu gli salta addosso, lo bacia, lo abbraccia, sorride, piange. I singhiozzi gli escono dalle labbra, sorride lo stesso però, e riempe di baci le labbra di Keisuke.

«Si, si a tutto, amore» sentenzia, urlandolo quasi. E Baji si stacca appena, sbiancando. «Si, davvero? Non sei arrabbiato?» ha ancora gli occhi stanchi, ma Chifuyu annuisce.

«Si, certo che sono arrabbiato, ma ti amo anche quando sono arrabbiato, cosa posso farci? Ti sposo, Baji-san, certo che ti sposo!»

Baji bacia, lo bacia così tanto che cadono all'indietro e Chifuyu si sdraia sul pavimento, ridendo. Lo riempie di baci, lo ama così tanto che sente il petto scoppiare.

Lo odia. Chifuyu è certo di odiare quel ragazzo, ma è proprio per questo che lo ama. Da impazzire.

🦋
Spazio autrice:

Ero un po' triste :) perciò, ecco qui. Spero vi piaccia!

Come sempre, verso la fine mi sciolgo, doveva finire un po' peggio, ma non so resistere a dare loro un finale felice, infondo li adoriamo, no?

Perché secondo me Chifuyu e Baji sono proprio l'esempio di quello che è per me l'amore gentile e al contempo passionale, magari lo spiegherò meglio, ma ora vado a dormire, che sono stanchissima ;)

Fatemi sapere che ne pensate!
Alla prossima, ♥️

Lilla

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