CAPITOLO 6

MEDISON

Questo era uno di quei giorni che avrei voluto strozzate tutti. Non solo perché tra poco sarei dovuta uscire, per andare al supermercato a compare cose ordinate da mia madre. Ma oggi tutto il Brasile e le sue strade erano in subbuglio per l'arrivo di un duca!
La notizia si era sparsa solo due giorni fa, e la gente è andata così fuori di testa che non hanno smesso un solo secondo di parlarne. TV, giornali, nei bar, al mercato...tutti che pendevano dalle labbra di questo qua. Per non parlare di tutte quelle sciaquette, che sarebbero andate ad assistere al suo arrivo oggi; solo perché è un figo della madonna.
Illuse, nessuno sa quale sia la vera identità di questo, essendo un tipo molto riservato neanche il giornalista più stalker, ha scoperto il volto di questo misterioso uomo. A mio parere è un brutto, grasso, basso, racchio uomo ricco. Ricco sicuro.
Una volta uscita di casa, si capiva subito che oggi non sarebbe stato un giorno come tanti altri. Le strade si stavano svuotando, e tutti si dirigevano con grande fretta verso l'aeroporto. La tentazione di fare la stessa cosa era grande, ma solo per vedere le facce amareggiate di tutta quella mandria inbufalita, non appena scopriranno che il cosiddetto duca, e sceso dal suo Jet privato usando qualche "passaggio segreto", i ricchi sono più furbi dei poveri. Altrimenti non avrebbero più soldi di noi.

MICHAEL

Il mio Jet atterrò sulla pista dell'aeroporto, fuori mi attendeva una marea di persone. Forse miei vecchi fans, altri curiosi di vedere il mio volto. Non amo farmi vedere in pubblico, soprattutto ora che sono duca; ho paura delle critiche e di ciò che alcuni potrebbero pensare. Fortuna che nessun giornale "gossppiano" , ha fatto il mio nome per quanto riguarda la faccenda del nuovo duca di Holyrood.
Non voglio farmi vedere, almeno non adesso, e poi per prima cosa voglio andare a trovare Loren, e voglio andarci tranquillo, senza che tutta quella massa mi segua.
<<Paul...allontanate quelle persone>> ordinai. Paul era il capo della sicurezza.
In mente avevo un piano, forse sarei potuto passare in osservato se tutto fosse andato come stavo architettando.
Nel mentre che Paul e altri membri della sicurezza eseguivano i miei ordini, ordinai alla mia personal stylist di abbigliarmi con abiti borghesi e applicarmi baffi finti.
Sarei sceso dall'aereo con nonchalance, e senza andare nell'occhio sarei salito su una macchina dritta verso Rio De Janeiro.
<<Jessie, fai scendere già, grand parte del personale a bordo>>
Jessie era l'organizzatrice dei viaggi reali, si occupava che il personale fosse impeccabile e che non mancasse nulla al bordo del Jet.
Se così Jes avrebbe fatto, forse nessuno mi avrebbe notato e con qualche possibilità forse mi avrebbero scambiato come un qualsiasi membro al servizio del duca.
Dopo qualche minuto scesi anche io, non rivolsi nessuno sguardo alla folla, un po' più lontana di prima grazie a Paul. I baffi finti e il cappellino da baseball ingannarono tutti.
Salì sulla macchina, dal lato del passeggero ridendo beffardo, sui sedili posteriori trovai già due agenti della sicurezza vestiti anche loro in borghese su miei ordini.

Rio era era bellissima, anzi, credo che tutto in questo paese sia bellissimo.
Per le strade non c'era anima viva, ci credo, tutti erano ancora la che attendevano di vedermi uscire dall'aereo.
<<Fermi la macchina qui per favore>> chiesi all'autista. Volevo ammirare le meraviglie di questo posto anche a piedi.
L'autista accostò davanti a un marciapiede; nel scendere, anche i due agenti scesero con me.
Cominciai a camminare; che bellezza! C'era così tanto da vedere, che non guardavo neanche dove andavo. Maldestramente, infatti, dopo un po' mi ritrovai per terra.

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