CAPITOLO 12

⚠️ATTENZIONE: contiene scene forti descritte nel dettaglio⚠️
Spazio autrice
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Ricordo che queste scene sono fondamentali per far andare avanti la storia. Io vi ho avvertiti, non voglio ricevere critiche, se non volete leggerlo chiudete il capitolo. Grazie.

MICHAEL

La festa stava continuando a procedere. e io e Medison eravamo quasi pronti ad uscire dal locale e andare nella mia camera d'albergo.
Avevo chiesto ai miei uomini di controllare il perimetro di tutta l'area circostante, così da onde evitare fotografi. Se qualche paparazzo ci avrebbe beccati insieme, le foto sarebbero girate su qualsiasi rivista e Loren si sarebbe incazzata. Già, Loren.
Poi come gli sarei andato a spiegare che era tutta una finzione.
In realtà la finzione non c'era, sapevo benissimo l'errore che stavo per commettere, da una parte mi sento in colpa per la mia fidanzata e per me stesso. Sono sempre stato un ragazzo fedele...ma dall'altra volevo con tutto il mio cuore solo, e solamente Medison.
<<Signore, abbiamo controllato l'area. Non c'è traccia di fotografi nel raggio di 200km>>
Uno dei miei due uomini mi informò.
Bene, una volta in macchina saremmo stati più al sicuro; l'auto ha i finestrini oscurati.
Uscimmo fuori, anche se era estate la temperatura si presentava fredda, allena la pelle di Ilaria sfiorò l'esterno, mise un brivido di freddo.
<<Tieni, prendi>> mi slacciai la camicia bianca e glia misi sulle spalle.
<<Grazie>> rispose timida.
L'auto era un fuori strada nero, incredibile quanto sia alto sto coso.
Una volta seduti nei sedili posteriori tra noi si creò il gelo. Non una parola, nemmeno i nostri sguardi si incontravano...avvertivo grande tensione nell'aria.
Durante il tragitto guardavo Medison di fianco a me con la coda dell'occhio. Indossava lo stesso vestito dell'altra sera, Dio, quanto le sta bene.
Purtroppo per quanto bello sia, non vedo l'ora di levarglielo di dosso.
<<Tutto bene?>> domandai, mettendole una mano sul ginocchio.
<<Si, tutto apposto...>>
Si sta sforzando a non far vedere la sua agitazione, questa cosa mi faceva ridere. Pareva un piccolo pulcino indifeso. Per privare a tranquillizzarla misi un braccio intorno alle sue spalle e con la mano le concessi dei leggeri grattini sul braccio.
Dopo un po', l'auto accostò vicino all'entrata dell'albergo, e entrammo seguiti sempre da Cole e Jhohs.
L'atrio di questo immenso posto era bellissimo, così illuminato dai grossi lampadari e luci varie, che non diresti mai che fuori è notte. Medison non deve aver visto mai tale cosa in tutta la sua vita, tenendomi per mano si ispezionava introno curiosa.
Una volta entrati nell'ascensore, pigiai il tasto dell'ultimo piano.
Quel piano era solo un lungo corridoio, con solo una porta, appunto, la mia suite.
Una volta arrivati presi la tessera magnetica dalla tasca dei miei pantaloni e la infilai nella fessura della porta, bloccandola.
<<State qui per sta sera. Se ho bisogno vi chiamerò>> dissi, indicando alla security di accostare fuori, ai lati della porta. Di solito entrano, e a momenti mi seguono fino in bagno, ma sento ancora che c'è tensione; non voglio che questa sera si trasformi in una prova di coraggio.
<<E bellissima questa camera! No, ma che dico e un vero e proprio appartamento!>>
Esultava guardando la stanza, in effetti aveva ragione. Era un vero e proprio appartamento: una cucina a vista sul salotto, una camera da letto, un bagno e la cosa più bella un grandissimo terrazzo ovale; ornato da marmo e fiori.
<<Vuoi qualcosa da bere? Magari una vodka?>> chiesi con un sorriso.
Ho visto alla festa come ha tracannato giù due bicchierini di vodka...coraggioso per la sua giovane età.
<<Si, grazie>> ok, era palesemente agitata. Anche io in realtà.
Se contiamo, in questa stanza siamo tre:  io, lei, e il mio amico nei pantaloni. Che era tutt'altro che agitato, anzi, fremeva dalla voglia di fare un po' di movimento.
Non posso mica saltarle addosso così, il mio amico talmente sta andando a fuoco, che tra poco sarebbe diventato un peperoncino messicano. Già mi immagino che cosa direbbe ora se potesse parlare.  "Hola chica! Tu y yo,ahora, solo sexo " .
Servì i due bicchierini sul tavolino di fronte al divano rosso di pelle.
<<Vuoi vedere un film?>> chiesi.
In qualche modo devo pur creare la "situazione".
Scegliemmo il film Titanic, perfetto.

<<Rose e così bella>> disse.
Era già passata mezz'ora da quando eravamo qua, e io ero avvinghiato a lei come un koala.
<<Mai quanto te!>> risposi.
Poi la guardai dritto negli occhi, sprizzava gioia da tutti i pori, e la sua pelle sotto alle miei mani, cominciò a farsi calda.
La guardai ancora per un secondo, poi con il pollice e l'indice portai la sua bocca alla mia. Quanto ho aspettato questo bacio! La sua bocca e ancora meglio di quanto pensassi.
<<Vieni...>> mi alzai dal divano e per mano la tirai con l'intento di portala verso la camera da letto.
<<Ma il film? Adesso ce la scena dove i due fanno l'amore!>>
Guardai il televisore, smorzai un sorrisino sensuale, poi mi avvicinai al suo orecchio.
<<Io sono sicuro che la giriamo meglio quella scena, tra le lenzuola>> le sussurrai.
Una volta in camera la spinsi delicatamente sul letto e mi misi sopra di lei.
Percorsi tutto il suo sterno con i miei baci, fino si arrivare nell'incavo dei suoi seni, sento le sue mani sopra di me e mi percorrono la schiena.
Non potendo più resistere le sfilai il vestito, e poco dopo rimase in tutto il suo splendore con le mutandine; il suo petto libero già dal reggiseno, siccome non lo portava.
Sento una sua mano scivolare sotto la mia maglia, così fece per sfilarmela. Ora siamo quasi senza vestiti, mi fiondai sulla sua bocca mentre con la mano sul comodino vado alla vaga ricerca di un preservativo.
<<Michael, io non lo mai fatto prima ad ora>> disse preoccupata sotto di me.
<<Non ti preoccupare, fidati di me cucciola>>
Mi sfilai i pantaloni, i boxer e misi con fretta il preservativo. Poi levai anche l'ultimo capo a lei.
Il mio sesso era pronto per entrare dentro di lei, io cominciai a muovere i fianchi sfiorandola solo con la punta.
<<Se ti faccio male dimmelo. Io mi fermo ok?>>
Lei annunì preoccupata, noto che la sua faccia diventa rossa come un peperone. Miseria! Quanto e bella!
La baciai delicatamente facendo scontare le nostre lingue, con la mano intanto scivolai giù per aiutare l'ingresso.
Le sto facendo un po' male, ne sono sicuro, lo vedo dalle sue espressioni.  Spero solo che non mi freni, perché io la voglio. La voglio mia, la voglio con me, la voglio in tutte le posizioni.
Ora il suo petto va a ritmo delle mie spinte, segno che ora posso accelerare.
Passo la bocca sul suo bellissimo corpo, torturandole i capezzoli. Ha un profumo e un sapore così dolce.
<<Michael...>> ansima
Il mio nome detto da lei così, mi eccita ancora di più.
Passo ancora una volta la bocca sul suo braccio, nel mentre noto anche un piccolo tatuaggio; una corona con la scritta "i'm a princess" , rido e mi soffermo un po' di più su quel punto con i miei baci.
<<Medison...>> dopo poco ansimo anche io, stiamo tutte e due per raggiungere il culmine, infatti esplodiamo in un'orgasmo.
Sfiniti, ci addormentiamo abbracciati.

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