Capitolo 1: Un'incontro inaspettato
Pov's Narratrice
Luogo: Galleria di Guertena
"Ib!"
Mary piangeva la sua amica, ormai morta, prima di sentire la mano di Garry sulla sua spalla.
"Non piangere Mary, lei è-"
"È COSA, GARRY?! ANDATA IN UN POSTO MIGLIORE?" Urlò lei correndo via, da quella galleria.
"Mary! Aspetta!" La richiamò Garry.
Lei si fermò, subito dopo aver aperto la porta.
"Garry, tu non capisci... lei era importante per me, qualcuno di veramente importante... come te... ma ora devo eliminare qualsiasi ricordo suo e tuo, non sai quanto mi dispiace..." Disse lei prendendo l'accendino di Garry.
Si girò e vide una bottiglia di alcool, che un barbone aveva lasciato lì. Presa dalla tristezza, strappò un pezzo del suo vestito, lo inzuppò nell'alcool e dopo cinque minuti la molotov era pronta.
Garry era a pochi passi dall'uscita, quando lei la lanciò, facendola rompere al suolo.
"Addio Garry..." Disse lei allontanandosi e vedendo la galleria che a poco a poco, prendeva fuoco.
(...)
Luogo: Mogeko Castle
"Oh Yonaka, Yonaka, alla fine sei caduta... per mano mia... ahahahAHAHAHAH!" Rise Moge-ko, vedendo il corpo di Yonaka Kurai (uno dei suoi giocattolini) in una pozza di sangue.
"Cari Mogeko, io esco! Non so se torno presto... ah! Togliete il sangue, ma non il corpo, devo ancora giocarci..." Disse con un ghigno mentre usciva.
"Agli ordini Moge-ko! Forza! Mogegegege!" Dissero entusiasti i piccoli Mogeko.
((La pronuncia, per chi non è acculturato, è "Mogheko"))
E mentre loro pulivano, Moge-ko cercava altre ragazze, e forse, qualcuna sarebbe diventata sua amica?
Più pensava, più la sua tristezza aumentava... Oddio, era bello, torturare le studentesse che passavano di lì, ma... ma... voleva un'amica... e Yonaka sarebbe potuto diventarlo se non fosse scappata...
Sospirò e si addentrò di nuovo nella foresta, per poi raggiungere la stazione e, forse, trovare qualcuno che l'avrebbe capita e aiutata.
(...)
Luogo: Casa della Strega
"Viola, Viola, Viola... ti sei fidata così tanto di me, che quando ci siamo scambiate i corpi, sembravi felice nel mio..."
Pensò Hellen, mentre con il padre di Viola si incamminavano verso casa.
"Tuo padre non ti piangerà!"
Disse, prima di far contorcere il pover uomo dal dolore.
"Oh, avevano ragione in paese... sono una strega AHAHAHAHAHAHAH!"
Rise vedendo il corpo del padre di Viola in una delle posizioni, più difficili e complicate per il corpo umano, così complicata che il corpo aveva fatto "cric e croc" per tutto il tempo.
Li aveva spezzato buona parte delle ossa.
E mentre lei se ne andava per il paese, il padre di Viola emise le sue ultime parole. "S-scus-sami V-Viola..."
(...)
Luogo: Casa Drevis
"Mamma, secondo te ho fatto bene a fidarmi di papà?"
Chiese Aya alla foto della madre.
"Non credo, visto che mi ha quasi ucciso... Maria! Io vado" Disse senza salutare.
"Mh? Dove va padroncina?" Chiese Maria, prima che Aya uscisse.
"Da qualche parte, non so dove di preciso... devo prendere aria..." Rispose lei sospirando.
"E... okay. Non faccia tardi, suo padre non me lo perdonerebbe!" Disse la domestica andandosene.
"Già, papà... Ancora lo odio, anche se è morto, odio il fatto che abbia tradito la mamma con te, odio che abbia ucciso la mamma e odio il fatto che voleva rendermi una bambola! E io come una scema volevo salvarlo, solo perché non avevo nessuno oltre a lui..."
Pensò Aya, prima di uscire.
Andò nel giardino e si sedette su una panchina vicino al pozzo.
*Frush frush*
"Cosa? ... Chi è?" Chiamò lei. "C-chiunque tu sia, esci fuori! Non ho tempo da perdere, muoviti!"
"Invece il tempo da perdere ce l'hai, visto che ti trovi qui fuori a non fare niente..." Disse una voce sconosciuta ad Aya.
Da dietro un albero uscì fuori una ragazza con un vestito verde, lunghi capelli biondi un po' mossi e gli occhi celesti. Aveva in mano una rosa gialla e una paletta.
Aya era sbigottita. Come aveva fatto a trovare casa sua?
"Chi sei?" Le chiese la ragazza sorridendole.
"Potrei farti la stessa domanda..."
"Oh, giusto! L'ospite sono io... oh beh, io sono Mary, e tu?" Chiese porgendole la mano libera.
"I-io sono Aya Drevis" Rispose stringendole la mano. "Dunque, come ti trovi qui, Mary?"
"Lunga storia..." Disse Mary sfiorando la rosa.
"Sei da sola?"
"Sì, prima non lo ero, ma ora sì"
"Hai un posto dove stare?" Chiese Aya, quasi con compassione.
"No... magari potresti-"
"Ospitarti? Certo! Avanti seguimi!" Sorrise Aya.
Come entrarono in casa arrivò il buio, ed è con il buio che arrivò anche qualcun'altro...
(...)
"Ib... Ib!" Urlò Mary nel sonno.
"Mh? Mary che succede?" Chiese Aya, ancora insonnolita.
"No, niente... solo un incubo..." Rispose lei rimettendo la testa sul cuscino.
Pov's Mary
Sognavo... sognavo Ib e la galleria... lei se ne andò con Garry... li raggiunsi al quadro... lei ci salvò sacrificandosi... strappò tutti i petali della sua rosa e morì, sotto i nostri occhi... non avevamo fatto niente, niente!
Ib, perché?
Pov's Narratrice
Moge-ko era ancora nella foresta e, stranamente, non ne riusciva ad uscire.
"E che diamine! Di qui ci passo sempre, com'è che ora non capisco dove mi trovo?!"
"Lo sai che ti potrebbero prendere per pazza, se parli da sola?"
Moge-ko nel sentire un'altra voce, tirò fuori la sua spada.
"Oh oh oh! Calma orecchie a punta! Non voglio farti niente, a meno che, tu non mi aggredisca..."
"ORECCHIE A PUNTA?! MA COME OSI? Chi prende in giro Moge-ko, deve morire!"
"Parli di te in terza persona? E mi vorresti uccidere? Non sai con chi hai a che fare..."
Una ragazza con un lungo vestito bianco, scese da un albero. Aveva i capelli biondi e raccolti in due trecce, che portava davanti. Gli occhi erano cupi e verdi.
"E così, tu ti chiami Moge-ko? Nome strano! Io sono Hellen, conosciuta anche come 'La strega' "
"La strega?"
"Hai capito bene carina! Io sono una strega, una strega che ha appena ucciso la sua migliore amica!" Disse Hellen con un sorrisetto stampato in faccia.
Gli occhi di Moge-ko quasi brillavano, aveva trovato un'altra pazza assassina?
"E tu, invece? Che mi dici orecchie a punta?"
"Io? Io sono una dei tanti che controlla i Mogeko, piccoli esserini specializzati nel torturare giovani studentesse"
"Oh wow! Divertente! Beh, Moge-ko ci vediamo!" Disse Hellen prima di sparire nel nulla.
"Aspetta! Hellen? Aspetta!" Urlò Moge-ko cercando di seguire Hellen.
"Cosa vuoi? Venire con me?! Diventare mia amica?! Che io venga con te?! Hai trovato la persona sbagliata... non sono un'amica! Sono una bugiarda egoista strega!" Rispose Hellen bloccando con un gesto Moge-ko.
"Io voglio che tu diventi mia amica, ma non un'amica normale, un'amica pazza e instabile, come me!"
Hellen non sapeva che dire.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top