25° capitolo
Nei giorni seguenti sia Draco che Hermione erano stranamente di buon umore. La ragazza ogni mattina osservava sorridente l'abito regalatole e si assicurava che quell'insignificante ma prezioso pezzo di pergamena fosse al sicuro dentro il suo baule. Nonostante ciò era preoccupata per Harry, infatti Silente aveva affidato al ragazzo il compito di recuperare un ricordo molto importante dal professor Lumacorno, ma il primo tentativo di Harry non andó a buon fine.
Nei sotterranei anche Malfoy era felice che quell'ingrato non l'avesse fatta franca, ma qualcosa turbava il ragazzo, un compito troppo grande per un diciassettenne più giusto di quel che lasciava vedere.
Quella mattina Harry, Ron, Hermione e Draco avevano lezione di pozioni. La ragazza quella volta era certa di riuscire ad essere la migliore perché il principe non aveva scritto nulla su quel suo maledetto libraccio. A fine lezione la pozione di Hermione risultò essere la migliore, senza equali. Il professor Lumacorno scrutò uno ad uno i lavori dei suoi alunni finché non arrivò davanti il suo allievo prediletto. Anche se visibilmente preoccupato Harry porse la mano al professore, sul palmo di essa c'era come un piccolo rene, grinzoso e marroncino. Il viso dell'insegnante si illuminò, sorpreso dalla bravura del suo alunno cominciò ad elencare gli effetti del bezoar contro i veleni e quindi a lodare il moro. Harry sorrise apertamente all'espressione irritata di Hermione. La ragazza si voltò incrociando le braccia al petto, senza fare nulla e ancora grazie al principe mezzosangue il ragazzo era riuscito a mantenere alta la reputazione di "primo della classe" che ad Hermione non andava giù. Dopo essersi voltata Hermione aveva notato poco distante da lei Draco, il quale prestava ben poca attenzione alle spiegazione dell'anziano preside.
Finita questa e tutte le altre lezioni i ragazzi avrebbero avuto l'opportunità di praticare la loro prima lezione di materializzazione in sala grande per via del tutto eccezzionale e sotto rigidissimi controlli. I ragazzi erano stati disposti in file subito dopo che i quattro tavoli furono fatti sparire. Ognuno aveva di fronte a sé un cerchio e un brusio generale proveniva dalla massa di studenti ansiosi di cominciare il corso. Dopo poco il portone della sala grande si aprì in un fastidioso scricchiolio e da esso entrò nella grande sala un insegnante piuttosto mingherlino che si mise di fronte a tutti i ragazzi.
- Buongiorno a tutti- disse con una vocetta stridula -oggi proveremo a materializzarci sul cerchio davanti a voi, inoltre ragazzi è essenziale ricordare la regola delle tre D:
Destinazione
Determinazione
Decisione- disse contandoli sulle dita.
-Dovete immaginarvi dentro al cerchio, focalizzare bene l'immagine nella vostra mente e poi fare un mezzo giro, buon lavoro!- concluse e cominció a scrutare attentamente i ragazzi.
Hermione guardó il cerchio blu per terra davanti a sé, sospirò e chiuse gli occhi. Provò ad immaginarsi all'interno del cerchio, quando l'immagine fu nitida nella sua mente girò su sé stessa, ma l'unico risultato fu che per poco non cadde a terra. Nessuno la derise, dopotutto accadde lo stesso alla maggior parte degli altri ragazzi e qualcuno cadde davvero. Hermione ci provò ancora un paio di volte senza risolvere nulla, stufa si guardó un po' intorno: Ron stava rigido con i pugni stretti a tentare di materializzarsi deformando il viso in varie smorfie che suscitarono un sorriso alla ragazza, Harry teneva gli occhi chiusi ripetendo fra la labbra: destinazione, decisione, determinazione, destinazione, decisione, determinazione...
Hermione cercò con lo sguardo, tra la folla di persone il biondo. Al contrario dei suoi amici questo si concentrava ben poco, sembrava non dare peso a quella lezione che poi gli sarebbe stata utile per passare l'esame. Malfoy sembrava avvolto dai pensieri, come se in quel momento stesse tentando di venir fuori da un grattacapo.
A interrompere Hermione dai suoi pensieri fu un'urlo che echeggiò per tutta la sala facendo sussultare ognuno degli alunni. La ragazza si guardó in giro per poi posare lo sguardo su uno spettacolo agghiacciante. Una ragazza era riuscita a materializzare all'interno del cerchio solamente la gamba destra, mentre il resto del corpo era rimasto al suo posto e ora lei urlava di paura e dolore. Il professore accorse velocemente e gli bastò un gesto di bacchetta per sistemare il guaio.
-Lo spaccamento- spiegò -è la materializzazione di parte del corpo, il resto rimane al suo posto. Questo ovviamente non deve succedere- precisò mentre la ragazza si alzava in piedi con l'aiuto di una sua amica.
Ma a fine lezione quello fu il progresso maggiore, nessuno fece di meglio.
-Non mi aspettavo di meglio, ma non temete, recupereremo alla prossima lezione- li incoraggiò l'insegnante per poi congedarsi e intrattenersi a parlare con i professori.
La massa di alunni uscì dalla sala per tornare ognuno nel proprio dormitorio, ormai era sera e tutto quello che i ragazzi desideravano era il calore di un fuoco scoppiettante e una poltrona morbida dove sprofondare. Per non farsi strada tra i vari ragazzi, Hermione fu una delle ultime ad uscire dalla sala grande, anche lei in direzione del dormitorio.
-Allora Granger, deduco che il vestito ti piaccia- disse una voce ormai troppo nota alle sue spalle.
- È splendido- ammise la ragazza voltandosi e incontrando gli occhi chiari di Malfoy -ma non c'era di bisogno- aggiunse.
-Dovere- disse il biondo -e non solo per lo schiaffo, spero possa far dimenticare gli aggettivi che ti ho attribuito in questi cinque anni-
Ad Hermione quelle suonavano tanto come delle scuse.
-È passato- lo rasserenò -ma perché eri così infuriato con me?- chiese curiosa la bruna, Hermione si riferiva a l'altro giorno, quando Malfoy l'aveva colpita.
-La verità?- chiese il ragazzo dopo averci pensato sù qualche secondo, Hermione annuì.
-Non lo so- ammise con un sorrisetto beffardo che arricciò le labbra sottili -Non potrei dirti altro- concluse.
Hermione lo guardó confusa. Ad un tratto, un po' per la risposta ricevuta un po' per l'espressione divertita di Malfoy scoppiò in una fragorosa risata che presto contagiò anche il ragazzo.
Qualche mese fa sarebbe stata una cosa impossibile, ma Draco Lucius Malfoy ed Hermione Jean Granger stavano ridendo amichevolmente insieme. Le risate si placarono gradualmente fino a cessare, entrambi i ragazzi con gli occhi umidi di lacrime.
-Mi spiace solo non potermi sdebitare- disse la ragazza un po' dispiaciuta. Il biondo non ci pensò più di tanto e un sorrisetto furbo si allargò nelle sue labbra.
-Semplice, presto Lumacorno darà una seconda festa, no?- chiese per averne certezza, la ragazza annuì.
-Voglio vedertelo addosso- disse Malfoy riferendosi al vestito, Hermione arrossì impercettibilmente.
-Lo metterai?- chiese Malfoy speranzoso, la ragazza si limitò ad annuire con sguardo chino.
Ciao a tutte!! Per la gioia di molti (?) ecco l'occasione in cui la nosta Hermione indosserà il tanto famoso abito. Ma in questi tempi Malfoy sembra pensieroso, cosa turberà il ragazzo?
Apparte questo vorrei dirvi che siete tutte fantastiche, circa due aggiornamenti fa vi ho ringraziate per il magnifico traguardo dei 150 voti e ora mi ritrovo con PIÙ di 3K visualizzazioni e 350 voti!! Vi adoro, per non parlare della maggior parte di voi che commenta e mi rende davvero felice♡. Non mi prolungo oltre, solo GRAZIE!♡
ps: ricordavate la regola delle tre D? :')
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