19° capitolo

Draco serrava i pugni talmente forte che le unghia gli segnarono il palmo della mano, il viso deformato dalla rabbia. La scena che gli si presentava davanti agli occhi non era tollerabile, come osava quel lurido baciarla?! E lei, lei glielo permetteva! Una strana sensazione gli seró lo stomaco e il sangue sembrava scorrere come acqua nelle vene.
Era lì lì dallo sbucar fuori e fare ingoiare a quell'ingrato denti e sangue, con tutto l'autocontrollo che aveva in corpo riuscì a non cacciarsi in un guaio simile e se ne andó disgustato con quella scena fissa in mente.
McLaggen staccò finalmente il suo viso da quello di Hermione che era letteralmente sbiancata.
-Allora?- chiese il ragazzo con il solito fare superbo, quasi si aspettasse un compimento o la sua gratitudine, in tutta risposta Hermione stampó cinque dita sulla faccia di quel lurido scrutandolo torvo per poi lasciarlo lì, con la guancia pulsante, mentre lei si allontanava con le braccia lungo i fianchi e i pugni ben stretti.
Hermione ritornò nel cuore della sala, passó velocemente accanto a Harry dicendogli che lei stava tornando al dormitorio e filó via senza attendere risposta. Lui avrebbe voluto andare con lei, ma Lumacorno non sembrava ancora intenzionato a lasciar andare il ragazzo ormai esausto e lo bloccó subito porgendogli un bicchiere e spingendolo a parlare.
Hermione saliva le scale con passo pesante, quasi volesse stampare l'impronta delle sue scarpe sui gradini di pietra. Intanto dedicava a Comarc tutte le maledizioni che in quel momento sfrecciavano per la sua mente. Grazie a quell' idiota pieno di sè il suo primo bacio era stato rovinato e i suoi sogni riguardo al momento indimenticabile sfumati.
-Granger!-la voce di qualcuno alle sue spalle la riportò alla realtà, quando si volse Draco Malfoy sembrava anche più infuriato di lei e in quella singola parola sembrava essere racchiuso un enorme disprezzo, sfoggiava un ghigno acido.
-Draco, cosa fai qui?- chiese la ragazza un po' confusa da quel comportamento.
-Nulla, tu  piuttosto- e qui il ghigno si allargò -Ti ha già piantata in asso, vero?Povera illusa- sbuffó ovvio.
-C..cosa?- chiese Hermione che ne capiva sempre meno.
-Non fare la finta tonta lurida...mezzosangue!- non pronunciava da così tanto quella parola che ne sentì un amaro e crudele piacere nel sentirla venir fuori dalle sue labbra in modo da smaltire un po' dell'ira che ancora gli bruciava in petto.
-Ma che cosa ti prende!? Malfoy, sempre il solito, non ti permett..- non finì la frase, qualcosa le colpì violentemente il viso stampandole cinque dita rosse sulla guancia sinistra, quando alzò lo sguardo Malfoy teneva ancora la mano alzata, il disprezzo che poco prima ardeva negli occhi del ragazzo incupendoli, mutò subito in qualcosa che Malfoy riconobbe difficilmente come rimorso, questo quando gli occhi color caramello di Hermione, arrossati e gonfi di lacrime, guardarono dritti quelli di lui.
"Ma cosa sto facendo?! L'ho picchiata! Ma poi per cosa?"
-Hermione io...io non..-
-Cinque punti in meno per Serpeverde!- lo interruppe brusca, il tono di voce tremante.
-Non mi importa Hermione io,ti prego...Hermione!- tentó di spiegare lui, ma la ragazza si era ormai allontanata con passo svelto strozzando qualche singhiozzo.
Malfoy si prese il capo fra le mani fregandosi i capelli biondo platino che, solitamente in perfetto ordine, ora erano solo un mucchio accatastato di ciuffi irregolari. Con passo veloce si diresse verso il bagno di Mirtilla Malcontenta, da parecchi mesi quel posto era testimone della frustazione del ragazzo e soprattutto luogo di sfogo. Appoggió le mani ai bordi del lavandino e guardó dritto davanti a sé, incontrando un paio di occhi verde-grigio che si riflettevano nello specchio vecchio e storto, respirava affannosamente, un po' per la strada fatta con passo veloce un po' perché arrabbiato, non più con la mezzosangue, ma con sé stesso. Il riflesso difronte a lui gli rivolgeva ancora lo sguardo, era pallido, si accorse il ragazzo, più del solito. In un secondo di confusione e nervosismo, senza neppure riflettere, il pugno chiuso delle sua mano mirò e si scontrò con il riflesso che si ridusse in mille pezzi. Malfoy rimase qualche secondo a fissare i pezzi di vetro infranti per terra, poi spostò lo sguardi alle nocche delle mani tinte di sangue fin quando il viso non gli si contrasse in una smorfia di dolore quando provò ad aprire la mano. Poco gli importava, in qualche modo era comunque riuscito a sfogarsi.
Mentre due piani più sotto, nei dormitori Grifondoro, una ragazza aveva il viso immerso nel cuscino soffice già da pareccho. Prima quell'imbecille, poi Malfoy...questa non era giornata! La guancia non le faceva più male, ma non capiva il motivo di quel comportamento da parte di Malfoy. Fino a qualche mese fa, sarebbe stato scontato e naturale, ma Hermione aveva notato un qualche cambiamento da parte del ragazzo, o si era sbagliata? Forse aveva ragione Malfoy, era solo una povera illusa.

Ciao a tutte ragazze! Mi scuso per averci messo un po' (davvero un bel po';)prima di farli arrivare ai litigi e alle incomprensioni tipiche delle Dramione, ma spero che voi che avete comunque continuato a leggere la storia, adesso ve la possiate godere a pieno. Non só come mai ma in questo periodo i capitoli sono un po' più lunghi, meglio no?

Infine volevo avvisare tutte voi che questa settimana, a partire da oggi, faranno su Italia uno, 21:10 Harry Potter, in onore di Alan :(.
Credo piangeró come una fontana durante tutte le scene in cui appare, ringrazio comunque tutte voi e ho una curiosità, quante si voi leggono lo spazio autrice?
Me lo sono sempre chiesta :)


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