13° capitolo

Hermione era in biblioteca, china su un'alta pila di libri, ma non riusciva a concentrarsi. Il suo viso aveva un colorito rossiccio e si intensificava se la ragazza ripensava alla scena. Pochi minuti fa era caduta trascinando Malfoy con sé facendogli sbattere la testa, per qualche secondo sono stati corpo su corpo e qui il viso le avvampó.
Ma c'era una cosa che non la convinceva, l'espressione del ragazzo. Era un misto fra stupore (comprensibile visto che una ragazza gli era venuto addosso) e un pizzico di divertimento. Ma neanche l'ombra di disgusto o disprezzo per il fatto che una sudicia mezzosangue lo aveva praticamente steso.
-Hermione cos'hai? - chiese Ron appena arrivato in biblioteca insieme a Harry.
- Nulla, perché? - rispose in fretta la ragazza, non voleva che i suoi amici sapessero della sua figuraccia.
-Sei rossa in viso- disse divertito Harry.
-È la fatica- ribattè lei -studio da ore- e immerse il viso nel grosso librone che avevano davanti, Harry e Ron si unirono a lei per ricevere qualche aiutino con i compiti.
Dall'altra parte del castello, nei sotterranei, Malfoy stava sdraiato sul suo letto a baldacchino con del ghiaccio poggiato sulla testa dolorante. Hermione aveva ragione, lui non era affatto disgustato per quanto successo, anche se si imponeva di esserlo. Eppure quell'Hermione rossa in viso per la vergona gli sembrava buffa, neppure lui si accorse che le sue labbra ora accennavano un sorriso ben diverso dai suoi soliti ghigni. Ripensando alle scuse della mezzosangue era soddisfatto, non era mai riuscito a farle dire quelle parole e ora invece eccole lì, uscite proprio dalla sua bocca, ma qualcosa non riusciva a fargliele gustare a pieno, nemmeno lui sapeva dire bene cosa.
Nei giorni successivi Hermione era poco loquace, soprattutto durante i pasti. Draco al contrario sembrava di buon umore e a volte, senza che la Granger se ne accorgesse, la spiava con la coda dell'occhio.

                       ***

Oggi ci sarebbero stati i provini per scegliere i ragazzi che sarebbero entrati a far parte della squadra di Quidditch di quest'anno. Per Harry questo era il primo anno da capitano e Ron, se possibile, era anche più agitato di lui.
La mattina i tre si diressero verso il campo e Harry fu veramente bravo come capitano. La preoccupazione di Ron aumentó nel sapere che McLaggen, ragazzo portato per il Quidditch ed anche mostruosamente pieno di sé, provava per il ruolo di portiere.  Durante il provino il ragazzo lanciava sguardi prepotenti ad Hermione che lei provò ad ignorare, ma McLaggen aveva già parato quattro pluffe e se avesse parato anche quest'ultima era probabile che sarebbe entrato in squadra al posto di Ron. Hermione pensò in fretta, Ginny aveva già tirato la pluffa e Comarc era in posizione per parare, Hermione sfioró con due dita la bacchetta e sussurró Cunfundus facendo spostare McLaggen dalla parte sbagliata dell'anello. Mentre il ragazzo si guardava attorno confuso, Hermione rideva sotto i baffi. Ron riuscì a parare tutti i tiri e così riuscì ad entrare in squadra. Comarc, infuriato, dovette accettare la sconfitta.

Ciaoo a tutti, anche il tredicesimo capitolo è andato. Vi è piaciuto? se sì sarei felice se lasciaste un like e se volete farmi sapere cosa ne pensate lasciate un commento. Ciao a tutti, al prossimo. <3

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