CAPITOLO NONO - parte 2

-Bene. Qualcun altro?- esclamò poi il dottor Max, distogliendo la sua attenzione dalla timorosa Allyson.
-Paura.... Paura di cose che non esistono- fece Tim, abbassando lievemente la testa.
Ally guardò Natalie con aria interrogativa, e l'altra annuì dicendo: -Tra i vari problemi della schizofrenia ci sono le allucinazioni. Tim dice di vedere un uomo altissimo, ne è terrorizzato... Curioso, no?-.
Quelle parole scaturirono un forte disagio in Allyson, la quale si voltò verso il ragazzo con aria pensierosa. Riusciva solo ad immagine che cosa si provasse a vivere tormentati da qualcosa che non esiste, o meglio che esiste solo nella propria testa. Doveva essere una sensazione davvero orribile, trovarsi intrappolati nella  propria mente al punto di non riuscire più a distinguere la realtà dall'immaginazione. Il vero dal falso. 
-Vuoi parlarne con il tuo gruppo, Timothy?- domandò il dottore.
Il ragazzo annuì debolmente. -Lui... Mi segue continuamente, ma non sempre riesco a vederlo... Anche adesso; non è nel mio campo visivo, ma sento che è qui vicino...-.
-Fai venire i brividi- commentò Dina con un sorrisetto dipinto sulle labbra.
-Pensa che io devo conviverci- ribatté il ragazzo a gran voce -Pensi sia facile vivere così?-.
Max sollevò le braccia incitando i ragazzi a mantenere un clima più amichevole. -Non agitiamoci- li interruppe -Non c'è bisogno di creare discussioni, siamo tutti qui per liberarci dei nostri pesi... Perché adesso non parli tu, Dina?-.
La ragazza dai corti capelli biondi, arricciando le labbra in un ghigno, scosse la testa. -Io non ho paura di niente in particolare-.
-Ne sei sicura?- continuò il dottore -Non c'è niente di male ad avere paura di qualcosa-.
-Lei è troppo migliore di noi per condividere questa cosa- esclamò Toby in tono ironico. A Brian sfuggì una risatina tra i baffi.
-Andate a fanculo! Siete due stronzi!- si difese subito la ragazza, agitando le braccia con movimenti caotici. -Vi pesa il fatto che io non sia una matta come voi, è questo?!-.
-Basta, smettetela- intervenne nuovamente il dottore, che ancora una volta si trovava a dover calmare le acque. -Passiamo la parola a Tobias-.
Il ragazzo dai capelli mielati lanciò un'occhiataccia a Dina, prima di iniziare a parlare, come volerle dire di evitare commenti sprezzanti riguardo a ciò che stava per dire. -Io ho paura delle mie emozioni. Spesso non riesco a controllarle, e questo mi spaventa-.
-Chissà perché non mi dici nulla di nuovo- ghignò la ragazza bionda.
-Dina, adesso basta-. Questa volta il tono del dottore fu molto più severo, e lo sguardo che rivolse alla ragazza fu raggelante.
-Essendo bipolare ho uno scarso controllo del mio umore...- continuò Toby, voltando la testa in direzione di Ally. L'aveva detto per spiegarlo a lei, dato che tutti gli altri già conoscevano il suo problema. Lei sorrise lievemente, con aria imbarazzata, senza dire nulla.
-Molto Bene- concluse poi Max -Se nessun altro vuole intervenire, la terapia di gruppo per oggi finisce qui. Vi invito a migliorare la qualità di rapporti tra di voi, perché quest'aria tesa non è benefica per nessuno-.
Tutti i giovani pazienti si alzarono e salutarono gli altri con lievi cenni delle mani, mentre il dottore con le braccia conserte attendeva che la stanza fosse vuota per poter chiudere la porta.
Lungo il corridoio che conduceva alle camerate, Ally puntò lo sguardo su Toby, che camminava pochi metri più avanti; ripensò a ciò che gli aveva sentito dire in sala mensa, e nonostante l'imbarazzo si decise a parlargli.  

Lo raggiunse e chiamò la sua attenzione toccandogli una spalla. -Hey.... Toby?-.
Lui si voltò con aria piuttosto sorpresa. Forse non si aspettava che quella strana ragazza così timida e taciturna avrebbe deciso di attaccare discorso con lui così presto. -Sì?-.
-Posso parlarti un minuto?-.

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Capitolo dedicato a Angel_The_Killer_.
Una delle persone più fuori di testa che abbia avuto il piacere di conoscere su wattpad :3

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