Rifletto Riflesso in ciò che Riflette

Con Michael ho solo cominciato...
Bisogna partire con calma affrontando la questione di lato così da non subire o creare danni.
Su questo non ci piove.
Ieri è stata una buona giornata per alleviare la tensione. Il mio scopo alla fine è quello di evitare che quest'uomo soffra non che conosca il suo futuro. Se conoscesse tutto il suo futuro smetterebbe di vivere...già
Perciò devo trovare un modo per il quale possa fidarsi di me e ascoltarmi durante gli attacchi di quella brutta gente.

"Ce la posso fare!!"

"Cosa devi fare?"

Mi giro di scatto...ero di fronte allo specchio che rifletteva me che riflettevo sul da farsi...esatto...prorpio come "the man in the mirror".
Chi interruppe lo scorrere dei miei pensieri era il soggetto degli stessi, ovvero Mr. Jackson!

Non risposi subito, non perché fui colpito o spaventato dalla sua presenza ma perché la mia mente aveva deciso di non smettere di riflettere e rimasi in silenzio a osservare e ammirare quell'uomo che pian piano mostrava un'espressione che chiaramente diceva "che problemi ti affliggono?"

Osservavo Lui, l'Uomo per il quale avevo interrotto il mio futuro nel futuro e ne avevo creato un altro nel passato...ho creato IL paradosso.
Sappiamo tutto come è fatto Michael giusto?
Ma quante volte vi siete fermati a riflettere su come è fatto?

Un uomo magro, alto, ma non troppo, elegantissimo anche con un pigiama addosso. Capelli neri, lunghi e ricci.
Ma soffermiamoci sui suoi occhi: un nero scuro così profondo da far capire quanto è grande e nobile la sua anima, sono gli occhi grandi di un cerbiatto che nulla vuol fare se non amare ed essere amato, ma nello stesso tempo sono gli occhi grandi di un leone pronto a difendere il proprio territorio e a combattere per i propri valori.
Un naso gentile e delicato, anche questo molto nobile, ma per chi conosce la sua storia è un naso importante e capace di far riflettere.
I suoi zigomi si sposano alla perfezione con le sue labbra carnose alle quali ogni ragazza chiede un bacio segreto. Anche sulla sua bocca bisogna soffermarsi. la Sua bocca, la bocca da cui esce una melodia ogni volta che le corde vocali vibrano al passare dell'aria, quella bocca dalla quale escono parole nobili e ricche di significato, quella bocca le cui labbra non si stancano mai di muoversi con passione a ritmo di musica.
Il suo collo, lì sono rinchiuse le corde più invidiate e invidiabili, la sua forma è perfetta, simmetrica.
Non ha delle spalle possenti ma se fossero diverse sarebbe meno elegante. Le sue spalle sono anch'esse una parte molto pensata dai fan e dalle fan, un invito da parte sua ad appoggiarci la testa e sprofondare un un caloroso abbraccio.  Spalle su cui piangere, spalle che pur non essendo possenti sono capaci di sopportare cose che poche spalle potrebbero sopportare.
Le braccia sono il proseguimento di quelle spalle, sempre aperte e pronte ad accogliere chiunque anche chi forse non lo meriterebbe. Come tutto il resto del corpo sono anch'esse parte di quella simmetria perfetta e finiscono con delle mani fantastiche. Schiocco delle dita, il tocco di un cappello, un guanto, una carezza, un tocco elegante...le mani sono il riflesso della passione, della bellezza, dell'eleganza, dello stile, dell'amore e di tutto ciò che rappresenta Michael Jackson.
Un bacino sottile e sensuale bacia ogni mossa in modo soave e delicato tanto da non poter essere notato e da qualcuno desiderato, è seguito da due gambe finissime ma dotate di un talento che ha fatto sì che la natura si innamorasse del proprio creato, ogni volta che una gamba si muove si rimane incantati e affascinanti e nulla può distrarre.
Per non parlare di quei mocassini che nascondono quei piedi che sono la base di questo corpo perfetto. Ogni tocco al pavimento è musica.

Forse tutto questo detto da un uomo sembra strano ma non lo è.  La perfezione è perfezione da ogni punto di vista e non la si può negare.

Dopo tutta questa mia digressione mi accorsi che Michael era venuto con una domanda senza risposta ma si era trattenuto con molte di più. Lo guardai neglio occhi cercando di capire cosa gli passasse per la mente, domande. Solo domande. Non vi era traccia di rabbia o qualcosa di negativo.

"Scusa mike, mi sono perso nei miei pensieri..."

"Ho notato, ma qual'è il motivo di questa riflessione,  se posso chiedere"

"Sei tu. Da quando sono qua il mio pensiero fisso sei tu perché sono venuto qui per te. Non è niente per il quale tu debba allarmarti, anzi. Io sono qui per difenderti Michael"

"Per difendermi da cosa? E perché hai scelto di difendere proprio me?"

Belle domande...alla prima risposi semplicemente "da coloro che vogliono vederti a terra in ginocchio arreso alle loro volontà"

Mi fu un po più difficile rispondere alla seconda di domanda perché il ragionamento di Michael swmbrava in apparenza giusto. Perché lui e non un bambino che soffre? O qualcuno davero in pericolo?

Ma la risposta è semplice. La dirò più avanti però.  Per ora lascio a voi il compito di scoprirla!

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