Disastri a volontà (revisionato)


È da circa un'ora che la professoressa continua a parlare senza una pausa, sembrava così dolce e calma invece è completamente il contrario.

È stata solo quindici minuti a spiegarci il programma, mentre il restante a parlare della sua vita, figli e qualsiasi cosa la riguardi, per carità è interessante sentire la sua vita, più o meno, però non per un'ora intera ininterrottamente.

Mi guardo intorno e credo che tutta la classe condivida il mio pensiero, sono tutti sfiniti e sembra che tra un po' ci sia un collasso da parte di tutti, Mandie infatti si è accasciata con la testa sul banco come segno di arresa, mentre Alex ha un sorriso tirato con un espressione alquanto ambigua e annuisce ogni tre secondi come un isterico.

Grazie a Dio suona la campanella, tutti ci alziamo di scatto e ci dirigiamo velocemente verso l'uscita, ma i nostri sogni vengono infranti dalla voce della professoressa che dice:«Ragazzi dove andate così di fretta, dovete stare un'altra ora con me».

No, assolutamente no. Non accetto di rimanere un'altra ora con lei!!!

Cambiamo tutti espressione da serena a impanicata e alcuni decidono di ritornare ai loro banchi mentre altri compresa me fanno finta di non aver sentito e provano ad uscire fuori dalla classe, purtroppo veniamo fermati dalla professoressa che ci minaccia di farci rimanere con lei anche il pomeriggio come punizione, quindi corriamo tutti ai nostri posti.

Così inizia a parlare di nuovo ed io allora sfinita non possa far altro che annuire e pregare che quest'ora passi in fretta, ma all'improvviso una voce familiare mi salva.

:«Professoressa scusi l'interruzione, le vorrei chiedere se posso fare ora il giro della scuola con Jenna, perché mi sono ricordato  che durante le restanti ore scolastiche ho un impegno con il professore Faraize a cui non posso rimandare, naturalmente se per lei non è un problema».

La prof allora lo guarda male ma risponde:«Va bene, spero solo che non sia una scusa per saltare la mia lezione, sennò se scopro che non è vero passerai dei guai eh».

Dopo la sua affermazione faccio una smorfia per non scoppiare a ridere e credo che anche Alex si stia trattenendo guardando la sua espressione.

Sorride e le dice nel modo più serio che può :«No professoressa, non mi perderei mai una sua lezione».

Questo spara più minchiate di me e ce ne vuole.

Dopo ciò si alza e io lo seguo, ma vengo fermata da Mandie che mi prende la mano e dice :«Ti prego, portatemi con voi, ti compro il pranzo oggi pomeriggio».

La professoressa se ne accorge e con tono severo le dice:«Mandie smettila di infastidire la tua compagnia, fai silenzio e non disturbare la lezione».

Arresa mi lascia la mano ma mi sussurra con il labbiale di salvarla ed io non so se ridere o provare pena per lei.

Quindi non posso fare altro che uscire dalla classe con Alex.

Povera Mandie...

Il tempo di chiudere la porta ed allontanarci il massimo per non farci sentire ed entrambi ci guardiamo e scoppiamo a ridere.

:«Hai visto che ottima professoressa»dice trattenendo una smorfia.


Rido e gli dico:«Si tantissimo guarda , sarà di sicuro la mia prof preferita».
Risponde:«Ed è solo una piccola parte dei prof pazzi che abbiamo».

Faccio una smorfia e gli dico ridendo:«Allora stiamo messi bene, comunque volevo ringraziarti per avermi aiutato ben due volte oggi».
Sorridendo risponde:«Per quello che è successo stamattina non devi ringraziarmi qualsiasi ragazzo con un buon senso si sarebbe messo in mezzo e ti avrebbe difesa, quelli sono dei morti di figa assurdi perciò meglio se gli stai alla larga, invece riguardo a prima con la prof mi prendo tutti i meriti».

:«Grazie dell'avvertimento ma diciamo che l'avevo già capito»rispondo.

Poi gli chiedo:«Ma davvero dovevi vederti con quel prof o era una scusa?».

:«Era una scusa, ma tanto dopo lo corrompo. È un gran pervertito basta che gli porti l'anteprima di qualche rivista sconcia e farebbe tutto per te, perchè non se le può comprare per paura che la moglie lo scopra.»risponde con un ghigno.

Sorpresa dal modo in cui ha lo ha descritto scoppio a ridere.

Poi ci guardiamo senza dire nulla e mi inizio a imbarazzare, mi sta fissando troppo a lungo e mi viene spontaneo abbassare lo sguardo.

Ha degli occhi troppo belli e vorrei ammirarli di più solo che mi sentirei troppo in imbarazzo a mantenere lo sguardo con lui per troppo tempo.

:«Andiamo?»dice mentre sposta lo sguardo  e si gratta i capelli in modo un po' strano, quasi come se anche lui fisse a disagio.

Annuisco e iniziamo a camminare, ad ogni aula mi spiega i professori che vi sono presenti, i diversi corsi a cui posso iscrivermi anche se diciamo non lo ascolto molto, la sua presenza non so perché mi mette troppa agitazione e non posso fare a meno di provare a stare attenta, ovviamente fallendo miseramente.

È anche molto espressivo e sa come parlare bene, è proprio perfetto...

Arriviamo in palestra e dice:«Non credo che ti serva sapere a cosa serva una palestra, però ti devo dire solo che qui sono presenti diversi club e puoi fare diversi sport, come football e per le ragazze le cheerleader.Saresti perfetta a parere mio per farla, hai un bel fisico e sei anche molto carina».

Oddio mi sta facendo dei complimenti, ok devo stare calma e devo comportarmi normalmente.

Arrossisco e dico in modo impacciato :«Grazie dei complimenti, ma ho sempre odiato questo tipo di cose non fanno per me».

:«Io invece ho sempre adorato il football, purtroppo per un problema che ho avuto non ci posso più giocare.» dice abbassando lo sguardo.

:«Scusa se mi intrometto, ma come mai?».

:«Preferirei non parlarne.» risponde in modo distaccato e continua a camminare senza aspettarmi.

Lo sapevo rovino sempre tutto... sono una stupida.

Lo raggiungo e vorrei scusarmi per essere stata troppo invasiva solo che dopo il modo in cui mi ha guardata, mi sento troppo a disagio anche per rivolgergli la parola.

Continuiamo a stare in silenzio per qualche minuto e poi mi dice :«Scusa per prima, solo che non mi piace parlare molto dei miei affari personali».

E io rispondo:«No scusami tu per essere stata troppo ficcanaso, non era mia intenzione».

Mi sorride e mi accarezza la testa, dopo un po' si accorge di quello che ha fatto e con un espressione un po' stranita e imbarazzata dice:«Scusa mi è venuto spontaneo sei così bassa e tenera».

Lo guardo un po' male per il gesto improvviso e perché mi ha dato della bassa però gli sorrido perché comunque è stato carino.

:«Ora scusami ma devo andare a corrompere il prof prima che lo incontri  la Smith».

Rido ripensando a quello che mi ha detto prima e ribatto:«Va bene, ci si vede dopo».

Ci salutiamo e io mi dirigo alle altre lezioni, poi suona la campanella per ora di pranzo e vado  in mensa.

Prendo un panino e mi siedo nel primo tavolo libero che trovo, nonostante ora stia mangiando da sola sono già contenta di aver parlato ed essere stata un po' di tempo con un ragazzo così simpatico anche se so già che probabilmente finiremmo solo per salutarci occasionalmente e non diventeremo mai amici.

Per far passare il tempo prendo il cellulare ed inizio a giocare a dolce flirt un bellissimo otome , ma proprio nel momento del bacio con il mio amato Nathaniel, vengo interrotta( e sopratutto spaventata) da una voce squillante che mi è familiare.

:«Davvero giochi a questo tipo di giochi».

Mi giro tutta rossa come un peperone e vedo Mandie che mi guarda in modo malizioso, ma poi scoppia a ridere e dice tirandomi delle pacche sulle spalle:«Tranquilla ci gioco anche io, però Castiel è molto più figo di Nathaniel».

Offesa dall'insulto rivolto al mio povero Nathaniel le dico che Castiel non è per nulla paragonabile a lui.

E così iniziamo a litigare in modo scherzoso su chi è meglio fino a quando non iniziamo a parlare di tantissime altre cose e di come è riuscita a sfuggire alla professoressa chiudendosi in bagno e fingendo di essersi sentita male.

Vedendola più da vicino i suoi lunghi capelli biondi risaltano ancora di più, così come i suoi occhi color nocciola contornati da ciglia lunghissime e bellissime che ne risaltano l'espressione, inoltre è la prima ragazza che conosco ad essere più bassa di me ed è tenerissima.

Dopo un po'  mi coglie a sorpresa con una domanda«Cosa ne pensi di Alex, oggi ho visto che ti fissava molto e poi avete trascorso un bel po' di tempo insieme, sai è uno dei ragazzi più popolari ed ambiti di questa scuola.»sorride in modo malizioso facendomi l'occhiolino.

Deglutisco e dico:«È un bel ragazzo ed è anche molto simpatico ma...».

Vengo interrotta dalla visione in lontananza di una persona che speravo di non vedere con tutta me stessa e dopo che nota che la sto fissando, sorride in modo perfido e mi viene incontro.

Chi sarà mai questa persona che Jenna sperava di non vedere?

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