4. Sono Una Brava Medicale

"Hey raggio di sole che ti prende?"
La ragazza che era seduta di fianco a me aveva i capelli rasati da un lato e lasciati lunghi dall'altro. Erano lisci e neri come i suoi occhi. Ci trovavamo in una specie di lungo corridoio fatto di cemento con alte mura nei lati. "Niente. Pensavo" risposi. "Secondo me ultimamente tu pensi troppo tesoro." mi disse come per prendermi in giro, rialzandosi in piedi e porgendomi una mano per aiutarmi. "Sono giorni che non fai altro che pensare. Se continui così ti scoppierà la testa" e si mise a ridere. "Ti fa così ridere la cosa?" dissi guardando la ragazza che si teneva la pancia dalle risate. "No... Scusa.. È che.. hahaha... Oddio mi immagino te che ti esplode la testa. Tipo che si gonfia e.. Bum!" disse cercando di trattenere le risate. "Ma non fa ridere".
"Si lo so ma a me fa ridere." è la sua espressione tornò normale.
"Te hai dei problemi seri ".
"Allora sarà meglio che mi faccia visitare da una psicologa. Dai, la pausa è finita. Si ricomincia a correre yee." disse l'ultima frase con una voglia pari a quella di un bradipo. Cominciammo a correre fino a che non sentii il pavimento crollarmi sotto i piedi.

Mi svegliai di soprassalto. Il sole era già sorto e non vedevo nessuno che era ancora a dormire. Che ore sono? Cavolo devo aver dormito troppo. Accidenti a me. Mi alzai da terra. Fu una fatica enorme farlo di prima mattina ma riuscii comunque a tirarmi su e a stiracchiarmi le ossa. Sbadigliai un paio di volte stropicciandomi gli occhi e poi decisi di andare da Fry a chiedere se potevo dare una mano, e magari a scroccare qualcosa da mangiare. Caspita se avevo fame. Ne avevo sempre a dir la verità, ma mi trattenevo perché sapevo che li era tutto razzionato . Avrei voluto fare più in fretta ma la protuberanza sferica, denominata anche 'pancione', me lo impediva perciò con calma raggiunsi le cucine. Vi trovai Frypan indaffarato nei fornelli che stava litigando animatamente con Alby
"Ascoltami io non credo che sia necessa- Rose! Ciao, ti ho tenuto dei biscotti e un po' di caffè se vuoi fare colazione" il primo in comando mi guardò per qualche secondo
"Io sono Alby. Non abbiamo avuto ancora occasione di conoscerci. Piacere." e mi strinse la mano.
"Mi dispiace di essermi svegliata così tardi,.. ma nessuno è venuto a svegliarmi.." cercai di spiegare un po' imbarazzata.
Non volevo fare la figura della fannullona.
"Non ti preoccupare ho deciso io di lasciarti dormire un po', dopotutto è solo il tuo secondo giorno. Avrai tempo di svegliarti presto non ti preoccupare. Newt ti ha già spiegato le regole suppongo, comunque sta attenta a non fare passi falsi, a me non interessa se sei una femmina, le regole valgono per tutti. " il ragazzo salutò Frypan con un cenno, che lo squadrò malissimo, e uscì dalla stanza.
" Alby a volte è una vera testa di caspio "borbottò il cuoco tra se e se. In effetti quel ragazzo era un po' scorbutico, così decisi che non gli avrei dato problemi.
Io finii i miei biscotti e il mio caffè freddo. Poi mi offri di aiutare Fry con i suoi hamburger, ma non volle sentire storie e mi mandò a riposare. Non ero mica in punto di morte, e poi non ero neanche stanca.
Mi annoiavo tutta sola, così andai a trovare Gally che stava facendo dei lavori al casolare per ingrandirlo.
Si trovava in cima a una scala e stava fissando una trave con chiodi e martello. "Hey Gally" il ragazzo si girò di scatto "Oh RoOoOseE.. Ahh!! " con un sonora tonfo cadde a terra
"Porco caspio! La mano"
la mano del ragazzo aveva uno squarcio nel palmo
"Oddio Gally stai bene?! La tua mano sta sanguinando!" si era ferito con un chiodo. "Non è niente principessa non ti preoccupare"
"

Ti porto dai medicali e ti bendo quella ferita. Su, alzati e non fare storie" il ragazzo si alzò con un ghigno divertito in faccia
"Va bene mammina"
Ci incamminammo verso l'edificio dei medicali, e non trovando nessuno, mi presi io la briga di medicargli la ferita con tanto di disinfettante e fasciatura. "Adesso ti farà un po' male" dissi premendo il cotone col disinfettante sulla sua mano.
Il ragazzo fece una smorfia e arricciò la bocca. "Sai, saresti proprio una brava medicale. Lo dirò a Jeff se ti interessa. Magari ti farà provare con Jack per qualche giorno, che ne diresti?" l'idea di rendermi utile e avere un lavoro mi esaltava, così annuì felice.
"Ecco fatto, come nuovo. La dimetto mio gentile paziente" dissi in modo scherzoso
"Ora non darti troppe arie principessa" disse lui ridendo.
Uscì dalla stanza e ritornò al suo lavoro. Nessuno poteva stare con me perché erano tutti indaffarati. Persino Lucas stava provando a fare il costruttore con Gally. E io ero di nuovo sola. Mi sedetti sopra il lettino dell'infermeria con le gambe a penzoloni. Guardai la mia sfera e sussurai
"Hey, piccolino? Non so se riesci a sentirmi, ma se mi senti dammi un indizio o dimmi cosa fare. Ti prego. Io non so niente di bambini e.. Ho bisogno di sapere cosa fare con te." oddio adesso mi metto a parlare con la mia pancia, bella questa, pensai. In quel momento sentii un piccolo movimento provenire dal mio ventre. Stava scalciando. Non so descrivere cosa provai in quel momento. Trattenni il respiro per l'emozione, ma ricominciai subito a respirare per paura di fargli del male. Non ci potevo credere. Era li, vivo. E probabilmente sarebbe nato breve date le dimensioni della mia pancia. Mi sentivo talmente in colpa. Io non sapevo nulla di bambini, e lui o lei sarebbe stato costretto a nascere con una madre così? No non potevo permetterlo. Dovevo fare qualcosa. Il bambino era lì, vivo e vegeto, e io volevo il meglio per lui, a tutti i costi. Smise di scalciare, così cominciai ad accarezzarlo. "Te lo prometto cosino, io ti proteggerò, e sarò la mamma migliore del mondo. Vedrai." non potei fate a meno di sorridere, e una lacrima di commozione mi scese sul volto. In quel momento il ragazzo che la sera prima mi aveva procurato un sacco a pelo entrò." Rose, sei qui. Ti ho cercata ovunque. Devi venire con me da Je-.. Ma stai piangendo?" il ragazzo mi guardò perplesso.
"No no, non ti preoccupare" mi asciugai il volto con le mani e scesi dal lettino. "Andiamo da Jeff" e uscii dalla stanza
"Ook.."  mi accompagnó da lui. Lo avevo conosciuto la sera prima e ci avevo parlato un po'. Era simpatico, anche se quando parlava del suo lavoro diventava serio e parlava con un tono diverso. "Be Rose, sembri portata per questo compito. Farai pratica con Jack per qualche giorno se ti va l'idea"
"Certo che mi va" gli sorrisi e mi allontanai con Jack verso l'edificio delle cucine. Ormai era mezzogiorno e il pranzo sarebbe stato a breve.
"Di cosa ti occupi Jack?" non avevo ancora avuto una vera conversazione con quel giovane raduraio. Avrà avuto quindici anni e aveva i capelli bruni e arruffati. "Be faccio sia lo scavatore sia il medicale, ma occasionalmente.
Hei ma, cos'è quel foglio che ti spunta dalla tasca?" indicò un foglio stropicciato che si trovava nella tasca posteriore dei miei jeans.

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