11. Un Regalo Meraviglioso

Giorno 12 sulla radura.

Il Manuale aveva delle pagine bianche alla fine, così avevo iniziato ad usarlo come diario di viaggio o qualcosa del genere.
Ci avevo appuntato tutto quello che mi succedeva, di bello e di brutto. Entro la fine della giornata Gally avrebbe dovuto finire di costruirmi un piccolo casolare tutto per me, e la cosa mi esaltava, anche se sapevo che mi sarei sentita ulteriormente sola. Lucas mi aveva promesso che la notte sarebbe venuto a trovarmi, ma io ne dubitavo, dormiva così profondamente che nemmeno un terremoto sarebbe riuscito a svegliarlo, figuriamoci che si fosse svegliato da solo. Però io apprezzavo lo stesso il pensiero.
Da giorni continuavo a pensare a quello che era successo con Newt qualche sera fa, o meglio quello che non era successo. Ci eravamo parlati pochissimo solo qualche volta, e non erano stati nemmeno dei veri discorsi. Dopo che ero stata male non mi aveva più parlato e la cosa mi straziava. Finii di appuntare nel Manuale i miei pensieri e mi diressi verso le cucine per il pranzo. Stranamente stavolta non avevo fame. Impossibile pensai.

Oltre alla storia di Newt, un'altra questione mi frullava in testa: Chris. Mi aveva veramente spaventato, tanto che non dissi a nessuno quello che era successo e non lo scrissi nemmeno nel manuale per paura che lui lo scoprisse, anche se avevo un ottimo nascondiglio per il mio piccolo diario: una fessura del mio tronco d'albero esattamente del suo stesso colore.
Arrivai alle cucine in fretta e mi sedetti al tavolo con i medicali. Ora  che non avevo più Newt di fianco ero molto più silenziosa e osservavo meglio ciò che mi circondava. Per esempio in quei giorni notai che Jack, il mio "tutor", stava spesso solo a mangiare, e solo a volte si sedeva vicino a Chris che gli sussurrava delle cose all'orecchio di tanto in tanto. Avrei voluto dire al ragazzino che doveva stare alla larga da lui, ma non avrei avuto il coraggio di togliergli l'unico amico che aveva. Ogni tanto parlavo con lui, ed era simpatico, ma molto spesso preferiva stare solo. Avrei voluto essergli più vicina, ma se lui me lo impediva non avrei potuto farci molto.

Finii di mangiare il mio pollo con le patate e aiutai Fry a lavare le stoviglie. Orma era routine. Mentre finivo di lavare le ultime posate qualcuno bussò alla porta della cucina.
Toc toc toc  "Posso?" era Gally. Durante le mie lunghe chiacchierate con Frypan, che era uno con la parlantina facile, avevo scoperto che di solito Gally non era così gentile, ma da quando c'ero io era diventato molto più affabile e comprensivo. Fry diceva che avevo una buona influenza su tutti nella radura.
Io non ne sarei tanto sicura.
"Rose, se dopo mi raggiungi al casolare c'è una sorpresa per te" e mi fece l'occhiolino.
"Rose, sempre Rose. Mai nessuno che venga a fare un salutino al vecchio Fry" Frypan si finse offeso e si lasciò scappare una risata dalla faccia che aveva fatto Gally.
Giuro che Gally era il re delle facce buffe. Risi anch'io e finii il mio lavoro per poi seguire il biondo al casolare. Mi sorprese vedere Newt in un angolo con altri due radurai. Ma lui non mi degnò di uno sguardo, anzi, quando mi vide cercò qualsiasi scusa per uscire dalla stanza.
"Allora qual'e questa sorpresa?" chiesi impaziente dondolandomi sulle punte dei piedi come una bambina. Che poi ammettiamolo, io ero mentalmente una ragazzina.
"Se chiudi gli occhi te la mostro subito" mi misi i palmi delle mani sopra gli occhi e aspettai.
"Ecco ora puoi aprirli"
Davanti a me c'era una splendida chitarra di legno con le corde in metallo. Sulla fiancata erano incise a mano delle rose.
"È per te. L'ho un po' ritoccata in stile Gally" mi indicò le incisioni e soprattutto un piccolo teschietto sulla fiancata.
"Lhai incisa tu?" chiesi sbalordita prendendola in mano. Era veramente un capolavoro. "Oddio Gally è stupenda. Veramente la posso tenere? Ma come mai mi fai un regalo del genere?"
"In realtà apparteneva ad uno dei primi ragazzi arrivati sulla radura. Era un mio amico e gli piaceva suonare. Poi un giorno ha infranto le regole ed è entrato nel labirinto non tornando più. Ho pensato che visto che ti vedo annoiata molto spesso, ti sarebbe piaciuta. " mi fece un debole sorriso guardando in basso imbarazzo.
" Oh si grazie Gally è bellissima " posai la chitarra a terra è lo abbracciai stretto. Credo che non fosse abituato a tanto affetto, perché si vedeva che non sapeva come abbracciare una persona, ma a me i suoi abbracci strani mi piacevano. Pure il bambino si mise a scalciare dalla felicità. "Hey senti, anche al bimbo piace il tuo regalo" presi una delle sue mani tutta euforica e la posa sul mio ventre sferico. Ok ok, forse era una cosa che sconcertava un po' le persone, ma mi piaceva rendere partecipe le persone che mi stavano intorno di ciò che faceva il cosino. Il ragazzo arrossì è dopo due secondi la ritrasse.
"Ah.. Em.. Si. Io.. Devo andare a casetta la tua finire. Cioè. A finire la tua casetta. He he he. Sono felice che ti piaccia, fanne buon uso principessa" detto questo scappò fuori dal casolare in fretta e furia. Forse era stata una mossa troppo avventata, non c'era abituato. Feci spallucce tra me e me e presi in mano la mia chitarra nuova. Era veramente bellissima. Le incisioni erano di una precisione assoluta. Le rose in rilievo sembrava si muovessero da quanto erano reali. Pensai a quante notti era stato sveglio per fare una cosa del genere, e sorrisi al pensiero che qualcuno mi volesse talmente bene da farmi un regalo del genere. Portai la chitarra vicino al mio sacco a pelo e la posai sul muro, contemplandola ancora per un po'. Poi decisi che avrei fatto qualcosa, si, non potevo solo ammirare il mio regalo, dovevo anche sfruttarlo. Così andai al mio tronco e iniziai a imparare a suonarla. Mi venne molto naturale. Alla melodia iniziai ad aggiungergli le parole. La suonai fino a sera ininterrottamente, tanto che le dita mi dolevano.
Tra me e quella chitarra sarebbe nato un rapporto molto speciale.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top