ーKevin Doyle

𝚝𝚊𝚐: -odissea
𝚘𝚌'𝚜 𝚜𝚝𝚘𝚛𝚢: ❝𝚌𝚛𝚒𝚊𝚝𝚞𝚛𝚊 𝚍𝚎 𝚕𝚊 𝚗𝚘𝚌𝚑𝚎❞
𝚠𝚘𝚛𝚍𝚜: 5112

❝𝖲𝖺𝗂 𝖼𝗈𝗌𝖺 𝖿𝖺𝖼𝖼𝗂𝗈, 𝗊𝗎𝖺𝗇𝖽𝗈 𝗆𝗂 𝗆𝖺𝗇𝖼𝖺? 𝖦𝗎𝖺𝗋𝖽𝗈 𝗂𝗅 𝖼𝗂𝖾𝗅𝗈 𝗇𝗈𝗍𝗍𝗎𝗋𝗇𝗈 𝖾 𝗅𝖺 𝖼𝖾𝗋𝖼𝗈❞

╭┈┈┈┈ ⿻┆𝑹𝑼𝑶𝑳𝑶
╰┈➛ 。 。 。 𝔠𝔞𝔠𝔠𝔦𝔞𝔱𝔬𝔯𝔢 𝔡𝔦 𝔰𝔬𝔳𝔯𝔞𝔫𝔫𝔞𝔱𝔲𝔯𝔞𝔩𝔢

» Here we are, 𝔡𝔬𝔫′𝔱 𝔱𝔲𝔯𝔫 𝔞𝔴𝔞𝔶 now
We are the 𝔴𝔞𝔯𝔯𝔦𝔬𝔯𝔰 that built this town «

Il ragazzo afferrò la spada di legno e la cacciò dalla faretra ragazzo non riusciva a fargli niente.
«Se vuoi uccidere i demoni dovrai essere più veloce» lo rimproverò il padre.
Kevin stava iniziando ad essere stanco: aveva provato a colpirlo una quindicina di volta senza mai neanche sfiorarlo.
Kevin rialzò l'arma e si preparò ad attaccare: stavolta avrebbe messo in ballo una finta.
Simulò di mirare alle costole ma, all'ultimo, cambiò direzione, toccando la gamba del padre con la spada di legno.

Il lavoro di Kevin è quello del cacciatore del sovrannaturale. Compito complicato e difficile da portare avanti, è una specie di tradizione della sua stirpe.
Inizialmente trovava tutto ciò fantastico ma, andando avanti, non gli piaceva più. Ha pure provato ad abbandonare il lavoro da cacciatore per cimentarsi in medicina, ma dopo un po' di è ritrovato a vestire i panni da cacciatore di demoni.
Da qualche un po' di tempo va in giro per il mondo ad uccidere demoni accompagnato da sua figlia Ailish.

╭┈┈┈┈ ⿻┆𝑵𝑶𝑴𝑬
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» Where is a 𝔡𝔢𝔰𝔦𝔯𝔢
There is gonna be a 𝔣𝔩𝔞𝔪𝔢.
Where there is a 𝔣𝔩𝔞𝔪𝔢
Someone's bound to get 𝔟𝔲𝔯𝔫𝔢𝔡
But just because it 𝔟𝔲𝔯𝔫𝔰
Doesn't 𝔪𝔢𝔞𝔫 you're gonna 𝔡𝔦𝔢 «

Kevin sbatte la porta di camera sua mentre le lacrime gli rigavano le guance.
Era stanco, stanco, stanco. Stanco dei suoi compagni di classe. Stanco del suo nome. Stanco di un motivo tanto superfluo per prenderlo in giro.
Si passò una mano tra i capelli mentre con l'altra si asciugava le lacrime.
La porta si aprì lentamente e il bambino si girò. Sua madre era sull'uscio. Quando notò il figlio piangere, gli corse in contro ad abbracciarlo e lui glielo lasciò fare, alla fine ne aveva bisogno.
«Perché piangi?» chiese la donna. Una chiocca di capelli grigi le cadde sugli occhi, ma lei non la spostò.
Kevin guardò il pavimento per un po', pero alzare il viso e guardare la donna.
«Perché mi avete chiamato così?» domandò.
La madre era stupita. Perché suo figlio le aveva posto quella domanda?
«Perché è un nome bellissimo, tesoro».
«NON E' VERO! ─ urlò il bambino ─ E' UN NOME ORRENDO E CATTIVO!»
La donna sbatte gli occhi.
«Chi te l'ha detto?» chiese con estrema calma. Kevin si calmò, forse come riflesso per il comportamento della madre.
«Alcuni bambini...».
«Quei bambini non sanno niente. Il tuo nome è bellissimo. Porti uno dei nomi col più bel significato di tutti». Fece una pausa, forse per pensare bene a cosa dire.
Si chinò per arrivare all'altezza del figlio.
«Se anche fosse stato brutto o con un cattivo significato, non avrebbe determinato te».

Kevin è un nome di origine celtica che ha più significati: il primo fa derivare il nome da una parola celtica, Gwen, che significa "bianco", "puro"; il secondo divide il nome in due parti, la prima è caohm, che vuol dire "grazioso" la seconda è un suffisso diminutivo, quindi il nome significa "bambino grazioso"; il terzo significato si divide nuovamente in due, la prima parte deriva dall'irlandese coém e vuol dire "bello", "nobile", mentre la seconda, gein, significa "nascita", di conseguenza il nome vuol dire "di nobile nascita".
Kevin non ha mai pensato di essere puro. Certo, di sicuro non era cattivo, ma "puro" era un termine che dopo gli otto anni non avrebbe più usato per descriversi. Con "bambino prezioso" non proviamoci neanche, Kevin era sempre stato una peste, mai visto nome più diverso dal suo portatore. "Di nobile nascita", invece, può avere senso; Kevin discende da un eroe celtico vissuto secoli fa per cui fa il lavoro che fa. Potrei iniziare a dilungarmi su questo eroe, ma preferisco farlo dopo.
Penso abbiate notato che questo nome abbia la stessa origine dell'eroe da cui la sua famiglia discende; beh, non è un caso. I suoi genitori avevano già scelto che i loro figli avrebbero avuto tutti un nome di origine celtica, gallese o irlandese. E così fu pure con Kevin.
Il nome fu scelto quasi per caso, dopo attente ricerche su libri di nomi. Ogni volta che Kyra (ⁱᵒ ˢᵒⁿᵒ ᵏⁱʳᵃ) o Gareth trovavano un nome che piacesse a lxi lo mostravano subito all'altrx, chiedendo se piacesse anche a lxi. Se la risposta era negativa, continuavano a cercare, se era positiva, si cercava un altro nome e poi si decideva quale di quelli scelti sarebbe diventato il nome del loro secondogenito.
Il nome Kevin se la dovette vedere brutta con Sloan, ma alla fine prevalse il primo.
Kyra aveva sempre raccontato a Kevin della decisione di scegliere il suo attuale nome come una sottospecie di battaglia.

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» And just because I 𝔣𝔦𝔤𝔥𝔱
Don't mean that
I never 𝔩𝔢𝔞𝔯𝔫𝔢𝔡 how to 𝔩𝔬𝔳𝔢 «

Kevin era nel suo letto. La madre vicino a lui gli stava raccontando delle avventure di Beowulf, il padre della loro stirpe.
«Mamma, se Beowulf era stato così importante, perché noi non lo siamo?» non lo disse con cattiveria o avidità, lo disse con quel tono che solo i bambini hanno.
La donna lo guardò e gli accarezzò i capelli.
«Nessuno ci crede più, tesoro. Non possiamo andare in giro a vantarci di discendere da un eroe celtico se molti pensano che non sia esistito. E' come vantarsi di discendere da Omero».
Il bambino guardò il soffitto.
«E perché nessuno ci crede?».
Kyra si alzò dalla sedia e mise bene le coperte sul figlio.
«La gente cambia. Buonanotte» si piegò sul bambino e gli diede un bacio sulla fronte.
Kevin si girò per mettersi comodo. Divideva il letto con Lennox, suo fratello minore, mentre Reanna, sua sorella maggiore, dormiva con Fiona in un'altra camera.
Ripensò alle parole della madre: la gente cambia. Cosa voleva dire?

Doyle è un cognome di cui le radici provengono dal sud-est dell'Irlanda, probabilmente nelle contee di Carlow, Wexford e Wicklow. Deriva dall'irlandese (ma va?) Dhubh-ghall, straniero oscuro, probabilmente un riferimento ai vichinghi. Un cognome molto bello, si. Comunque, ciò portò alla convinzione che Doyle sia un cognome che ebbe origine con alcuni dei coloni in Irlanda, più di un millennio fa.
A Kevin il proprio cognome è indifferente, non lo ama e non lo odia. In poche parole, quando era piccolo tendeva a preferire quest'ultimo al proprio nome, in quanto Kevin era preso in giro proprio per questo.
Ma ora parliamo della sua discendenza: Kevin è un diretto discendente dell'eroe celtico Beowulf che, secondo le leggende, Beowulf partecipò ad una battaglia al servizio del re Hrothgar di Selenia.
Una delle imprese più eroiche di questo personaggio era stata sicuramente quella contro Grendel, uno juton. La leggenda narra che questo mostro, per dodici anni, divorasse tutti coloro che erano presenti nella grande sala del regno di Heorot. Il re Hrothgar, stanco degli attacchi del gigante, chiese aiuto a Beowulf che arrivò subito da lui, aspettandosi in cambio una grande ricompensa.
Grendel si presentò nuovamente nella sala grande , dove attaccò e uccise uno dei compagni dell'eroe. Lui, pieno di rabbia, attaccò il gigante e gli staccò un braccio, Grendel volò verso la tana di sua madre dove morì, scatenando l'ira della strega. La donna attaccò il castello di Hrothgar e uccise una guardia e Beowulf ripartì per uccidere la strega. Una volta uccisa, si portò dietro la testa di Grendel.

Dopo questi avvenimenti, Beowulf divenne re di Gauta e la governò in modo armonioso fino a quando un drago non l'attaccò. L'eroe, ormai in procinto di morte, si fece accompagnare dal suo fedele guerriero Wiglaf, con cui uccise il drago. Anche lui stesso venne ferito a morte.

Le sue vicende sono raccolte in un libro che porta il suo nome, risalente al V secolo, anche se, probabilmente, le storie sono molto più antichi.

╭┈┈┈┈ ⿻┆𝑬𝑻𝑨'
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» It was a 𝔟𝔦𝔤 𝔟𝔦𝔤 world,
but we thought we were 𝔟𝔦𝔤𝔤𝔢𝔯
pushing each other to the 𝔩𝔦𝔪𝔦𝔱𝔰,
we were learning 𝔮𝔲𝔦𝔠𝔨𝔢𝔯 «

Kevin guardò la torta con le candele accese. Era il suo compleanno e sua moglie gli aveva fatto (aiutata da Ailish) una torta per festeggiarlo.
«Ailish, vai a spegnere la luce» disse la donna.
La bambina corse verso l'interruttore della luce e lo spense.
Lei e la madre cantarono "Tanti Auguri" a l'uomo. Quando smisero, lui spense le candeline.
Ailish gli si avvicinò e si arrampicò sulla sua gamba, per poi sedersi sopra.
«Papà, hai espresso un desiderio?» chiese, innocente.
«Ma certo, tesoro. Ma deve rimanere un segreto» e si porto l'indice alle labbra. La bambina rise.
In realtà no, non aveva espresso nessun desiderio, non ne aveva bisogno, aveva tutto ciò che voleva.

Kevin è nato alle venti e venticinque del primo giugno del 1972 a Brest (Bretagna) ed ha quarantotto anni.
E' un tipo ironico e dolce, capace di sembrare un eterno ventenne, peccato che non lo sia e, anzi, fa tesoro dei suo sbagli. La sua frase preferita è, probabilmente, "l'esperienza è il nome che si da ai propri errori".
Fin da piccolo ha mostrato la sua ironia, che spesso lo faceva finire nei guai, mostrandolo agli occhi dei professori più seri fin troppo immaturo.
La serietà non è farina del suo sacco, e questo l'hanno notato in molti. Spesso si collegava la sua voglia di scherzare all'immaturità e, pertanto, a poca responsabilità, cosa assolutamente non vera.
In quanto nato il primo giugno è del segno dei Gemelli. Chi appartiene a questo segno tende ad essere irrequieto, troppo curioso e impaziente di sapere cose nuove.
Ragiona molto rapidamente ed è in grado di fare più cose rispetto a quelle che stanno pensando. Ama tutto ciò che prevede l'utilizzo dell'intelligenza e ha un'ottima dialettica. Ama la pace e l'aria fresca.
Tende ad essere suscettibile e facilmente irritabile, ma non rancoroso e permaloso. Sa adattarsi a luoghi e persone senza problemi. La sua grande intelligenza viene bilanciata dalla presunzione che li contraddistingue.
Quelli dei Gemelli è praticamente il segno di Kevin, in quanto si ritrova nella maggior parte dei suoi aggettivi.
Ha come ascendente il sagittario. Ciò gli dona simpatia e vivacità. Odia la monotonia, e le abitudini. Tende a lasciare tutti di stucco con i suoi atteggiamenti. Ama muoversi, e conoscere posti nuovi, motivo per cui non può stare fermo. Si può dire che molte cose combacino. Il suo lavoro, in ogni caso, non gli permette di rimanere fermo. In quanto cacciatore di demoni deve sempre andare in giro ad ammazzare questi esseri. C'è da dire che la monotonia non gli darebbe fastidio: preferirebbe stare fermo sul divano a guardare un film in compagnia di sua figlia e non pensare ai mostri da uccidere.
Visto che qui vogliamo essere persone con la mentalità aperta, introdurremo anche l'oroscopo cinese che, per chi non lo sapesse, si basta principalmente sull'anno di nascita.
Kevin, in quanto nato tra il quindici febbraio 1972 e il due febbraio del 1973, lui appartiene dal segno del topo d'acqua.
Le persone nate sotto il segno del topo sono argute, gentili, versatili e piene di risorse. Sono intuitivi e reattivi e si adattano a qualunque situazione. I topo soni acuti osservatori e sono ricchi di immaginazione. Preferiscono vivere una cosa sulla propria pelle piuttosto che farsela raccontare. I topi non sono adatti a fare i leader in quanto peccano di leadership e coraggio. Nonostante la loro intelligenza sono chiusi di mentalità.
Kevin non si ritrova bene in questo segno: certo, è gentile e capace di adattarsi alle situazioni, ma non è per niente chiuso di mente e fifone, anzi, l'esatto opposto. In più, per quanto da bambino volesse vivere molte avventure, ora non più.

╭┈┈┈┈ ⿻┆𝑨𝑺𝑷𝑬𝑻𝑻𝑶
╰┈➛ 。 。 。 𝔩𝔦𝔫𝔡𝔢𝔫 𝔞𝔰𝔥𝔟𝔶

» Sometime the only 𝔭𝔞𝔶𝔬𝔣𝔣 for having any faith
is when it′s tested 𝔞𝔤𝔞𝔦𝔫 𝔞𝔫𝔡 𝔞𝔤𝔞𝔦𝔫 𝔢𝔳𝔢𝔯𝔶𝔡𝔞𝔶
I'm still comparing your 𝔭𝔞𝔰𝔱 to my 𝔣𝔲𝔱𝔲𝔯𝔢
It might be your 𝔴𝔬𝔲𝔫𝔡 but they′re my 𝔰𝔲𝔱𝔲𝔯𝔢𝔰 «

Kevin si guardò allo specchio.
I capelli disordinati gli ricadevano sulla fronte, mentre le piccole gocce di sudore gli bagnavano le meningi.
Poco più in là, sua figlia Ailish si stava spogliando per entrare nella doccia.
Notò la cicatrice, le rughe donatogli dall'età e il naso lucido, dovuto alla pioggia.
Poi abbassò lo sguardo e vide le sue mani rugose per via del lavoro che faceva e si chiese quando avrebbe messo di essere un cacciatore.

Kevin è un uomo di quarantotto anni alto, e robusto, qualità molto utili per il lavoro che fa (che non starò a ripetere perché l'ho detto fin troppe volte) e molto utili nella vita in generale, visto che riesce senza problemi ad arrivare ai mobili più alti (maestro, insegnami!).
Stanza di un armadio a parte, Kevin vanta di chiari occhi verde spento, come una palude e capelli biondo cenere, decorati da strisce grigie. Da giovane (non che ora sia vecchio, eh) la sua chioma era fluente e dorata, ma se l'è dovuta tagliare per via del suo lavoro.
Ha un viso allungato e un mento rotondo, mentre il naso è corto e leggermente a patata; il tutto riesce, stranamente, a stare molto bene sul suo volto chiaro, solcato dalle rughe e dalla profonda cicatrice che si trova orizzontalmente sulla guancia sinistra (piccolo regalo di un demone).
Non c'era nessun contrasto nel suo viso, ma ciò lo dotava comunque di un regale portamento, cosa comune, nella sua famiglia.
Non ditegli che sembra vecchio, ne va della vita delle vostre orecchie. E voi tenete alle vostre orecchie, vero?

╭┈┈┈┈ ⿻┆𝑪𝑨𝑹𝑨𝑻𝑻𝑬𝑹𝑬
╰┈➛ 。 。 。 𝔠𝔬𝔫𝔰𝔬𝔩𝔢, 𝔢𝔰𝔣𝔧-𝔞

» We are the 𝔴𝔞𝔯𝔯𝔦𝔬𝔯𝔰, who learned to love the 𝔭𝔞𝔦𝔫
We come from 𝔡𝔦𝔣𝔣𝔢𝔯𝔢𝔫𝔱 𝔭𝔩𝔞𝔠𝔢𝔰 but have the 𝔰𝔞𝔪𝔢 𝔫𝔞𝔪𝔢
′Cause we were born for 𝔱𝔥𝔦𝔰 «

Kevin guardò l'oggetto che aveva in mano come se si fosse ritrovato qualche cimelio di famiglia importante.
Se le cose fossero andate come dovevano, sarebbe andato nella storia della scuola.
Sospirò e strinse la pallina nella mano, per poi lanciarla sulla cattedra.
Tutti lo guardarono curiosi e dubbiosi.
"Aspettate e vedrete" pensò Kevin, che già si gustava il momento con un sorriso.
Quando entrò la professoressa, non notò la pallina, fin troppo piccola, e, seguendo quello che per lei era normale routine, mise la cartella sulla cattedra, proprio dove era posizionato l'arnese. Subito da esso esplosero mille coriandoli e polveri colorate.
La professoressa cercava di capire da dove provenissero, mentre quelli nelle prime file si proteggevano e alcuni ridevano.

Kevin, da giovane, era dotato di un carisma eccezionale e di una voglia di fare scherzi fuori dal comune, accompagnata spesso da un sarcasmo e un'ironia senza pari. In poche parole, era uno di quelle persone che nei libri, tra personaggi, è sempre il friendzonato di turno, ma tra i fan è il più amato (questa cosa l'ho già sentita-). Nonostante questo, è sempre stato molto empatico, finendo per assorbire le emozioni degli altri come se fosse una spugna, anche se era il primo a fare ironia, quando capiva che si potesse fare. Ora tutto ciò è andato a "raffreddarsi" per via di tutto ciò che gli è accaduto, anche se continua ad essere un tipo che fa commenti ironici e sarcastici.
Non si tira indietro di fronte al pericolo, soprattutto se ne va di mezzo la vita di qualcuno, in particolare se quel qualcuno è sua figlia, persona a cui tiene di più al mondo.
Se ti chiede scusa allora ti vuole bene davvero, visto che è un tipo particolarmente orgoglioso e testardo. E' capace di cucinare la pasta, confondersi e mettere lo zucchero e continuare, non solo a non dire che è dolce, ma è capace pure di mangiarsi tutta la porzione.
E' intelligente e con sua figlia crea ottime strategie per uccidere i demoni senza rovinare troppo il posto in cui si trovano (questo particolare non va sempre a buon fine), questo spesso gli costa di avere la testa tra le nuvole in molte situazioni (tranne se sta combattendo o se parla con qualcuno di qualcosa di importante). Tende anche a creare piani sul momento (in caso quello ideato non funzioni, cosa rara), riferendoli alla figlia tramite il codice morse o una lingua dei segni da loro inventata.

Potrebbe passare per altruista ma non lo è, o almeno non molto. Dovete sapere che Kevin è quel tipi di persona che si sentirebbe in colpa se lasciasse qualcuno nei guai, ma che penserebbe a salvare prima qualcuno da lui amato che tutti, salvo poi sentirsi in colpa per la morte di questo sconosciuto. Col tempo ha imparato a non rimanerci troppo male se muore qualcuno. Cosa che potrebbe essere vista come brutta, ma col suo lavoro non può salvare sempre tutti.
Nonostante la sua infantile voglia di scherzare, nei momenti seri diventa di ghiaccio, sorprendendo chi non lo conosce da tempo e sembrando un'altra persona. E' conscio dei propri pregi e difetti, soprattutto se fisici, evitando di credere di essere più capace o meno capace di quanto effettivamente sia.

Non è per nulla permaloso, ma si arrabbia molto se gli toccano la figlia, anche se lei preferirebbe (per non dire che si arrabbia a sua volta) che il padre la smettesse di comportarsi così nei suoi confronti.

E' molto difficile che menta, ma nelle situazioni di pericolo cerca sempre si essere positivo, in modo da risollevare il morale alle persone in pericolo o ferite.

Ha ottime capacità oratorie e di leadership: solitamente sa convincere molto bene le persone, usando i termini migliori per la situazione e sa dare gli ordini migliori, anche se, avendo solo la figlia con cui parlare, questa cosa non si nota molto.

E' un tipo molto aperto e solare, favorendo l'adattamento ai vari luoghi nuovi in cui si trova.

Non è un tipo particolarmente ordinato, ma ci prova ma non lasciare in disordine o sporco.

Per via del suo lavoro non è assolutamente il tipo che si fa prendere dall'ansia e dal panico e, in ogni caso, ha imparato a controllarli senza problemi. Non è molto calmo, anzi. D i solito si emoziona per poco, soprattutto per cose belle.

Non è un tipo curioso, fa le cose che gli interessano molto o che gli piacciono, ma mai che gli trasmettono solo un po' di curiosità; solitamente chiede e basta.

Sa accettare i pensieri altrui, purché non vadano contro i suoi principi (rispettare gli altri, non deriderli per nessun motivo, ecc...), a quel punto è capace di creare un dibattito e cercare di far ragionare il tipo che ha davanti.

E' un tipo preciso, raramente non porta a termine entro la scadenza qualcosa, soprattutto se si parla del suo lavoro, in quanto vuole terminarlo sempre presto.

╭┈┈┈┈ ⿻┆𝑩𝑨𝑪𝑲𝑺𝑻𝑶𝑹𝒀
╰┈➛ 。 。 。 𝔰𝔬𝔤𝔫𝔦 𝔦𝔫𝔣𝔯𝔞𝔫𝔱𝔦

» I'd rather be anywhere, anywhere 𝔟𝔲𝔱 𝔥𝔢𝔯𝔢
I'd rather be 𝔞𝔫𝔶𝔴𝔥𝔢𝔯𝔢, anywhere but here
I close my eyes and see a crowd of a 𝔱𝔥𝔬𝔲𝔰𝔞𝔫𝔡 𝔱𝔢𝔞𝔯𝔰
I pray to God I didn't waste all my 𝔤𝔬𝔬𝔡 𝔶𝔢𝔞𝔯𝔰 «

Era lì. Davanti a quella bara marrone che stava piano piano scendendo sottoterra.
Sopra di essa c'era un mazzo di fiori bianchi e rossi. I suoi colori preferiti...
Non era un pensiero che faceva spesso, ma si ritrovò a pensare a dove fosse ora la donna, il cui corpo ora si trovava dentro la bara.
La figlia si trovava vicino a lui, con lo sguardo fisso sul legno.
Non poteva tenerla lontana dal suo lavoro, non più.

Ma avrebbe fatto di tutto per proteggerla.

E quella era una promessa.

Come già detto in precedenza, Kevin Doyle nacque a Brest da una famiglia di cacciatori del sovrannaturale. Era stato allenato fin dagli otto anni per sopravvivere alle creature sovrannaturali, venendo a conoscenza di punti deboli, punti di forza, quali fossero le armi migliori per i diversi mostri e le tecniche migliori per non morire per mancanza d'aria o energia mentre correva o combatteva. Il suo allenamento era iniziato con le spade di legno per poi passare a quelle d'acciaio e a quelle specializzate per ammazzare le creature; infine si allenò con pistole, filastrocche magiche e pozioni. L'allenamento era molto duro perché quello del cacciatore di sovrannaturale (aMmAzZaDeMoNi) è sempre stato un lavoro con un'alta percentuale di morte. All'inizio non nasconde che gli piaceva allenarsi e mettersi in gioco, ma poi no. Non dopo quell'avvenimento.
Era martedì nove maggio 1985. Quella data risuona ancora nelle sue orecchie. Aveva tredici anni, allora, e i suoi avevano deciso di portarselo nuovamente in missione, insieme a sua sorella maggiore Reanna. Era emozionato, c'è poco da dire. Era raro che i suoi lo portassero con loro, e ogni volta gli sembrava sempre la prima.
«Ti devi calmare, Kev,» gli disse sua sorella «non vorrai mica attirare qualche creatura, no?». Parlò  in modo scherzoso, come se non stessero davvero andando a caccia di mostri maligni che gli volevano ammazzare.
Reanna era una persona vivace e allegra; sotto questo punto di vista era molto simile al fratello minore, ma era enormemente più matura. Ma forse questo aveva a che fare col fatto che avesse due anni in più di lui, quindi quindici. Trovava sempre il modo per scherzare, sempre con la battuta pronta e con una mania di eroismo fuori dal comune. Kevin aspirava a diventare come lei.
Reanna aveva dei lunghi capelli bruni, spesso raccolti in una lunga treccia che si poggiava delicatamente sulla spalla, costantemente in disordine. La pelle chiara quel giorno era solcata da diverse ferita superficiali e sulla guancia destra c'era un cerotto, che sembrava servire solo per rendere la ragazza ancora più bella di quanto già non fosse, visto il suo portamento regale e i suoi chiari occhi verde palude, gli stessi di Kevin, ma che su dice sembravano gemme preziose. Aveva un fisico snello ed elastico, capace di spaccate laterali, frontali, verticali e altro.

«Scusa, ma sono molto eccitato!» rispose il bambino, inclinando leggermente la testa verso la sorella. Lei gli poggiò una mano tra i capelli, accarezzandolo. «Lo so, anch'io sono emozionata. non vedo l'ora di farti vedere cosa so fare» lo disse in modo calmo, quasi materno, avrebbe osato dire Kevin.

La madre fece cenno loro di tacere. Si stavano avvicinando alla creatura.

Si appostarono dietro un muro, il padre aveva la testa fuori, per controllare la situazione.

Tra di loro c'era un tetro silenzio.

L'uomo fece cenno alla moglie e alla figlia di muoversi, e la donna si assicurò che il figlio rimanesse lì, al sicuro.

Kevin non poteva partecipare direttamente ai combattimenti, a detta dei suoi genitori non era ancora pronto e abbastanza allenato. Così rimaneva a vedere.

Ma chi voglio prendere, ovvio che non stava fermo. Non ditemi che ci avevate creduto? Lui fermo? Pfffff. No, in qualche modo dava una mano, che fosse con un'iNnOcUa bomba, granata o un pugnale volante. Non poteva starsene lì con le mani in mano. E quel giorno non fu da meno

I tre si erano già messi al lavoro, provando ad uccidere o ferire il mostro. Il tredicenne aspettava il momento migliore per aiutarli in qualche modo. Ma notò in fretta che c'era qualcosa che non andava, la creatura era troppo forte. Kyra e Gareth stavano arretrando, ma Reanna no, lei continuava a menare fendenti, sperando di colpirlo. 

Per la prima volta, Kevin ebbe paura per lei.

Un'altra grande cosa che il ragazzo ammirava della sorella, era il suo coraggio, ma in quel momento avrebbe voluto che lei scappasse.

Poi accadde. Il mostro colpì Reanna allo stomaco, facendola cadere a terra. Sentì appena l'urlo che cacciò suo padre. Era diventato tutto opaco e silenzioso. Ormai , per lui, esisteva solo il corpo della sorella, accasciato per terra, che pian piano si stava macchiando di un liquido denso rosso: il sangue. E non ci vide più.

Sfoderò la spada e corse verso a creatura, stranamente, molto silenziosamente. Il suo colpò fu fulmineo, ma non mortale.  Il mostrò urlò, ma Kevin non cambiò la sua neutra espressione.

Prese i coltelli e li lanciò. Dei tre, due colpirono la creatura, che urlò ancora di più. Il biondo avrebbe voluto  picchiarlo fino a vedere il suo sangue macchiare il terreno, ma, sebbene fosse imbestialito, non era stupido, e decise di infilzarlo con la sua spada.

Si poteva dire che avesse fatto un figurone, ma a lui non sarebbe potuto importare di meno. 

Si avvicinò alla sorella, incosciente, e cercò di tamponarle la ferita. Ma era già inutile. Le lacrime iniziarono a scorrergli lungo le guance, i genitori si avvicinarono ai due, cercando di aiutare il figlio. Il padre, timoroso, poggiò la testa sul petto della figlia, e quello che sentì lo fece provare un'intensa emozione.

Niente. Non aveva sentito niente. 

Quando alzò lo sguardo, né alla moglie, né al figlio servirono parole per capire a che conclusione era arrivato. Il pianto di Kevin si fece più rumoroso.

Quel giorno decise che la vita da cacciatore del sovrannaturale non faceva per lui. Non perché lui poteva morire, ma perché gli altri potevano farlo e non voleva vedere la scena, o sentire i loro corpi caldi raffreddarsi pian piano.

Iniziò a concentrarsi di più sullo studio, mirando a diventare medico. Probabilmente questo dipende proprio dalla morte di Reanna. Se qualcuno di loro avesse saputo di più sul pronto soccorso, magari lei sarebbe ancora viva.

I genitori accettarono la sua decisione (non che lui avesse lasciato loro tanta scelta, eh).

Uscì dalle superiori con uno dei punteggi migliori, arrivando senza problemi in una delle migliori università per i medici. Quel periodo fu pieno di studi e i soldi che otteneva con il lavoro part-time (mEc) non erano abbastanza, così i suoi gli mandavano dei soldi dalla Francia o altri stati in cui stavano, mentre lui era rimasto in Irlanda.

Dopo la laurea e l'aver ottenuto il titolo di medico, Kevin conobbe, a ventinove anni, Achall O'Connor, con cui ebbe da subito un buon rapporto, che portò loro a sposarsi nel 2003 e, nel 2004, ebbero una figlia: Ailish.

Achall era a conoscenza dell'infanzia di Kevin e appoggiò il suo piano di nascondere a loro figlia la sua discendenza. Ma lei lo venne inevitabilmente a sapere, dopo aver scoperto che, inseguito ad una ricerca, un suo compagno di classe era in realtà un mostro. 

Nonostante l'inesperienza, lei utilizzò un piede di porco contro il mostro, cercando di sconfiggerlo, ma si ritrovò presto in pericolo.
Fortunatamente, un amico dei coniugi Doyle vide la scena e chiamò subito i due.

Kevin, venuto a sapere del pericolo che stava correndo la figlia, chiamò la moglie che lo accompagnò, affiancandolo durante la lotta. 

Sappiate che Achall non mai avuto un vero allenamento, ma solo tecniche basi che il marito le aveva insegnato, perché non si sa mai. Per quanto riuscì a salvare la figlia, ciò non bastò per salvarsi la vita.

Kevin, che intanto era stato buttato dall'altra parte del posto, si ritrovò a vedere come la moglie veniva uccisa, rivivendo anche la morte di Reanna. Arrabbiato a bestia, ferì il mostro, che scappò via.
In seguito, sia Kevin che Ailish decisero di far passare l'omicidio come un incidente casalingo e che la ragazza si sarebbe dovuta allenare per diventare una cacciatrice del sovrannaturale. Così, sebbene di malincuore, ma campendo che era la scelta migliore, Kevin si ritrova nelle vesti di cacciatore andando avanti e indietro per il mondo ad uccidere i mostri, partendo da quello che aveva ucciso Achall.

╭┈┈┈┈ ⿻┆𝑪𝑼𝑹𝑰𝑶𝑺𝑰𝑻𝑨'
╰┈➛ 。 。 。 𝔨𝔢𝔳𝔦𝔫 𝔦𝔫 𝔭𝔦𝔩𝔩𝔰!

» Tell'em turn it up till they 𝔠𝔞𝔫'𝔱 𝔫𝔬 𝔪𝔬𝔯𝔢
Let's get this thing shakin' like a 𝔡𝔦𝔰𝔠𝔬 𝔟𝔞𝔩𝔩
This is your last warning, a 𝔠𝔬𝔲𝔯𝔱𝔢𝔰𝔶 𝔠𝔞𝔩𝔩 «

C'erano tante cose che sorprendevano Achall O'Connor, soprattutto se quelle cose riguardavano suo marito.
Quella cosa in particolare non se la sarebbe ami aspettata.
Seriamente, come poteva anche solo immaginare che suo Kevin Doyle, ex cacciatore del sovrannaturale, avesse il terrore dei serpenti?

➛𝑺𝒆𝒓𝒑𝒆𝒏𝒕𝒊: strano ma vero, Kevin ha una paura pazzesca per i serpenti, velenosi o meno. Questa fobia è dovuta al fatto che da piccolo fu morso da un cobra, finendo d'urgenza all'ospedale. E tra dolore, ospedale e intervento, la fobia per questi rettili crebbe fino a diventare un'effettiva fobia.

➛𝑷𝒖𝒏𝒕𝒊 𝒅𝒊 𝒇𝒐𝒓𝒛𝒂: robustezza (è praticamente un armadio), velocità (il suo massimo è 17km/h), resistenza, intelligenza, strategia, conoscenza del codice morse e lingua dei segni, carisma, ironia, coraggio, ottimismo, capacità di leadership, non si fa prendere dal panico e dall'ansia.

➛𝑷𝒖𝒏𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒃𝒐𝒍𝒊: orgoglio, iper-empatia (assorbire le emozione come una spugna e stare male), scarsa capacità di ideare un piano sul momento, lunatico (anche se poco), pessime capacità di mentire, poca agilità, ira.

➛𝑰𝒏𝒅𝒖𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊: preferisce abiti di colori scuri, soprattutto se neri o marroni, ma apprezza anche capi di abbigliamento beige e bianchi.

➛𝑨𝒓𝒎𝒊: la sua attrezzatura consiste in una spada, due pugnali, cinque coltelli da lancio, bomba e pozioni. Ovviamente, tutte cose adatte solo ed esclusivamente per ammazzare i demoni.

➛𝑪𝒊𝒃𝒐 𝒑𝒓𝒆𝒇𝒆𝒓𝒊𝒕𝒐: va pazzo per la lasagna e la carbonara, probabilmente perché da piccolo erano cibo per festeggiare qualcosa e quindi erano anche accompagnati da una dose di allegria. Subito dopo viene il tacos. Preferisce i cibi salati a quelli dolci, insomma.

➛𝑰𝒏𝒕𝒐𝒍𝒍𝒆𝒓𝒂𝒏𝒛𝒂: è intollerante al lattosio e alle teste di cazzo.

Dalla regia mi dicono che qua ci dovevano andare le intolleranze e allergie alimentari ma fa niente.

➛𝑨𝒊𝒍𝒊𝒔𝒉: per quanto strano, lui e sua figlia vanno molto d'accordo. Sebbene non è raro che battibecchino, entrambi farebbero di tutto per salvare il culo all'altro. Senza contare che quando si parla di strategie e attacchi, loro sanno essere molto coordinati.

➛𝑭𝒓𝒂𝒔𝒆: "Che lavoro fai?" "Il cacciatore di demoni" "Ma non esistono" "Ne hai mai visto uno?" "No..." "Allora ringraziami".

╭┈┈┈┈ ⿻┆𝑹𝑨𝑷𝑷𝑶𝑹𝑻𝑰 𝑪𝑶𝑵 𝑰𝑳 𝑺𝑶𝑽𝑹𝑨𝑵𝑵𝑨𝑻𝑼𝑹𝑨𝑳𝑬
╰┈➛ 。 。 。 𝔯𝔦𝔪𝔞𝔯𝔯𝔢𝔱𝔢 𝔡𝔦 𝔰𝔱𝔲𝔠𝔠𝔬

» A 𝔱𝔥𝔬𝔲𝔰𝔞𝔫𝔡 𝔫𝔦𝔤𝔥𝔱𝔰 have passed
Change doesn't happen 𝔬𝔳𝔢𝔯𝔫𝔦𝔤𝔥𝔱
Not visible at 𝔣𝔦𝔯𝔰𝔱
It′s important to 𝔥𝔬𝔩𝔡 𝔬𝔫 «

Kevin fece una finta, per poi affondare la lama del pugnale nel corpo del mostro.
L

ui cadde a terra, macchiando di sangue nero la strana, per poi scomparire.

«Ho ammazzato anche questo» disse il cacciatore alla figlia.
Lei alzò lo sguardo su di lui.
«Sei lento» mormorò.

Serve DAVVERO che io dica il rapporto di Kevin Doyle, cacciatore del sovrannaturale e discendente di una stirpe secolare che si concentra proprio su questo?

Risposta: no, non serve.
Kevin ha ben poca sopportazione nei confronti del sovrannaturale proprio perché ci è dentro fino al collo da quando è nato.

Insomma, preferirebbe essere un quarantottenne normale, piuttosto che uno che combatte contro essere che, in teoria, non dovrebbero esistere.

╭┈┈┈┈ ⿻┆𝑪𝑶𝑵𝑶𝑺𝑪𝑬𝑵𝒁𝑬
╰┈➛ 。 。 。 𝔄𝔦𝔩𝔦𝔰𝔥 𝔢 𝔞𝔩𝔱𝔯𝔦

» Lost in 𝔶𝔬𝔲𝔯 mind

I 𝔴𝔞𝔫𝔫𝔞 know
Am I losing 𝔪𝔶 mind? «

C'era da dire una cosa su Kevin Doyle, nessuno, a prima vista, si aspetterebbe una persona con un tale carisma e voglia di socialità.

-Attualmente, non so cosa scrivere in questo spazietto, quindi lo lascio in bianco in attesa di riempirlo-

╭┈┈┈┈ ⿻┆𝑽𝑶𝑪𝑬
╰┈➛ 。 。 。 𝔄𝔩𝔢𝔰𝔰𝔞𝔫𝔡𝔯𝔬 𝔊𝔢𝔯𝔪𝔞𝔫𝔬

» That's the 𝔭𝔯𝔦𝔠𝔢 you pay

𝔏𝔢𝔞𝔳𝔢 𝔟𝔢𝔥𝔦𝔫𝔡 your heart and 𝔠𝔞𝔰𝔱 𝔞𝔴𝔞𝔶

Just another product of 𝔱𝔬𝔡𝔞𝔶
Rather be the 𝔥𝔲𝔫𝔱𝔢𝔯 than the 𝔭𝔯𝔢𝔶 «

Kevin aveva appena smesso di parlare, quando notò la faccia di Achall.

«Ho detto qualcosa che non va?» chiese, timoroso per la risposta.
La donna addolcì i lineamenti.

«No. Ho notato che hai una voce molto calda».

╭┈┈┈┈ ⿻┆𝑺𝑰𝑮𝑳𝑨
╰┈➛ 。 。 。 𝔯𝔦𝔰𝔢

» 𝔇𝔬𝔫'𝔱 doubt it, don't doubt it
Victory is in 𝔶𝔬𝔲𝔯 𝔳𝔢𝔦𝔫𝔰
You know it, you 𝔨𝔫𝔬𝔴 𝔦𝔱 «

Quando Kevin aveva sentito "Rise" per la prima volta, non pensava che l'avrebbe sentita fino ad odiarla.

Sarò sincera, non è proprio la canzone di Kevin, ma ammetto che durante uno dei suoi combattimenti.

E' la scheda più lunga che abbi amai scritto ed è pure incompleta :,)

Ammetto che mi piace com'è venuta, spero di non aver combinato qualche guai e di non essermene accorta. Dimmelo in caso ci fosse.

Mi sono salva pochi minuti prima della scadenza, che brava che sono.

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