Capitolo 7 - L'Assenza.
*
DUE SETTIMANE DOPO
Kenma's POV
Sono passate due settimane da quando ho smesso di parlare con Kuroo.
Non che fosse facile, non parlargli.
Ci vedevamo a scuola e agli allenamenti ogni giorno.
Cercavo di essere il più indifferente e normale possibile, ma lui davanti agli altri fingeva che tra di noi le cose fossero quelle di un tempo.
Questa era la cosa che mi faceva più male:
Vederlo fingere.
Vedere come nascondeva e manipolava la realtà, pur di non far capire ai nostri compagni di squadra che il nostro legame, in qualche modo, si era rotto.
Non so se ad agire fosse Kuroo o il Capitano della squadra.
Era difficile capire se stesse anteponendo il benessere della squadra alle nostre problematiche personali, o se semplicemente non avesse il coraggio di mostrarsi ferito davanti agli altri.
Perché era ferito.
Tanto quanto lo ero io.
Non mi aspettavo di certo che sarebbe venuto da me, in lacrime ad implorare perdono.
Lo conoscevo troppo bene.
Ma, ad essere del tutto onesto con me stesso, non mi aspettavo neanche per scusarsi ricorresse ad una cosa tanto patetica come la Maratona.
Credevo che sarebbe stato in grado di parlarmi sincero, di aprirsi con me e di mostrarsi onesto.
Credevo che sarebbe riuscito a parlare di sentimenti ed invece tutto quello che ho ottenuto sono state proposte:
"Potrei comprarti 15 console nuove"
"Potremmo vedere la Maratona assieme."
Mi sento tanto amareggiato quanto deluso e triste, da questa cosa.
Come se il problema fosse quella console andata in pezzi.
Come se il prezzo da pagare per tornare integri, sia quello di una Nintendo Switch.
Non è più qualcosa sotto la quale riesco a sottostare.
Tu sei un attore nato, uno dei migliori che io abbia mai visto.
La tua maschera è così spessa che ormai si è fusa con il tuo stesso volto.
Non sei più in grado di togliertela, Kuroo, non ci riusciresti neanche se volessi.
Non riconosco più la sincerità nel tuo sguardo o i tratti timidi del tuo viso, quando ti guardo.
Vedo solo una fredda plastica, senza emozioni.
Non sei più vero... o forse non lo sei mai stato.
Chi può dirlo, magari sei cambiato nel tempo, magari io ero cieco e ti vedevo sotto una luce che non ti apparteneva.
Ma io non sono così, non riesco a continuare ad immergere le mani nella merda, se l'odore nauseabondo mi arriva alle narici.
Il mio viso non riesce a fare un'espressione che non corrisponde ai miei reali pensieri.
Non ci riesco proprio a confondermi in questa società marcia.
Preferisco rinchiudermi in me stesso, mostrare la mia vera essenza alle pareti spoglie della mia mente, piuttosto che scendere a patti con quei porci che si cibano delle nostre personalità.
Non sono tagliato per portare una maschera, non credo ne esista neanche una della mia misura.
Se sento la puzza di carcassa in decomposizione, io mi allontano.
Ed il tuo fetore, Kuroo, in questi anni non ha fatto che aumentare.
Per quanto possa sentirmi solo, abbandonato, sofferente, non riesco a trovare pace nella persona che sei adesso.
Il mio stato di panico ed ansia, continua a lacerarmi dentro.
Mi sento lentamente sprofondare in uno di quei periodi oscuri, dove riesco a malapena a guardarmi allo specchio senza vomitare.
Ti sei portato via anche quelle pillole, oltre all'unica cosa che per me abbia mai contato in tutti questi anni: la tua amicizia.
E non mi pare ti stai ponendo il problema più di tanto.
Non posso dire che ti preferivo il gattino triste di un tempo, ma neanche il colossale stronzo che sei oggi.
Non hai una mezza misura e lo sapevo, lo vedevo.
Mi sono illuso che il mio turno non sarebbe mai arrivato e, egoisticamente, pensavo che forse mi avresti mostrato un po' di umiltà.
Ed invece tu parlavi di tutt'altro.
Forse questo non è altro che un segno del tempo che passa ed io dovrei accettarlo; del resto non è possibile governare il vasto oceano di probabilità e combinazioni che il tempo rappresenta.
Scuoto la testa, mentre faccio la strada per la scuola a piedi.
Ci vogliono 40 minuti adesso, poiché non riesco a prendere la metro da solo.
Trovarmi schiacciato in quel mare di gente, mi da un senso di oppressione più grande di quello che già mi trascino dietro.
Non so quando torneranno i miei genitori.
Non so neanche quanto tempo si fermeranno prima di ripartire.
Devo accettare che sono da solo.
Devo solo sforzarmi di non vedere le pareti che mi inghiottono ogni qual volta metto piede in casa mia.
"Per quanto sia doloroso, devo imparare a bastarmi."
Mi capita di passare del tempo con Shoyo al telefono.
La sua voce allegra mi estranea dal mio mondo tetro.
Non fa altro che parlarmi dell'alzatore,-che tanto amava-, del torneo primaverile che hanno vinto, tra lo sbigottimento generale, e della promessa che aveva fatto.
Lo ascolto, come sempre, senza parlare di me, passivamente.
Trovando un tiepido ristoro, nella sua persona, cercando di aggrapparmi al bagliore che emana.
È solo un debole fascio di luce, proiettato su una parete.
Credo di poterlo afferrare mentre invece, la mia mano ricade nel vuoto.
È solo una stella lontana nel cielo di cui mi arriva la luce.
Sembra così vicina, invece è più lontana di quanto la mia mente possa concepire.
Mi arriva solo la sua flebile luce, dopo che ha viaggiato incessante per molto tempo all'interno dello spazio.
Una luce, partita chissà quando e diretta chissà dove, che catturo avidamente con gli occhi, ingannandomi di essere l'unico a vederla.
La verità è che separarmi da Kuroo era una possibilità alla quale non avevo mai pensato e sarei un ipocrita se non ammettessi, almeno a me stesso, che mi manca.
Mi manca terribilmente.
Per quanto il castello che avevamo costruito fosse debole e traballante, io mi sentivo al sicuro in quelle mura.
Credevo che avrei potuto nascondermici dentro per sempre, credevo che sarebbe bastato.
Una folata di vento improvvisa ha spazzato via ogni cosa: ogni carta che avevamo impilato con precisione e difficoltà, stava venendo giù, distruggendo tutti i miei disperati tentativi di questi anni, di tenerla in piedi.
Per quanto mi sforzassi, non c'era modo di tenerle più unite.
Ma che senso ha se io cerco di tenerle ferme, mentre tu sei il vento che le scuote?
Ma non ha senso sentire questa mancanza, poiché per lui non è così, ed è evidente.
Lo vedo come si pavoneggia al suo solito nei corridoi, credendo di non essere visto o forse proprio con la consapevolezza che lo è.
È sempre attorniato da un mare di gattine accaldate dalla sua sola presenza.
Potrei dire con certezza che 3 su 5 di quelle che ha attorno se le è già portate a letto, le restanti 2 ci stanno provando con tutte le loro forze.
Come se nella vita non ci fosse altro che il sesso.
Come se, il loro unico desiderio in questi anni di liceo, sia quello di scopare almeno una volta con Kuroo Testurō.
Finite le lezioni mi dirigo per sdraiarmi nello stanzino.
Necessito di chiudere un po' gli occhi, lontano dalle chiacchiere degli altri studenti.
Con mia sorpresa, non appena apro la porta dello stanzino, chino su degli scatoloni intendo a fare chissà cosa, c'è Kuroo.
Resto immobile, sulla porta, mentre lui si gira e mi guarda.
I nostri occhi si incontrano come non facevano da un po' di tempo.
Lui mi fa un cenno con il capo, cosa che io non ricambio.
Faccio per richiudere la porta, ma lui prende a parlare.
<<No, scusa... entra pure. Sto per andarmene.>>
Alzo le spalle ed entro, andando a sedermi su uno di quei materassi.
Lo sento indugiare, prendere e lasciare qualcosa forse 10 volte.
Sento che vorrebbe parlarmi, ma non ne ha il coraggio.
Non so se ho voglia di sentirlo parlare nuovamente.
Dall'altro lato, credo di star solo aspettando di sentirmi dire le parole giuste, anche se so che difficilmente possono uscire dalla sua bocca.
<<Scusa... posso prendere...?>> fa cenno alla sua felpa, sulla quale mi sono seduto senza accorgermene.
Mi sollevo di lato, mentre infilo le cuffie del cellulare nelle orecchie: ormai non mi resta che giocare a questo, essendo che non mi sento pronto per andare nella folla ed acquistare una nuova Switch.
Mi guarda ancora un momento, reggendo la felpa.
Con la coda dell'occhio lo vedo aprire la bocca, in cerca di qualcosa da dirmi.
Alla fine esce, senza dire nulla.
Come potrebbe, del resto?
Sospiro, trattenendo le lacrime.
Devo solo concentrarmi su Clash Of Clans adesso.
Mi soffermo con la mente a tutti i videogame che ho da giocare a casa.
Al fatto che sta per iniziare la nuova divisione di LOL, al fatto che per ottobre uscirà la nuova espansione di World Of Warcraft.
Sto pensando anche di iniziare a giocare a Fortnite.
Perché no del resto?
Ho un'infinità di tempo da dover impiegare, posso permettermi anche uno scivolone del genere.
Magari poi mi rendo conto che mi piace.
Il tempo trascorre lento, mentre mi appisolo brevemente, con ancora la musica del menu di gioco nelle orecchie.
Chiudendo gli occhi non faccio altro che vedere il volto di Kuroo.
Lo vedo apparire nel nulla, dall'oscurità da cui sono circondato.
Con la stessa rapidità con cui appare, va via.
Si dissolve come fumo, esplode come una fragile bolla di sapone.
La superficie del suo viso si increspa, come se fosse uno specchio d'acqua, sospinto da una corrente invisibile.
"La senti anche tu quest'assenza tormentarti dentro, Kuroo?"
Finiti gli allenamenti, decisamente sotto tono per me, mi trascino a casa.
Zelda mi accoglie come sempre, con deboli miagolii.
Ultimamente mi sto comportando molto male con lei: non le do le attenzioni che meriterebbe.
Non sono neanche andato a comprarle le sue scatolette preferite.
<<Perdonami Principessa Zelda... perdonami.>> le dico, mentre mi sale sulle gambe, facendo le fusa.
Domani, essendo domenica, mi riprometto di uscire per comprare qualsiasi cosa potesse viziare Zelda.
<<Che ne pensi di una nuova pallina? O forse un nuovo letto... anzi, cosa ne pensi di mettere un tira graffi anche nella mia stanza? Così non dovrai più farti le unghie al mio letto.>>
La mia cena consiste in qualcosa ordinato da un ristorante qualsiasi.
Non cucino mai in realtà, sto spendendo tutti i miei soldi in pasti preconfezionati o da asporto.
Non che mi manchi la possibilità di spendere; l'unica cosa che fanno i miei genitori è ricaricare la mia carta costantemente.
"Tra 20 giorni è il mio compleanno. Forse potrei pensare proprio di cambiare scheda video. Anzi, potrei prendermi il terzo schermo curvo che volevo, assieme ad un nuovo dissipatore."
<<Cosa ne pensi Zelda? Prendo quello schermo?>> mi chino affondando la faccia nel suo morbido pelo bianco.
Lei ricambia con delle rumorose fusa.
<<Ma a te cosa importa di uno schermo in più, tu stai ancora pensando a quel tira graffi, non è vero?>>
Non so se posso definirmi pazzo nel senso clinico e medico del termine.
Alla fine, sto solo parlando con la mia gatta, fingendo che mi stia rispondendo nonché ascoltando.
Le uniche parole che scambio durante il giorno sono queste alla fine: quando non sento Shoyo, ovviamente, mi ritrovo a chiacchierare con Zelda.
A pensarci bene questo sarà il primo compleanno che passerò da solo.
Questo pensiero non fa che rinnovare il mio stato di inerme depressione.
"Dio come vorrei uno di quei farmaci adesso."
Cerco con tutto me stesso di non lasciarmi andare al panico, cercando di regolarizzare il mio respiro con il dolce suono delle fusa di Zelda, ancora accoccolata su di me.
<<Che ne dici se... se ti compro uno di quei guinzagli per gatti e ogni tanto andassimo a farci una passeggiata?>> le dico, cercando di non pensare alle emozioni che mi si accumulavano nel petto.
Mi alzo dal divano, portando con me Zelda, per andare a sedermi alla mia scrivania da gaming.
<<Guarda lo ordiniamo proprio adesso, che dici? Come lo vorresti?>>
Zelda allunga due zampe sulla scrivania, iniziando a guardare interessata la pagina internet che stavo scorrendo.
Alla fine mi trovo ad ordinare 38000¥* di roba per gatti: tra cui un nuovo tira graffi da 25000¥ , non so neanche se sarò in grado di montarlo.
L'ultimo che avevo preso lo aveva montato Kuroo nel soggiorno.
Per scacciare questo nuovo infelice e deprimente pensiero di Kuroo, assieme a tutte le sensazioni negative che si porta appresso, mi trovo ad ordinare uno schermo curvo da 27 pollici, 4K, oled della Samsung per 58.989¥
Sospiro, ricacciando la testa indietro.
"E buon compleanno Kenma."
*38000¥ ~ 300€
25000¥ ~ 198€
58.989¥ ~ 470€
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