16

«Ma che cazzo» sbottò Dylan, voltandosi per andarsene.
«Dyl, aspetta!» lo chiamai, alzandomi per raggiungerlo, la coperta del letto di Louis attorno al corpo. «Dyl!» Quando finalmente riuscii a fermarlo, con l'affanno della corsa, non riuscii a guardarlo negli occhi. «Dyl, posso spiegarti.»
«Spiegarmi cosa?» si innervosì, facendomi quasi paura. «Che adesso ti scopi mio fratello?»
«Io... Non è come sembra.»
«"Non è come sembra"? Allora com'è, Candice? Perché io so cosa ho visto. Ho visto mio fratello che si fotteva l'amore della mia vita.»
«"L'amore della tua vita"!» ripetei, mentre le parole di Sally mi tornavano alla mente. "È venuto da me cercando conforto, un po' di tempo fa"; "E lui ha tradito te". «Allora perché Sally mi ha detto che sei tornato da lei?»
«Io... Non è vero, Candice.»
«Eppure non sembravi sorpreso di vederla, stasera.»
«Okay, ci sono stato a letto un paio di volte, da quando mi hai lasciato, e allora?»
«E allora se "l'amore della tua vita" ti lascia tu torni dalla tua ex?!»
«Che cazzo dovevo fare?»
«Che cazzo dovevo fare io!» sbottai. «Ti rendi conto che io dovrò sposare Louis, che un giorno dovrò dargli dei figli? Cos'avrei dovuto fare, continuare a stare con te e a far soffrire sia te che tuo fratello? Ti sarebbe piaciuto se mentre stavo con te avessi dovuto scoparmi tuo fratello e partorire i suoi figli? Che cazzo avrei raccontato, poi? Se ci avesse beccato, se i miei figli avessero notato qualcosa o, peggio, se fossi rimasta incinta di te? Non poteva andare avanti e lo sai. Avere un amante quando c'era Robert era diverso. Qui si tratta di tuo fratello. Vivete sotto lo stesso fottuto tetto, sarebbe stato facile...»
«Cosa, farsi scoprire? E chi cazzo se ne fotte!» gridò. «Io volevo te, non mi importava di questa merda di matrimonio, o che avreste scopato, o...»
«Non è vero!» lo interruppi alzando la voce. «Perché adesso ti sei incazzato proprio perché stavamo scopando!»
«Candice, è mio fratello, cazzo!»
«Dylan non so che cazzo fare, lo capisci?» replicai, le guance inondate dalle lacrime. «Non so più che cazzo fare» ripetei sottovoce. «Ti giuro che se avessi potuto avrei scelto te. Avrei sempre scelto te. Io amo te, cazzo. Questa... Non so nemmeno cosa sia, questa situazione tra me e Louis. È solo che siamo costretti a stare insieme e allora... Non lo so. È successo e basta. Dovevamo semplicemente andare passo per passo, così da non sentirci come due esemplari di una specie in estinzione costretti ad accoppiarci, invece... È successo. E mi dispiace, Dyl, ma io non posso farci niente. Ho provato a parlare con mio padre, a farmi aiutare da mia madre, ma è come se non ci fosse via di scampo, e lo sai che il mio compleanno è quasi alle porte. Dimmi cos'avrei dovuto fare.»
«Non dovevi scoparti mio fratello» sussurrò amareggiato, prima di voltarsi per andarsene.
«Mi hai tradita?» gli chiesi, facendolo congelare sul posto. «Mentre stavamo insieme sei andato con Sally?»
«Io...» esitò.
«Rispondimi, cazzo» lo incitai quando capii che non avrebbe concluso la frase. «Rispondimi!»
«Sì, sono stato con Sally. Ti ho tradita, okay?» sbottò, tornando a guardarmi mentre mi spezzavo. «È successo una volta sola.»
«Ma è successo» replicai senza riuscire a smettere di piangere. «E tu vieni a parlarmi di amore della tua vita, di... Vaffanculo, Dylan.»
«Dyl?» lo chiamò con voce piccola Sally, dietro di lui. «Credo ci sia una cosa che dovresti sapere.»
«Ormai puoi dirla anche di fronte a me» le dissi.
«Forse è meglio...»
«Dilla, Sally, muoviti» comandò Dylan, freddo.
«Sono incinta» sussurrò lei. «Di due settimane.»
«Con tutti i tizi che ti scopi...»
«È di Dylan» mi interruppe Sally. «Non sono stata con nessun altro, negli ultimi tempi.»
«Ma porco...» Mi morsi il pugno per non bestemmiare, mentre Dylan era sbiancato in volto. «Mi hai tradita e adesso viene fuori che l'hai messa incinta? Bravo, Dylan, davvero. Vieni ancora a parlarmi di tradimento, che sono l'amore della tua vita e tutte le stronzate che mi hai detto finora!»
«Io non... Non sapevo che...»
«Cosa non sapevi, cosa?» lo incitai. «E guardami, cazzo!» Ma come i suoi occhi incontrarono i miei, fui io a distogliere lo sguardo dal rancore.
«Come è successo?» chiese Dylan.
«"Come è successo"? Il tuo uccello è entrato nella sua vagina e ora lei è incinta, coglione!»
«Ma tu prendi la pillola, cazzo!» sbottò Dylan.
«No» sussurrò Sally.
«Quindi non hai avuto nemmeno la decenza di chiederle se prendeva la pillola e non hai usato il preservativo» conclusi. «Sei davvero un genio, cazzo.»
«Cos'è un preservativo?» chiese la voce assonnata della piccola Jess, uscita dalla sua stanza stropicciandosi gli occhi.
«Oh, merda» ringhiò Dylan, prima di correre da lei a rimediare a ciò che aveva sentito. Se solo avesse potuto rimediare anche a tutti i suoi sbagli...
Scossi la testa e me ne tornai in camera di Louis per rivestirmi.
«Cos'è successo?» mi chiese lui preoccupato, quindi io lo guardai negli occhi e scoppiai a piangere. «Oddio, bimba, vieni qui.»
Gli dissi tutto, stretta tra le sue braccia, senza riuscire a calmarmi. Intanto, gli altri avevano raggiunto Dylan, curiosi, e mi seguirono con lo sguardo quando presi la mia giacca e uscii per schiarirmi le idee.

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