16
«Sei innamorata di Dylan?» mi chiese Helena di fronte ad una tazza di tè caldo, seduta a gambe incrociate in accappatoio sul suo letto, i capelli raccolti in un bun scompigliato, lo smalto fresco sulle unghie e la maschera per il viso che lasciava scoperti solo gli occhi e la bocca.
«Se lo sapessi non sarei stata per i quaranta minuti che ci siamo messe lo smalto a dirti che non so se sono innamorata di Dylan» replicai. «Tu sai cosa vuol dire innamorarsi?» le chiesi.
«No» ammise. «Non ho mai preso l'amore troppo sul serio. Insomma, guarda i miei genitori: stanno insieme da venti anni e per poco si baciano quando tornano a casa. L'amore non esiste, Candice. Io non cerco l'amore, non sono tanto ambiziosa. Sto con Tyler perché mi fa sentire bene, al di là del sesso.»
«Difficile da credere» commentai.
«Noi due non facciamo solo sesso, sai? Lui mi sa ascoltare e non mi lascia per tutte le cazzate che faccio. E sono tante. Quindi perché non dovremmo stare insieme? Che sia amore, che non lo sia... Che importa? Io gli voglio bene e lui ne vuole a me. Stiamo bene insieme. Quindi perché dovrei complicarmi la vita a chiedermi se sia amore o meno? Poi non so se lo sposerò, se ci resterò assieme per il resto della mia vita o se ci lasceremo. Non so se diventeremo come i nostri genitori. A ogni modo, l'amore non mi interessa.»
«Quindi tu cosa provi per Tyler?»
«Te l'ho detto, sto bene, con lui. Mi fa ridere, mi fa sorridere, a volte mi fa ammattire, ma è bello così.»
«Ti fa venire...» aggiunsi con un sorrisetto.
«Oh, quanto è bravo in quello» sussurrò con lo sguardo al cielo. «Segui il consiglio di un'amica che di ragazzi ne ha avuti tanti: non cercare l'amore, cerca la felicità. Se qualcuno ti rende felice, prendilo e portatelo a casa. Se poi la felicità non svanisce mai, allora avrai avuto la fortuna di trovare anche l'amore.»
Annuii pensierosa. Dylan mi rendeva felice? Avrei dovuto scoprirlo al più presto. E se avessi capito che io ero felice con lui, poi cosa sarebbe successo? Lui mi aveva detto chiaro e tondo che non voleva avere relazioni, però io non sapevo se sarei riuscita ad andare avanti con la consapevolezza che ciò che ipoteticamente provavo io non sarebbe stato lo stesso che avrebbe provato lui.
«Quindi cosa pensi di fare?» Helena mi strappò dai miei pensieri.
«Non lo so» ammisi. «Immagino di essere ad un punto di stallo.»
«Ad un punto di stallone di sicuro» commentò.
«Smettila di fare riferimento ai cavalli!» esclamai.
«Secondo me ti stai facendo tanti complessi mentali per niente. Suggerisco di lasciare le cose così.»
«Sai che non posso lasciare le cose così come stanno attualmente. C'è una remota possibilità che i miei, soprattutto dopo che ieri ho raccontato loro quella balla che ero stata qua per tutta la notte e non penso ci abbiano creduto a pieno, scoprano di me e Dylan. A quel punto, sempre se non mi smembreranno come un samurai, dovrò fare una scelta. E dovrò capire se ne varrà la pena di stare dalla parte di Dylan. Di certo non posso farlo senza sapere se lui potrebbe mai intrattenere una relazione con me, al di là del sesso, o meno.»
«Attualmente è un no, a quello che ho capito. Quindi... ne vale la pena? Rischiare tutto per qualcuno che non combatterà al tuo fianco?»
Scossi la testa con sguardo basso.
«Ma...?» mi incitò lei.
«Ma credo di esserci troppo dentro.»
«Amica mia, quello che è troppo dentro è lui, fidati.»
«Dipende dentro dove.»
«Perché queste conversazioni prendono sempre una brutta piega?» Tornò seria e fissò lo sguardo nel mio. «Devi andarci piano, Candice, o ti scopriranno.»
«Quindi cosa dovrei fare, finirla qui?»
«È mai iniziato qualcosa?»
La guardai con disperazione. Non mi sentivo pronta a chiudere qualsiasi tipo di capitolo si fosse aperto con Dylan, eppure, allo stesso tempo, sapevo perfettamente che sarebbe stata la cosa giusta da fare, fermarsi prima che fosse troppo tardi.
«Oh, Candice» mi chiamò comprensiva Helena, prima di abbracciarmi.
Piansi sul suo collo, silenziosamente. «Non posso, Helena. Non posso lasciarlo.»
«Prima o poi dovrai comunque farlo. Non puoi trattenere chi non ha mai avuto intenzione di restare.»
«Helena, e se io amassi Dylan?»
«Allora dovresti lasciarlo subito prima che diventi un sentimento troppo grande. Spezza il tuo cuore adesso che può ancora essere aggiustato, prima che l'amore lo renda forte e Dylan lo sgretoli in mille irreparabili pezzi.»
«Okay» sussurrai a malincuore. «E cosa gli dico?»
«Non credo ci sia bisogno di dirgli niente. Evitalo e potrebbe pensare che tu lo faccia perché sei rimasta ferita dalla vostra ultima conversazione.»
«Ma non è così.»
«Ma lui non deve saperlo. Non volevo dirtelo, Candice, ma... Qualche giorno fa ho sentito una ragazza, in bagno, con delle amiche. Diceva che era stata a letto con Dylan, una volta, e adesso lui non voleva più vederla. Non farti ferire più di tanto, amica mia, perché lui, in fondo, è come tutti gli uomini: ti considereranno sempre usa e getta.»
«Sei sicura?»
«Sicurissima. L'ho sentita chiaro e tondo con queste mie orecchie. Tu non sei usa e getta, Candice. Tu sei una ragazza fantastica. Quindi gettalo prima che lui lo faccia con te.»
Spostai lo sguardo fuori dalla sua finestra, con esitazione, ma poi annuii, mentre le sue parole mi si ripetevano nella testa come a volermi convincere. Gettalo prima che lui lo faccia con te. Non ero certa che fosse la cosa giusta da fare, ma sapevo che era quello che avrei dovuto fare.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top