3
Il giorno dopo jenna vide di nuovo Rick fuori l'Università, lo salutò e lui ricambiò sorridendole.
《Ti va se ci facciamo un giro?》domandò Rick con le mani in tasca,
lei annuì, prese il cellulare e avvertì
i genitori che tornava per pranzo, riattaccò e posò il cellulare nello zaino.
Rick ammirò Jenna che era bellissima con i suoi capelli biondi e ricci, occhi azzurri e un sorriso luminoso.
Indossava un jeans, una maglia a mezze maniche blu con un cuore azzurro stampato sopra.
Camminarono e arrivarono in un parco.
C'erano bimbi che giocavano a pallone, i genitori che davano
un'occhiata ai figli e un gruppetto di ragazzi che chiacchieravano.
Uno splendido prato con un fiume, un ponte e alberi di ciliegio.
Rick fece passare prima Jenna e si fermarono sul ponte.
I due poggiarono le braccia sul bordo del ponte e ammirarono la natura.
Jenna guardò Rick accanto a lei, soffiò un po' di vento che gli scompigliò i capelli neri, Rick si voltò verso di lei e sorrise, i suoi occhi azzurri brillarono, Jenna si accorse che lo stava fissando e cosi distolse lo sguardo.
《Cosi studi all'università》
Rick cominciò a parlare. 《Già》rispose lei e guardò la loro immagine riflessa nel fiume.
Non aveva mai avuto una conversazione con così poche parole, si sentiva in imbarazzo. Non sapeva cosa dire, eppure Jenna era una ragazza estremamente socievole, alla vista di Rick si bloccava, pensò che non sapeva niente di lui, così chiese. 《Tu invece?》
《Io... be' mi occupo un po' di tutto》Rick le rispose vago, a lei piaceva sempre di più, lui era misterioso e lei ne era affascinata.
Jenna diede il suo numero a Rick,
lui lo segnò sul cellulare, guardò l'ora e si ricordò che Jenna doveva tornare a casa per pranzo, ripose il cellulare in tasca.
Si incamminarono e pochi secondi dopo furono davanti casa di Jenna.
《Grazie per avermi accompagnata》disse lei sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio mostrando un orecchino azzurro abbinato al colore della maglia. 《Ci vediamo》
Rick la salutò e si allontanò, lei aprì la porta rientrò a casa, posò la cartella nella stanza e andò a mangiare, aiutò la mamma e poi corse nella stanzetta.
Si sedette sul letto, accese il pc, andò su Facebook e scrisse "Rick".
Uscirono tutte le persone con quel nome, vide il suo Rick.
Rick Thompson. Lo aggiunse senza pensarci due volte e lo contattò.
Jenna: Ciao
e lasciò il pc sul letto acceso.
Prese gli appunti, li posò sulla scrivania, si sedette e iniziò a studiare.
La mamma la chiamò per cenare.
Jenna chiuse il libro, aveva finito di studiare.
Domani aveva il primo esame, era positiva, non si faceva prendere dal panico.
Aveva studiato e le piaceva ciò che studiava, posò tutto in cartella e andò in cucina a cenare.
Andò a dormire e vide il pc portatile che aveva lasciato acceso sul letto, notò che qualcuno l'aveva contattata, appena vide di chi si trattava, le batteva il cuore all'impazzata e un sorriso si formò sul suo volto.
Rick: Ciao :)
Jenna: Sveglio a quest'ora?
Rick: Senti chi parla, a nanna su
Jenna: Hahahaha
Rick: Domani ti va di fare colazione insieme?
Jenna: Certo, c'è un bar di fronte la mia università.
Rick: Va bene allora andiamo lì, cosi non devi fare le corse visto che è vicino.
Jenna: domani ho l'esame.
Vado a dormire, buonanotte.
Rick: In bocca a lupo! Notte.
Jenna rilesse la brevissima conversazione, spense il pc, lo posò sulla scrivania e si mise a dormire.
La mattina seguente, la sveglia suonò, Jenna la spense e andò a preparasi.
Quella mattina era di buon umore, canticchiava allegramente, fu pronta in un batter d'occhio.
Bussarono alla porta, corse ad aprire e si trovò Rick che la salutò.
《Sono pronta》
affermò Jenna, uscì di casa e si avviarono al bar, pochi secondi dopo arrivarono.
Ordinarono, presero due cornetti al cioccolato, un cappuccino per lei e un caffè-latte per lui, pagarono, si sedettero, fecero colazione e chiacchierarono del più e del meno.
Rick guardò l'ora.
《Sono le 8:00》
Rick disse e si trattenne dal ridere, sperando che non se la prendesse visto che era solo uno scherzo.
《Oddio devo essere già all'Università!》
Jenna controllò il cellulare. Erano le 7:15, fulminò con lo sguardo Rick che se la rideva.
《Non farlo mai più!》
gli gettò la carta del cornetto addosso.
Risero entrambi; camminarono nelle vicinanze, quando si fece orario si salutarono e lei entrò all'università.
Incontrò la sua amica che era nel gruppo con Jenna e si salutarono abbracciandosi.
Dana entrò, mentre Jenna aspettava, approfitò per ripetere.
Dopo un abbondante mezz'ora Dana uscì.
《Mi hanno cacciata...mi hanno detto va bene signorina basta cosi》
Dana si sedette accanto all'amica.
《Jenna》
la chiamarono, lei entrò nell'aula e chiuse la porta.
Dana aspettò l'amica, si mise le cuffie e ascoltò la musica.
Quando Jenna uscì, Dana si tolse le cuffie e attese che l'amica dicesse come era andata.
《Benissimo, mi hanno fatto i complimenti》
Jenna esultò, le due amiche saltellarono per la gioia urlando, un insegnante fece segno di tacere.
《Mi fai fare sempre brutte figure》disse Jenna a Dana.
《Ma chi io? Ma se sono una dolce fanciulla》Entrambe risero.
Arrivò un messaggio sul cellulare di Jenna, non conosceva il numero. "ciao sono Rick, come è andato l'esame, fammi sapere"
《Chi è? Rick?》
chiese Dana guardando l'amica sorridendo.
《Sì》Jenna rispose a Dana e scrisse a Rick che tutto era filato liscio, si chiese perché avesse scritto un messaggio con un altro numero.
Non ci badò e invitò l'amica a casa sua, avvisò la mamma e tornarono a casa.
Karol salutò le due ragazze, chiese come era andata e loro risposero in modo positivo.
Fuori uno ne mancavano ancora altri.
Posarono le cartelle nella stanza.
《Ricordi?》
Jenna indicò le pareti della stanza.
《Siamo delle pittrici》
Dana esclamò sorridendo, guardò meglio le pareti bianche con una striscia e pallini blu.
《È orrendo》ammise infine Dana.
《Già》
《Avevamo cinque anni, l'ho lasciato cosi perché è un bel ricordo》
Jenna concluse.
Andarono a pranzare e chiacchierarono a lungo dell'esame andato bene.
Dana che aveva fatto venire il mal di testa agli insegnanti a furia di parlare. Karol che al tribunale andava di bene in meglio.
La porta si aprì, Mike era tornato, sentì delle risate, salutò la moglie e le due ragazze.
Jenna e Dana corsero nella stanza, misero della musica e si divertivano a cantare, saltarono sul letto buttandosi i cuscini addosso.
Decisero di uscire, Dana aveva la stessa taglia dell'amica così prese un vestito nero a bretelle dall'armadio lo indossò e si specchiò.
《Sono uno schianto》
Entrambe erano pronte.
《Noi usciamo》
Jenna informò i genitori i quali fecero le raccomandazioni di stare attenta.
Erano le solite cose che dicevano da quando era una bambina.
Jenna sbuffò e sapeva che l'avrebbero sempre detto e poi non si dovevano preoccupare, lei sapeva difendersi benissimo, se per la strada gli capitava un mal intenzionato, lei lo avrebbe messo K.O.
Prese la borsa e ci buttò dentro il cellulare, le chiavi e tutto il necessario, rassicurò i genitori, li salutò e uscì di casa.
Andarono a vedere un film, quando finì lo commentarono e si fecero una passeggiata.
C'era una fontana con la statua di un angioletto che tirava l'arco da cui scorreva l'acqua.
Una coppia accanto alla fontana, un gruppo di amici che camminavano, ragazzi sulla bici, un signore anziano seduto su una panchina che dava da mangiare ai piccioni.
I lampioni che illuminavano le strade, la luna e le stelle che splendevano nel cielo della notte.
Jenna e Dana comprarono dello zucchero filato.
《Guarda quel ragazzo quanto è carino》
Dana indicò un ragazzo alto, moro e occhi castani che portava una collanina al collo, indossava un giacca di pelle e vicino alla tasca del pantalone aveva una catenina argentata, aveva anche anelli argentati sul pollice e sull'indice della mano destra.
Era accanto alla moto e aveva il casco in mano.
《Hey bel ragazzo》
Dana gridò per attirare la sua attenzione, ci riuscì e lo salutò.
Jenna era imbarazzata per l'amica.
《Ma sei impazzita per caso?》
disse Jenna sottovoce, il ragazzo salutò le due amiche.
Si avvicinarono al ragazzo, ovvero Dana trascinò con sé l'amica.
《Ciao io sono Dana e lei è la mia amica Jenna》
《Piacere mi chiamo Tom》
《Sei fidanzato?》
chiese Dana, nemmeno lo conosceva e già li chiedeva se fosse fidanzato o meno, non cambierà mai.
《No》
A Dana si accese un scintillio negli occhi.
《Che bello!...cioè volevo dire nemmeno io》
Tom sorrise, i due si scambiarono il numero di cellulare.
Tom salutò le due ragazze e se ne andò.
Finirono di mangiare lo zucchero filato.
Jenna aveva fame, guardò l'orario erano le 21:30.
《Pizza?》
chiese Jenna all' amica e Dana annuì.
Si sedettero e guardarono il menù, presero pizze, zeppole e bibite.
La cameriera segnò tutto nel suo block-notes e sparì in cucina, poi tornò con le loro ordinazioni.
Jenna diede metà della sua pizza a Dana e viceversa.
Si diressero nel parcheggio, entrarono in macchina, Dana correva e schivò tutti i veicoli.
《Se tuo padre sapesse come guidi, ti avrebbe già ritirato la macchina》disse Jenna, l'amica l'accompagnò a casa e si ritirò anche lei, posò l'auto nel garage e entrò piano per non svegliare i suoi genitori.
Messaggiò con Tom e scoprì che lavorava come bagnino, così decise di andare al mare il giorno seguente.
Il giorno successivo Dana andò al mare, mise l'ombrellone, ma trovò un po' di difficoltà.
《Ti serve una mano?》
chiese una voce familiare alle sue spalle, lei si voltò.
《Dana?》disse il ragazzo sorpreso.
《Tom...che coincidenza》
Dana fece la finta tonta.
Sapevo che eri qui
Tom aiutò la ragazza a sistemare l'ombrellone, vide il ragazzo con una maglia bianca e delle scritte e un pantaloncini blu.
Si sedette sull'asciugamano,
chiamò l'amica.
"C'è Tom al mare, lavora come bagnino e cosi sono andata al mare dove lavora lui"
"Sei una stalker"
"Sono venuta qui per ammirare il mare"
"Certo e io ti credo"
Dana chiuse la telefonata, posò il cellulare in borsa, si godette il mare e il sole.
Poi guardò l'orario sul cellulare ed erano le 18:00; sistemò gli asciugamani nella borsa, si mise gli occhiali in testa come fermaglio.
Si vestì e andò da Tom a salutarlo, lui ricambiò con un sorriso.
Dana in una mano portava l'ombrellone e nell'altra la borsa. Camminò fino al parcheggio, mise tutto in macchina, partì con la radio accesa, tornò a casa, sistemò l'occorrente da spiaggia e si fece una doccia.
Finì di lavarsi e indossò un vestito che arrivava sulle ginocchia color beige, legò i suoi lunghi capelli in una coda, uscì dal bagno e andò in cucina per stuzzicare qualcosa, il papà la osservava.
《Che c'è?》
chiese con il pacco di biscotti in mano.
《Ti ritiro la macchina》
disse Fred con tono serio e braccia incrociate.
《Perché?》
《Hai superato i limiti di velocità...》 poi continuò.
《Dana ti rendi conto potevi urtare contro una macchina e farti male ?!》Fred sospirò, si calmò e infine disse.
《Dana la macchina non la prendi più, ti accompagnerò io》
《Ma papà...》
《Niente ma》Dana sbuffò.
Sapeva che aveva torto, ma continuò con la sua abilità di convincere le persone, ma questa volta non funzionò e capì che doveva inventarsi una nuova tattica.
Dana messaggiò con la sua amica e le spiegò che il papà le aveva severamente vietato di avvicinarsi alla macchina.
Jenna le rispose con due parole
"Ha ragione"
Dana e Jenna messaggiarono per tre o quattro ore buone. Staccarono, Jenna controllò se nel pc fosse arrivato una notifica, vide un messaggio, lo aprì e per poco non si mise ad urlare.
Aveva un sorriso stampato in volto e lo schermo del pc illuminava il suo viso.
Rick: Ciao Jenna, come va?
Jenna: Rick, bene a te?
Rick: Benissimo, ti va di passare la giornata insieme domani?
Jenna: Volentieri.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top