Jenna voltò le spalle al papà.
Era arrabbiata, sconvolta e delusa.
Al papà non piaceva l'idea che lei stesse con Rick e si era inventato addirittura che era un criminale.
E se fosse vero se Rick era un criminale e pericoloso quanto le diceva il papà?
No, non era possibile.
Eppure una frase le frullava nella testa.
"Ah si allora dimmi cosa sai di lui?"
Jenna non potette far a meno di pensarci, lui non poteva essere un criminale.

Mike era uscito fuori casa, aveva preso la macchina, andò a farsi un giro per digerire la discussione che aveva avuto poco fa con la figlia.
Intanto qualcuno bussò alla porta.
Jenna andò a vedere e si trovò davanti Rick sorridente.
"Rick è un criminale"
la sua mente non voleva abbadonare questa frase.
《Ciao Jenna, ti ho portato le graffe so che ti piacciono》
Jenna lo fece accomodare e si sedettero.
I due erano uno davanti all altro, lei guardò lui aprire la scatole delle graffe, ne prese una e l'adentò.
Rick è un criminale.
Ancora quel pensiero fisso.
《Jenna tutto bene?》
Era sovrappensiero e sobbalzò appena sentì il ragazzo chiamarla.
《Ehm...si》
《Sei strana, che hai?》
《N-niente sono solo stanca》
《Credo che non sia cosi, c'è qualcosa dietro. Se non vuoi parlarne va bene》
Non insistette più di tanto.
La porta di casa si aprì, il padre era rientrato.
Il suo sguardo si soffermò sulla figlia e poi su Rick.
Si avvicinò al tavolo per dare la buonanotte alla figlia. Rick tese la mano per presentarsi, Mike l'afferrò e guardò l'uomo negli occhi senza togliere lo sguardo.
Quella stretta di mano sembrava infinita, dopodiché Mike lasciò la stretta e andò in camera da letto.
Rick era a disagio per lo sguardo del papà di Jenna, lui vide l'ora tarda e informò Jenna che non voleva disturbare se i suoi genitori stavano dormendo, le stampò un bacio e la salutò.
Rick uscì da casa di Jenna e parlò al vuoto.
《Oh andiamo. Mi sono innamorato proprio della figlia del poliziotto dal quale sono ricercato? È uno scherzo vero?》