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Una mattina quando Jenna uscì dall'Università, urtò contro qualcuno e le caddero tutti i fogli che aveva in mano, erano appunti importanti che le servivano per l'esame.
Lui si accasciò, raccolse i fogli, lei lo osservò per qualche istante.
Era un uomo sulla trentina, aveva capelli neri come la pece e occhi verde smeraldo nei quali Jenna si incantò per qualche secondo. Indossava una maglia nera a mezze maniche.
《Ciao sono Rick》
lui le tese la mano sorridendole; aveva un sorriso bellissimo.
I raggi del sole illuminarono il suo viso. Doveva ammettere che era un uomo affascinante.
《Jenna》lei afferrò la mano del ragazzo e strinse amicizia.
Il sorriso di lui era contagioso e sorrise anche lei.
Jenna riprese i suoi fogli e li sistemò accuratamente nello zaino.
《Ci vediamo》disse Rick e la salutò allontanandosi.
Jenna era imbambolata, guardò la direzione dove l'uomo era sparito.
Rick, pensò sorridendo, lei prese il cellulare e le cuffie, ascoltò la musica e si diresse verso casa.
Rincasò, trovò un biglietto della mamma che le diceva di cucinare qualcosa se fosse tornata prima, perché lei era al lavoro e non sapeva quando finiva.
Jenna cucinò il pranzo, mangiò, decise di farsi una camminata prima di mettersi a studiare e dopo una mezz'oretta tornò a casa.
Lei con la matita in mano e gli appunti sulla scrivania iniziò a studiare, ma i suoi pensieri erano rivolti a Rick.
Non sapeva nulla di lui, solo che era tremendamente bello.
Scrisse un messaggio a Dana dicendogli di Rick.
Chi sa se l'avrebbe rincontrato.
Iniziò a fantasticare su lei e Rick, scosse la testa e si rese conto che non aveva studiato ancora niente, si concentrò e si mise di impegno a studiare
A breve si sarebbe laureata e voleva diventare un bravo avvocato come la mamma, le piaceva molto questo lavoro e aveva una grande passione.
Ricordava che da bambina guardava film o serie tv di avvocati in carriera. Certo guardava anche i cartoni come ogni bambino, ma preferiva guardare film di questo genere.
Si divertiva con gli amici fingendo di essere un avvocato, per lei era come un gioco. Non avrebbe mai pensato che questa passione se la sarebbe portata anche da grande.
Condivideva la sua passione con la sua migliore amica Dana, si conoscevano da piccole.
I papà di Jenna e Dana erano colleghi e amici molto stretti e così anche le figlie divennero molto legate.
Quando si iscrissero alla facoltà di giurisprudenza.
Sarò un avvocato sexy, tutti saranno incantati dalla mia bellezza diceva Dana.
Sorrise nel pensare il giorno in cui le due amiche si erano organizzate per studiare insieme, ma finirono con truccarsi, farsi capelli, guardare un film comico sedute comodamente sul divano mangiando patatine e a parlare di come era bello l'attore del film.
Jenna posò tutto nella cartella e avrebbe studiato gli altri giorni, qualche pagina al giorno e avrebbe finito tutto.
Indossò il pigiama, sentì la porta aprirsi, andò in cucina e vide la mamma, la salutò e l'aiutò a preparare la cena.

Nel frattempo Mike e Fred continuarono a lavorare alla ricerca dei criminali.
Quei tre erano complici molto uniti constatò Mike.
Aveva controllato la sorveglianza, ma i tre erano sempre coperti per non farsi notare.
Mike seduto alla scrivania guardava tutti nastri mentre beveva del caffè.
《Mike è in corso un'altra rapina in banca》
Mike posò il caffè e insieme a Fred si diresse sul luogo della rapina.
《Polizia!》
Mike e Fred intrufolandosi nella banca videro le persone spaventate.
I tre criminali scapparono e i poliziotti li inseguirono.
《Fermo!》urlò Mike inutilmente;
il criminale continuò a correre, fermò una macchina nera, il passeggero abbassò il finestrino.
《Serve aiuto?》
chiese gentile ignaro della situazione.
Il delinquente mostrò la pistola e fece scendere il povero uomo al volante.
Il criminale continuava a guardarsi le spalle, salì in macchina, premette il piede sull'acceleratore e andò ad aiutare i due complici.
Mike seguiva la macchina, ma sapeva bene che non poteva superarla.
Il criminale dallo specchietto guardò il poliziotto quasi seminato.
Fred rincorreva il complice e lo perse di vista.
《Mike li ho persi di vista》
Fred avvertì il collega.
《Ha rubato una macchina nera e sta aiutando i complici a scappare》
Mike lo informò sul tipo di auto.
Fred proprio in quel momento vide il presunto complice entrare nella macchina nera descritta dal collega; cercò di prendere la targa, ma la macchina era già sfrecciata via.
L'uomo rimasto a piedi disse ai  poliziotti la targa della sua macchina. Dopo alcune ore riuscirono a rintracciarla, videro che la macchina era ferma davanti a un negozio di abbigliamento, arrivarono lì e trovarono la macchina intatta con le portiere spalancate.
Mike prelevò le impronte sul volante, le mandò in laboratorio e aspettò che le analizzassero.
L'uomo rimasto a piedi ebbe indietro la sua macchina e tornò a casa.
Mike salutò il collega e ritornò a casa, salì piano per non svegliare la moglie e la figlia che si alzavano entrambe presto.

                       💎💎💎
Jenna sentì il papà ritornare.
Riconosceva il rumore dei passi, lo conosceva sin da piccola.
Sapeva dire se era il padre o un estraneo solo dal rumore dei passi.
Non riusciva a dormire perché
pensava a Rick, aveva un qualche cosa di misterioso che non sapeva spiegarsi.
Rimase a guardare il soffitto, le pareti erano bianche con una striscia e pallini blu; lei e Dana combinarono quel pasticcio. Era un ricordo perciò lo rimase così.
Loro sporcarono non solo le pareti, ma anche i vestiti e il pavimento.
Ci vollero ore per ripulire la camera, rise a quel ricordo.
La camera aveva un letto singolo e
accanto ad esso un comodino con sopra una lampada.
Alla sua sinistra vi era una finestra con persiane chiuse e una piccola tenda color crema.
Alla sua destra un po' distante dalla porta vi era un armadio lo stesso colore della tenda dove sistemava i suoi vestiti.
Al centro della stanza una scrivania con poggiato il computer portatile, libri uno sopra l'altro, un portapenne e delle foto incorniciate di lei con i genitori, con Dana e quando aveva conseguito il diploma.
Jenna si girava e rigirava; non riusciva a prendere sonno, vide l'ora sul cellulare che segnava le 2:30, si mise sotto le coperte e non chiuse occhio tutta la notte.
Quando la mattina seguente la sveglia suonò, Jenna sbuffò, scese dal letto, andò in bagno, si guardò allo specchio e notò delle occhiaie sotto gli occhi, si lavò il viso per darsi una svegliata, si vestì e si pettinò i capelli, prese la sua cartella e si incamminò verso
l' Università.
Era in anticipo, così decise di fare colazione al bar vicino l'Università che si trovava di fronte; attraversò la strada ed entrò nel bar, prese delle frittelle e succo di frutta, si sedette e fece colazione.
Guardò fuori dalla finestra il sole nascosto dietro le nuvole che stava spuntando.
Sulla strada c'erano poche macchine. La cameriera si avvicinò a Jenna e posò sul tavolo ciò che aveva chiesto.
Jenna distolse lo sguardo dalla finestra, si voltò verso la barista, la ringraziò e la vide andare a portare le ordinazioni alle altre persone.
Dopo la colazione si diresse a lezione, vide l'amica e andò ad abbracciarla.
Dana notò l'amica un po' assente.
《Che hai? Hai una faccia》
《Non ho dormito》
《A causa di Rick?》
Dana le fece l'occhiolino e Jenna sorrise involontariamente.
Entrarono nell'aula, non appena finirono le lezioni andarono in biblioteca.
Studiarono insieme, ma Jenna si sentì osservata, alzò la testa dal libro e vide Dana che la stava guardando sorridendo.
《Che c'è?》chiese Jenna.
《Non mi hai risposto prima, dimmi la verità non hai dormito perché pensavi a Rick?》
《Non è vero》
《Ammettilo》
Una studentessa che cercava di studiare sentendo il chiacchiericcio delle due amiche fulminò con lo sguardo nella direzione di Dana.
《Scusa, sto zitta》
Dana si ammutolì e la studentessa tornò sui suoi libri, così anche le due amiche ripresero lo studio, finirono,
posarono tutto e uscirono fuori.
Jenna notò un uomo con due bellissimi occhi verdi, sorrise e gli andò incontro.
《Rick...che ci fai qui?》
chiese contenta nel vederlo.
《Ti volevo fare una sorpresa, l'altro giorno ci incontrammo qui e pensavo di rincontrarti》
Voleva rivederla. Era entusiasta.
Jenna continuava a sorridergli.
Non poteva fare a meno di ammirarlo.
Rick l'accompagnò a casa, si salutarono e lui se ne andò.
Jenna chiamò Dana e le raccontò della sorpresa fatta da Rick.
Non sapeva nulla di lui eccetto il nome. Voleva conoscerlo, capire quali fossero i suoi interessi e trascorrere il tempo con lui.
Si immaginò il loro appuntamento e sorrise. Tutta la giornata non fece che pensare a Rick.

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