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Era una calda giornata.
Mike con le gambe incrociate e le mani dietro la nuca continuava a guardare i nastri delle telecamere della banca e a casa del milionario. Era riuscito a individuare Matt, perché l'avevano arrestato ed era scappato grazie all'aiuto dei suoi complici, mentre della donna avevano soltanto l'identikit, ma non sapevano il nome, l'altro invece era di spalle alla telecamera.
《Fred》
《Sì?》
《I criminali dove sono entrati nella casa del miliardario?》
《Hanno forzato la porta》
rispose Fred che stava finendo di sistemare dei fascicoli sulla scrivania, si avvicinò al collega che guardava i nastri delle telecamere.
《Perché?》
Mike si alzò dalla sedia e insieme agli uomini della scientifica ritornò nella casa del miliardario.
Il prato era immenso con una piscina e gazebo sulla sinistra, la villa era bianca con il tetto nero, le finestre di vetro e la porta nera con la maniglia a forma di leone, le sedie a sdraio alla destra della piscina.
Bussò e dopo qualche minuto la porta si aprì, comparve una ragazza.
Mike guardò la casa, erano appesi dei quadri sulle pareti, uno rappresentava il tramonto con una farfalla che svolazzava libera nel cielo e il mare con delle piccole onde, altri invece ritraevano altri paesaggi,
L'avevano dipinto il milionario e la figlia.
Era una passione che avevano in comune.
Il televisore grande attaccato alla parete, il divano al centro della stanza e due poltrone in pelle di color panna. Il lampadario di cristallo e il condizionatore spento.
Sul tavolo di vetro rettangolare vi era poggiato un vaso con dei fiori colorati. Nella stanza affianco c'era la sala cinema.
L'uomo fece accomodare i poliziotti,
che spiegarono il motivo per cui erano li, nel frattempo la scientifica cercava qualche indizio, trovarono delle impronte. Tornarono in laboratorio e analizzarono ciò che avevano raccolto.
Mike ricevette una chiamata dal proprietario della gioielleria, riuscì a capire ben poco perché sentiva caos e il rumore di vetro che cadeva a terra, disse che sarebbe arrivato il più presto possibile, prese la volante e si diresse verso la gioielleria.

                   💎💎💎
Intanto in gioielleria, le vetrine erano frantumate, così i ladri rubarono tutto ciò che vi era all'interno e misero dentro un borsone che avevano portato con loro.
Suonò l'allarme, un rumore assordante. La donna strappò la collana dal collo di una signora, chi scappava, chi si nascondeva e i criminali erano armati.
Il proprietario nascosto nello sgabuzzino che aveva appena chiamato la polizia, ripose il cellulare in tasca, sentì la porta chiudersi alle sue spalle, si voltò e notò il criminale con la pistola puntata verso di lui e sentirono voci fuori la porta
《Fermi polizia, abbassare le armi!》
Il proprietario e il malvivente armato chiusi nello sgabuzzino sentirono una sparatoria tra criminali e poliziotti.
Il proprietario con velocità tolse l'arma al criminale e la gettò a terra, lo afferrò per la maglia e lo spinse facendolo urtare contro il muro e cadde a terra.
il criminale si alzò e gli diede una calcio nello stomaco. Il proprietario andò a sbattere violentemente contro le mensole dove caddero tutti gli oggetti che erano stati messi a posto, creando un forte baccano.
Si alzò con difficoltà e la schiena dolorante, colpì il viso del criminale rompendogli il labbro, il quale si portò la mano sulla parte colpita, si pulì il sangue, prese l'arma che era a terra e sparò il proprietario della gioielleria alla gamba destra. Minacciò di ucciderlo se avesse rivelato la sua identità ai poliziotti .
Nessuno sentì lo sparo avvenuto nello sgabuzzino per via della sparatoria che lo aveva coperto.
I due criminali scapparono con il borsone pieno di gioielli rubati e Mike gli inseguì, nel frattempo Fred cercò di tranquillizzare le persone che erano lì. Ordinò di tornare nelle loro abitazioni, diede un'occhiata in giro, non vide il proprietario.
Notò una porta chiusa e bussò chiamandolo.
Il criminale nascose l'arma, aprì la porta e portò sulle spalle il povero uomo che zoppicava.
《Chiamate un'ambulanza è ferito》disse il criminale fingendo di aiutarlo a camminare.
Fred chiamò subito e aspettò che arrivasse.
《Ho sentito lo sparo, sono andato a vedere subito cosa era successo》spiegò il criminale.
《Tu chi saresti?》chiese Fred.
《Il suo collega》
continuò il criminale con la farsa.
Dopo alcuni minuti l'ambulanza arrivò, il criminale salutò l'agente e tornò a casa, mentre Fred salì in ambulanza insieme al proprietario della gioielleria, gli fece compagnia finché non arrivarono all'ospedale e chiamò Mike e lo avvertì.
Il collega arrivò all'ospedale e spiegò che aveva perso di vista i delinquenti.
La dottoressa curò il proprietario della gioielleria, informò i poliziotti che doveva stare qualche giorno in ospedale.
Mike e Fred fecero pausa caffé.
I tre criminali intanto guardavano il loro bottino, il borsone era pieno di gioielli e soldi.
《Domani c'è l' entrata gratis nei musei, ci sarà moltissima gente.
Noi entriamo ci immischiamo nella folla, ci saranno sicuramente delle guardie, le distraggo mentre e voi vi mettete in azione》.

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