Capitolo 21 - Bokuto X Reader - Un bicchiere d'acqua (Parte 1)
L'argenteo si pettinò con cura i capelli facendo attenzione a non esagerare con la lacca.
Voleva che quell' appuntamento fosse perfetto adesso che si era ritirato dalla sua attività di mercante di umani nel mondo demoniaco.
Bokuto si fissò allo specchio ancora un poco.
Il profumo che si era appena dato era praticamente troppo sotto tono per un tipo appariscente come lui, ma sapeva più di tutti che non doveva andare a cacciare alcuna preda quel giorno.
Infatti il gufo aveva già fatto jackpot con il suo cuore.
La ragazza in questione, un'umana, lo aveva rapito molto tempo prima.
L'aveva incontrata durante una delle sue "consegne", risparmiandola da una possibile cattura da parte del suo mandante.
Si erano ripromessi di incontrarsi, e Bokuto manteneva le sue promesse, o quasi...
Akaashi dietro di lui lo fissò impassibile.
Sebbene non fosse passato tanto tempo dal loro trasferimento sulla terra umana, il suo superiore aveva iniziato a gongolarsi in quella vita così semplice ai loro occhi.
- Bokuto hai prenotato il locale?- chiese riprendendo le faccende domestiche.
Sebbene abitassero nello stesso appartamento, il grigio non muoveva mai un dito nel piccolo appartamento.
- Akaashi! Credi che non mi sia ricordato una cosa cosi importante come prenotare?- sbuffò quello sistemandosi il giubbotto di pelle aperto sul davanti.
-Dovrà filare tutto liscio stasera- ripetè prima di passarsi una mano nuovamente tra i capelli.
Il moro lo fissò indifferente.
Ormai sapeva che Bokuto era Bokuto e non esisteva nulla che potesse cambiarlo.
- Bokuto-san è ora di andare- gli ricordò notando l'orologio sulla sua testa
- A-AH! - esclamò quello notando effettivamente il ritardo,
-Perchè sono sempre in ritardo?- chiese lanciandosi contro la porta
-Non hai mai avuto a cuore i numeri- rispose l'altro divertito.
- Akaashi!- lo richiamò l'agenteo prima di lasciare l'appartamento.
Non poteva davvero arrivare in ritardo!
~
BokutoPov
Corsi come una furia verso il locale a cui ci eravamo dati appuntamento.
(...) era già arrivata da una buona mezz'ora, lasciando intravedere una certa ansia nei suoi movimenti.
Arrivai con fare sicuro, sebbene per nascondere il fiatone dei due miglia di corsa mi era servito più coraggio del previsto.
L'umana mi vide non appena le lanciai un sorriso orgoglioso.
Era splendida, probabilmente la cosa più bella che avessi mai visto in tutta la mia vita.
Il vestito che indossava, semplice e morbido come i linemaneti del suo viso mi fecero sussultare un poco.
- Bokuto eccoti finalmente- mi disse ridendo alla mia camminata strana,
-E'da tanto che aspetti?- le chiesi sperando che mi dicesse di no,
- Solo qualche minuto in realtà, sapevo che qualcosa era successo! Dimmi un po' non è che sei ancora a caccia di umani?- la domanda mi colse di sorpresa,
-No,ormai mi sono ritirato dal mio lavoro- le sorrisi facendole per offrirgli il mio braccio,
-Vogliamo andare signorina?- le chiesi, lei sorrise
-Certmanete signor Bokuto!-.
Entrammo con fare signorile nel locale.
(...) si stava già divertendo, le cose non potevano andare meglio!...
~
ReaderPov
Bokuto mi fece sedere per prima al grande tavolo tondo che aveva prenotato nel locale.
Non eravamo in un posto di lusso, ma l'organizzazione era impeccabile.
Fissai con la coda dell'occhio il mio "collega" intento a leggere il menù davanti ai nostri occhi.
Se solo non avessi avuto appetito, mi sarei concentrata solo sul guardarlo nella sua bellezza selvaggia.
I nostri ordini vennero presi velocemente, non avevo molta fame, visto che il mio obiettivo principale fosse un altro, quello di passare un po' di tempo con il "demone" gufo.
Da quando lo avevo incontrato giorni prima, aveva iniziato a passare più spesso il tempo tra noi umani.
La sua strana attitudine era ugualmente cambiata.
Adesso non guardava più le altre ragazze, ma solo me.
Arrossii a quel pensiero, come potevo essere cosi stupida e pensare una cosa del genere?
L'argenteo mi fissò divertito, i suoi occhi ambrati avevano sicuramente captato il mio imbarazzo.
- Allora (...) come sta andando la vita? - mi chiese cercando di intrattenermi nell'attesa,
-Tutto bene Bokuto, sono solo un po' impegnata in questo periodo, ma la tua imrpovvisa richiesta di un appuntamento mi ha fatto piacere- gli sorrisi appena, sperando che non notasse il leggero tamburellare delle mie dita sulle posate.
Ero molto nervosa.
- Credevo che non mi avresti mai detto si!- esclamò lui lodandosi per le sue doti di seduttore,
- Come potevo rifiutare? Ci siamo promessi di incontrarci di nuovo no?- Bokuto alzò leggermente il suo sguardo compiaciuto con fare freddo e distaccato.
Che avessi detto qualcosa di sbagliato?
Lo vidi prendere il bicchiere davanti a noi e sorseggiare con attenzione poche gocce d'acqua.
Mi aveva detto che era astemio, ma per qualche strano motivo credevo che lo stesse facendo solo per non farmi sentire a disagio.
-Bokuto come ti trovi qui sulla terra?- gli chiesi una volta che il silenzio era divenuto troppo pesante.
- Non mi dispiace stare qua...non ci sono "capi" che ti ordinano di rapire sconosciuti in un'altra dimensione, e il cibo è buono- ridacchiò non appena ripensò al buonissimo piatto umano chiamato "Bistecca".
-Solo...- disse poi sospirando lasciando trasparire una nota amara nel suo tono,
- Mi manca un po' il buio del regno demoniaco...i rumori, l'odore della guerra...insomma casa mia...- disse lasciando che lo scatorciare dei piatti e il ciarlare degli altri ospiti ci sovrastassero,
- Vuoi tornare a casa tua?- mi uscì detto abbassando lo sguardo.
Bokuto aveva davvero lasciato tutto per una stupida promessa fatta con una sconosciuta come me?
Il gufo mi fissò ancora più severo.
Forse non era stata una buona idea accettare.
~
BokutoPov
Fissai (...) leggermente triste della domanda.
Da meno di dieci minuti la nostra conversazione era diventata tetra e pesante, per non parlare dell'espressione triste della piccola umana.
- Sai non è cosi male stare qui...sono libero, e Akaashi è venuto con me dopotutto- gli sorrisi sperando di ravvivarle la serata.
-Non sei sincero lo sai?- mi rimbeccò alzando un sopracciglio,
-Oya oya! Cosa ti aspetti risponda? Ovvio che mi manca la mia casa, ma qui ho la mia preda...- la fissai ancora notando il suo sguardo serio.
Vidi il volto di (...) leggermente arrossato.
Avevo fatto colpo non c'era altra spiegazione!
Sorrisi euforico a quella reazione, il mio piano stava andando liscio come l'olio!
- Ti stai prendendo gioco di me?- mi chiese improvvisamente lei sconvolta dalle mie parole
-No,perchè dovrei? E' grazie a te se sono qui - scossi il capo furiosamente, davvero non capiva quanto gli fossi grato?
- Beh...sono anche io felice che tu sia qui...- mi disse poi ritornando con lo sguardo sul menù alla sua destra,
- Eheeheh faccio questo effetto alla donne- proclamai con sicurezza,
Ci fissammo per un poco con divertimento
Stava andando tutto perfettamente....
Note autrice:
Eccoci qui! Questa settimana tocca a Bokuto che abbiamo lasciato sulla terra lontano da baracca e burattini ricordate? Questo capitolo è stato pensato come sorta di "speciale" (?) se cosi possiamo pensare dopo tante settimane a parlare solo del mondo dei demoni XD
Questa calma durerà davvero durante l'appuntamento?...
(Scusate la lunghezza ma Wattpad fa molti capricci T.T)
Alla prossima,
-Blue
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