Capitolo 20 - Oikawa X Reader - Notte senza luna (Parte 2)

- Se tutto questo nostro dolore potesse finire solo con il calore del tuo corpo ti avrei già fatto mia molto tempo fa- asserì il demone imperatore liberando le sue possenti corna dalla corona di rame scuro che teneva sul capo.

Dopo aver rilasciato (...) si era rifugiato in una caverna poco distante, sperando che la quiete e l'umidità del posto potessero alleviare i suoi pensieri pesanti.

Iwaizumi era ritornato al campo con ottime notizie. Erano due giorni di marcia avanti agli altri eserciti, con tanta fortuna avrebbero raggiunto la loro meta senza troppi problemi nel giro di pochi giorni.

Oikawa però non riusciva ancora a credere che avesse posto quella stupida domanda all'umana.

Scosse il capo velocemente, doveva smettere di pensare a lei!
Ora era questione di poco prima che tutti i regni fossero nelle sue mani.

Epure il viso pallido e paonazzo della ragazza gli balenarono nella mente con fare ossessivo.

Il castano strinse le nocche fino a sbiancarle.

Non voleva, anzi non poteva davvero credere che tutto il lavoro che aveva preparato e i sacrifici fatti stavano passando in secondo piano per lei.

Si passò una mano velocemente sul viso.

Il calore e il profumo di paura e rancore che (...) emanava erano per lui fonte di gioia e disgusto.

Spostò la sua attenzione sul fuoco davanti ai suoi piedi.

Scoppiettava lento, immobile come se nulla potesse turbarlo.

Ripensò ai giorni in cui anche lui era così.

I tempi in cui al comando dei suoi si era erto su tutti i demoni di quel mondo.

Ma adesso tutti lo avevano tradito dal primo all'ultimo.

Gli rimanevano Iwaizumi e i suoi seguaci più stretti.

Sospirò esausto.

Non sapeva fino a dove si sarebbe spinto oltre quel limite.

Voleva davvero tutto questo?
Una voce lo richiamò alla realtà

Era tiepida ed innocente, così come lo era stata la prima volta che le aveva strappato un bacio senza permesso.

(...) lo stava fissando dall'imboccatura della grotta.

Oikawa rimase in silenzio a fissarla.

Che fosse venuta per allietare le sue pene?

                                ~

                     Oikawa Pov

Fissai con assoluta serietà (...).

Aveva esposto un poco il capo oltre l'imboccatura della grotta.

Il leggero rossore che le avevo causato prima era ancora sulle sue gote, ora arrossate.

La fissai con fare disperato.

Non volevo dirle nulla, solamente i miei occhi stavano tradendo i miei sentimenti.

Mi aveva trovato nel momento peggiore.

-Ehy(....)-chan!- le dissi con fare euforico. Chiusi lentamente gli occhi sperando di poter nascondere lievemente quel momento di crisi.

Ma l'umana era arguta, sapeva sempre tutto.

- Oikawa hai litigato con Iwaizumi?- mi chiese divertita avvicinandosi incerta.

Sebbene avesse preso dimestichezza intorno a me, era ancora molto cauta nell'avvicinarsi senza permesso.

Le feci segno di proseguire e lei si sedette a pochi metri da me, fissando anch'ella il fuoco scoppiettante.

-Ti sei arrabbiato per prima?-mi chiese con fare ingenuo e improvviso,

- Per cosa?- gli risposi non ritraendo lo sguardo su di lei,

- Per la risposta che non ti ho dato prima...- mi disse alzando di poco i suoi occhi dalle fiamme lievi.

La fissai curioso prima di sorridere.

- Pensi davvero che mi aspettassi una risposta da te?- (...) mise il broncio sospirando,

-Volevi che ti aiutassi no? Beh ci ho provato!- esordì alzando di istinto le braccia in alto.

- Solo che hai trovato proprio una stupida lo sai? Tra tutti gli umani hai proprio trovato me...- sorrise lievemente con tono rammaricato.

- Magari se ti capitava il mio professore di storia...- disse ridendo lievemente.

Non le chiesi cosa fosse un "professore", ma il suo tono giocoso mi fece sorridere ugualmente.

- Forse ho fatto davvero bene a trovarti- le rivelai lanciando un piccolo bastoncino nelle fiamme ardenti.

L'umana inclinò il capo non comprendendo le mie parole

- Sei la mia liberazione- le dissi solamente fissando le sue iridi lumino serischiarate dal calore del piccolo rifugio.

- Che ti prende? Oggi sei più strano del solito- chiese notando un certo cambio di tono nelle mie parole, ora ero serio.

Molto serio.

- Sei arrivata in un momento un po' fatidico per me- iniziai a spiegarle,

- Essendo un demone ho bisogno di possedere le cose che mi circondano, ma tu, non ti fai possedere così facilmente- le sussurai mantenendo le nostre distanze.

(...) arrosì di colpo, abbassando il capo per l'imbarazzo.

- C-cosa staidicendo? I-io non sono un oggeto chiaro?- gridò con voce stridula.

La fissai di nuovo osservando ogni suo piccolo lineamento.

Volevo a tutti i costi stringere quella distanza che ci separava, volevo davvero liberarmi di quel peso che tanto mi affliggeva.

Quella solitudine legata alla mia posizione di Re Imperatore!
Provai ad avvicinarmi a lei con cautela.

Sapevo che se avesse avuto paura si sarebbe allontanata, non importava come né perchè.

-Oikawa?- mi chiese quando di istinto le afferrai le mani.

Le strinsi tra le mie per molto tempo, lasciando che il calore di quest'ultime potesse entrarmi nelle vene e disperdersi nel mio sangue.

Rimanemmo cosi un poco, prima che il mio maledetto istinto mi fece posare le labbra sulla pelle candida di quelle mani piccolissime in confronto alle mie.

(...) provò a scostare subito le sue dita, ma io non avevo voglia di giocare a nascondino.

Non ora e non con lei.

La fissai con lo sguardo più tormentato che potessi farle

- Ho bisogno di te adesso- le intimai solo con lo sguardo.

Non sapevo se avrebbe accettato.

Potevo solo provare.
                                 ~
                    
                     Reader Pov

Oikawa aveva iniziato uno strano processo di seduzione.

Come tutti i principi che si rispettano era partito con calma, lasciandomi il tempo di capire bene cosa volesse fare.

Per la prima volta dopo molti giorni non mi aveva baciato.

Lo vidi portarsi le mie mani sul viso ed odorarne il profumo.

Sembrava come se volesse memorizzare ogni più piccola sfumatura di me.

Lo lasciai fare, guidata da quegli occhi così colmi di dolore da impedirmi di abbandonarlo.

-Va bene Oikawa- gli dissi nel notare una sua esitazione.

- Sei libero di fare tutto ciò che vuoi, basta solo che non ti spingi oltre- gli intimai non accennando alla mia paura più grande.

Lo vidi sorridere soddisfatto.

- Ti ringrazio- mi disse con tono rotto.

Forse non ero brava nella guerra, ma gli occhi di Oikawa volevano solo del calore.

Ed io potevo dargliene solo in piccola quantità, ma di certo era molto di più di quello che avevo fatto fino a quel momento.

Lo vidi finalmente rilasciare le mie mani ed attrarmi a se con fare delicato ma deciso.

Non era assolutamente violento quando mi sfiorava, non lo era mai stato.

Sorrisi nel vederlo così liberato.

Oikawa notò la cosa ed iniziò a parlare di nuovo.

-Cosa c'è di così divertente?- mi chiese portando i nostri volti vicini,quasi come se dovessero fondersi per crearne un altro.

- I tuoi occhi sono più luminosi ora- gli dissi spostandogli gentilmente il ciuffo ribelle che aveva davanti alla fronte,

- Hai capito perchè?- mi chiese prima di creare un altro contatto con le mie labbra.

Stavolta fu più leggero, uno di quei contatti che spesso solo nei sogni posso avvenire.

Ero abituata ai baci del demone, ma quello era davvero qualcosa di nuovo per me.

Vidi Oikawa spostarsi lentamente lungo il collo.

Non emetteva alcun suono, né io ne facevo altrettanto.

Ero li solo per calmarlo, tutto quello era solo un altro modo per usarmi lo sapevo bene.

Oikawa indugiò non appena vide che il mio volto era impassibile ad ogni piccola sua azione.

Si staccò immediatamente con lo sguardo triste.

-Ti ho abituato troppo a queste cose dico bene?- chiese sistemandomi i capelli.

Lo fissai attonita.

Non potevo davvero credere che per la prima volta si era fermato dal fare qualcosa del genere.

Lo fissai con sguardo deluso, generando forte divertimento in lui.

-Non posso ancora permettermi di farlo (...)- mi disse intrecciando le sue dita affusolate con le mie,

- Prima voglio terminare questa guerra- mi disse stringendo lievemente la presa.

Avvicinai il capo al suo petto.

Il suo cuore batteva lento come un orologio.

Oikawa mi spettinò i capelli con fare giocoso.

- Aspetterò- gli dissi sorridendo liberata dalla tensione.

Anche se ero solo un oggetto, Oikawa non mi avrebbe fatto soffrire.

Sebbene fossi solo un'umana il demone si sarebbe dimenticato di me.

Quindi perchè il mio cuore faceva così male?
Il castano mi fissò con sguardo combattuto.

-Stai pensando a me vero?- mi chiese,

- Ovvio Oikawa- gli risposi chiudendo leggermente gli occhi.

Le fiamme del piccolo fuoco sembravano ora molto distanti da noi.

Che fosse presagio di sventura?...

Note autrice:
Buongiorno!
Eccoci al fatidico capitolo rivelatore!XD
Vi dirò ero molto preoccupata, volevo alzare i toni ma allo stesso tempo non fare troppo tutto insieme. Spero che la via di mezzo sia di vostro gradimento! :3

Ringrazio Chopin e Beethoven per avermi accompagnato nella stesura di questo capitolo, ed in più ci terrei a ringraziare la figura che ha ispirato questo capitolo, sia il suo tormento che la sua gioia (è di un romanzo XD)

Al prossimo capitolo!

- Blue

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