Da dove eravamo rimasti
Ok… so che non era il migliore dei modi per finire una storia, anche perché appena ho finito di scrivere e ho messo via tutto, ľuovo si è schiuso. Ma facciamo i noiosi e diciamolo dopo. Prima vi dirò come ero messo dopo aver smesso di scrivere.
I ragazzi se la passavano bene, io e Lissa abbiamo iniziato a provare mosse combinate per il combattimento, ma ci siamo anche “informati” su come si accudisce un cucciolo/bambino non sapendo cosa uscirà da lì. Ebbene, all'uovo è uscito un ralts maschio cromato, decidemmo di chiamarlo Vincent. La nostra vita sembrava diventare “normale”, avevo una casa una famiglia ed amici al mio fianco, facevamo sempre più spesso visite a Say’ri per fargli compagnia ed aiutarla, si stava bene. Peccato che, come ogni dannato cliché deve andare tutto a rotoli. Tutto cominciò un pomeriggio, io e Lissa facevamo la spesa con Vincent nel seggiolino del carrello, una volta usciti dal pokemarket si sentii una voce familiare chiamare.
???: Tesoruccio!
Mi rabbrividì il sangue nelle vene a sentire quella parola con quel tono, era Luna che mi chiamava (per chi non se lo ricordasse, Luna è la sorella di Lissa) ci voltammo quasi di scatto per vederla non molto lontano.
Michele: Luna, da quanto tempo…
Luna: Finalmente vi ho trovati! Avrei delle cose importanti da dirvi e… chi sarebbe questo piccolino?
Lissa: Oh, è nostro figlio, si chiama Vincent.
Luna: Figlio? Ma che carino, è blu come la zia!
Scrutando Vincent, Luna scopri una cosa che ne io ne Lissa avevamo notato.
Luna: Ma… non ha gli occhi arancioni...
(sarebbe il colore effettivo degli occhi dei ralts cromati)
Micchele e Lissa: Cosa?
Luna: Non lo avevate ancora visto? Ha gli occhi marroni come te, Michele.
Ci mostrò gli occhi di Vincent finora coperti dai suoi capelli, erano esattamente come i miei.
Lissa e Michele: Aaaaw...
Rimanemmo così per un po’, poi mi ricordai cosa avesse detto Luna e…
Michele: Luna, avevi qualcosa da dirci o sbaglio?
Luna: Non sbagli, Say’ri è in pericolo.
Michele: Cosa!? Come mai !?
Luna: Hai presente i pokémon che avevi liberato per fuggire dalla mia base?
Michele: Sii…
Luna: Ebbene quelli erano schiavi. Il punto è questo: uno che sembra avermi fregato il posto se li vuole riprendere…
Michele: Di chi si tratta?
Luna: Un Garchomp di nome Vallart vuole ricostruire il Team Zero, e questa volta sotto il nome di “Impero”
Lissa: Cosa stiamo aspettando? Prendiamo i ragazzi ed andiamo!
Ci mettemmo subito in marcia verso il villaggio di Say’ri, per raggiungerlo il prima possibile, vennero anche Kal e Sara.
Sfortunatamente siamo arrivati tardi, il villaggio era raso al suolo non c'era traccia di un solo pokémon meno che Say’ri.
Michele: Lon’zu, presto!
Corsi verso di lei, era a terra sotterrata per metà dalle macerie di una casa, io e John sollevammo le macerie e gli altri tiravano in salvo Say’ri, respirava a stento.
Lon'zu: Mamma!
Kal: Say’ri!
Lei aprii gli occhi e vide chi si trovò ďavanti.
Say'ri: Lon’zu… Kal...
Kal: Tesoro mio, resisti! Lissa!
Lissa: Sto già provvedendo!
Stava già usando Ondasana, anche Luna diede una mano, usando Ondasana anche lei, ma...
Say'ri: Mi dispiace… non riesco a resistere... Vi voglio bene...
Le ferite Erano troppo gravi. Era un miracolo che fosse sopravvissuta fino ad allora.
Lon'zu: No, mamma! MAMMA! No...
Non c'erano più segni dell aura di Say’ri, era andata, per sempre…
Noi eravamo tutti attorno a fare quanto possibile per salvarla, ma fu tutto inutile.
Lon’zu rimase a piangere sopra di lei stringendola forte in un abbraccio di disperazione.
Michele: Lon’zu…
Lon'zu: Posso rimanere un attimo da solo?...
Michele: Certo...
Lasciammo Lon’zu da solo.
Non posso credere che Say’ri sia morta... come farà Lon’zu senza sua madre?
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