9 - Continua a scappare!
Non sono riuscita a dormire per tutta la notte.
Il pensiero di dover confessare tutto a Bianca mi strazia.
So che a lei interessa Benjamin e probabilmente dopo che scoprirà dell'uscita di ieri mi odierà a morte, ma non posso stare con questo peso addosso. E come se non fosse già abbastanza ora anche quel sogno con Federico...dio mio, impazzirò.
Mia, calma. Respira.
Decido di alzarmi dal letto per farmi una bella doccia.
Voglio assolutamente togliere dal mio corpo quel peso enorme, almeno simbolicamente.
Prendo dei vestiti puliti ed entro in bagno.
Accendo l'acqua e la lascio riscaldare.
Sì, so cosa starete pensando...che sono scema a farmi la doccia calda con 30°C all'ombra, ma io sono così...anormale.
Accendo la radio ed entro in doccia.
Subito mi assale un'ondata di calore, ma poi mi abituo velocemente.
Mentre mi lavo, le note di Locked Out Of The Heaven di Bruno Mars si fanno strada nella piccola sala da bagno.
Non ho mai avuto molta fede nell'amore o nei miracoli
Non ho mai voluto mettere il mio cuore in attesa
Ma nuotare nelle tue acque è qualcosa di spirituale
Ogni volta che passi la notte con me, io rinasco
È vero. Non ho mai creduto nell'amore vero, in quello che ti spacca il cuore da quanto è grande, in quello da morire per la sua felicità. Non ho mai creduto alle favole con un lieto fine, perché non c'è mai un lieto fine...almeno non per me. Non ho mai creduto neanche a quel "non ti lascerò mai" perché dai...alla prima occasione tutti ce ne andiamo. Non ho mai creduto neppure al "e vissero felici e contenti"...ai bei principi e alle belle principesse.
È vero anche che quando sono vicino a lui sento cose che mi fanno scoppiare l'anima, cose che mi fanno morire per poi farmi rinascere. Ecco, stare vicino a lui è così...morire e rinascere.
Perché mi fai sentire come se
fossi stato chiuso fuori dal paradiso
Per troppo tempo, per troppo tempo
Prima di fare questo viaggio, prima di arrivare qui a Milano, la mia vita era piena di vita ma vuota d'essenza. In qualche modo mi sentivo prigionera di una me stessa che non ero io...un'altra Mia si era impossessata del mio corpo e della mia anima. Non mi sono mai sentita completamente realizzata, neppure quando ho ottenuto il premio come miglior studentessa del mio anno. Ma qui tutto è cambiato. È piombato lui e loro. Sono piombati nella mia vita come un uragano. In poco tempo hanno sconvolto quella che era la mia vita precedente. Loro sono la mia svolta: Bianca, Benjamin e, ovviamente, Federico.
Mi metti in ginocchio
Mi fai testimoniare
Puoi riuscire a far cambiare a un peccatore i suoi modi
Spalanca i cancelli perché non vedo l'ora di vedere la luce
E in questo momento è qui che voglio stare
Posso restare qui?
Passare il resto dei miei giorni qui?
Lui è riuscito a cambiarmi, per lo meno una parte di me. Mi ha fatto credere in qualcosa che ormai credevo morto. È la mia luce, perché non esiste altro posto dove vorrei stare se non al suo fianco, accompagnandolo.
Quando finisco di farmi la doccia, esco e mi fermo di fronte allo specchio. Come sono cambiata...quasi faccio fatica a riconoscermi. Mi vesto ed esco da quello che per un momento è stato il mio luogo di pensiero e di sfogo.
Mando un messaggio a Bianca con l'orario e il luogo dell'incontro.
So che andrà su tutte le furie appena lo saprà; probabilmente non mi vorrà più parlare e avrebbe anche ragione...insomma, che razza di amica andrebbe ad un appuntamento con il ragazzo che piace all'amica?! Ma quello non era un appuntamento però.
Saluto la zia con un veloce bacio sulla guancia; è come una seconda, anzi, terza madre per me. Si sta prendendo cura di me in un modo troppo dolce e premuroso...a volte mi chiedo perché sua sorella non si fosse comportata con me così come lo ha fatto lei...spero di scoprirlo presto.
Esco di casa e prendo il solito autobus che mi accompagna fino al luogo dell'incontro con Bianca. Arrivata, noto già in lontananza una chioma castana seduta al tavolo del bar, mi avvicino e la saluto.
"Tu adesso mi devi dire per quale fottuto motivo mi mandi un messaggio alle quattro e mezza di notte, facendomi svegliare e cadere dal letto." mi accoglie lei, con aria simpatica
"Sí, scusami. È che ero presa dal panico e dall'enorme senso di colpa e..." inizio, ma lei mi blocca
"Senso di colpa? Mia, mi stai spaventando così...che è successo?"
"Promettimi che però non dirai nulla a lui..."
"Lui chi? Mia, davvero, devo preoccuparmi?"
"Benjamin..."
"Ben? Ti ha trattata male? Perché se è così lo distr..."
"No no, anzi. Ah, insomma..." mi agito
"Mia, fai una cosa...parti dal principio. Ti prometto che sarò muta come un pesce."
"Okay. Immagino che tu abbia chiesto spiegazioni sullaia fuga extraveloce dalla festa, no?"
"Eh, sí..."
"Ecco, in pratica, quando mi stavo asciugando, sono uscita e non mi ricordavo più la strada per tornare in giardino o per lo meno in cucina; mentre stavi decidendo dove andare, è arrivato un tizio che mi ha incastrata prendendomi per il polso e ha cominciato a dirmi cose che fanno ribrezzo..."
"Oh che cazzo! Mia! Stai dicendo davvero? Ma com'è possibile? Ah, ora capisco Federico e la sua mini sclero. Cazzo...ma ti ha fatto qualcosa?" dice, evidentemente preoccupata
"No, grazie a Federico che è arrivato e lo ha conciato per le feste..."
"Ringraziamo il cielo e l'enorme intuizione di Federico!" scherza
"Già, quindi poi ho dovuto raccontare tutto a Benjamin che si è mostrato molto preoccupato e continuava a mandarmi messaggi per sapere se stavo bene."
"E ci credo...avrei fatto lo stesso anch'io."
"Poi mi ha chiesto di fare un giro per svagarmi visto che ero ancora un po' sotto shock..."
"Mh, e cosa ci sarebbe di strano?" domanda lei
"Ieri sera siami andati a prendere un gelato e ci siamo fatti un giro...mi ha fatto sorridere almeno per un po'..."
"Lo so, Benjamin riesce a mettere di buon umore anche un cavallo con le morroidi." dice ridendo
"Ma quindi non te la sei presa? Insomma...so che ti piace e..."
"Mia, tranquilla. Conosco Benjamin e so che ha un cuore d'oro e poi conosco te, bene o male, e so che anche tu non faresti male ad una mosca, quindi non vedo il motivo di preoccuparmi. Eri giù di morale e lui ha pensato a farti star meglio. Non capisco perché ti sei angosciata tanto ahah, pensavi che ti avrei bannata dalla mia vita solo perché sei uscita a prendere un gelato con un tuo amico? Mia, dai, so che posso sembrare stronza, ma non sono così cattiva. Davvero, tranquilla."
"Grazie mille Bianca. Sei un'amica eccezionale."
"Grazie a te Mia. Dato che siamo in argomento, c'è altro che devi dirmi?"
"In verità si...Federico ha visto me e Benjamin mentre scherzavamo e si è incazzato..."
"Federico è innamorato di te...te lo garantisco."
"Ma com'è possibile? Mi tratta sempre da schifo, mi fa sentire male..."
"Diciamo che Federico si preoccupa solo delle persone che ama e, visto come ti ha salvata dal tizio e da come si è tuffato in piscina per te, direi proprio che ti ama."
"Non è vero, no."
"Mia, devi sapere qualcosa di importante su Federico..." inizia a parlare, ma viene interrotta dal cellulare
"Scusa, devo andare. Ci vediamo presto! E stai tranquilla su quel fatto!"
"Ciao Bianca!"
Appena la mia amica se ne va, vedo una figura familiare avvicinarsi al banco del bar.
È lui.
È il mio momento per sapere tutto, tutta la verità sul suo comportamento.
Mi avvicino e lo saluto.
"Federico, ciao..."
"Mia, non sono dell'umore adatto, specialmente dopo il teatrino da coppietta felice di ieri sera." mi risponde arrogante come sempre
"Senti, non è come pensi tu. Mi voleva far riprendere dallo shock della festa. Ma ti assicuro che non c'è niente."
"Non sembrava." dice amaramente
Prende il caffè e se ne va.
"Ciao Mia."
"Ma sì, certo. Scappa. Scappa come fai sempre. Scappa dai tuoi problemi, ma sappi che un giorno, prima o poi, dovrai fare i conti con tutti quanti."
Quelle parole mi escono dalla bocca come una palla da bowling a 200 km/h.
Lui si ferma, si gira e mi ritorna incontro.
"E tu allora? Cosa mi dici di te? Sei scappata da Londra perché ti sentivi vuota in quella città che non ti apparteneva. Sei scappata per anni dal tuo passato, quindi non puoi dirmi che sono l'unico a fuggire." sputa tutto d'un fiato
"Io. Non. Scappo." dico, quando mi è davanti al cuore
"Invece si, lo stai facendo."
"Non puoi capire..."
"Beh, nemmeno tu allora."
"Dimmi cosa ti succede. Ti potrei aiutare. Fidati di me."
Gli appoggio una mano sul petto per sentire il suo cuore...sta per esplodere.
Lui guarda la mia mano sul suo petto per poi tornare a guardare i miei occhi.
"Credo che questa sia la volta buona...credo di sì."
"Volta buona per cosa?" chiedo, guardando i suoi occhi
"Buona per lasciarmi andare...voglio raccontarti quello che mi succede. Sento di potermi fidare di te." dice, con il cuore in mano
Io non posso far altro che sorridere ed aspettare le sue parole. Finalmente.
_ Spazio Autrice _
Finalmente è arrivato il capitolo!!!
Ci ho messo parecchio perché volevo dare più enfasi alla situazione...ed apprezzate il mio lavoro perché ci ho messo 3 ore di supplenza e 1 ora a casa😁🙈
By the way spero che vi piaccia davvero❤
Alla prossima!
-Hopi❤
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