8 - Start of something new

Mi basta soltanto guardare i suoi occhi per capire di chi si tratta.
Quegli occhi che tormentano i miei pensieri fin dal primo momento in cui li ho visti.
Quegli occhi che potrei riconoscere tra altri milioni.
Insomma, i suoi occhi.

Ora erano lì che mi guardavano, che guardavano i miei in cerca di una risposta.

"Federico..." sussulto io

Benjamin mi segue a ruota e si gira, rimanendo impietrito alla vista del suo amico.

"Federico un cazzo." sbotta lui

"Amico, senti..." inizia Benjamin

"Tu sta zitto." lo blocca subito

Mi sento come la pallina da ping pong durante un set. Sbattuta di qua e di là. Tra Benjamin e Federico.

"Federico, ascolta...non stava succedendo proprio niente. È successo che stava arrivando una macchina e..." inizio a parlare

"Mia. Non ho bisogno di spiegazioni. E non voglio spiegazioni. Quindi adesso me ne vado e vi lascio continuare quello che ho interrotto. Buona serata." dice incazzato, facendo per andarsene

Ma perché? Perché doveva essere sempre così freddo? Così distaccato? Così arrogante?
Egoista. Ecco la parola giusta. Federico non era altro che un grande e grosso egoista. A lui importava solo ciò che gli succedeva e ciò che voleva che succedesse. Non gliene fregava un emerito niente dei sentimenti e delle emozioni altrui, anzi, detto in parole povere, se ne fregava altamente di ciò che succedeva agli altri.
Fin dal primo giorno l'ho potuto constatare, da quando mi ha lasciata sola dopo lo scontro a quando mi ha liquidata durante la festa in piscina.
L'ho sempre saputo che era un egoista, però mi rifiutavo sempre di ammetterlo. Almeno fino ad ora...

Ma sì, che se ne vada pure al diavolo, non ho certo bisogno di lui... o no?

Se ne sta andando, quando si gira per guardarmi, per poi tornare sui suoi passi e svanire nel buio della notte.
Se n'era andato...in fondo era quello che volevo.

"Mia, ti riporto a casa..." zittisce il silenzio Benjamin

"Puoi aspettare un attimo? Dovrei chiarire una cosa..." dico

"Devi andare da lui? Da Federico?" chiede in modo nervoso

"Ti dispiace? È che vorrei chiarire la questione..." rispondo timidamente

"Mia...te lo ha detto anche lui. Non vuole spiegazioni e tu non gliene devi. Quindi stai tranquilla e sali in macchina che ti riporto a casa. Federico è fatto così, appena si calmerà potrai parlargli." dice, facendo il serio

Sento la mia mente che mi dice di dare pienamente e totalmente ragione a Benjamin...Federico era un caso perso.
Però il mio cuore mi dice tutt'altro... mi dice di mollare tutto e andare a cercarlo e parlargli, rischiando il pericolo della notte se fosse necessario.
Decido di fare come sempre...di ascoltare la voce della ragione, così sospiro e seguo Benjamin verso la macchina.
Potevo prendere la metro, ma il pensiero delle persone poco affidabili che potevano esserci bloccò subito il mio intento, e poi Benjamin non mi avrebbe di certo lasciata tornare in metro.

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"Bene, eccoci. Per qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi. Qualsiasi cosa." mi dice accompagnandomi alla porta

"Certo. Grazie mille per la bella serata." gli dico, mentre lui mi saluta con la mano

"Ah, Mia..." si blocca sul vialetto

"Dimmi."

"Buonanotte." dice con aria dolce

"Buonanotte a te." ricambio, per poi vederlo ripartire

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"Devi andare da lui, Mia?" mi chiede Benjamin, evidentemente furioso

"Sì, Benjamin. Non voglio che pensi cose assurde su noi due..." dico

"Perché? Che ci sarebbe di male?" chiede con un velo di preoccupazione

"Assolutamente nulla, ma sai com'è, meno fai arrabbiare Federico meglio è." cerco di prenderla con ironia

"Certo, ora il mondo gira intorno solo a Federico Rossi e al suo umore, no?!" ora è lui a fare ironia

"Benjamin, non dire sciocchezze dai."

"Non dico sciocchezze, dico la verità. Non ti rendi conto che da quando c'è lui nella tua vita non fai altro che preoccuparti solo di quello che pensa, di quello che fa o di come la potrebbe prendere?"

"Non è vero." ribatto

"Sì, invece. Anzi, credo proprio che...oddio, mi fa male solo a pensarci."

"Che cosa?" chiedo interessata

" Mia...tu sei innamorata di Federico." mi sputa addosso quelle parole come un pugnale

Sento nelle sue parole taglienti un pizzico di dispiacere, perché in fondo lo so che lui prova qualcosa per me...ma purtroppo quelle parole sono la verità.

Sono innamorata di Federico Rossi, l'uragano che ha travolto la mia vita.

Non mi sono neanche accorta che mi è scesa una lacrima finché non sento le dita morbide di Benjamin sforarmi la guancia.

"Mia, ascolta, per quanto mi faccia male dirti questo, penso proprio che dovresti andare da lui..." mi dice, sorridendo lievemente

"C-cosa? Cioè, mi stai dicendo di..."

"Sí, Mia. Io sarò felice solo se tu lo sei, quindi se la tua felicità è con lui...vai." mi dice sul collo

"Benjamin, non saprò mai come ringraziarti abbastanza. Ti voglio bene." dico abbracciandolo

"Io non ti voglio bene...io ti amo, Mia." risponde, abbracciandomi

"Ora, vai...su." si stacca da me

Mimo un veloce e sincero "grazie" con le labbra, poi mi addentro nel vicolo dove ho visto andare Federico.

Dopo circa una decina di minuti che sto girovagando per il quartiere lo vedo lì, seduto sotto ad un albero che contorna la strada deserta. Non posso credere di essere qui da lui.

Da lontano sembra un piccolo orsetto smarrito ed impaurito.
Mi avvicino piano piano, cercando di non farmi vedere...

"Mia, so che sei tu, non c'è bisogno di camminare in punta dei piedi."

Cazzo, mi ha sgamata.

Lo raggiungo e mi siedo di fianco a lui.

"Perché sei qui?" mi chiede, guardando un punto indefinito sul suo orizzonte

"Perché mi interessa sapere come stai e che cosa ti succede." affermo

"A nessuno interessa di me." ribatte, voltando lo sguardo in mia direzione

"Ti sbagli...agli altri non interessa di te, però a me sì, quindi dai, sputa il rospo." dico, cercando i suoi occhi color mare

"Davvero vuoi sapere cosa mi succede?" mi chiede, tornando a guardare l'orizzonte

"Sì, davvero." ammetto con sincerità

È da quando sono arrivata che aspetto questo momento, finalmente le mie domande su Federico otterranno una risposta.

"Sai, in verità vorrei saperlo pure io...insomma, prima quello che mi importava era essere popolare, accettato e invidiato, avere tutte le ragazze ai miei piedi ma nessuna relazione stabile...ora invece, è tutto quello che mi importa è solo..." mi racconta, guardandomi negli occhi

"È solo cosa?" ripeto, mentre annego in quegli occhi meravigliosi

"Sei tu. Tutto quello che mi importa sei soltanto tu." confessa

Per una volta in tutta la mia vita mi sento felice, felice come non mai.
A quelle parole sul mio viso appare un sorriso timido.

Le sue mani mi sfiorano delicatamente le guancie, per poi fermarsi nel punto al confine con il collo. I suoi occhi sono fissi sui miei, mentre le sue labbra si avvicinano sempre più alle mie, con una delicatezza sovraumana.

Nella mia mente non faccio altro che ripetermi quanto sono felice.

Le nostre labbra si sfiorano, per poi abbracciarsi dolcemente in un bacio..

"Mia, svegliati...tutto questo non è reale." mi dice poi Fede, sciogliendosi dal bacio

"Cosa?" chiedo perplessa

"È un sogno, Mia."

E in quell'instante tutto il mondo mi crollò addosso, facendomi svegliare di colpo.

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Ho caldo.
Tanto caldo.
Troppo caldo.
Sono sudata fradicia, mentre mi accorgo di essere nella mia stanza milanese.
Ho il cuore a mille e le gambe mi tremano.
Non ci posso credere. Ma che cazzo di sogno ho fatto?
Ho sognato di baciare Federico.

Guardo con frenesia l'ora sulla mia sveglia da comodino... LE 4.30 DI NOTTE.
Presa dalla crisi, prendo il cellulare e digito velocemente sulla tastiera.

" A: Bianca

Amica! Ho bisogno di vederti. Ci vediamo domani al bar centrale.
Ciao, e scusa per l'orario."

Devo assolutamente togliermelo dalla testa.
Devo togliermi Federico dalla testa, subito.

_ Spazio Autrice _

Eccomi qui con l'aggiornamento!
So che questo capitolo può sembrare noioso, ma è l'inizio della vera storia e contiene particolari importanti.
So che magari vi eravate illuse che il sogno di Mia fosse reale, maaaa....boom! Tuuuuutto un sogno.

Detto ciò vi saluto eeee...alla prossima!

-Hopi❤

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