7 - Appuntamento?
Milano, ore 11:45
Non ho sentito la sveglia...non mi meraviglio.
Mi sveglio ancora intontita dalla serata di ieri...che schifo di serata.
Ovviamente non ne ho fatto parola con mia zia, altrimenti sai che cantilena mi avrebbe tirato su e sicuramente non mi avrebbe più lasciata uscire.
Devo ammettere che mi sento un po' più sollevata dopo aver raccontato tutto a Benjamin. Voi direte "ma che scema sta qui, va a raccontare una cosa del genere ad una persona appena conosciuta"...in effetti avete ragione, però sento che Benjamin è diverso. Benjamin non è come gli altri. Benjamin è una specie di ragazzo perfetto (se ne esiste uno almeno...). Sento quasi che parliamo la stessa lingua, pensiamo le stesse cose. Chissà, magari è lui la mia cometa.
Fortunatamente è domenica e non ho nulla da fare, come ogni giorno direi.
Sto iniziando ad ambientarmi in questa nuova città e mi sento anche più tranquilla.
Mi ricordo ancora di quando sono atterrata qui, la gioia di mia zia nel vedermi, il mio incontro-scontro con Federico, la mia amicizia con Bianca e successivamente con Benjamin, le continue lune di Federico, l'invito alla festa, la mia indecisione sul vestito, la festa, la protezione di Federico e Benjamin nei miei confronti...insomma, chi mai se lo sarebbe immaginato che sarebbe successo tutto ciò.
Nel mentre di queste mie ricapitolazioni, mi suona il cellulare.
Un messaggio...Bianca.
" DA: Bianca
Mia, come stai? Ieri te ne sei andata dalla festa in fretta e furia con Benjamin e non ho capito il motivo. Ovviamente Federico non mi vuole raccontare niente, dice che devo chiedere a te. Voglio solo sapere che stai bene ed è tutto a posto.
Un bacio splendore. "
È incredibile come si preoccupa per me...insomma, ci conosciamo da una settimana e poco più e già si mostra così amichevole con me. Un lieve sorriso di gioia si leva sul mio viso.
" A: Bianca
Ciao! Tutto bene amica mia! Ciò che è successo ieri voglio raccontartelo di persona appena ci vediamo, nei prossimi giorni e con calma...non è successo nulla di così grave tranquilla. Io sto bene, grazie mille per preoccuparti così tanto per me.
Ti voglio bene. "
Non faccio in tempo a bloccare il cellulare, che già il led si accende, indicando l'arrivo di un nuovo messaggio.
"Ma che matta questa ragazza, neanche il tempo di inviare il messaggio che già risponde.." ridacchio, pensando alla mia amica
Appena sblocco il mio IPhone rosa, mi accorgo che non era un messaggio di Bianca, bensì il suo...quello di Benjamin.
" DA: Benjamin
Hey ragazza straniera! Ci sarebbe un ragazzo italiano che vorrebbe chiederti di andare a fare quattro passi insieme, che ne pensi? "
Ridacchio pensando a come ha scritto quel messaggio...è così buffo ma allo stesso tempo tenero.
" A: Benjamin
Oh, che proposta! Bisogna vedere di chi si tratta... "
Aspetto qualche secondo e la risposta arriva subito.
"DA: Benjamin
Cos'è? Hai preferenze?! Comunque sono io il ragazzo, scemotta. "
Scemotta...nessuno mi aveva mai chiamata così, ma devo ammettere che quel nomignolo mi piaceva.
" A: Benjamin
Io? Preferenze? Naaaah. Comunque la mia risposta è sì...accetto. :) "
Non so bene per quale motivo vuole vedermi...spero sia non per parlare dei fatti di ieri, vorrei dimenticarli ma se continuo a parlarne non potrò mai farlo.
" DA: Benjamin
Perfetto! Allora questa sera alle 20 al parco. Un bacio scemotta! "
Mi fermo un attimo a pensare. Cosa sarebbe stato quello? Un modo per conoscere qualcosa in più su di me? Una scusa per comporre una nuova canzone? O peggio...un appuntamento?
Domenica.
Sera.
Parco.
Soli.
Merda.
Non sono una di quelle che giudica un libro dalla copertina, ma instaurare una relazione già adesso non è che mi vads troppo a genio. Non perché Benjamin non è il ragazzo giusto, anzi, ma perché credo che non sia il momento, tutto qui.
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Sono appena passate le quattro del pomeriggio, quando sento la suoneria del mio cellulare.
Bianca
Rispondo senza problemi.
"Hey amica!"
"Mia! Ma si può sapere che fine hai fatto? Ti ho mandato un messaggio e non ho avuto una tua risposta..."
"Ma come?! Certo che ti ho risposto." rispondo incredula di quello che mi sta dicendo
"Hai ragione...era solo una scusa per telefonarti." la sento ridere
"Scema. Ma perché mi hai chiamata? Spero non per chiedermi di quella cosa eh..." dico, speranzosa
"No no, tranquilla. Ti volevo chiedere se stasera eri libera per andare al cinema."
Cazzo. E ora che rispondo? Non posso mica dirle "sai, devo vedermi con Benjamin..bon posso dargli buca".
No.
"Ah...ehm...staaaasera?" chiedo, prendendo tempo
"Sì, stasera. Perché, non puoi?"
"Mh, in verità no...è che Benjamin mi ha invitata a fare quattro passi..." dico timidamente
"Ah...Benjamin." dice sconsolata, quasi arrabbiata e delusa direi, dopo una breve pausa
"Ti dispiace? Se vuoi lo chiamo e..."
"No no, figurati. Vai tranquilla, il nostro cinema può aspettare." cerca di sembrare contenta, ma so che non lo è
"Va bene...ci sentiamo allora. Un bacio Bianca!"
"Ciao ciao Mia." mi saluta
Che strano...non so perché fosse così distaccata. Pensandoci bene si è posta così dal momento che le ho detto di Benjamin...chissà, magari se l'è presa perché ho preferito un ragazzo a lei. Domani la chiamerò e le parlerò, deciso.
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Ore 20
Sono appena scesa dall'autobus che mi ha portata fino al parco, quel parco. Quanti ricordi.
Da lontano riconosco ormai la sagoma familiare del bel chitarrista.
"Mia! Ciao!"
"Hey, Benjamin!"
"Oh, chiamami Benji per favore." ridacchia
"Grazie per essere venuta." continua poi
"Grazie a te. Sai, avevo bisogno di qualcuno con cui parlare..."
"Io ci sono e ci sarò sempre."
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Sono passate due ore e sono ancora con Benjamin. Abbiamo parlato del più e del meno, io gli ho raccontato un po' di me, della mia storia, e lui mi ha raccontato la sua...diciamo che ci stiamo conoscendo...
"Quindi mi stai dicendo che hai lasciato la tua vita in Inghilterra per venire in Italia a conoscere le tue origini?" mi chiede
"Esatto. So che può sembrare una pazzia, ma..." inizio
"No no, al contrario. Dimostra quanto sei coraggiosa e determinata."
"Ah, wow. I miei amici londinesi hanno detto che è una follia mollare il presente per il passato..."
"Non credo. Tu devi avere delle risposte alle tue domande...solo così potrai pensare al presente e al futuro."
"Proprio così. È quello che penso anch'io. Infat..."
"ATTENTA MIA!"
Sento la sua voce proprio nel momento in cui vedo la luce abbagliante dei fari di una macchina.
Non so come, ma è riuscito a salvarmi.
Mi stupisco vedendo che non c'è il mio solito salvatore al mio fianco, bensì Benjamin.
Siamo caduti entrambi sul marciapiede.
Benjamin si alza subito, allungando poi una mano per aiutarmi.
L'afferro e mi alzo, andando a sbattere contro il suo petto.
La situazione è la stessa. Identica. Come quella con Federico ieri sera.
Solo che non sento il mio cuore esplodere...non come lo faceva quando ero vicina a lui.
Riesco a sentire le sue mani che tremano, come il suo respiro.
Percepisco uno strano brivido alle gambe per la vicinanza estrema.
"Ma che cazzo????"
_ Spazio Autrice _
Ecco il nuovo capitolo!
Diciamo che il finale è un po' scontato, ma spero che vi piaccia lo stesso.
Sono troppo sconvolta da ciò che è accaduto quasi 24 ore fa nel centro Italia. È così ingiusta la vita...vengono colpite persone innocenti. Da non credere.
Sono unita al dolore e a quel pizzico di speranza delle famiglie colpite dal sisma.
Ci possiamo spezzare, ma non possiamo cadere.
Un grande abbraccio a quelle persone che ora sono su in cielo, a quelle che ancora non sono state trovate e a tutti i parenti delle vittime.❤
Direi che utilizzare più parole non ha senso. Alla prossima.
-Hopi❤
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