Johnny Storm (Torcia Umana) pt.2 ☢

Premessa: questo è il sequel del precedente immagina su Johnny e Nina.
Richiesta da: GouenjINastume (spero ti piaccia😘)
Raiting: arancione  (o almeno spero di non essere caduta troppo nel Fluff)
Avvertenza: il personaggio di Nina è di proprietà di GouenjINastume, in quanto protagonista della sua storia "A New and Fantastic Life" (storia che vi consiglio di leggere!)

Riepilogo puntata precedente: Johnny Storm si è ritrovato protagonista, insieme a Nina, di un sogno tutt'altro che casto. Come si comporterà in seguito a ciò?
Noticina prima di leggere: è ambientata in seguito al capitolo 18 della storia originale di GouenjINastume. La conversazione a cui si fa riferimento è quella del capitolo 18.
NON TIENE CONTO DEGLI AVVENIMENTI DEL CAPITOLO 19.

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Da quando Johnny aveva avuto quel sogno erano passati due giorni. Due giorni nei quali Nina e Johnny non si erano parlati, se non per salutarsi quando lei scendeva dall'auto per andare alla Midtown. Nina di tutta questa situazione non capiva nulla, qualche giorno prima era entrato in camera sua alle tre di notte per parlare, tre giorni dopo la ignorava bellamente. Inutile dire che nella sua mente stava riempiendo il biondo di insulti per il suo menefreghismo. Senza rendersene conto però aveva iniziato a scarabocchiare in un angolo del foglio il volto del biondo che da qualche tempo occupava i suoi pensieri. Blue, sua amica e compagna di banco, osservò di sottecchi Nina e con un ghigno soddisfatto le scrisse una frase su un biglietto

"Bella innamorata, ti conviene seguire la lezione, il professor Dumbledore si è accorto che stai pensando al tuo bello."

In risposta Nina scrisse semplicemente

"Non è il mio bello!"

E tornó a seguire la lezione. All'uscita da scuola trovò una delle macchine di Johnny ad attenderla, così salutò Rey e Blue, lasciandoli alla loro importante discussione su chi dei due avrebbe fatto copiare i compiti all'altro l'indomani. Nina salí in macchina e il biondo mise in moto. Passarono il tragitto immersi nel silenzio, uno concentrato sulla strada e l'altra sul paesaggio. Quando Johnny parcheggiò Nina prese a due mani il coraggio per affrontarlo. Con uno scatto felino, che non sapeva di essere in grado di fare, si allungò e bloccò la portiera del lato del biondo, il quale la fissò stranito e sbalordito.
Non sapeva quanto avrebbe resistito alla tentazione di baciarla, lo spazio angusto non aiutava.

"Natalie che ti è preso? Sei impazzita??!"

"Io sarei impazzita? Sei tu quello che un giorno sembra essere interessato a me e il giorno dopo si comporta da caldaia eremita e mestruata!"

Il biondo si passò una mano tra i corti capelli scompigliati, non sapendo come ribattere. Nina aveva ragione, ma che poteva farci lui se ogni volta che la vedeva girare per casa con quella maglia di due taglie più grande, ripensava a quel sogno?
Che poteva farci lui se ogni volta che erano solo loro due in macchina e sentiva l'aroma di fragole e acquarelli ripensava a quel sogno?
L'unica soluzione a cui era giunto era ignorarla. L'alternativa sarebbe stata baciarla, accarezzarla, inebriarsi di lei e dare una conclusione a quel maledetto sogno. Ma nonostante la seconda opzione fosse quella più piacevole sapeva che sarebbe stata anche la più impraticabile.

"Johnny sono seria, si può sapere che ti prende? Nella chiacchierata dell'altro giorno ho detto qualcosa di sbagliato? Ho fatto qualc..."

La bionda non poté terminare la frase perché le labbra di Johnny erano premute sulle sue. La mano calda di lui le sfiorava la guancia, percorreva il profilo della mandibola fino ad insinuarsi nei capelli biondo cenere della ragazza. Nella testa di Johnny si era formulato un solo pensiero

«Al diavolo i buoni propositi!»

Dal canto suo Nina si crogiolò nel tepore che le mani di Johnny irradiavano, si beò dei brividi di piacere che le provocavano i baci del ragazzo. Nella sua giovane mente da teenager vorticavano mille pensieri ma che furono azzerati quando il biondo la avvicinò maggiormente a sé, per quanto i sedili lo permettessero.
Quando i due si staccarono si guardarono negli occhi.
Azzurro nel viola.
Acquamarina nell'ametista.

"Natalie, non hai fatto nulla di male. Io sto solo cercando di capire perché quando sono con te l'unica cosa che voglio fare sia baciarti, stuzzicarti per farti arrossire e sorridere. Come ti ho detto per me le ragazze sono solo un passatempo, ma tu no."

Nina sorrise appena

"Beh, fiammifero io ho una mezza ipotesi su quello che ti sta succedendo, ma lascio a te il compito di capirlo da solo."

Detto ciò Nina riaprì la sua portiera e lasciò il biondo in macchina, da solo, imbambolato sul suo sedile con un sorriso sulle labbra.

Forse una mezza ipotesi ce l'aveva anche lui.

My Little space:

Spero vi sia piaciuto. GouenjINastume, come la scorsa volta, se hai qualche appunto da fare scrivimi pure. ^^
Detto ciò se volete richiedere un immagina scrivetelo nei commenti e mandatemi un messaggio in privato con la scheda presente nel secondo capitolo compilata. ^^

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