Johnny Storm (Torcia Umana) ☢️

Richiesta da: GouenjINastume
Raiting: arancione
Avvertenza: il personaggio di Nina è di proprietà di GouenjINastume , in quanto protagonista della sua storia "A New and Fantastic Life" (storia che vi consiglio di leggere.)

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Quel pomeriggio Nina era decisamente di cattivo umore.
La sua giornata non era partita nei migliori dei modi, infatti, nel tragitto verso la scuola, aveva, nuovamente, litigato con Johnny. Tutto era partito da un suo commento salace sul fatto che la mattina fosse troppo lenta e sprecasse troppo tempo per "ingozzarsi" di fette biscottate con la confettura di fragole. Ripensando a quel ghigno strafottente che gli aveva increspato le labbra le veniva ancora il nervoso. In tutta risposta Nina gli aveva rifilato una linguaccia e, mentre scendeva dall'auto, gli aveva spalmato il resto di fetta biscottata sul cofano.
Andando avanti la sua giornata era peggiorata ulteriormente. Le lezioni erano state particolarmente noiose e quella sottospecie di microcefalo di bell'aspetto, che corrisponde al nome di Colet aveva deciso di vendicarsi di un qualche torto da lei inventato e le aveva "accidentalmente" rovesciato il succo sulla maglia.
Per concludere in bellezza Johnny si era rifiutato di farla salire in macchina ritenendola un "pericolo pubblico per le sue predilette". Così Nina dovette ricorrere alle maniere forti e, facendo incendiare il braccio sinistro, aveva avvicinato il palmo all'auto, minacciando di darle fuoco.
Quella volta Nina l'aveva spuntata, ma ora la sua maglia era mezza bruciacchiata e decorata da macchie violacee di succo d'uva. Ormai non poteva fare più nulla per salvare la sua maglia preferita.
La bionda abbandonò lo zaino nella sua stanza e si rintanò nel bagno della sua stanza per cercare di migliorare la sua giornata con un bel bagno caldo.

Nel frattempo Johnny, disteso sul suo letto, ripensava alla sua giornata. Non era stata particolarmente movimentata, se si escludevano i tentativi di Nina di distruggere le sue adorate macchine sportive. Ripensando a quell'evento si innervosì. Come poteva una ragazzina di circa sedici anni comportarsi così con lui? Se lui avesse offerto un passaggio ad una qualsiasi ragazza questa avrebbe accettato di buon grado, non avrebbe tentato di bruciare il veicolo e non avrebbe avuto intenzione di danneggiarlo in alcun modo.
Se c'era una cosa di cui Johnny era sicuro era che doveva farla pagare cara a Nina.
Con uno scatto del busto si alzò dal letto per dirigersi in cucina con un sorrisetto malandrino sulle labbra, mai mettersi contro ad uno Storm.

Nel frattempo Nina, ignara delle intenzioni del biondo, aveva immerso un paio di dita nella vasca per saggiarne la temperatura. Spense il getto dell'acqua e iniziò a spogliarsi. Quando rimase in intimo si accorse di aver dimenticato l'asciugamano nella camera attigua e, non volendo creare pozzanghere per andarlo a recuperare subito dopo il bagno, andò a prenderlo. Mentre dava le spalle alla porta della camera Johnny entrò, non preoccupandosi di guardare in che stato era la ragazza e le getto addosso il secchio d'acqua che reggeva tra le mani. Se lei aveva deciso di sporcargli la carrozzeria lui doveva ricorrere ai rimedi pesanti. Le sue labbra si distesero in un ghigno, ancora incurante del danno fatto.

"Allora Nat? Hai ancora macchie di..."

La voce gli morí in gola. Il sorriso scomparve dalle sue labbra e le sue guance si tinsero di un colore simile a quello delle ciliegie. Il suo sguardo cristallino scivoló lungo la figura longilinea di Nina. Le gocce d'acqua scendevano dai capelli biondi, le accarezzavano le spalle e si insinuavano tra le curve dei seni. Questo particolare non sfuggí a Johnny che, molto a disagio deglutì, non riuscendo a pensare ad altro che non fosse la voglia di sfidare la candida pelle di Nina.
Dal canto suo la ragazza era rimasta immobile, gli occhi sbarrati, fissi sul biondo davanti a lei. Più precisamente fissi sulle labbra che Johnny si stava tormentando a disagio. Quando il suo sguardo scese sul suo corpo fradicio metabolizzò il motivo per cui Johnny era a disagio.
La ragazza afferrò velocemente l'asciugamano e si coprì alla bell'e meglio, e afferrò la prima cosa che le capito a tiro e lo scaglió verso Johnny.

"Razza di stufa ambulante! Che cosa hai al posto del cervello? Carbone? Esci subito!"

Il biondo schivò l'oggetto, recuperò la sua aria sarcastica e si chiuse la porta alle spalle.
Nina sospiró e lasciò cadere l'asciugamano, la sua giornata poteva definirsi un totale disastro.

"A proposito, carine le mutandine con le fragole. È un'ossessione la tua?"

La risata del biondo le diede un'ulteriore conferma: la sua giornata era ufficialmente un disastro.

My Little Space:
Chiedo venia per l'immenso ritardo. Questo capitolo sarebbe dovuto uscire mercoledì scorso, ma per uno scherzo del destino (ovvero della tecnologia) le bozze mi si sono cancellate e quindi ho dovuto riscriverlo.
Con la cancellazione delle bozze mi si sono cancellati anche gli immagina che avevo in programma, quindi chiederei cortesemente a chi mi avesse richiesto un'immagina che non è ancora uscito i mandarmi un messaggio scrivendo

"Immagina ancora non scritto."

Chiedo davvero scusa per questo inconveniente.
Detto ciò spero che l'immagine vi sia piaciuto (GouenjINastume so che non rispetta a pieno la tua richiesta, quindi se non ti piacesse sappi che sono disposta a riscriverlo). Detto ciò vi ricordo che se volete richiedere un'immagina potete farlo mandandomi un messaggio con la scheda del secondo capitolo compilata.

Baci a tutti!😘

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